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ATTIVO PASSIVO
Patrimonio netto
Attivo immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali Capitale sociale
Costi d'impianto e di ampliamento Riserva sovrapprezzo azioni
Costi di ricerca, sviluppo, pubblicità Riserve di rivalutazione
Diritti di brevetto industriale, utilizzo opere d'ing. Riserva legale
Concessioni, licenze e marchi Riserve statutarie
Altri oneri pluriennali Riserve per azioni proprie in portafoglio
Altre riserve
Immobilizzazioni materiali
Terreni e fabbricati Utili portati a nuovo
Impianti e macchinari Utile ( o perdita) d'esercizio
Automezzi L'insieme dei diritti vantati sull'impresa dagli
Attrezzature industriali e commerciali azionisti: versamenti diretti di capitale e
Altri beni variazioni del valore del capitale dovuti
Immobilizzazioni in corso e acconti all'attività gestionale aziendale.
Anticipi su fatture di immob. Materiali
Immobilizzazioni finanziarie
Partecipazioni in imprese controllate
Partecipazioni in imprese collegate Passività consolidate (non correnti)
Partecipazioni in altre imprese Fondi per rischi ed oneri
Crediti verso altri esigibili oltre 12 mesi TFR
Depositi cauzionali Debiti v/ altri finanziatori
Titoli non disponibili Prestiti obbligazionari
Mutui bancari
Attività correnti
Rimanenze (Disp.non liquide) Altri debiti a m/l termine
Materie prime, sussidiarie e di consumo Ratei e risconti pluriennali
Voci che si estinguono oltre il normale ciclo
Semilavorati e prodotti in corso di lavorazione operativo dell'impresa
Prodotti finiti e merci
Acconti (anticipi su forniture di magazzino)
Liquidità differite
Crediti verso clienti esigibili entro 12 mesi
Crediti v/impr. control. esigibili entro 12 m. Passività correnti
Crediti tributari esigibili entro 12 mesi Debiti v/ banche esigibili entro 12 mesi
Crediti v/ altri esigibili entro 12 mesi Debiti v/altri finanziatori esigibili entro 12 mesi
Imposte anticipate Debiti v/ fornitori esigibili entro 12 mesi
Strumenti finanziari derivati attivi Debiti v/imprese controllate es. entro 12 mesi
Cambiali attive a breve termine Debiti v/imprese collegate es. entro 12 mesi
Altri crediti (es. verso l'erario) Debiti tributari esigibili entro 12 mesi
Titoli realizzabili a breve Debiti verso istituti di previdenza es. entro 12 m.
Ratei e risconti attivi Altri debiti esigibili entro 12 mesi
Liquidità immediate Fondi per rischi ed oneri
Depositi bancari e postali Anticipi da clienti
Denaro a valori in cassa Ratei e risconti passivi annuali
Assegni Categorie che l'impresa deve iscrivere in questa
Titoli realizzabili a vista sezione quando ritiene che si estingueranno
Sono composte da beni dell'impresa che entro il normale ciclo operativo (debiti vs
vengono impiegati entro il normale ciclo fornitori, anticipi su lavori in corso...)
operativo dell'impresa
Figure 2: Riassunto schematico SP
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5 Il conto economico
Secondo prospetto che costituisce il bilancio, rappresenta la sintesi dei flussi di natura economica che interessano
l’impresa in un dato arco di tempo, e individua l’aspetto dinamico dell’impresa, ovvero la determinazione del
reddito. Determina quindi l’utile di esercizio dell’impresa come differenza tra i costi ed i ricavi. L’equazione
economica utile = ricavi - costi può essere messa in relazione con l’equazione di SP attivo = passivo.
I principi internazionali prevedono un contenuto minimo del prospetto di conto economico, che comprende le
seguenti voci: Il conto economico determina l’utile di esercizio dell’impresa come differenza tra i ricavi e i costi.
L’equazione economica (utile = ricavi - costi) può essere messa in relazione con l’equazione dello SP (attivo
= passivo). I principi internazionali prevedono un contenuto miniomo del prospetto di conto econonico, che
comprende le seguenti voci:
• ricavi
• proventi finanziari
• oneri finanziari
• quota dell’utile o della perdita di collegate e join venture
• utile o perdita delle imposte, rilevato in occasione della cessione di attività o estinzione di passività
attribuibili ad attività destinate a cessare
• imposte sul reddito
• utile o perdita
La presentazione dei conto economico può prevedere due schemi alternativi: il conto economico per natura (i
costi sono aggregati secondo la loro natura, come acquisti di materiale o costi del personale), e il conto economico
per destinazione (che classifica i costi secondo la loro funzione all’interno dell’impresa).
5.1 Ricavi e costi operativi
La prima parte del conto economico raccoglie i ricavi e i costi generati dalla gestione caratteristica dell’impresa,
aggregandoli sulla base della loro natura; al suo iterno si trovano:
• ricavi
• variazione scorte, commesse in corso e degli immobilizzi realizzati in proprio dall’azienda
• costo per materie prime, sussidiarie e di consumo, di servizi e per il personale
• ammortamenti e variazioni di valore delle immobilizzazioni
Il tema degli ammortamenti è cruciale, perchè consente all’azienda alcuni gradi di libertà, relativamente a:
periodo e quota annuale di ammortamento. Il periodo di ammortamento dipende dalla vita utile, che a sua
volta è legata al deterioramento ed all’obsolescenza del bene. La quota annuale, invece, può essere determinata
secondo:
• Ammortamento a quote costanti, nel quale il costo storico del bene viene suddiviso in modo uniforme;
• Ammortamento accelerato, in cui si adottano quote di ammortamento non uniformi, bensı̀ decrescenti nei
singoli anni di vita del bene;
• Ammortamento anticipato, che consiste nel raddoppiare l’entità dell’ammortamento nei primi tre anni di
vita del bene.
5.2 Proventi e oneri finanziari
Il conto economico fino a questo punto fornisce il risultato dell’attività principale di un’impresa; nelle sue attività
continuative sono di grande importanza anche i flussi economici derivanti dalla gestione delle attività finanziarie:
oneri, proventi e perdite di valore, suddivise in tali voci:
• utili da società controllate collegate e joint venture
• proventi finanziari da attività da investire
• oneri e perdite finanziarie
L’ultima voce (finance cost) assume notevole importanza con l’introduzione degli IAS/IFRS in quanto include
numerosi elementi come ad esempio le variazioni di fair value e gli oneri relativi a indebitamento.
22
5.3 Utile di esercizio da attività in funzionamento
Una volta sottratti al valore della produzione i costi della produzione, e sommata la differenza tra proventi e
oneri finanziari, si ottiene il risultato delle attività in funzionamento prima delle imposte; di conseguenza una
volta detratte le imposte, si determina l’utile netto delle attività in funzionamento, che costituisce la sintesi del
comportamento economico dell’impresa nell’arco dell’esercizio, rispetto al suo funzionamento continuativo.
5.4 Ricavi e perdite di attività desintate a cessare
Questa voce comprende i ricavi e i costi originatisi nel corso dell’esercizio da queste attività e le plusvalenze o
minusvalenze derivatni dalla cessione delle attività, ossia la differenza tra il valore di vendita e il valore delle
attività valutate al fair value al momento della cessione.
5.5 Utile d’esercizio
Il valore finale del conto economico, l’utile d’esercizio, si ottiene sottraendo all’utile netto da attività di funzion-
amento i ricavi o le perdite derivanti da attività destinate a cessare; l’utile di esercizio determinato attraverso
il CE coincide con quello determinato dallo SP.
5.6 Le diverse ”gestioni”
La struttura scalare del CE, consente di enucleare il contributo alla formazione dell’utile di differenti gestioni,
e in particolare:
1. La gestione caratteristica, ovvero la capacità ”fisica” dell’impresa di produrre
2. La gestione finanziaria, relativa alle modalità di finanziamento delle attività
3. la gestione fiscale
4. la gestione delle attività destinate a cessare
Il risultato della gestione caratteristica in particolare è espresso dal margine operativo netto (Mon) e rappresenta
la capacità dell’impresa di creare reddito attraverso le sole attività di tipo operativo, indipendentemente cioè
dalle modalità di finanziamento.
5.7 ”Forma” Conto Economico
Il conto economico presenta una forma scalare divisa in 4 sezioni, identificate come lettere, dove:
1. A) Valore della produzione:mostra tutte le voci relative alle componenti positive del reddito.
2. B) Costi di produzione: mostra tutti i costi della produzione dell’azienda (materie prime, sussidiarie, di
consumo, salari e stipendi, pagamenti di TFR, ammortamenti e svalutazioni, accantonamenti per rischi,
eccetera).
• A-B = Margine operativo Lordo (MOL)
3. C) Proventi e altri oneri finanziari: evidenzia le entrate che l’azienda percepisce da partecipazioni in altre
società, crediti, titoli, interessi e oneri finanziari, utili o perdite su cambi (quando l’azienda lavora anche
con valute diverse).
4. D) Rettifiche di valore da attività finanziarie: evidenzia le rivalutazioni e svalutazioni derivanti da parte-
cipazioni, immobilizzazioni finanziarie, titoli iscritti nell’attivo circolante e strumenti finanziari derivati.
Questa forma scalare dà come risultato l’utile prima delle imposte, calcolato come:
• A-B(+-)C(+-)D
Su questo imponibile verranno sottratte poi le imposte, per trovare l’utile netto aziendale.
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Figure 3: Struttura Conto Economico
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6 Rendiconto finanziario
Il rendiconto finanziario ha l’obiettivo di evidenziare la capacità dell’impresa, in un determinato orizzonte
temporale, di generare flussi di denaro, utilizzabili per finanziare la propria attività o per rimborsare i propri
finanziatori. Esso dovrà quindi presentare i flussi finanziari, suddivisi in base alla tipologia di attività:
• Attività corrente (operativa, reddituale): incassi dalla vendita di prodotti e servizi, affitti attivi incas-
sati, pagamenti a fornitori di merci e servizi, pagamenti per stipendi, oneri (interessi passivi) e proventi
finanziari (interessi attivi)
• Attività di investimento, ossia l’acquisizione e dismissione di attività non correnti: pagamenti per acquisti
di immobili, impianti, macchinari, beni immateriali; entrate dalla vendita dei suddetti beni; entrate e
pagamenti per acquisizione/cessione di partecipazioni
• Attività di finanziamento, la quale riassume i flussi in entrata e in uscita che modificano la struttura
patrimoniale e di debito dell’impresa: incassi derivanti dall’emissione di azioni (aumenti di capitale); i
pagamenti agli azionisti per dividendi; gli incassi derivanti dall’emissione di obbligazioni, prestiti, mutui
e uscite per i rimborsi de