Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Basilica di San Nazaro in Brolo, Mila Pag. 1 Basilica di San Nazaro in Brolo, Mila Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Basilica di San Nazaro in Brolo, Mila Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

27.​spectatores spettatore nomen agentis, ha la radice spec, guardare, che forma i composti, spec è un suffisso

intensivo

28.​grex-gregis indica il gregge, oppure come in questo caso la compagnia di attori, fa riferimento al conductor, il

capocomico, molto spesso il dominus. Gregarius, gregario, indica animali che si muovono in massa, quindi

letteralmente chiunque appartenga al grex, indica anche il pastore o il custode delle leggi, oppure il soldato

semplice. In italiano permane infatti il termine egregio, da Egregius, ex+ ablativo, che indica chi sta fuori dal

gregge. Tra gli animali di gregge ci sono le pecore (pecus-pecoris), infatti il termine pecunia deriva proprio

dal fatto che la ricchezza era quantificabile in capi di bestiame

29.​dominus, è il capocomico che di solito si riserva un ruolo nella sua compagnia

30.​conductor è l’impresario, è un nomen agentis (-) tor-sor

31.​verto, (vortit), significa volgere

32.​barbare, avverbio di modo, deriva da un aggettivo dalla prima classe, tema dell’aggettivo (si prende dal

genitivo)+ aggiunta suffisso e. Gli avverbi che derivano dalla seconda classe di aggettivi escono invece in

ter\iter

33.​fabula, è un termine polisemico, nel lessico teatrale e ha bisogno di un aggettivo che vada a specificare, è

conssesso al ferbo for-faris-fatus sum-fari

34.​lepos,grazia e gioco

35.​ludus, scherzo,gioco, ma ludus, per esempio è la scuola del grammaticus, la scuola primaria in quintiliano, i

ludi, al plurale sono le ricorrenze durante le quali venivano rappresentate le rappresentazioni teatrali

36.​Mendacium, ii (n.)

-​ Menzogna, bugia, falsità

-​ Illusione, inganno

-​ Finzione, invenzione poetica

-​ Imitazione, riproduzione

37.​Fingo, is, finxi, fictum, ere

-​ Modellare, plasmare, foggiare, rappresntare

-​ Immaginare, fingere, inventare

-​ Dal radicale fing-/fig-/fic-: figura

38.​Grex, gregis (m.):

-​ Gregge

-​ Compagnia di attori

39.​Miror, aris, atus sum, ari = Meravigliarsi, stupirsi

40.​Mirus, a, um (agg. I classe) = meraviglioso, sfupefacente

41.​Mirabilis, e (agg. II classe) = degno di ammirazione, mirabile, stupendo, strano

42.​Amoenitas, atis (f) = piacevolezza, attrattiva, amenità (di luoghi); diletto, grazia, piacevolezza.

43.​Delectatio, onis (f)= Diletto, piacere

44.​Voluptas, atis (f) <= Piacere, voluttà

45.​Lepor, õris (m) = grazia, garbo, piacevolezza, amabilità

46.​Lepidus, a, um (agg. I classe) = piacevole, carino, grazioso

47.​Venustas, atis (f) = bellezza, grazia, avvenenza, finezza

48.​Venustus, a, um (agg. I classe) = bello, avvenente, pieno di fascino

49.​Infirmitas, atis (f): infermità, debolezza, malattia;impotenza, incapacità, insufficienza, inadeguatezza;

incostanza, instabilità, debolezza di carattere

50.​Valetudo, inis (f): vox media, salute buona o cattiva

51.​Dolor, oris (m): dolore

52.​Miser, a, um, agg. I classe: misero, infelice, non in senso materiale.

53.​Egestas, atis (f): povertà materiale

54.​Egenus, a, um (I classe): povero, miserabile, bisognoso

55.​Thraex (Trace), dall’elmo col caratteristico pennacchio, è armato di sica supina, spada che termina con un

uncino, simulante il becco di un grifone. Suo avversario è il murmillo

56.​Gallus / poi Murmillo (difeso da un grande scudo rettangolare, con l’immagine di un pesce, la mormora,

sull’elmo). Per il cambiamento del nome del Gallus in mirmillo già alla fine dell’età repubblicana, cfr. Cic. Phil

III, 12.

57.​Hoplomachus , armato di parma, scudo rotondo, da cui emerge una machaera, spada affilata.

58.​Essedarius, si esibiva su una essĕda, carro da guerra usato da Celti e Britanni.

59.​Samnes (Sannita): armato di elmo, schiniere (ocrea), spada corta (gladius) e scutum rettangolare.

60.​Retiarius, protetto da una pesante manica sul braccio sinistro e un placca, galerus, per difendere la gola):

unica arma, oltre alla rete e a, tridente era il pugnale (pugio). Suo avversario era il secutor o contraretiarius

armato di gladius e ocrea (schiniere)

61.​confiteor, confessare nel senso di ammettere, detto anche dell’imputato, di colui che nella disputa filosofica

deve ammettere

62.​divitatio-divinationis= ricchezza, dives divitis, aggettivi che si declinano come nomi (abaltivo in e e genitotivo

plurale in un), nomen actionis raro, indica un astratto che il latino indicherebbe spesso con una perifrasi

verbale, divitiae, Dis-Ditis, (il comparativo è ditior e ditissimus il superlativo)

63.​sui-sibi-se-se\suus-a-um, aggettivi riflessivi e si riferiscono al soggetto della frase in cui si torvano,

soggettiva, quindi completiva ed è strettamente legata alla reggente

64.​levitate, levis, con la e lunga significa levigato, polito, con la a breve è invece la leggerezza (poetica levitate)

65.​utinam, una di quelle forme che introduce i congiuntivi indipendenti, introduce il congiuntivo

desiderativo\ottativo (congiuntivo presente= desiderio realizzabile nel presente\congiuntivo

imperfetto=desiderio irrealizzabile nel presente\ congiuntivo perfetto=desiderio realizzabile nel passato,

congiuntivo piuccheperfetto= desiderio irrealizzabile nel passato). Si trova anche sic + congiuntivo (in italiano

rimasto come così e usato da dante) e lo usa particolarmente Orazio nei carmina

66.​fides, credibilità, lealtà, (foedus sanctae amicitiae)

67.​opes, è il plurale di ops-opis che è l’aiuto, la radice op da opino, ricco, è la stessa di optumus, otttimo, infatti

è ottimo ciò che ha le risorse a massimo grado

68.​ars\artis= tecnica\progetto articolato

69.​vincio- vinciri, i lunga, legare da non confondere con vinco

70.​exisse= da exeo

71.​impero= Verba iubendi, regge il dativo della persona, iubeo invece regge l'infinitiva

72.​plurimum, continuamente, con insistenza, moltissimo, è il superlativo di multus (magnus-maior-maximus,

grande, multus, indica il molto come frequenza, quindi il comparativo è plus e il superlativo plurimis)

73.​modus= misura\ritmo

74.​numerus= piedi-vero

75.​finis= limite (al plurale confini)

76.​indutiae= pausa

77.​impedimenta= bagagli

78.​carcer= (al singolare il carcere al plurale i cancelli del circo)

79.​aegrotare=essere malato

80.​peto (regge a\ab+ ablativo)= chiedere per ottenere

81.​sica= tipo di gladiatore

82.​infra= sotto

83.​anus= moglie anziana

84.​matertera= zia, sorella dalla parte della madre, lo zio dalla parte del padre è il patruus

85.​avunculus=zio acquisito

86.​histrio= attore

87.​salus=salvezza

88.​bustum= sepolcro (luogo dove si custodiscono le ceneri)

89.​habitus= costituzione, modo do porsi

90.​pulcher= bello, ma connesso all'idea di vorolità

91.​sidus= corpo celeste

92.​nemus= foresta inteso come luogo sacro (silva è bosco in generale)

93.​sacerdos= sacerdote in generale, come maschile o femminile, per le donne in particolare vestalis

94.​semita= strada\sentiero (usato l'ablativo strumentale al posto del per più accusativo)

95.​orator= uomo politico

96.​munus= compito

97.​egens= povero

98.​aufero=portare via

99.​felix=beato\fortunato

100.​ cavea= scalinata del

101.​ veneo=essere venduto (venum eo, vado in vendita)

102.​ egestas= privazione

103.​ munus= incarico\ mitto più dativo ti mando in dono qualcosa (doppio dativo, che ha sempre valore finale

eccetto il verbo essere. indica invece l'effetto)

104.​ semita= sentiero

105.​ cruor= sanguis è il sangue vive, il cruor invece è il sangue che esce dalle ferite quindi nerastro

106.​ anser= oca

107.​ fines= confini\territorio

108.​ proficiscor in+ nome del popolo

109.​ vergit in occidentem (solem)\ in orientem (solem)\ in septentriones (7 stelle, dell'orsa minore), meridiem

(sud mezzogiorno), delle volte si possono coordinare tra di loro

110.​ contentus= (da cum tineo) appagato, soddisfatto dentro i suoi limiti

111.​ iucundus

112.​ serenus

113.​ felix= (eudaimon), non si trova mai in catullo, usa beatus (i virgilio fecondo) (virgilio ha frequentato lo

stesso cenacolo epicureo di filodemo che ha frequentato virgilio). Epiteto di silla, significa fortunato, si rifà al

lessico sempre agricolo, significa protetto (ottaviano=apollo, antonio=dioniso, infatti nella seconda filippica

cicerone lo ritrae come un ubriacone)

114.​ fortunatus= eu tuxe, ha una buona sorte (titiro, fortunato senx)

115.​ beatus= da makar, allude ad una felicità celestiale, usato solamente 3 volte da virgilio

116.​ laetus= fecondo, ben concimato (letame)

117.​ conceptum= luogo recinto\recinto del teatro

118.​ pabulum= pascolo, in cesare per esempio sono rifornimenti per gli animali

119.​ pateo= essere aperto, da cui patente, che significa palese,come tutti i verbi in eo indica una condizione

120.​ conspicuus= che salta all’occhio

121.​ nitidus-a-um= saltare all’occhio

122.​ salio= ballare,

123.​ ducus-decoris= sostantivo della terza, l’aggettivo è decorus-a-um ed è del primo gruppo, vuol dire

elegante e bello

124.​ complicitus= riferito ai tendaggi che decorano la scena, vuol dire arrotolate tra di loro

125.​ ambages= significa girare, può essere detto anche delle profezie, ambiguo

126.​ vates= vale anche come profeta, funzione alta e civile influenzata

127.​ continua ricerca dell’allitterazione e dell'effetto fonetico, lingua che sia lussureggiante. Piante verdi, in

Cesare, negli ultimi capitoli del terzo quando l'esercito di cesare entra dai pompeiani a farsalo, si scopre che

il vero lusso era l’accampamento dei superiori dei pompeiani che avevano edera sulle pareti della tenda e

zolle di erba fresca

128.​ cancun-cacuminis= sommità

129.​ liquans-liquamen= in italiano sono le acque nere, invece in latino indica ciò che è liquido, quando si

assolve per insufficienza di prove si usava “non liquet”

130.​ tondeo= tosare, azione del tonsor

131.​ lutulentus= splendido, letteralmente luminoso

132.​ pinnulae, sono le alucce, piccole ali d’oro simmetriche e perfette

133.​ nutus=dal verbo nuo*, che non esiste in forma semplice, ma composta da abnuo o aduo. Verbo che

indica fare un cenno, ma non lo troviamo in forma semplice, il cenno si fa in una forma o nell’altra, abnuo,

significa fare un cenno spostando la testa all’indietro e quindi significa dire di no. Invece annuo, da cui in

italiano annuire, va indicata l’assentire, perchè la testa si muove verso l'interlocutore. Il nuo è il cenno che fa

la divinità per cambiare le sorti degli uomini

134.​ tegumentum= rivestitura copertura, in ambito bellico armatura

135.​ vestigium= impronta del piede o passo stesso

Verbi de

Dettagli
A.A. 2024-2025
6 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara.Cernuschi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di tecnologie digitali per i beni culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Vaglienti Folco.