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TEORIA DEI SEGNALI
La teoria dei segnali si occupa dell'estrazione ed elaborazione dei segnali che vengono generati da dei sensori analogici (che molto spesso generano dei segnali aleatori).
Un segnale è la funzione in uscita da un sensore e la teoria dei segnali si occupa di studiare metodi per progettare e realizzare strumenti per l'estrazione di informazioni (di alto livello) dai dati grezzi (acquisita dai sensori).
Sensore - Elaborazione del segnale acquisito - Informazione (teoria dei segnali)
Campo applicativi: multimedia, biomedicina, telerilevamento, comunicazioni digitali.
Operazioni di un sistema di elaborazione dei segnali:
- Acquisizione/Campionamento: registrazione di una grandezza fisica in una forma manipulabile da sistemi elettronici (dal tempo continuo analogico a tempo discreto).
- Elaborazione (analisi): definizione di un sistema a tempo continuo/discreto, studio delle sue proprietà e degli effetti sui segnali elaborati (con la trasformata di Fourier).
- Progetto (sintesi): progetto di strumenti per l'estrazione di informazioni dai dati.
Nella rappresentazione di Fourier dei segnali, lo spettro (costituito da impulsi) ed importante il suo sviluppo del segnale è formato dalle ampiezze di ciascuna componente sinusoidale, la banda indica invece la frequenza massima presente nelle componenti sinusoidali (aventi ampiezza significativa). Per esempio la banda vocale è di circa 4kHz, mentre quella musicale è di 20kHz.
La definizione di segnale coincide con quello di funzione (y=f(x)). La variabile indipendente può essere a una dimensione (tempo) oppure a più dimensioni (come le coordinate spaziali, nel caso di elaborazioni di immagini). Si deve capire la natura di queste variabili per selezionare i giusti strumenti matematici.
La variabile indipendente può essere:
- continua (segnali analogici): trasformata di Fourier continua
- discreta (tempo discreto, cioè definita solo in certi punti): trasformata di Fourier per sequenze
La variabile dipendente invece può essere:
- deterministica: trasformata di Fourier
- aleatoria (quando, facendo un esperimento, ottengo sempre un segnale diverso): densità spettrale di potenza
Un segnale s(t) è a tempo continuo se è possibile associare V(t)ER un valore alla variabile s(t)
Un segnale s(tk) è a tempo discreto se è possibile associare un valore di s(tk) solo ai valori discreti della variabile indipendente (tk=t0+k·Ts, con Z)
Un segnale è deterministico se il valore ad ogni istante è noto
Un segnale è aleatorio (o stocastico) se le quantità s(t) o s(nTn) sono variabili aleatorie
La potenza elettrica è proporzionale al quadrato dei segnali V(t) o I(t). Nella teoria dei segnali si definisce la potenza istantanea del segnale s(t) (senza unità di misura) come segue:
POTENZA ISTANTANEA: Pi s2(t)
POTENZA MEDIA IN UN INTERVALLO T: Pm = 1/T2 - T1 ∫T1T2 s2(t) dt
POTENZA MEDIO: Pm = limT → ∞ 1/T ∫−T/2T/2 s2(t) dt
Un segnale è a potenza finita se P̅ < ∞
ENERGIA DEL SEGNALE: E = ∫−∞+∞ s2(t) dt
Un segnale è a energia finita se E < ∞ (un segnale a potenza finita è a energia infinita)
Un segnale è periodico (di periodo T0) se s(t) = s(t + T0)
Un segnale ha durata finita T se s(t) ≠ 0 per t &element; [−T2, T2]
Considero f(t) definita ∀t∈[a,b] con l'ipotesi che f(t) abbia energia finita ( ∫ab|f(t)|2dt < ∞
Tutte le funzioni quadrato-integrabili formano uno spazio lineare
Posso definire il prodotto scalare ⟨f,g⟩ = ∫abf(t)*g(t) dt e quindi:
||f|| = √⟨f,f⟩ = √ab|f(t)|2dt e d(f,g)=||f-g||=g|| = √ab|f(t)-g(t)|2dt
E=⟨d(f,Sn)2⟩⟨f-Sn, f-Sn⟩
Siano f e g le funzioni a energia finita in [a,b], definisco Ψ: i{Ψi(t);i∈ℂN} con Ψi(t) ortogonali fra loro, cioè ⟨Ψs Ψs⟩ = ε se i ≠ j
⟨ΨiΨi⟩ = ∫atΨi(t)Ψ*i(t)dt=ε
Questo insieme di funzioni Ψ costituisce una base ortononale.
Definisco ora una base ortononale con segure (con un insieme di funzioni ortononale).
φ = {φi(t); i∈N} con φi(t) = ν;
||φi(t)|| = 1
Definisco Sn(t) ∑i=0 ci φi(t) tale che x(t)≈Sn(t) costruendo l'errore globale di approssimazione En= ab|x(t)-Sn(t)| dt = < x - Sn, x - Sn ⟩
Devo quindi determinare ci;i=0,1,2....n tale che En sia minima
Usando le proprietà del prodotto scalare otteniamo:
E2 = ⟨x - ∑'i=0 ci φi, x - ∑i=0 ci φi ⟩=∑Σ x, x - ci φi + ΣΣΣ - ΣΣΣ