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Israele in epoca biblica
SOGGIN> La fonte storica principale dell'Israele antico (che è più una ricostruzione ideologica) è la Bibbia ebraica, la quale attribuisce ai patriarchi il ruolo di precursori del monoteismo (che viene rivelato a Mosè sul monte Sinai, dalla localizzazione ignota), contrastato dal legame tra i culti cananei e i cicli dell'agricoltura e rafforzato con l'operato dei profeti e la riforma di Giosia (622 a.C.), durante la quale furono distrutti i templi pagani e si centralizzò il culto nel Tempio di Gerusalemme>
Il mondo siro-cananeo di fine II millennio a.C. era politicamente frammentato in decine di città-stato, di cui molte sottoposte all'Egitto, e presentava un quadro religioso composto da molteplici divinità riunite in un pantheon sotto 'El (Dio), perlopiù inattivo, e Ba'al (“signore”), dio della fertilità; alcuni passi biblici tradiscono delle forme di
Politeismo ed enoteismo (a ogni popolo una divinità diversa), ma già in epoca ellenistica le altre divinità erano state retrocesse ad angeli. Tra i santuari dell'antico Israele (detti bet, "casa") si distinguevano il tempio di Silo, quello di Bet'el, quello di Dan e quello di Gerusalemme, fondato da Davide (ne parla 1Re) e costruito da artigiani fenici, il quale, inizialmente in una sorta di patronato con la monarchia davidica che ne finanziò la manutenzione col denaro pubblico, fu il fulcro della fede e della pietà ebraica postesilica e divenne presto l'unico ammesso in Giudea, oltre a fungere da banca, monte dei pegni e cassa di risparmio, per poi essere ricostruito nel 515 a.C. e nuovamente distrutto nel 70 d.C. dalle milizie dell'imperatore Tito. Il sacerdozio del tempio gerosolimitano, basato più sulla divinazione che sul sacrificio, era gestito dai sadociti/sadducei (da Zadoq, il fondatore della dinastia).
la cui genealogia legendaria risale ad Aronne, fratello di Mosè), che si imposero gerarchicamente (soprattutto con la carica ereditaria di sommo sacerdote) sui leviti, discendenti di una delle dodici tribù d'Israele, che si occupavano di ruoli secondari come la macellazione rituale della carne e dei sacrifici. Legata al concetto di tempio è l'Arca, un oggetto mobile menzionato nella migrazione attraverso il deserto e l'insediamento a Canaan, contenente il testo sacro scritto da Mosè, simboleggiante la vita del popolo eletto e nascosto da re Salomone nel Sancta sanctorum del tempio di Gerusalemme. Le funzioni sinagogali (letture, preghiere e canti) erano sostanzialmente diverse da quelle sacrificali del tempio, tra le quali fino al VII secolo a.C. non mancarono anche rituali dedicati anche ad altre divinità; il culto presentato nella Bibbia ebraica, che aveva la funzione di realizzazione della fertilità e di salvaguardia del.cosmo dall'irruzione del caos, è frutto della mescolanza di più elementi e rappresenta l'espressione imprescindibile della fede e della pietà ebraici, e il sacrificio, offerto da un singolo o da una collettività (famiglia o gruppo) e officiato da un sacerdote sull'altare, aveva lo scopo di esprimere gratitudine o espiare una colpa minore: l'olocausto (termine che deriva da 'olah, "salire", e indica la combustione totale della vittima senza parti destinate ai sacerdoti o ai fedeli) era un'offerta animale. Il sacrificio di comunione era una prescrizione rituale per pura gratitudine. Il sacrificio riparatore che, se hatta't, era una prescrizione rituale per espiarsi mediante un'offerta gradita a Dio (l'animale non veniva caricato delle colpe dell'offerente), e, se 'asham, era una cerimonia compiuta da dei privati al fine di "restituire il maltolto". Il rituale del capro espiatorio,Il rito descritto in Levitico e attribuito ad Aronne, fratello di Mosè, consiste nel scegliere due capretti (uno per Azazel e uno per YHWH), offrire un sacrificio espiatorio il primo e un giovenco, confessare tutti i peccati del popolo d'Israele tenendo le mani sul capo del secondo capretto e cacciare quest'ultimo nel deserto per disperdere le colpe commesse; è un rito che veniva celebrato il Giorno dell'espiazione.
Le offerte vegetali, dette minhah, riguardo alle norme alimentari, sono considerati animali puri i ruminanti con l'unghia partita, i pesci con pinne e squame e gli uccelli non carnivori, mentre sono impuri tutti i carnivori e altri quali equini, asini, muli, cammelli, maiali, cinghiali, molluschi, anguille e rapaci; fondamentale è la macellazione rituale, che mediante il taglio dell'arteria giugulare fa defluire tutto il sangue (considerato un elemento molto impuro) e impedisce di consumare animali morti in altri modi (di morte
naturale o violenta); è vietato inoltre il consumo di latticini insieme a ogni tipo di carne> nel medio giudaismo si distinsero diversi gruppi religiosi:i sadducei/sadociti detenevano il sacerdozio ereditario del Tempio di Gerusalemme, erano il• ceto aristocratico che spesso scese a compromessi col potere politico di turno e scomparverodopo il 70 d.c. → sul piano dottrinale rigettavano tutto ciò che non scaturiva dalla Bibbia(es. la risurrezione dei morti o l'angelologia e la demonologia)i farisei (da perushim, "separati", poiché si distanziarono dagli altri gruppi religiosi)• discendono dagli assidei, cioè coloro che combatterono nella rivolta maccabaica e cheabbandonarono la lotta armata una volta ottenuta la libertà di vivere secondo la Leggemosaica → sul piano dottrinale seguivano un'osservanza rigorosa dei precetti senza peròannullare il peso delle azioni umane sulla storia (non abbracciavano
Il predeterminismo esseniaco) o respingere dottrine nuove (es. la risurrezione dei morti o l'angelologia e la demonologia, mutuati dal pensiero apocalittico, oltre che l'immortalità dell'anima) e accanto alla torah scritta ne produssero una orale (il Talmud), sommario di discussioni e interpretazioni per l'adattamento dei precetti a nuove situazioni, tanto che dal farisaismo discende il rabbinismo successivo.
Gli esseni, formatisi nel II secolo a.c., di cui si sapeva pochissimo fino alla scoperta dei documenti di Qumran, erano divisi in due ordini, uno monastico che praticava il celibato e che si era ritirato nel deserto nei pressi del mar Morto e uno sparso per Israele, entrambi raccolti attorno alla figura del Maestro di giustizia, vissuto nel II secolo a.c. → sul piano dottrinale sono pervenute poche informazioni ermetiche (tra cui il problema del male, che è insito nell'essere umano in quanto forma di impurità e può essere.
cancellato solo con l'adesione alla setta essenica, la quale concede anche il perdono per tutte le trasgressioni commesse) e la convinzione che i figli della luce (loro, guidati dall'arcangelo Michele) avrebbero vinto contro i figli delle tenebre (tutti gli altri, guidati da Satana) (vi è alla base l'idea che il male sia stato generato da Dio stesso, essendo Egli onnipotente, riprendendo dei concetti enochici e rielaborandoli); il loro pensiero è espresso da diversi testi criptici rinvenuti, tra cui spicca Regole della Comunità degli enochici, formatisi nel IV secolo a.c. → sul piano dottrinale hanno introdotto due importanti novità (l'origine sovrumana del male, che deriva da una trasgressione di alcuni angeli che si unirono con alcune donne da cui nacquero i nefilim, giganti i cui spiriti maligni popolano la terra, e l'immortalità dell'anima), basavano la loro teologia su dei testi non canonici (tra cui il Libro deiVigilanti e il Libro dell'Astronomia) e il loro pensiero si rifà alla figura messenica di Enoc; nel Libro dei Sogni (160 a.c. circa) viene ipotizzata l'esistenza di un singolo angelo peccatore che seduce gli altri angeli e poi gli uomini, cioè il diavolo (la cui figura viene ripresa dall'essenismo in quanto principe delle Tenebre) i samaritani, che esistono tutt'ora, furono il frutto dell'unione tra gli ebrei rimasti in Israele dopo l'esilio babilonese e la popolazione cananea → sul piano dottrinale rigettano tutti i libri biblici a esclusione del Pentateuco gli apocalittici (il termine è stato coniato nel 1820), sorti sulla scia del movimento profetico, non erano un gruppo omogeneo → sul piano dottrinale condividevano l'idea dell'esistenza di alcuni personaggi (Enoc o Elia) ascesi al cielo che sarebbero tornati sulla terra per distruggere l'ingiustizia e avrebbero portato delle narrazioni di ciò.
che avevano visto e udito, che sarebbero poi state raccolte nei cosiddetti libri apocrifi; nell'AT l'unico libro apocalittico è quello di Daniele, e l'apocalittica non ha storicamente superato il 134 d.c. nella Bibbia ebraica coesistono due sistemi di computo del tempo e di calcolo per posizionare le solennità e le festività, il calendario solare (corrisponde all'annata agricola e dura circa 365 giorni) e il calendario lunare (corrisponde alle fasi lunari, viene usato per calcolare i mesi e dura circa 354 giorni), i quali sono incommensurabili e per questo hanno creato molteplici problemi di sincronizzazione (a volte risolti con l'aggiunta di un tredicesimo mese al calendario lunare). Il 2021 è il 5792 secondo il computo convenzionale e simbolico dalla creazione del mondo ed è un anno sabbatico (che cade ogni sette anni), cioè un anno particolarmente benedetto e di riposo in cui cessa il lavoro nei campi (che vengonoagnello sulle porte delle case). Durante la festa di Pesaḥ si mangia il matzah (pane azzimo), simbolo dell'umiltà e della fuga precipitosa degli ebrei dall'Egitto. La festa di Pesaḥ dura otto giorni, durante i quali si celebrano diverse cerimonie e si leggono brani della Torah che raccontano la storia dell'esodo degli ebrei dall'Egitto. Un'altra importante festività ebraica è Yom Kippur, il giorno del perdono. Si celebra il decimo giorno del mese ebraico di tishrei (settembre-ottobre) e rappresenta il culmine delle festività dell'anno nuovo ebraico. Durante Yom Kippur si osserva un digiuno completo e si dedicano molte ore alla preghiera e alla riflessione. È un giorno di pentimento e di chiedere perdono a Dio e agli altri. La festa di Sukkot, o festa delle capanne, si celebra dal 15 al 21 del mese di tishrei. Durante questa festa si costruiscono delle capanne temporanee, chiamate sukkah, e si mangia e si dorme all'interno di esse. È una festa di ringraziamento per il raccolto e un momento di gioia e di condivisione con la famiglia e la comunità. Queste sono solo alcune delle festività ebraiche più importanti, ma ce ne sono molte altre che celebrano eventi storici, come la festa di Purim che ricorda la salvezza degli ebrei dalla distruzione in Persia, o la festa di Hanukkah che celebra la riconquista del Tempio di Gerusalemme. Ogni festività ha le sue tradizioni e i suoi riti specifici, ma tutte sono occasioni per celebrare la storia e la spiritualità del popolo ebraico.animale sugli stipiti delle porte esterne); l'animale sacrificato va arrostito con erbe amare, poiché in quell'occasione non si può ingerire né cibo crudo né bollito, e i resti vanno bruciati.