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CHIMICA ORGANICA
Prima Lezione: introduzione alla chimica
organica
La chimica organica studia le caratteristiche chimiche e
fisiche delle molecole organiche cioè dei composti del
carbonio. 33
Questi composti contengono sempre C,H,O e talvolta N, S,
P;
possono formare catene lineari, ramificate o ad anello.
Il carbonio appartiene al 4° gruppo: ha
un’elettronegatività di 2,5 per cui forma legami covalenti,
ha un piccolo raggio atomico che lo porta a creare legami
stabili con altri C.
Ha 4 elettroni nello strato di valenza che grazie
all’ibridazione permette la creazione di legami semplici,
doppi o
tripli.
Il legame covalente si forma quando due orbitali atomici
si sovrappongono parzialmente e i due elettroni in essi
contenuti si accoppiano, devono sempre essere soli
nell’orbitale atomico ad esclusione del legame dativo in cui
i due e- derivano dallo stesso atomo.
Il legame dativo è un tipo particolare di legame covalente
che si forma quando uno dei due atomi, definito donatore,
fornisce la coppia di elettroni e la condivide con un altro
atomo detto accettore(deve avere un orbitale vuoto).
I legami doppi e tripli si spiegano semplicemente con la
sovrapposizione di più orbitali.
Es. la molecola N2
→ N: [He] 2s2 2p3 (2px 1 2py
1 2pz 1) → 3 elettroni spaiati
La sovrapposizione da due
situazioni: orbitali sovrapposti sul loro asse principale e
quelli sovrapposti solo lateralmente; si generano quindi
due tipi di legami: (esterni).
σ e π
I legami π sono generalmente più lunghi e più deboli
rispetto ai σ, questi ultimi sono i primi a formarsi. Quando 34
in una molecola c’è un unico legame è sicuramente σ,
invece quando due atomi condividono 2+ coppie di e-la
prima forma un legame σ mentre le altre .
π
I legami sigma si possono formare per sovrapposizione di
due orbitali s,uno s e uno p oppure due p.
Nel metano (CH4 ) il carbonio forma quattro legami. Come spiegare
questo numero di legami se la configurazione elettronica esterna del
C prevede solo due elettroni spaiati?
Si ipotizza che un elettrone dell’orbitale 2s venga promosso
nell’orbitale 2p:
l’energia richiesta per questo passaggio viene compensata dalla
formazione dei legami, che provocano un abbassamento complessivo
dell’energia della molecola che si può formare.
Il meccanismo di ibridazione ipotizza che gli orbitali
coinvolti nel legame si miscelino e gli elettroni si
dispongano il più lontano possibile, per spiegare la
geometria molecolare si
utilizzano gli orbitali atomici
puri.
Ricapitolando esistono
diversi orbitali ibridi ottenuti
dalla combinazione di un
orbitale s con
1, 2, 3 orbitali p.
– O forma sempre due
legami
– N generalmente ne forma tre
– H e gli alogeni ne formano uno
Ma come si descrive una molecola?
FORM. MINIMA: indica quali elementi sono presenti e la
combinazione
FORM. MOLECOLARE: indica quali e quanti atomi ci sono
FORM. DI STRUTTURA: indica in che modo gli atomi sono
disposti, per disegnarla vanno prima scritti i C, poi si
riempiono gli spazi con gli H mancanti. Le forme lineari 35
sono delle lineette, i doppi legami si scrivono con 120°.
Per rappresentare la disposizione tridimensionale degli
atomi nello spazio si possono usare tre notazioni differenti:
prospettiche
● Formule → sul piano ci sono linee
continue, i legami diretti fuori dal piano sono
cunei pieni mentre quelli più lontani sono
tratteggiati cavalletto
● Proiezioni a → la linea di osservazione
forma un angolo di 45º con il legame C-C. Il C più
vicino all'osservatore è in basso a destra, mentre
quello più lontano è in alto a sinistra.
Newman
● Proiezione di → osservando la molecola
lungo l’asse, il C anteriore è indicato da un punto da
cui partono i legami con costituenti, il C dietro è
rappresentato da un cerchio con dei trattini.
Fischer
● Proiezione di → serve per rappresentare
composti organici con uno o più centri stereogeni
(carbonio asimmetrico o chirale),
il tutto è a forma di croce.
Gli atomi sullo stesso piano sono nell’asse verticale, gli
atomi verso l’osservatore sono sulla destra mentre gli
altri sull’asse orizzontale verso sinistra
L’isomeria: alcuni composti hanno la stessa formula
molecolare ma sono diversi, possono avere diversa formula
di struttura e diverse proprietà chimiche e fisiche.
Esistono diversi tipi di isomeria:
STRUTTURA quando si presenta una diversa successione
degli atomi o di gruppi di atomi nella molecola, si dividono
in – catena: può essere lineare o ramificata
– posizione: posizione diversa dei sostituenti o dei
legami multipli
– funzione: diverso gruppo funzionale 36
STEREOISOMERI
inoltre possono esserci gli dove i composti
possono avere una diversa disposizione degli atomi nello
spazio, a loro volta si suddividono in:
– geometrici/CIS-TRANS: molecole con doppi legami
carbonio-carbonio o un anello
– ottici o enantiomeri: sono composti da molecole
chirali ovvero oggetti che non hanno un elemento di
simmetria e sono uno l’immagine speculare dell’altro
(C con 4 legami diversi).
Le proprietà CH FS degli enantiomeri sono le stesse, si
differiscono per l’interazione con la luce polarizzata
linearmente (pot ottico rotatorio, in senso orario è D+
destrogiro sennò L- levogiro), interazione con solventi
chirali (solubilità in solventi chirali, reattività o interazioni
con substrati chirali.
Una miscela 50-50 di enantiomeri è detta RACEMO e non fa
ruotare il piano della luce polarizzata.
Per determinare se una molecola è D o L si assegna un
numero da 1 a 4 dove il primo ha priorità max, viene
assegnata in base al numero atomico!
Ci sono delle regole di sequenza di Cahn Ingold-Prelog
(CIP):
leggere secondo l’ordine di priorità, dalla più alta 1 alla più
bassa 3,
se i gruppi sono letti in senso orario, si assegna la
configurazione R; se sono letti in senso antiorario la
configurazione S.
Seconda Lezione: Introduzione alla chimica
organica parte 2
Le sostanze possono essere classificate in base alla loro
struttura in:
● composti aciclici: non sono presenti anelli, le
catene sono lineari o ramificate con legami 37
semplici o multipli. Talvolta hanno elementi aggiuntivi
a C e H.
● composti ciclici: a catena chiusa, formati da più anelli
e legami multipli; si dividono in composti
carbociclici (anelli di atomi di C 5-6 più comuni) e
eterociclici (anelli di C con almeno un atomo
diverso da quest’ultimo).
Possono essere classificate anche in base ai gruppi
funzionali, ovvero raggruppamenti atomici sede di
reattività.
Un particolare
gruppo funzionale
subisce lo stesso
tipo di reazioni
chimiche, sono
l’unità per mezzo
delle quali c’è una
divisione per classi e
servono infine come
base per assegnare
un nome.
Le reazioni chimiche avvengono per:
● tipo di rottura del legame: un legame covalente può
eterolitico
rompersi in modo quando gli elettroni si
spostano su uno dei due frammenti, possono portare
alla formazione di due ioni diversi.
omolitica
Invece nella scissione gli elettroni dopo la
rottura si dispongono ognuno su un frammento;
spesso formano i radicali.
E’ favorita dai solventi non polari, condizioni gassose e
luce. Elettrofilo
● tipo di reagente: quando una specie chimica
Nucleofilo
accetta un doppietto da un’altra, quando
Radicale
una specie doma un doppietto e quando un la
38
specie ha un elettrone spaiato.
La reattività di un nucleofilo aumenta all’aumentare
della capacità di donare la coppia di elettroni, nei
solventi polari protici un anione è più forte del suo
acido coniugato.
Tra elementi dello stesso gruppo della tavola periodica
il nucleofilo più forte è quello che possiede l’atomo
nucleofilo più grande; invece quando si parla di
periodo il più forte è quello con elettronegatività
minore.
● tipo di meccanismo:
addizione
le reazioni di avvengono quando
2+ reagenti si uniscono a formare un
unico prodotto.
E’ caratteristica dei composti con un
doppio o triplo legame C-C, determina la
conversione di un legame π ed
un legame σ in due legami σ.
La reazione opposta è di
eliminazione e avviene quando
due sostituenti sono rimossi da
una molecola per formare due prodotti, i gruppi
uscenti sono generalmente di piccole dimensioni e
solitamente riguardano i carboni sp3; c’è la
formazione di un legame π.
Le reazioni si chiamano di
sostituzione quando un atomo o
gruppo di atomi su una molecola
vengono sostituiti da una specie chimica.
Il gruppo entrante secondo diversi passaggi riesce a
prendere il posto di X, il grp uscente, che prima era
legato a C. ossidoriduzione
Infine le reazioni di avvengono quando
si modifica lo stato di ossidazione del carbonio, 39
l’ossidazione comporta l’aggiunta di atomi di ossigeno
(oppure azoto, alogeni) o la perdita di idrogeno mentre
la riduzione comporta l’addizione di idrogeno o la
perdita di ossigeno (o di azoto o alogeni).
Il numero di ossidazione del C si calcola osservando i
legami che forma con gli atomi adiacenti,
considerando che i legami fatti con specie
elettronegative (O, Cl, N, P) contribuiscono
con un +1 per legame mentre quelli con le
meno elettronegative (H, Na, Ca, B) danno
-1.
In questo caso è -8/3 .
La somma dei N.O. deve sempre essere zero!!
Terza Lezione: gli Idrocarburi
Sono i composti binari più semplici, formati da C e H.
Vengono usati come combustibili,solventi e hanno origine
fossile.
Si dividono in saturi (alcani) e insaturi (alcheni e alchini +
areni),
Gli alcani si chiamano anche paraffine poiché sono poco
reattive,
possiedono solo legami semplici C-C formando catene
lineari sature, la loro forma è CnH2n+2.
La nomenclatura si indica con il prefisso che indica il n° di
C e il suffisso ANO, il metano etano propano e butano
differiscono l’un l’altra per la presenza di un CH2 in più e
sono dette molecole omologhe (=formula generale,
proprietà ch mentre le fisiche sono variabili).
Gli atomi di C di un idrocarburo vengono classificati in
PRIMARI, SECONDARI, TERZIARI e QUATERNA