Estratto del documento

- SINDROME RESPIRATORIA ACUTA GRAVE (SARS)

- CARDIACHE (Aritmie, Infarto miocardico, Tamponamento cardiaco…)

- SHOCK

- FERITA CHIRURGICA

- GASTROINTESTINALI

- EPATICHE e PANCREATICHE

- URINARIE

- CEREBRALI

- INFETTIVE

- VENOSE

All’interno della spazio pleurico la pressione è negativa sia in inspirazione sia in espirazione per mantenere

espanso il polmone. Se abbiamo all’interno dei polmoni condizioni di accumulo di aria o di liquido la

pressione diventa positiva e provoca schiacciamento del polmone.

Condizioni per posizionamento drenaggio toracico:

- Pneumotorace

- Emotorace

Emopneumotorace sangue e aria

- Dopo chirurgia toracica che comporta apertura della cavità toracica con pressione atmosferica

-

- Trattamento del versamento pleurico:

o Empiema

o Idrotoraceversamento di tipo sieroso

o Chilotoraceversamento di tipo linfatico per rottura di vasi linfatici

o Colotoraceraccolta di liquido biliare

o Lesione pleurica

Dove viene posizionato drenaggio?

A livello mediastinico sede sottoxifoidea qualora dovessimo intervenire all’interno della cavità

- mediastinica, a livello pericardico

- A livello pleurico le sedi sono 2:

o lungo linea emiclaveare nel 2 spazio intercostale in corrispondenza degli apici polmonari e

qui dreniamo soprattutto aria

o Lungo il 4-5 spazio intercostale lungo la linea ascellare media e anteriore

L’inserimento prevede procedura sterile eseguita da medico, l’infermiere assiste la persona, assiste medico

garantendo la sterilità e effettua valutazione quotidiana rispetto a segni e sintomi che la persona potrebbe

presentare

COMPLICANZE: SEGNI E SINTOMI:

enfisema sottocutaneosi verifica quando i 2 Crepitio sottocutaneo

emitoraci sono differenti, non sono simmetrici

Pneumotorace tensivo raccolta di aria a livello Distensione giugulari perché a livello del collo

dello spazio pleurico. vediamo le vene più turgide.

Emotorace (lacerazione vasi intercostali) Irrequietezza, ansia, cianosi, ipossiemia,

ipotensione, presenza sangue rosso vivo nel

sistema di drenaggio e anche all’interno della

camera di raccolta (perché vi è un sanguinamento

in atto)

Perforazione polmonare Irrequietezza, ansia, cianosi, ipossiemia,

ipotensione, presenza sangue rosso vivo nel

sistema di drenaggio

Infezione Presenza di essudato nel sito di inserimento

Il circuito di drenaggio toracico è costituito da:

Catetere toracico di due tipi:trocar e pigtail

-

- Sistema di connessione

- Bottiglione di raccolta

L’assistito in posizione supina, semiseduta o in decubito laterale con il braccio omolaterale alla sede da

drenare in retropulsione e abduzione.

Nello spazio pleurico la pressione è inferiore a quella atmosferica pertanto il drenaggio deve essere

collegato a un sistema di raccolta:

- Unidirezionale

- A circuito chiuso

Principio di funzionamento a prescindere dal tipo di drenaggio che incontreremo:

che venga garantita l’unidirezionalità, ciò che è contenuto nello spazio toracico deve uscire e non rientrare.

Avremo uno spazio dedicato alla raccolta dei liquidi, uno spazio chiamato valvola d’acqua che impedisce

ritorno di aria all’interno della cavità pleurica (in che modo?la valvola d’acqua è garantita dalla presenza di

2cm di acqua all’interno del quale è posto il nostro sistema di connessione. Nel bottiglione di raccolta qualora

vengono raccolti fluidi, l’acqua aumenta, per quanto riguarda la raccolta di gas vedremmo delle bolle che si formano

che rappresentano passaggio dell’aria verso tale sistema di drenaggio aria esce. In questo caso il drenaggio è

posto a caduta a contatto con pressione atmosferica) e uno spazio dedicato al controllo dell’aspirazione. Il drenaggio

può essere posto a caduta (collegato alla pressione atmosferica), sistema di aspirazione attivo attraverso gli attacchi

a muro sistemi

Pleurovack monouso che comprendono spazio graduato in cu vengono raccolti fluidi, uno spazio

dedicato che funziona da valvola ad acqua. Abbiamo terza camera dove controlliamo l’aspirazione. Bianco,

rosso, azzurro sono 3 codici presenti sul sistema. Abbiamo sistema di connessione che da un lato va al pz e

in alto vi è altro spazio dove è prevista connessione con sistema di aspirazione attivo piuttosto che

connesso alla pressione atmosferica.

Nei sistemi compatti cambia la camera del controllo dell’aspirazione: può essere ad acqua , o può essere

prevista una valvola meccanica .

Il sistema può prevedere:

- 1 bottiglia all’interno del quale raccogliamo aria e fluidi

- 2 bottiglie: una camera deputata per raccolta di fluidi e una valvola ad acqua

- 3 bottiglie in cui in più vi è la camera del controllo dell’aspirazione

Il sistema di aspirazione attivo è costituito da queste colonne. Codice colore: nero (aria), bianco (ossigeno) ,

giallo(aspirazione). Sistema drenaggio si attacca al colore giallo.

Nei sitemi monouso abbiamo 3 diverse tipologie:

- Sistema con valvola ad acqua 

Sistema con valvola ad acqua e aspirazione a secco vi è valvola meccanica graduata nel quale

- viene impostata pressione di aspirazione

Sistema di aspirazione a secco con valvola unidirezionale viene prevista presenza di valvola di

- Heimlich posta a metà tra catetere toracico e sistema di connessione. Sistema di raccolta è più

agevole, è costituito da una sacca di raccolta. La persona si può muovere portando con sé tale

dispositivo. Può essere usato nelle situazioni di emergenza o solitamente per raccolte di piccole

entità.

Abbiamo anche dei sistemi digitali chiamati topaz: si usano per verificare entità delle perdite

Il drenaggio toracico quindi serve per:

- garantire espansione polmonare

- Migliorare funzione respiratoria e quindi scambi gassosi

ridurre rischio infettivo

- Cosa facciamo?

- Valutiamo come respira: espansione toracica, profondità del respiro, suoni respiratori, sito di inserzione,

pulsiossimetria, pv

- Garantiamo sempre la sterilità sia durante posizionamento sia nel cambio medicazione

- Essendo circuito drenaggio toracico costituito da diverse componenti assicuriamo che tali componenti non

vadano incontro a dislocazione o sraccordo garantiamo ciò tramite delle fascette che garantiscono

chiusura di tutto il sistema.

In caso di disconnessione accidentale:valutiamo segni e sintomi della persona . se ha dispnea acuta la

priorità garantire la sua sicurezza e quindi garantire stabilità respiratoria allora disinfettiamo e poi

ricolleghiamo i tubi alle unità di raccolta.

- Monitoriamo lunghezza del sistema drenaggio garantire lunghezza tale che pz possa essere libero di

eseguire movimento. Il drenaggio va posto a 40-50 cm più in basso rispetto al torace ciò per assicurare la

caduta e impedire che i liquidi ritornino in cavità toracica

- Qualora abbiamo connesso sistema di aspirazione a una fonte, impostiamo corretto livello di aspirazione che

può essere variabile di 15-20 cm di acqua 

- Mungere delicatamente il catetere di drenaggio previene ostruzione da coaguli e fibrina, mantiene la

pervietà del tubo, agevola l’espansione polmonare e riduce il rischio di complicanze. Si esercita pressione

negativa per garantire pervietà del catetere di drenaggio

- Assicurarsi che il tubo di drenaggio non sia schiacciato, attorcigliato o che non ostacoli i movimenti della

personala contropressione che può causare il reflusso di liquido drenato nello spazio pleurico o impedire

la fuoriuscita

- Far assumere alla persona una posizione confortevole (fowler o semifowler) con i segmenti corporei

allineati. Riposizionare ogni 2 h. valutare il dolore e garantire l’analgesia. 

- Assicurarsi che vi sia fluttuazione del livello del liquido nella camera con valvola ad acqua indica la

comunicazione tra cavità pleurica e camera di drenaggio e che il sistema è pervio,. Le fluttuazioni si

arrestano quando: il polmone si è riespanso

- Invitare assistito alla respirazione profonda e alla tosse a intervalli frequenti, garantendo l’analgesia

- Durante trasferimento in barella collocare sistema di drenaggio più in basso rispetto al torace (50-60

cm)per impedire reflusso del liquido nello spazio pleurico.

- Verificare che la lunghezza del sistema sia sufficiente per consentire libertà di movimento della persona

- Usare morsetti per tubo toracico non traumatici per impedire lacerazioni del circuito quando clampare il

tubo è possibile. 

- Medicazione a piatto con garze sterili, coperta e fissata con cerotto prevenire infezioni. Durante cambio di

medicazione ispezionare sito di inserzione e la tenuta dei punti di sutura

- Fissare tubo di drenaggio in modo sicuro

- Collaborare durante la rimozione, istruire assistito ad effettuare delicatamente la manovra di Valsalva o a

respirare con calma evitare ingresso di aria nella cavità pleurica nel momento dell’estrazione.

Per quanto tempo può essere posizionato un drenaggio toracico? Dipende dalle situazioni. Permanenza in sede

aumenta rischio di infezione per cui la corretta disinfezione serve per ridurre tale rischio. 10g o 15g dipende.

Fase preoperatoria: valutazione

- Anamnesi remota, familiare

- Eziologia: la malattia ha origine congenita, ipertensiva, ischemica, infiammatoria?

- Malformazioni anatomiche: quali sono le camere coinvolte, dilatate, le valvole sono danneggiate?

- Sintomi: è presente aritmia? C’è evidenza di insufficienza cardiaca o infarto miocardico?

- Disabilità funzionale: quale livello di attività fisica provoca i sintomi?--> classificazione NYHA

- Anamnesi patologica prossima: precordilgia, dolori atipici, dispnea, astenia,affaticabilità.

Rischio operativo:

- La valutaizone del rischio deriva dall’analisi di 3 fattori: persona, cardiopatia, tipo di intervento

- Euroscore prendono in considerazione la persona, la cardioparia, e l’intervento a cui verrà sottoposto per

poter valutare il rischio operatorio ma anche postoperatorio

Fase intraoperatoria:

- Monitoraggio intraoperatorio : ecg in continuo in cui valutiamo le onde e anche la frequenza cardiaca , spo2,

Etco2 ossia percentuale di ossigeno inspirata (chirurgia prevede intubazione, gli scambi gassosi vengono

costantemente monitorati), PA, PVC, TC, scambi gassosi

Open heart surgery:

Circolazione extra corporea:

prevede che sangue durante intervento bypassi cuore e polmoni, circoli all’interno di tale macchina che sopperisce al

ruolo di pompa, per poi essere rimessa nell’organismo.

Come funziona? Cuore e polmone devono essere isolati punti anatomici di riferimento che dovremmo considerare

e rappresentano inizio e fine del circu

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Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher buccia46 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Assistenza infermieristica in chirurgia specialistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Bongiorno Elena.
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