PARTE II --> bioenergetica e metabolismo
Introduzione
La biochimica è la scienza che studia le molecole biologiche e i processi chimici che
avvengono negli organismi viventi.
- Richard Feynman: "la natura è una cosa meravigliosa e complessa, e la biochimica ci
offre un modo per capire la sua bellezza."
- Linus Pauling: "la biochimica è l'arte di comprendere il funzionamento della vita a livello
molecolare."
- Albert Szent: "la biochimica è l'unica scienza in grado di rivelare la verità sulla vita."
- Gerald Edelman: "la biochimica è il linguaggio della vita. Se non la capiamo, non
possiamo comprendere noi stessi."
Organizzazione della materia
La materia è tutto ciò che ci circonda e che occupa spazio, quindi tutto ciò che ha una massa e
occupa spazio.
La materia può essere organizzata in:
- Sostanze pure --> sono specie chimiche con proprietà chimico-fisiche specifiche e una
composizione chimica definita comprende:
1. Elementi = atomi dello stesso tipo, non possono essere scomposti in sostanze più
semplici
2. Composti = due o più elementi in rapporto fisso e costante, possono essere scomposti
negli elementi che li formano
- Miscele --> insieme di due o più specie chimiche in rapporti variabili e si dividono in:
1. Omogenee o soluzioni = proprietà identiche in ogni punto, unica fase
2. Eterogenee = proprietà non identiche in ogni punto, si possono identificare due o più
fasi diverse
Struttura dell'atomo:
Nucleo dell'atomo = protoni (positivi) +
• neutroni (neutro)
Elettroni ruotano in un orbitale --> negativi
• Numero di massa (A) = protoni + neutroni
• Numero atomico (Z) = numero di protoni nel
• nucleo e determina l'elemento chimico
Tavola periodica
La tavola periodica si divide in 7 periodi e 18 gruppi e contiene gli elementi come: metalli, non
metalli, gas nobili.
Gli elementi essenziali per la vita e la salute sono: ossigeno (O), carbonio (C), idrogeno (H),
azoto (N); altri elementi presenti in tracce ferro (Fe), rame (Cu), zinco (Zn).
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azoto (N); altri elementi presenti in tracce ferro (Fe), rame (Cu), zinco (Zn).
Simbolismo di Lewis
L'atomo di un elemento viene rappresentato dal simbolo dell'elemento evidenziando solo gli
elettroni dello strato esterno, o elettroni di valenza, che saranno poi coinvolti nella formazione
del legame chimico.
Gli elementi si legano tra loro tramite gli elettroni che si trovano sull'orbitale più esterno.
Secondo la regola dell'ottetto per essere stabile un elemento deve contenere 8 elettroni
sull'orbitale più esterno.
L'elettronegatività
l'elettronegatività è la tendenza (forza) relativa di un atomo ad attrarre verso sé elettroni
quando prende parte ad un legame chimico, perché l'elemento cerca la stabilità in base alla
regola dell'ottetto.
Legami chimici
Gli atomi di tutti gli elementi, ad eccezione dei gas nobili, non si presentano quasi mai come
atomi isolati ma come molecole, ovvero atomi legati fra loro per mezzo di legami chimici.
Gli atomi tendono a raggiungere una configurazione elettronica stabile analoga a quella dei
gas nobili (ottetto), perdendo (legame ionico) o mettendo in compartecipazione (legame
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gas nobili (ottetto), perdendo (legame ionico) o mettendo in compartecipazione (legame
covalente) i loro elettroni di valenza.
I legami possono essere:
Intramolecolari (all'interno della stessa molecola)
•
1. Legame ionico (2-3,3)
Si forma tra atomi o gruppi in cui è avvenuto uno scambio di elettroni, uno si carica più
negativamente e uno più positivamente. L'atomo che cede elettroni si trasforma in ione
positivo (Catione), l'atomo che acquista elettroni si trasforma in ione negativo (Anione).
Si insatura facilmente tra elementi che hanno un'elevata differenza di elettronegatività
(più sono distanti, più fanno legame ionico) ed è tipico dei sali e di molti composti che
formano cristalli, ad esempio: idrogeno e cloro, sodio e cloro (NaCl), questi sono legami
deboli (esempio acqua con sale).
2. Legame covalente: puro, polare, dativo
È la compartecipazione, quindi la condivisione, di una o più coppie di elettroni esterni per
completare l'ottetto; possiamo avere un legame singolo, doppio, triplo; più ce ne sono più
sono forti e difficili da rompere.
Le tipologie di legami si capiscono in base alle differenze sulla tavola periodica:
- Puro = apolare (0-0,4) --> fra atomi uguali o con la stessa elettronegatività, gli elettroni
in comune vengono attratti con la stessa forza da entrambi i nuclei e quindi sono
condivisi in maniera uguale; se non hanno la stessa elettronegatività si forma un dipolo,
perché è dovuto alla distanza tra i due elementi
- Polare = eteropolare (0,4-2) --> fra atomi diversi e quindi con la differente valore di
elettronegatività, gli elettroni condivisi non sono equi, da una parte ci sarà maggiore
elettronegatività
- Dativo = di coordinazione --> due elettroni di legame derivano da uno solo dei due
atomi, l'atomo che fornisce la coppia di elettroni si chiama agente nucleofilo o donatore,
mentre l'atomo che accetta si chiama agente elettrofilo o accettore; solo uno dei due
condivide elettrone Biochimica Pagina 3