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LEZIONE 6: TESTIMONIANZA FRANCESCO INGUSCIO
Economista, ha studiato finanza. Nel 2009/2010: intesa san paolo Corrado passera, in un teaminnovation; borsa di studio pagata dallo stato americano: viveva, studiava e lavorava presso lasilicon valley.
M31: incubatore = azienda che crea altre aziende: volevano aprire in silicon valley: si sviluppava latecnologia in Italia e si vendeva in America.
Nel 2010 con Luigi Capello, aprirono un incubatore in Italia: LUISS Enlabs.
Rainmakers nasce nel 2011,è al contempo un innovation advisor (consulenza per project innovationdi fatturato) e dall’altro latoper imprese sopra il mezzo miliardo venture accelerator (trasformanostart up in aziende di successo).
5 Pillole di riflessioni:
- Una start up è un’organizzazione temporanea in cerca di un business model che sia ripetibile (fare i soldi sempre) e scalabile.
- Un business model descrive il modo in cui un’organizzazione crea, consegna e cattura valore (attraverso il prezzo).
- Ci sono
- Offerta che arriva tramite i canali di distribuzione
- Targetizzazione dei segmenti di clientela
- Relazioni con i clienti
- Revenue model
- Attività chiave
- Risorse fornite dai partner
- Struttura dei costi
- Compatibilità economica
- Confronto costi/ricavi
- Dimensione finanziaria
- Flussi finanziari
- Capitale circolante
- Fatturazione
- Guadagno
- Proventi finanziari
- Gestione della tesoreria
- Rendiconto finanziario
- Utile d'esercizio
è un’opinione.
Francesco: Nel conto economico la parte più importante sta sopra: bottom up.
[FINANCIAL MODEL FOR START UP: mensilizzati e quelli che hanno il cash flow statement]
Pivotare= cambiare idea: hai x in casa, il tuo “burn rate”.
Il modello di business è scalabile se: a crescere dei volumi (dei clienti serviti), i profitti aumentano più che proporzionalmente (economie di scala: concetto che deriva dalla fisica).
Se tu hai economie di scala (tipo Amazon): porta ai monopoli naturali, quindi chi ha un business model scalabile punta ai monopoli naturali e a fare un sacco di soldi.
Secondo punto: Company Lifecycle
Una qualunque azienda ha un ciclo di vita standard: 4 fasi ognuna con un proprio obiettivo:
[Guardare le fasi del processo produttivo di Normang (???), Startup weekend . org]
1) Discovery: Si va in giro, recependo i feedback del mercato per capire se si può risolvere il problema dei consumatori, e se questi sono realmente
interessati alla nostra soluzione quindi poi silancia l'idea. Durata: 5-7 mesi Nella fase di discovery si parla del "value preposition canvas" perché analizza nel dettaglio due building offer: Observe & Design: Osservare il mercato e disegnare. - osservare i customer e mappare i customer jobs. - pain e gain 2) Validation: Le startup cercano di ottenere una conferma anticipata che le persone siano interessate al loro prodotto attraverso, ad esempio, lo scambio di denaro. Durata 3-5 mesi. Come fare a validare il tutto? Validation board: si mappano l'intensità e la frequenza. - A chi mi rivolgo? Che problemi ha? Solitamente Pretotyping: prima del prototipo c'è il pretotipo: non devi fare tutto e avere tutto finito, ma ci basta soltanto testare i bisogni della gente e capire se ciò che si sta facendo è giusto o sbagliato. 3) Efficiency: Le startup perfezionano il loro modello di business e migliorano l'efficienza del processo diacquisizione dei clienti. durata: 5-6 mesi. Dopo aver validato tutto, si assumono delle persone. c'è la fase in cui cresciamo
4) Scale: Una volta che la nostra idea è resa efficace, per cui le startup premono sul pedale del gas e cercano di guidare la crescita in maniera aggressiva. Durata: 7-9 mesi.
Y combinator: più grade acceleratore di start up
Nello sviluppo di una start up, a prescindere da tutto, si andrà incontro ad un momento così detto "Valle del dolore": prima va tutto bene, poi va tutto male, in un alternarsi costante tra i due momenti.
Non sono lineari le 4 fasi, ma interattive.
Prodotto che incarna bene la soluzione, business model fa qualche soldino: la parte di ricerca è all'efficiency finita e si passa
Life time value > CCC:
In un team ci sono 3 fenotipi:
1) Kamikaze: non dorme la notte, super creativo ed è il motore. Personalità intuitiva: visionario, ha
Fatta la parte di validation, bisogna fare
l’infrastruttura e creare intuizione su cosa succede fuori l’organizzazione. 2) Creatori di procedure: colui che disegna la company, per la realizzazione di un business model. 3) Implementatori di routine La ricetta del cuoco francese è: Faire, savoir-faire, faire savoir. Terzo punto: STARTUP Setup Le idee valgono 0, tutti hanno idee e sono sopravvalutate. Proton VPN: per utilizzare chat gpi: sperimentare, scrivendogli di darci idee di start up citando esempi di competitors oppure andare itsthisforthat.com [Guardare Figma: per costruire un sito da solo da 0] Crowdfinding: ragazzo che ha lanciato sul mercato una giacca con 20 tasche: non sa se la gente ha bisogno di una tasca così, ma intanto la fa soprattutto pensando alle persone negli aereoporti. La parte di Efficiency: validation board: ipotesi su tutto che bisogna testare. Rigettando o accettando le ipotesi che abbiamo. ANDREA GRANELLI: "Il lato sempre più oscuro del digitale" TESTIMONIANZA: LaLa dimensione problematica della rivoluzione digitale è ormai ineludibile. È molto più della cybersecurity: fake news, gatekeeper dell'informazione, abuso di informazioni personali. Certe decisioni sul digitale hanno delle implicazioni di medio e lungo termine, anche se prese con benevolenza.
Si occupa di leadership: le competenze di un leader. Ha fondato "PerLaRE", l'associazione per Oggila Retorica nel 2015: unire tre grandi domini:
- economia
- tecnologia
- comprensione della humanities
Ha messo molta cura sulla sua identità digitale: per prima cosa cercando il suo nome su google escono fuori i suoi siti e non i suoi profili LinkedIn o altro. Vuole dunque raccontare sé stesso, mettendo in luce le cose che vuole.
Dopo aver preso visione di un'immagine di un ufficio nel metaverso: nell'immaginario di molti l'ufficio del futuro risulta bello da vedere, innovativo ma invece risulta più cupo alla vista di Granelli.
Il quale afferma che non ci vorrebbe mai lavorare. Che tipo di relazione sta nascendo tra la gente? Il telefono non può essere il mezzo prevalente di un'uscita a cena tra due persone.
Yoda: "Il vigore di un Jedi scaturisce dalla Forza, ma attento al lato Oscuro". Arduo da vedere è il Lato Oscuro!
Non è facile trovare il lato oscuro del digitale, è nascosto. Non è più forte, ma più rapido, facile e seducente.
Grande utopia: associamo al digitale qualcosa che potrebbe cambiare il mondo.
Si deve essere molto attenti alle problematiche, devo capire dove rischio e quali sono i punti più fragili del business plan. Prima si potevano fare soldi basandosi solo sulla fortuna, ma adesso questa risulta essere più rarefatta e bisogna dunque informarsi e prestare molta attenzione.
"Attenzione: il digitale non è uno strumento, ma un sistema". - Luciano Floridi (filosofo italiano)
A muoversi
nell'ambiente digitale. Bisogna imparare "la tecnologia è allo stesso tempo l'agente disgregatore e la forza motrice del progresso". Il digitale bisogna usarlo con la testa e conoscere i rischi per usarlo meglio. Essere leader e non follower: bisogna utilizzare con cautela la parola "follower". Bisogna perché dobbiamo preoccuparci del lato oscuro del digitale? Il digitale è un pharmakos "Cura e Veleno": Farmaco e veleno: parola con due tematiche opposte: un farmaco può essere una cura per una malattia ma può essere anche un veleno se lo uso troppo o per curare qualcosa che non cura. 1) La dimensione problematica non è causale, ma strutturale. "La tecnologia crea rischi e catastrofi". Nel digitale ci sono sempre innovazioni, ma dietro ogni innovazione c'è sempre unqualcosa di oscuro.
Più la tecnologia è potente più crea problemi. a scrivere ma corregge, traduce ecc…Col digitale adesso posso fare tutto: word non si limitaProgrammi che risultano più complicati perché risolvono più problemi, diventano più difficili dacontrollare.
Il digitale tende ad inserirsi nelle fragilità dell’uomo. “la tecnologia è seducente quando iSherry Turkle (sociologa, psicologa e tecnologa statunitense):suoi richiami incontrano la nostra umana vulnerabilità”. La gente si racconta sulla rete per quelloche vuole essere non per quello che è, raccontando cose non vere.
È necessario riconoscere tutte le dimensioni problematiche.“???”Friedrich Holderlin (poeta tedesco):
Due aspetti interessanti:
I medici sanno che se c’è una patologia, capiscono meglio il funzionamento del corpo umano.-Così è anche per il digitale.-
digitale è bravo ad ingannare. Vera criticità del digitale: "l'astuzia più grande del diavolo è convincerci che non esiste". La L'astuzia più grande del digitale è che lui non ha problemi, affidandosi solo sull'incapacità dell'agente di non saperlo usare. Il digitale è "perturbante": "Il Perturbante" è una parola strana che viene da Freud: saggio che scrisse prima di morire: che vuol dire un qualcosa di problematico non solo inquietante. Perturbante: nel digitale tutto è il contrario di tutto. Es nel cinema: Joker il cattivo che ha una faccia da clown (che in teoria dovrebbe far ridere). Insegnare il perturbante nel digitale è però molto complicato. "Le cose non ci spiano, ecco perché abbiamo fiducia in esse." Byung-Chul Han (filosofo coreano): Lo smartphone non è solo un inform