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1
STATISTICA
La Statistica elabora i principi e le metodologie che guidano il processo di rilevazione e di raccolta dei dati, alla
loro rappresentazione e interpretazione.
La statistica si divide in:
● Statistica descrittiva si occupa della raccolta, della presentazione e della sintesi di un insieme di dati
raccolti su un gruppo ben definito.
● Statistica inferenziale si effettuano le stesse elaborazioni, ma i risultati ottenuti vengono estesi a un
gruppo più ampio di quello su cui dati sono stati elaborati (indagini campionarie).
La variabile (o carattere) costituisce l'oggetto dell'indagine (su una persona si può rilevare sesso, peso, statura,
reddito) e si suddivide in;
❖ qualitativa (o categoriali): le sue determinazioni sono espresse mediante aggettivi o sostantivi (sesso, lo
stato civile, il gruppo sanguigno, il colore. Le variabili qualitative si suddividono ulteriormente in:
➔ ordinabili: è naturale elencare le modalità in modo ordinato (titolo di studio, ceto sociale)
➔ non ordinabili: l’ordinamento risulta del tutto arbitrario (sesso, la religione).
❖ quantitativa quando le sue determinazioni sono espresse mediante valori numerici (il reddito, il numero
di figli). Le variabili quantitative si suddividono in:
➔ discrete: può assumere un insieme finito o numerabile di valori come ad esempio il numero
dei componenti delle famiglie, il numero di veicoli circolanti.
➔ continue. possono assumere tutti i valori compresi in un intervallo reale, come ad esempio la
temperatura, la statura, il peso.
La frequenza assoluta nj è il numero di volte in cui si manifesta un evento in un'indagine statistica.
La frequenza relativa fj di ogni valore si ottiene dividendo la frequenza assoluta per il numero totale dei dati.
La frequenza cumulata è pari alla somma della sua frequenza assoluta e di quelle delle modalità che la
precedono.
RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
I grafici evidenziano le caratteristiche distributive di una variabile ed assumono forme diverse a seconda della
natura della variabile. Il grafico a torta è usato specialmente per variabili qualitative non ordinabili.
Per le variabili qualitative non ordinabili si può usare anche un grafico a colonne (o grafico a barre).
Per la costruzione di un grafico a colonne si utilizza un sistema di assi cartesiani: sulle ascisse si riportano le
modalità della variabile e da quei punti si innalzano dei rettangoli di altezza proporzionale alla frequenza
corrispondente. (NB: Per una migliore leggibilità i rettangoli sono stati ordinati in base alla frequenza
corrispondente o crescente o decrescente)
Una rappresentazione grafica alternativa si ottiene scambiando le ascisse con le ordinate. Si ottiene in questo
modo il grafico a nastri.
I precedenti grafici sono utilizzati anche quando la variabile è qualitativa ordinabile con la differenza che le
modalità di una variabile ordinabile vanno elencate in base al loro ordine naturale.
Una rappresentazione grafica adeguata per una distrib
Dettagli
SSD
Scienze economiche e statistiche
SECS-S/01 Statistica
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher PieroGrassano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Statistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Naddeo Stefania.