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TRE APPROCCI PRINCIPALI ALLA MISURAZIONE DEL PROGRESSO:

  • Estensione dei conti nazionali ai fenomeni sociali ed ambientali: questa strada è molto solida ma molto costosa, è molto lunga da essere percorsa ed è difficilmente percorribile per quei paesi con risorse limitate, o con scarse risorse destinate alla statistica;
  • Indicatori compositi: Human development index, questo approccio è estremamente attraente perché tende a semplificare la complessità della realtà in un solo numero; tuttavia ci sono dei problemi di natura metodologica;
  • Indicatori chiave: selezione ragionevolmente piccola o grande a seconda della cultura statistica di un paese che in qualche modo rappresenti una sintesi comprensibile della realtà che risulta essere complessa, e riconoscersi in questo indicatore chiave. Devono essere indicatori di risultati finali e non intermedio.

In definitiva possiamo affermare che:

  • Ogni paese deve scegliere i propri

Indicatori chiave sulla base della propria cultura e del proprio assetto istituzionale.

  • Problemi di natura statistica, politica ed organizzativa vanno affrontati e risolti, ma la partecipazione delle varie componenti della società è un fattore chiave di successo.
  • La comparazione internazionale dei risultati è fondamentale.
  • Gli indicatori chiave sembrano essere l'approccio più vantaggioso nel medio termine, ma ci sono molti modi per sviluppare queste alternative.

OECD FACTBOOK:

  • Nel 2005 l'OCSE ha lanciato un nuovo prodotto "OECD Factbook" per raggiungere nuove fasce di utenti.
  • Il libro è basato su una selezione di 150 indicatori di carattere economico, sociale ed ambientale.
  • Per ciascun indicatore, una tavola, un grafico, una breve spiegazione sul significato dell'indicatore e sui trend storici.
  • Tratta 10 grandi temi:
  • popolazione;
  • Situazione macroeconomica;
  • Globalizzazione economica;
;- Mercato del lavoro;- Scienza e tecnologia;- Energia;- Ambiente;- Educazione;- Politiche pubbliche;- Qualità della vita;• Ogni anno un capitolo speciale: nel 2007 sono state le immigrazioni Pagina 13 di 68−Argomento 5 STATISTICHE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHELe amministrazioni pubbliche intese come organizzazione, l'obbiettivo è quello di offrire un quadrostatistico che descriva il funzionamento della pubblica amministrazione, è una statistica di tipostrutturale che descrive l'input del lavoro, delle tecnologie informatiche che vengono utilizzatenelle pubbliche amministrazione per svolgere le proprie attività e tutta la parte di documentazionestatistica circa i livelli di attività che le amministrazioni svolgono, si arriva dunque ad alcuniapprofondimenti riguardanti il funzionamento stesso della pubblica amministrazione e quindi agliaspetti relativi alla sua efficienza. L'annuario è organizzato in tre

elementi fondanti:

  1. Fonti: archivio statistico delle pubbliche amministrazioni, rilevazioni di istat e sistan, datiamministrativi;
  2. Contenuti: strutture organizzative, risorse umane, risorse finanziarie, attività, prodotti, risultati;
  3. Annuario;

Le fonti e i contenuti sono entrambi vincolati a un sistema di definizione e classificazione senza le quali altrimenti non sarebbero confrontabili nel tempo e nello spazio, dunque, sia fonti che contenuti devono seguire una serie di definizioni e classificare le loro informazioni secondo degli standard che sono prefissati.

Il campo di osservazione corrisponde al settore "pubblica amministrazione" (S13) e rappresenta la prima definizione che occorre stabilire quando si affronta un lavoro di documentazione statistica di questo genere, corrisponde ancora secondo i criteri del sistema di contabilità economica stabilito al livello europeo definito sotto i criteri Sec95 dove i due principali sono:

  • LA FUNZIONE- produzione
uno finanziario. Il profilo organizzativo comprende informazioni sulle unità istituzionali, come il settore di appartenenza, la forma giuridica, la dimensione e la localizzazione geografica. Il profilo finanziario fornisce informazioni sulle risorse finanziarie delle unità istituzionali, come i redditi, le spese, gli investimenti e i finanziamenti. Le unità istituzionali sono classificate in base al settore di appartenenza, che può essere il settore delle amministrazioni pubbliche, il settore delle imprese non finanziarie, il settore delle istituzioni finanziarie o il settore delle famiglie. La classificazione delle unità istituzionali è importante per analizzare la distribuzione del reddito e della ricchezza nel paese. Inoltre, fornisce informazioni sul finanziamento delle attività economiche, come i trasferimenti di fondi pubblici da altre unità dello stesso settore. La classificazione delle unità istituzionali ha vantaggi come criteri definitori stabili e una classificazione condivisa a livello europeo. Tuttavia, presenta anche limiti, come la crescente importanza di soggetti che intervengono in forme diverse nell'offerta e nella produzione di servizi pubblici e la dimensione economica privilegiata rispetto a quelle di organizzazione e funzionamento. L'annuario statistico fornisce informazioni sulle unità istituzionali e i loro profili organizzativi e finanziari.l’altro territoriale. Il primo è dato da un’unità organizzativa interna.
  • Unità organizzativa interna:
    • centro di responsabilità gerarchica o funzionale
    • Responsabile alle dirette dipendenze degli organi di decisione politica
  • Unità locale: (regolamento CEE 696/1993)
    • Unità istituzionale o sua parte situata in località geograficamente identificata
Rimandando al discorso del campo di osservazione è opportuno capire che c’è una sorta di procedura di classificazione delle unità nel settore istituzionale P.A. Come possono essere classificate le unità istituzionali riconosciute nelle loro differenze all’interno del settore? Abbiamo una classificazione di tipo istituzionale che distingue tre sotto settori definita dallo stesso SEC 95:
  1. Amministrazioni centrali
  2. Amministrazioni locali
  3. Gli enti di previdenza e assistenza sociale

All'interno di ogni settore svolgono funzioni analoghe. Questa è una classificazione (tipicamente italiana) e quindi tiene conto delle specificità della pubblica amministrazione italiana e viene riconosciuta attraverso norme che definiscono i compiti e le funzioni dei mandati a varie tipologie di istituzioni pubbliche. Anche per quanto riguarda le imprese centrali abbiamo questa possibilità. La struttura organizzativa del settore trova in questa classificazione una sua prima specificazione.

CRITERIO DEL PREZZO ECONOMICAMENTE NON SIGNIFICATIVO (NO MARKET)

  • La distribuzione di beni o servizi non designabili alla vendita è quella offerta ad altre unità istituzionali a titolo gratuito o a prezzi economicamente non significativi.
  • Il prezzo è considerato economicamente non significativo quando non copre il 50% del costo di produzione di un bene o servizio.
  • Nel SEC 95 questo criterio viene applicato direttamente alle unità

istituzionali.

  • Una unità istituzionale è considerata NO MARKET quando il valore dei ricavi per vendite non copre più del 50% dei costi di produzione

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LE FONTI DELL'ANNUARIO

I dati contenuti nell'annuario provengono da:

  • 132 RILEVAZIONI COMPRESE NEL PSN di cui
  • 64 effettuate dall'istat
  • 68 effettuate da altri enti del sistan

92 ELABORAZIONI COMPRESE NEL PSN di cui

  • 28 effettuate dall'istat
  • 64 effettuate da altri enti del sistan

Le fonti dell'annuario sono molto variegate e numerose.

LE FONTI PRINCIPALI A CUI FACCIAMO RIFERIMENTO:

In materia di strutture organizzative:

  • archivio statistico delle istituzioni pubbliche
  • Rilevazioni istat/DCSS delle unità organizzative interne
  • Censimento dell'industria e dei servizi 2001

In materia di risorse umane:

  • rilevazione sul personale delle amministrazioni pubbliche presentata nel cono annuale (RGS)

In materia di attività:

    dell'istat- Elaborazioni su dati dei ministeri della salute, dell'istruzione università e ricerca, della giustizia- Rilevazione di unioncamere presso CCIAA- Elaborazioni su dati INPS,INAIL,INPDAP Pagina 17 di 68

    LA RAPPRESENTAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE NELL'ANNUARIO E I CONTI ECONOMICI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

    Questo è un elemento piuttosto controverso, le risorse finanziarie disponibili (entrate) e l'uso che ne fanno (impieghi) nell'ambito della propria attività le varie amministrazioni rappresentano, in termini monetari, una rappresentazione sintetica in termini di entrata e di spesa di ciò che fanno questi settori della pubblica amministrazione.

    Tavole dell'annuario su risorse finanziarie:

    • Ottenute dalla aggressione dei conti consolidati dei singoli enti di una stessa classe
    • Operazioni di natura contabile e finanziaria
    • Rappresentazione di tutte le fasi di gestione del bilancio (accertamenti, impegni,

    riscossioni, pagamenti)- Dati non consolidati (non sono soppresse le operazioni di trasferimento interne al settore)

    Conto economico delle amministrazioni pubbliche:

    • Ottenuto dalla riclassificazione dei conti consolidati dei singoli enti
    • Operazioni di natura economica
    • Compilazione secondo il criterio della competenza economica (non giuridica)
    • Dati non consolidati (ai fini della rappresentazione del settore nel suo complesso)

    CONSOLIDAMENTO DEI CONTI PUBBLICI:

    -CONTO CONSOLIDATO documento di contabilità nazionale che rappresenta la sintesi dei flussi di parte corrente e in conto capitale attivati dagli enti della P.A. dell'anno. Il conto è consolidato in quanto si elidono alcune operazioni, dal lato delle spese e dal lato delle entrate, che intervengono tra le unità appartenenti allo stesso settore.

    I dati presentati nelle tavole statistiche dell'annuario della P.A. espongono le dimissioni contabili e finanziarie delle sottopassi di unità istituzionali.

    Non sono mai riportati i valori totali di settore e sottosettore delle voci di entrata e di spesa in quanto la finalità dell'annuario non è quella di pervenire a conti consolidati. CONTO CONSULTIVO: rendiconto che comprende i risultati della gestione finanziaria, di pertinenza corrente e in conto capitale, delle entrate (accertamenti, riscossioni e residui attivi) e delle spese (impegni, pagamenti e residui passivi). Esso è riferito a ciascuna unità istituzionale del settore pubblica amministrazione. Competenza: l'insieme delle entrate che l'ente ha diritto a riscuotere e delle spese che si è impegnato ad erogare durante l'esercizio finanziario, indipendentemente dal fatto che verranno in esso effettivamente riscosse o pagate. Cassa: l'insieme delle entrate effettivamente riscosse e delle spese effettivamente pagate durante l'esercizio finanziario.
Dettagli
A.A. 2023-2024
68 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/03 Statistica economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Lollo.Studente di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Statistica economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Unitelma Sapienza di Roma o del prof Carboni Bruno.