PUNTO DI CONGELAMENTO E DI EBOLLIZIONE
-0,520°C
PRESSIONE OSMOTICA
EQUILIBRIO ACIDO-BASE
Il PH del latte indica la quantità globale degli idrogenioni dissociati che in esso si
trovano, ossia l’acidità vera espressa come concentrazione di ioni idrogeno. Il PH nel
latte di vacca va da 6,6 a 6,8 (superiori può essere causato da mastite o
annacquamento – inferiori fattori fisiologici o eccessiva presenza di acido lattico):
EQUILIBRIO OSSIDO-RIDUTTIVO
REOLOGICHE (la reologia studia gli equilibri raggiunti nella materia
complessa deformata per effetto di sollecitazioni……,ad esempio "il 13
caglio"). La reazione classica è l’aggiunta dell’enzima (caglio) per trasformare il latte
da liquido a solido. lattodinamografo (si inserisce una quantità di latte e caglio
standard e un sistema con una paletta che gira, muove uno specchio con una luce,
che traccia sul tracciato una riga, quando il caglio inizia ad agire inizia ad allentare lo
spostamento e segna un allargamento.
FISIOLOGIA ANIMALE
La fisiologia animale è una disciplina biologica che studia i fenomeni e i
meccanismi associati alle funzioni degli animali.
1. Il latte è un prodotto di secrezione ovvero di sintesi (per il
90-92% del residuo secco).
a. L’alveolo mammario è una ghiandola tappezzata al
suo interno da cellule singole (tessuto epiteliale), per
stare insieme sia attaccano ad un tessuto connettivale che
serve per mantenere la struttura e liberano all’interno
nello spazio vuoto (lume alveolari) i componenti del latte
(compresa l’acqua). Il latte poi fuoriesce da un dotto. Il latte si può
dunque vedere nelle sue componenti secche come:
i. il lattosio
ii. acidi grassi a corta catena (C4 -C14) (comunque non liberi ma uniti
in trigliceridi)
iii. caseine
i. b-lattoglobuline
ii. a-lattoalbumine
iii. enzimi
2. Il resto del residuo secco è fatto da filtrazione o escrezione (per l’8-10% del
residuo secco). Infatti, vengono filtrati dagli alveoli della ghiandola mammaria
(ovvero provengono dal flusso sanguigno!):
a. acidi grassi a lunga catena (> C14) (comunque non liberi ma uniti in
trigliceridi)
b. Colesterolo (rappresenta lo 0,20-0,25 % dei LIPIDI!!!)
c. Sieroalbumine (proteine del sangue)
d. Immunoglobuline (dal sangue)
e. Minerali
f. Vitamine
g. Altri prodotti minori, in genere indesiderati
Perché il calcio nelle etichette del latte è 120? possibile domanda!!!
IL LATTE NELLE DIFFERENTI SPECIE DI MAMMIFERI non è tutto uguale
Tutti i mammiferi portatori di mammella producono il latte. 14
IMPORTANTE!!
Gli animali artici hanno più
perché?
grasso nel latte.
Perché l’energia tutti i
mammiferi la prendono dal
grasso, e tutto il grasso in
eccesso viene accumulato
nel tessuto adiposo di riserva
al di sotto della pelle
(isolante termico).
solids: residuo secco.
Il latte è il primo alimento
per tutti i mammiferi e
apporta quindi TUTTI i
componenti nutritivi indispensabili al giovane mammifero.
In particolare il latte bovino è un alimento completo anche per l’uomo, pur
essendo leggermente carente solo in Fe e vitamina C.
Grasso e proteine sono abbondanti in una certa tipologia di animali, al contrario sono
molto più bassi nei ruminanti, come nel latte di vacca, bufalo, capre, pecore, cammelli,
yak. «certo»
Avendo il latte bovino un valore commerciale, ed essendoci fino
a poco fa un eccesso produttivo, non conviene usarlo direttamente per la
crescita dei vitelli-vitelle, mentre di solito si usa « latte ricostituito »,
partendo da latte in polvere, migliorato ed addizionato con integratori
(come ferro).
Ci sono alcune categorie di animali che hanno nel latte tutti i principi
nutritivi importanti per la crescita, e altri valori nutritivi apparentemente meno
importante per la crescita (come l’uomo).
Giorni necessari per
raddoppiare di peso rispetto al
peso della nascita:
Il latte nei mammiferi permette
in alcuni casi una crescita
velocissima (ad esempio,
roditori hanno bisogno di 5-6
giorni – il latte dei roditori
contiene molti grassi e
proteine). In altri casi la
crescita è più lenta (i carnivori hanno bisogno di 9-12 gironi per raddoppiare di
peso). In altri ancora la crescita è abbastanza lenta (come gli erbivori di grandi
dimensioni - equini e bovini – circa 50 gironi per raddoppiare di peso). Nell’uomo la
crescita è molto più lenta (circa 150 giorni). 15
Per crescere velocemente c’è bisogno di maggiori quantità di proteine, grassi e
minerali, piuttosto che di carboidrati. Il lattosio è una fonte energetica a pronto
utilizzo (anche per il cervello ) ma copre il fabbisogno in galattosio,
importantissimo per le cellule nervose. il lattosio è dunque fondamentale
per la crescita!!!!. L’uomo è l’unico mammifero che ha un elevato rapporto peso
cerebrale/peso corporeo, tutti gli altri hanno un rapporto minore. La possibilità di
acquisire lattosio nei primi mesi di vita permette la creazione di cellule nervose, dato
che il lattosio è formato da una molecola di glucosio (funzione energetica) e una di
galattosio (fabbisogno in galattosio – galattocerebrosidi, zucchero e cerebrosidi
presenti nel tessuto nervoso). studio che chi consuma latte è più intelligente perché
sviluppa più cellule nervose.
Più velocemente necessito di produrre proteine, più proteine necessito.
I bambini quando nascono crescono molto lentamente, assumendo poche quantità di
lattosio e proteine, ma assumono lattosio sin da subito perché abbiamo bisogno di
nutrire il cervello.
GALATTOSIO
Il galattosio è un nutriente che fornisce energia e anche un substrato di base
necessario per la biosintesi di molte macromolecole nel corpo. Il galattosio è
un importante costituente dei polisaccaridi complessi, che fanno parte dei
glicoconiugati cellulari, elementi chiave dei determinanti immunologici, ormoni,
strutture della membrana cellulare, lectine endogene e numerose altre glicoproteine.
Inoltre, il galattosio è incorporato nei galattolipidi, che sono importanti elementi
strutturali del sistema nervoso centrale. Assumiamo poco grasso, poche proteine nei
primi mesi di vita perché abbiamo bisogno di galattosio per far crescere il cervello.
Ce uno svantaggio nel far crescere lentamente i piccoli. Gli animali che vivono in
natura, per far sì che la specie non scompaia, li fanno crescere velocemente (in modo
che siano autonomi prima) ma aumentano anche il numero di nati. L’uomo e la
scimmia, che hanno una crescita lenta, proteggiamo usando il cervello, per proteggere
i giovani.
IL LATTE DELLE DIVERSE SPECIE DI RUMINANTI DOMESTICI
Ruminanti domestici sono gli animali che ci danno il latte. La maggior parte di questi
animali non esistono in natura, selvatici. Se non ci fossero stati gli allevatori la
maggior parte degli animali da latte si sarebbero estinti.
90% del latte fatto dai bovini, la restante parte dagli altri ruminanti.
quindi hanno meno acqua!)
- Bufale e pecore producono più grasso (e ma
(utilissimi per la caseificazione!).
anche più proteine 16
- Vacche, capre e cammelle producono un latte simile in composizione
centesimale (%, g/dL, g/100 mL), ma molto differente in qualità proteica e
lipidica (caseificazioni differenti).
Differenti tipi di ruminanti (Bubalus
1. Bufalo o indian buffalo
bubalis):
Da non confondere con il Bisonte
(Bison bison) American buffalo
americano (detto anche ).
(Bos grunniens):
2. Yak o bue tibetano
Bos indicus
3. (zebuini): Fisicamente gli zebù si
distinguono dalle vacche europee per la
gobba (che contiene tessuto adiposo), la
grande giogaia e le grandi orecchie; anche le corna sono spesso
particolarmente arcuate e di grandi dimensioni (non esistono senza corna, se
non le hanno sono state levate). Hanno più ghiandole sudoripare e sopportano
meglio i climi caldi e umidi. Dimostrano anche una maggiore resistenza ai
parassiti. Esistono di diversi colori.
Bos taurus
4. (bovini): differenti razze (dovute alla selezione fatta dall’uomo nei
millenni!)
a. Jersey
b. Frisona
c. Chianina
d. Angus
e. Marchigiana
f. Caracu
IGIENE e SANITA’ del latte
Se prelevassimo con un ago nell’alveolo del latte, il latte è
sterile e quindi dunque non ci sono microrganismo i
microorganismo entrano nel latte appena esce dal capezzolo
(mungitore, aria ecc.).
Alcuni dei batteri sono però patogeni: è qui che si aggiunge
l’idea di mungitura meccanica. Oppure attraverso la
pastorizzazione, non uccide tutti i batteri ma garantisce l’uccisione di batteri patogeni.
* la pastorizzazione: è un processo attraverso il quale si tende a riscaldare il latte a
una temperatura inferiore al punto di ebollizione, per un tempo sufficiente a
distruggere tutti i tipi di organismi patogeni eventualmente presenti, è una parte di
microorganismi non patogeni, ma suscettibili a provocare alterazioni più o meno gravi
al prodotto. Inoltre consente il trasporto di regolare distribuzione al consumo (circa
una settimana). Vi sono inoltre processi di pastorizzazione che permettono una
conservazione del latte per più di 10 giorni, ottenuta aumentando la temperatura di
pastorizzazione oltre i miei limiti stabiliti di 72/78 °C, oppure procedendo alla
separazione della parte magra da quella grassa.
Il latte contiene sempre: 17
Microrganismi esterni (Carica Batterica o CBS) questo parametro è legato alla
meno ce n’è meglio è!
IGIENE DEL LATTE
Cellule tipiche dell’animale (Cellule Somatiche) questo parametro è legato alla
meno ce n’è meglio è!
SANITA’ DEL LATTE (indicatore della sanità). Nel latte
sono presenti le cellule somatiche del latte, cellule che derivano dalla difesa
immunitaria, linfociti e leucociti, macrofagi e cellule epiteliali.
Il latte è sano se non ha al suo interno, prima di uscire, agenti patogeni. Se il latte
contiene agenti patogeni prima della mungitura vuol dire che il latte non è sano e vuol
dire che l’animale è malato.
- Mastite;
Il latte QUASI MAI contiene contaminanti esterni:
- Sostanze inibenti (antibiotici, detergenti, inibenti naturali e non…,).
- Agrofarmaci (insetticidi, erbicidi, fungicidi…).
- Metalli pesanti (Cd, Pb, Hg, Cs 137 , PCBs, diossine…).
- Micotossine (aflatossine – possono derivare da alimenti contaminati con muffe,
ocratos
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Appunti Primo parziale: Produzioni animali e vegetali
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Appunti primo parziale Ostetricia
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Appunti Economia
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Appunti Biochimica e biologia molecolare - primo parziale