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Il Presidente della Repubblica (Sergio Mattarella)
Egli è il capo dello Stato, sta ad indicare che è un organo che sta al vertice dello Stato apparato e che in tale sua qualità deve garantire la stabilità dello Stato. È eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All'elezione partecipano 3 delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze, la valle d'Aosta ha solo un delegato.
Dura in carica 7 anni, la Costituzione non vieta la sua rielezione. Quando il P.R. è impedito nello svolgimento delle sue funzioni è sostituito dal presidente del Senato (Ignazio La Russa), l'impedimento può essere temporaneo o permanente. Il Presidente della Repubblica ha un requisito di elettorato passivo non inferiore a 50 anni (art.84 Cost.).
Le sue funzioni possono essere nominate cioè classificate sulla base dell'organo costituzionale nei confronti del
quale sono esercitate.- FUNZIONI RISPETTO AL PARLAMENTO: lo scioglimento delle Camere alla scadenza ordinaria o anticipatamente, l'indizione delle lezioni e la fissazione della prima riunione delle nuove Camere, l'invio dei messaggi alle Camere, la promulgazione delle leggi o il loro rinvio alle Camere con messaggio motivato, la ratifica dei trattati internazionali, la dichiarazione dello stato di guerra deliberato dalle Camere, la nomina di 5 senatori a vita, la convocazione delle Camere in via straordinaria.
- FUNZIONI RISPETTO AL GOVERNO: nomina il Presidente del Consiglio e i Ministri, emanazione dei decreti aventi valore di legge e dei regolamenti, la nomina dei funzionari dello Stato, il comando delle forze armate, la concessione delle onoreficenze alla Repubblica.
- FUNZIONI RISPETTO ALL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA: spetta alla presidenza del Consiglio Superiore della Magistratura, la nomina di 5 giudici della Corte Costituzionale, la possibilità
di concedere la grazie e di commutare le pene.
- FUNZIONI RISPETTO AL CORPO ELETTORALE: spetta l'indizione delle elezioni delle nuove Camere e del referendum popolare nei casi previsti dalla Cost.
- Le funzioni del PR possono anche essere INNOMINATE svolge una serie di attività informali tra queste le esternazioni: si indicano tutte le dichiarazioni pubbliche diverse da quelle costituzionalmente disciplinate.
- Tutti gli atti formali del PR assumono la forma di decreti, oltre a essere firmati da lui devono avere la controfirma dal ministro proponente. La controfirma ministeriale è la conseguenza necessaria dell'irresponsabilità del P.R. È dunque lo strumento che serve a trasferire la responsabilità degli atti presidenziali al Governo che ne risponde di fronte al Parlamento; se i ministri ritengono contrario alla Costituzione l'atto del Presidente si devono rifiutare di controfirmare, senza la controfirma l'atto non è valido. Si possono
distinguere:
- atti sostanzialmente presidenziali: atti con i quali il PR esercita una funzione in modo sostanziale; in questi casi la controfirma assume solo il significato di controllo successivo sull'iniziativa. Ad esempio lo è la nomina di un Senatore a vita.
- atti sostanzialmente governativi: atti con i quali il PR esercita una funzione in modo solo formale; in questi casi la controfirma assume il significato proprio di iniziativa e di assunzione della decisione politica da parte del Governo e il PR svolge un ruolo di controllo sul suo operato. Lo sono gli atti emanati dal Governo aventi forza di legge e i regolamenti statali governativi.
- atti complessi: atti con i quali il PR esercita una funzione di cui è sempre formalmente titolare ma che sostanzialmente condivide con il Governo.
CAPITOLO 9
La Magistratura, composta da giudici, è l'organo dello Stato che esercita la funzione giurisdizionale, una delle funzioni fondamentali dello Stato.
consiste nella risoluzione di una controversia concreta tra due o più soggetti, attraverso l'applicazione del diritto. Il principio della soggezione soltanto alla legge implica che ogni provvedimento giurisdizionale deve essere fondato su una specifica norma di legge e non deve essere formato sotto altri condizionamenti. Questo principio rappresenta sia un vincolo che una garanzia per i giudici. Da esso si ricavano i seguenti punti: - Non si può configurare una gerarchia tra giudice e giudice, si distinguono fra loro solo per la diversità delle loro funzioni. - Le competenze del giudice devono essere previamente definite dalla legge in via generale e astratta. - Il giudice ha la libertà interpretativa tra i diversi significati tollerati dal testo interpretato. La magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere. La Costituzione ha voluto esplicitamente svincolare la magistratura da ogni altro potere dello Stato e assicurare così l'esercizio della giurisdizione.possa essere svolto senza condizionamenti da parte del potere esecutivo. Garanzie d'indipendenza della magistratura:- Quelle previste al fine di garantire l'indipendenza esterna, l'indipendenza da condizionamenti esterni, specie da parte del potere esecutivo.
- Quelle previste al fine di garantire l'indipendenza interna, indipendenza da interferenze dello stesso potere giudiziario, a tutela del singolo magistrato.
- I giudici ordinari sono destinati a giudicare chiunque, ovvero la pluralità
Di individui, possedendo una competenza generale, ad esempio lo sono il Tribunale, la Corte d'Appello e la Corte di Cassazione. Tra di essi devono rientrarvi altresì i giudici di pace sebbene questi non siano togati cioè i giudici che sono entrati in Magistratura senza un concorso.
Secondo l'art.25 Cost. ciascun cittadino ha il diritto di essere giudicato dal suo giudice naturale, ciò significa che il giudice viene individuato dalla legge sulla base di criteri oggettivi relativi al territorio in cui è stato commesso il fatto e alla materia cui si riferisce.
I giudici speciali sono giudici a cui vengono affidate delle competenze specifiche in alcune materie e costituiscono una deroga al principio di unicità della giurisdizione. Ad esempio lo sono il Consiglio di Stato, i Tribunali amministrativi regionali, la Corte dei conti, il Tribunale superiore delle acque pubbliche, i Commissari regionali liquidatori di usi civici, i Tribunali
militari e le Commissioni tributarie.- Un giudice è straordinario quando esso è istituito dopo l'accadimento dei fatti sui quali è chiamato a giudicare. La loro istituzione è proibita dalla Costituzione, in quanto se un giudice venisse istituito per un singolo caso o per specifiche questioni, vi sarebbe una predeterminazione di alcuni fatti come negativi, da condannare (si pensi, in epoca fascista, al Tribunale speciale per la difesa dello Stato contro gli oppositori politici del regime).
- Troppo spesso il termine giudice e magistrato vengono sovrapposti, per questo motivo è utile sottolineare la differenza fondamentale che intercorre tra queste due figure professionali.
- Il giudice è colui che pronuncia le sentenze e costituisce un organo super partes della magistratura. Il magistrato invece, è un alto funzionario pubblico che opera nella pubblica amministrazione che può essere investito anche del ruolo di giudice, ma che ha per
lo più funzioni amministrative, perciò è una figura più generale del giudici (un esempio lo è il PM). Le tipologie di magistrato prevedono il:
- Magistrato Ordinario: che opera nel civile e nel penale
- Magistrato Amministrativo: che opera nella Pubblica Amministrazione
- Magistrato Tributario: il quale opera nel settore delle tasse e delle imposte
- Magistrato Contabile: che ha giurisdizione in materia di danno erariale
- Magistrato Militare: che opera nel campo dei reati militari
CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA
Il CSM è organo di Governo autonomo con lo scopo di garantire l'autonomia e l'indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, in particolare da quello esecutivo, secondo il principio di separazione dei poteri proprio dello Stato di diritto e inverato nella Costituzione della Repubblica italiana. In particolare è un organo di rilievo costituzionale, e si fa riferimento ad esso nella
Costituzione italiana agli art.104, 105, 106 e 107. La materia è regolata dalla legge 195/1958, più volte modificata, da ultimo con la legge 28 marzo 2002, n. 44. La riforma del 2002, novellando il testo della legge 195/1958, introduce importanti riforme riguardanti l'organo di autogoverno della magistratura, destinate ad avere una non secondaria influenza sulla sua attività e forse anche sul suo ruolo.
Da un lato, si è ridotto il numero dei membri elettivi del Consiglio da 30 a 24 e dall'altro lato, si è radicalmente modificato il meccanismo elettorale della componente togata, prevedendo la candidatura dei magistrati a titolo individuale e non più nell'ambito di liste contrassegnate da un logo ed istituendo tre collegi nazionali distinti, per l'elezione di due magistrati di legittimità, dieci giudici di merito e quattro pubblici ministeri presso uffici di merito.
Il Consiglio superiore della magistratura è composto da
27 membri, tra questi 3 sono membri di diritto e sono il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio e il procuratore generale della Corte suprema di cassazione, che sono i due giudici di rango più alto della Cassazione. Gli altri 24 componenti sono eletti in seduta comune dal Parlamento, tra professori universitari in materie giuridiche e avvocati che esercitano la professione da almeno quindici anni e sono detti "membri laici", mentre gli altri 16 sono eletti dai giudici ordinari tra tutti i magistrati al loro interno e sono detti "membri togati".
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Il Ministero della giustizia è un dicastero del governo italiano. È preposto all'organizzazione dell'amministrazione giudiziaria civile, penale e minorile, dei magistrati e di quella penitenziaria.
Il Ministero della Giustizia ha come compito precipuo quello di sovraintendere all'organizzazione dei servizi della giustizia, ai penitenziari di Stato,
i minori che hanno commesso reati o sono coinvolti in situazioni di devianza. Per quanto riguarda i minori in difficoltà, è fondamentale garantire loro un ambiente sicuro e protetto. Le strutture di accoglienza devono essere idonee a soddisfare le loro esigenze emotive, fisiche e psicologiche. È importante fornire loro un sostegno adeguato per affrontare le difficoltà legate alla perdita della famiglia, all'adozione o agli affidamenti. Nel caso dei minori coinvolti in reati o situazioni di devianza, è necessario adottare un approccio educativo e riabilitativo. Le strutture di detenzione minorile devono essere progettate per favorire la reintegrazione sociale e la riabilitazione dei giovani. È importante offrire loro opportunità di formazione, supporto psicologico e programmi educativi per aiutarli a superare i loro problemi e a costruire un futuro migliore. In entrambi i casi, è fondamentale che le strutture dei servizi minorili per la giustizia siano gestite da personale qualificato e competente. Gli operatori devono essere in grado di comprendere le esigenze specifiche dei minori e di fornire loro un sostegno adeguato. Inoltre, è importante promuovere la collaborazione tra le diverse figure professionali coinvolte, come assistenti sociali, psicologi, educatori e avvocati, al fine di garantire un intervento integrato e completo. Attraverso una gestione attenta e mirata delle strutture dei servizi minorili per la giustizia, è possibile offrire ai minori in difficoltà o coinvolti in situazioni di devianza un ambiente sicuro, protetto e favorevole alla loro crescita e al loro sviluppo.