Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 1 Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti riguardanti il corso di Architettura dei calcolatori elettronici Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

E

ovvero le coppie di vertici. Quindi rispettivamente:

{ } ( ) ⊆V

=

V 1,2 , … , n n∈ N ; E ×V ;

Di seguito è riportato un esempio sulla rappresentazione

grafica: 8

Il digrafo può anche essere rappresentato tramite la sua

G

matrice di adiacenza: .

( ) ( ) ∈

=1, =1⇔

A= A … ,n : A i, j E

i , j i , j

i , j

Nei digraf sono anche presenti dei gradi, che possono essere

di uscita o di entrata in un vertice. Si afferma quindi:

- Grado in Uscita (out-degree): rappresenta il numero di

rami distinti che originano in i

- Grado in Entrata (in-degree): rappresenta il numero di

rami distinti che incidono su i

Sono anche presenti dei cammini, che hanno una certa

lunghezza ed una sequenza determinata da di

+1

l

( ) ∈V

l i , … , i

l l+1

vertici distinti.

l+ l

Di seguito è rappresentato un esempio:

9

Il cammino è propenso a diventare un ciclo solo se risulta:

, i cammini di una stessa riga formano un ciclo.

( ) ∈

i ,i E

l+1 l

Inoltre un digrafo è connesso solo se per ogni coppia di vertici

esiste almeno un cammino che li unisce.

Di seguito alcune tipologie di graf e digraf.

I. Digrafi Hamiltoniani:

Un cammino (in questo caso ciclo) in un grafo è detto

Hamiltoniano se esso tocca tutti i vertici del grafo una

e una sola volta. Un esempio di Ciclo Hamiltoniano:

come è possibile notare, i vertici vengono attraversati

una sola volta dal cammino.

II. Digrafi Pesati: 10

Un digrafo si dice pesato solamente se è dotato di una

funzione (che sarebbe il peso) che associa valori

numerici reali ai rami di .

E

III. Grafi Non Orientati:

Un grafo non orientato (o non direzionato) è

defnito come un digrafo tranne per il fatto che i suoi

rami sono coppie non ordinate di vertici; comunemente

è interpretato come Digrafo Simmetrico.

IV. Sottografi:

Un sottografo è defnibile come un grafo ottenibile da

un altro considerandone solo alcuni spigoli e vertici e si

indica con la lettera (considerando il grafo

G' G

originale).

2.2 GLI ALBERI

Un albero (radicato) è un grafo non orientato, connesso,

aciclico che ha:

- Una radice al livello zero;

x

- Vertice al livello se e solo se esiste un cammino

i h ≥ 0

di lunghezza che origina in e termina in .

h x h

11

CAPITOLO 3: TEORIA DEI SEGNALI

3.1 SEGNALI ANALOGICI

Un segnale rappresenta una qualsiasi grandezza fsica che

varia nel tempo in maniera deterministica o aleatoria.

Tipicamente può essere un segnale acustico, un segnale

elettrico o un segnale elettromagnetico e si propaga

tipicamente in un mezzo trasmissivo che ne costituisce il

canale di propagazione o comunicazione e che può essere lo

spazio libero, un cavo o una struttura guidante.

Esistono essenzialmente due tipi di segnali: Analogico e

Digitale. I segnali analogici sono segnali che è possibile

trovare in natura ed hanno la particolarità di avere infniti

valori. I segnali digitali, invece, posseggono solo due valori: 0

e 1 (oppure On e Of), possono essere visti come dei “Segnali

Artifciali”. È possibile convertire un segnale dalla forma

analogica in quella digitale, il che lo vedremo più avanti.

I sistemi elettronici analogici elaborano segnali che variano

con continuità nel tempo, formalmente esprimibili attraverso

funzioni più che numerabili a valori reali.

12

Un tipico segnale sinusoidale, limitato tra un valore massimo

ed uno minimo (rispettivamente e ). Questo tipo di

−A

A

segnale è anche detto segnale periodico, poiché continua ad

intervalli regolari , chiamato anche periodo. I segnali

T

interessati nei sistemi di elaborazione subiscono normalmente

delle variazioni di potenziale elettrico. Questo viene

misurato su punti tipici rispetto alla massa. Come detto in

precedenza, i segnali analogici sono presenti in natura, ciò

implica, quindi, che è possibile convertire le varie grandezze

fsiche in segnali. In effetti è possibile attraverso dispositivi

specifci in grado di trasformare la percezione dei fenomeni

fsici in segnali elettrici: i trasduttori.

3.2 CONVERSIONE ANALOGICO-DIGITALE

3.2.1 FREQUENZA

La frequenza indica quante oscillazioni compie il segnale nel

periodo, signifca che possiamo considerarla come il reciproco

del periodo :

T

[ ]

1 1

=

f u . m. Hz=

T s

Solitamente si utilizzano i multipli e quindi si parla di e,

MHz

molto più comunemente, di . Al contrario, per il periodo si

GHz

13

utilizzano i sottomultipli, andando a parlare di millisecondi.

Vediamo un esempio:

Questo concetto è fondamentale per comprendere al meglio

Campionamento, Discretizzazione e la conversione

Analogico-Digitale.

Il Campionamento è il primo passo da effettuare per la

conversione del segnale; come ben sappiamo i segnali

analogici hanno infniti valori e sarebbe impensabile poterli

prendere tutti quanti, per questo si è deciso di campionare solo

alcuni valori ad istanti di tempo consecutivi ed equidistanti tra

loro.

Successivamente si passa alla Discretizzazione, serve

principalmente ad andare a defnire in modo più preciso il

segnale campionato, defnendo un’approssimazione del

segnale analogico. Ovviamente si procede con un elevato

Grado di Accuratezza, facendo decrescere il passo di

campionamento per andare a defnire le linee del segnale.

3.2.2 CODIFICA BINARIA

Quando si effettua la discretizzazione del segnale analogico,

notiamo che il segnale digitale inizia a prendere la forma di un

Segnale a Gradino, di conseguenza può essere convertito

ancora una volta, ma, questa volta, in stringhe di bit (si

prendono in considerazione solo i valori 0 e 1) secondo un

principio ben defnito: quando il nostro segnale assume valori

positivi si considera come valore 1 (ON), altrimenti si

considera il valore 0 (OFF). Di seguito vi è un esempio su un

segnale digitale per comprendere meglio il concetto.

14

Come è possibile notare, i livelli di tensione dei gradini sono

compresi tra una soglia massima (5 Volt) ed una minima (0

Volt). Questo intervallo è suddiviso a sua volta in altri due sotto

intervalli: ( )

min+max

{ }

[ ] [ ] in cui

si assumono gli intervalli V ,V e V ,V av=

min av av MAX 2

In logica positiva, nel primo sotto intervallo si considera il bit

0 mentre nel secondo corrisponde il valore 1. In logica

negativa, invece, si adotta la convenzione duale; ovvero

anziché assegnare il valore 1 alla tensione maggiore, a

quest’ultima viene assegnata il valore 0. In questo modo le

variazioni dei livelli di tensione sono esprimibili attraverso

stringhe di bit, che formano le onde a gradino. Questo è il

processo che avviene per effettuare la conversione da un

segnale analogico ad uno digitale a due soli valori, ovvero 0 ed

1.

Inoltre, un sistema che elabora segnali interpretabili in stringhe

binarie è in grado di distinguere due oggetti diversi, ovvero è in

grado di distinguere la combinazione tra due possibili stringhe

di bit. Come è stato possibile intuire, la capacità di codifca si

misura in bit o, preferibilmente, in byte; che non è

nientedimeno che un suo multiplo (1 byte = 8 bit).

15

Ovviamente da qui seguono altri multipli del byte:

CAPITOLO 4: ELABORAZIONE

COMBINATORIA

4.1 FUNZIONI BOOLEANE

Una funzione booleana associa parole (come stringhe o

sequenze) binarie a parole binarie. La funzione è defnita

fssando la lunghezza delle parole, dichiarando la legge

associativa tra gli elementi del dominio e del codominio.

Le funzioni elementari (o di base) sono:

16

- Il NOT, complemento di un bit

- L’AND, prodotto di due bit

- L’OR, somma di due bit

- Il NOR (o il NAND), complemento dell’OR

- Lo XOR, comma modulo due di due bit

Adesso vediamole più approfonditamente.

La porta logica NOT si effettua su una sola variabile. L’uscita

assume il valore logico opposto a quello applicato in ingresso.

Detta A la variabile di ingresso, la negazione si scrive:

Il prodotto logico AND si effettua su due o più variabili,

l’uscita assume lo stato logico 1 solo se tutte le variabili di

ingresso sono allo stato logico equivalente a 1. Nel caso di due

variabili di ingresso A e B, detta Y la variabile di uscita, si scrive

la funzione logica:

(e si legge A and B)

=

Y A∗B

La somma logica OR si effettua su due o più variabili, l’uscita

assume lo stato logico 1 se almeno una variabile di ingresso è

allo stato logico 1. Nel caso di due variabili di ingresso A e B,

detta Y la variabile di uscita, si scrive:

(e si legge A or B)

=

Y A+ B 17

La somma logica negata NOR si effettua su due o più

variabili, l’uscita assume lo stato logico 0 se almeno una

variabile di ingresso è allo stato logico 1. In tutti gli altri casi

. Corrisponde ad una OR con in cascata una NOT. Per due

=1

Y

variabili di ingresso A e B la funzione logica è:

(e si legge A nor B)

=

Y A+ B

Il prodotto logico negato NAND si effettua su due o più

variabili, l’uscita assume lo stato logico 0 se tutte le variabili di

ingresso sono allo stato logico 1. In tutti gli altri casi .

=1

Y

Corrisponde ad una AND con in cascata una NOT. La funzione

logica si scrive:

(e si legge A nand B)

=

Y A∗B

La porta logica XOR (o OR esclusivo) ha un meccanismo

davvero semplice: se rileva due bit uguali in ingresso (ad es. 1

1), ritorna come risultato 0; se i bit sono diversi (ad es. 0 1)

restituisce come risultato 1. Ovviamente vi è anche la

complementare di quest’ultima, ovvero la XNOR ma è molto

meno comune rispetto a quelle citate in precedenza.

4.2 I CIRCUITI

Gli elementi per la realizzazione delle operazioni sono i circuiti

combinatori. I circuiti combinatori di base sono associati alle

18

principali operazioni e sono identifcati dalle porte logiche

sopracitate.

Il seguente schema utilizza collegamenti in serie ed in parallelo

sfruttando 2 NOT, 3 AND ed una sola OR.

I circuiti si distinguono per la profondità (ossia il tempo di

calcolo), lo spazio e il costo. Il tutto è riducibile al numero di

porte che stiamo utilizzando. I circuiti danno come risultato

fnale un bit, ciò signifca che la nostra rete esegue delle

operazioni che sono, naturalmente, esprimibili in espressioni

formate da variabili binarie che sono defnite da:

n

- Un valore costante (0 oppure 1)

- Una variab

Dettagli
A.A. 2022-2023
47 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anto01.mancino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Architettura dei calcolatori elettronici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Carpentieri Marco.