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Definisce anche le responsabilità e le procedure necessarie affinché tali fondi siano gestiti in modo

trasparente e responsabile.

▪ Inoltre, il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE) non solo sottolinea la

rilevanza della coesione economica, sociale e territoriale, ma stabilisce anche il quadro giuridico

e le linee guida necessarie per l'attuazione delle politiche di coesione. Questo quadro è

fondamentale affinché l'UE possa perseguire coerentemente gli obiettivi di coesione e integrare

le diverse dimensioni delle politiche regionali.

2.2 Principi di sussidiarietà e integrazione:

▪ Il principio di sussidiarietà trova applicazione nella decisione di chi deve prendere le decisioni: si

deve sempre optare per la decisione locale, lasciando alle autorità regionali e locali il potere di

operare in modo autonomo e di progettare interventi che rispondano adeguatamente alle necessità

dei cittadini. Questo processo favorisce una governance responsabile e reattiva, in grado di

adattarsi ai cambiamenti di contesto e di priorità.

▪ Il principio di integrazione, d'altra parte, indica che le politiche di coesione devono essere

sinergiche e allineate con altre politiche settoriali dell’Unione Europea. Ciò include aree come

l'ambiente, l'istruzione e la salute. Adottare un approccio olistico permette di creare un contesto

favorevole per lo sviluppo sostenibile, aiutando a superare le sfide legate a settori specifici e a

promuovere strategie coordinate e sinergiche che massimizzino l'impatto delle politiche.

2.3 Obiettivi di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile:

▪ La crescita intelligente si riferisce all'innovazione e alla conoscenza come chiavi per lo sviluppo

economico. In questo ambito, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono ritenuti fondamentali,

così come il sostegno all'innovazione tecnologica e la creazione di un ambiente imprenditoriale

dinamico. Incentivare la collaborazione tra università, centri di ricerca e imprese è essenziale per

stimolare il trasferimento di conoscenze e tecnologie, generando sinergie positive per

l'occupazione e il progresso economico.

▪ La crescita inclusiva si concentra sull'idea che tutti i cittadini debbano poter partecipare ai benefici

della crescita economica, garantendo pari opportunità a tutti, compresi i gruppi vulnerabili e

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marginalizzati. Ciò implica politiche attive che affrontino le discriminazioni e le disuguaglianze

sociali, garantendo che ogni cittadino possa accedere a opportunità di lavoro, istruzione e sviluppo

personale.

▪ Infine, la crescita sostenibile è fondamentale per la protezione dell'ambiente e l'uso responsabile

delle risorse naturali. Implementare pratiche sostenibili nei settori industriale e dei servizi è

cruciale per garantire che le future generazioni possano godere di un ambiente sano e ricco di

possibilità. Le politiche di coesione devono integrarvi queste dimensioni per produrre effetti

duraturi e positivi sul benessere sociale ed economico.

2.4 Strategie e politiche di coesione: Europa 2020 e oltre:

▪ La strategia Europa 2020 è un piano di azione concepito per rompere il ciclo negativo della crisi

economica e stabilire le fondamenta per una economia più verde e sostenibile in Europa. Sono

stati fissati cinque obiettivi chiave per il 2020, tra cui migliorare la percentuale di occupazione,

investire nella ricerca e nell'innovazione, promuovere un uso sostenibile delle risorse, migliorare

il sistema educativo e combattere la povertà.

▪ Un aspetto cruciale di questa strategia è la sinergia tra gli obiettivi delle politiche di coesione e di

Europa 2020. È fondamentale che le regioni utilizzino i fondi europei non solo per affrontare le

disparità economiche, ma anche per contribuire agli obiettivi di sostenibilità e inclusione sociale

previsti dalla strategia. L'allineamento di tali obiettivi può massimizzare l'impatto degli

investimenti e migliorare la qualità della vita nelle regioni più svantaggiate.

2.5 Strategia per le Alpi Meridionali e altre iniziative territoriali:

▪ Le iniziative territoriali come la Strategia per le Alpi Meridionali mirano a promuovere la

cooperazione tra regioni montane e periurbane, affrontando in modo diretto le sfide specifiche,

come il cambiamento climatico, il rischio di spopolamento e la preservazione del patrimonio

naturale e culturale. Tali strategie assemblano i vari attori economici e sociali, sviluppando un

senso di comunità e appartenenza che stimola processi di innovazione e sostenibilità ambientale.

▪ Inoltre, queste strategie fungono da laboratori di innovazione, dando l'opportunità di mettere in

atto scambi di buone pratiche e consentendo lo sviluppo di politiche integrate che dimostrano

efficacia nel creare una rete cooperativa tra aree diverse e nella generazione di risultati tangibili

per i cittadini. 7

3. Attori e Ruoli nel Circuito Programmatorio

3.1 Panoramica degli attori coinvolti:

▪ La Commissione Europea gioca un ruolo cruciale nell'assegnazione e gestione dei fondi. Essa

definisce le linee guida e le priorità strategiche, monitorando l'attuazione della politica di coesione

in ogni Stato membro e offrendo supporto tecnico e assistenza.

▪ Gli Stati membri e le relative autorità nazionali sono responsabili della preparazione e gestione

dei programmi operativi, incluse la presentazione di proposte di progetto e il monitoraggio

dell'implementazione locale. Questo implica servire come intermediari tra l'UE e le regioni,

assicurando che le politiche siano attuate in modo efficace.

▪ Regioni e enti locali sono tematicamente strategici perché responsabili per l'esecuzione dei

progetti a livello locale. Hanno il compito di allineare le politiche regionali con gli obiettivi

dell'UE e di coinvolgere le comunità locali nel processo decisionale. La loro funzione è quindi

vitale per la successiva attuazione delle politiche di coesione.

▪ Inoltre, le organizzazioni della società civile e gli stakeholders privati giocano un ruolo essenziale

nel rappresentare gli interessi della comunità civile e nel garantire un approccio inclusivo

all'attuazione delle politiche di coesione. Questi attori possono contribuire in modo significativo

alla promozione dell'innovazione e alla partecipazione civica.

3.2 Collaborazione tra attori: best practices:

▪ La collaborazione interculturale tra diversi attori è cruciale per il successo delle politiche di

coesione. Esempi di best practices includono l'uso di piattaforme digitali e reti sociali per facilitare

la comunicazione tra i decisori e i cittadini, creando un dialogo continuo riguardo ai progetti e

alle politiche in atto.

▪ Le iniziative condivise fra università, centri di ricerca e imprese offrono opportunità di

innovazione che rispondono alle diverse esigenze locali. Ad esempio, i partenariati pubblico-

privato che coinvolgono diverse entità possono rivelarsi efficaci nel massimizzare le risorse

disponibili e nello sviluppo di un approccio coordinato alle sfide locali. L'apprendimento

condiviso e il networking tra diversi attori locali possono contribuire attivamente alla costruzione

di progetti che soddisfano le esigenze delle comunità.

3.3 Ruolo delle associazioni e delle reti regionali:

▪ Le associazioni regionali e le reti comunitarie promuovono la cooperazione e il rafforzamento

della partecipazione civica. Queste organizzazioni non solo fungono da intermediari fra le

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istituzioni e i cittadini, ma svolgono anche un ruolo di vigilanza, facendo pressione per le esigenze

e le aspirazioni locali e garantendo che le voci delle comunità siano adeguatamente rappresentate.

▪ Attraverso reti di coordinamento e sistemi di scambio informativo tra regioni, queste associazioni

aiutano a diffondere le migliori pratiche e a stimolare il networking fra i vari attori economici

locali, contribuendo a creare un ecosistema coeso e collaborativo, capace di rispondere

efficacemente alle sfide che ogni singolo territorio presenta.

3.4 Monitoraggio e valutazione degli interventi:

▪ Il monitoraggio continuativo è cruciale per assicurare la responsabilità nell'uso dei fondi dell'UE

e per garantire che gli obiettivi vengano rispettati. Un sistema di valutazione robusto permette di

misurare il progresso, il ritorno sugli investimenti e l'efficacia delle azioni finanziate.

▪ Le valutazioni devono raccogliere e analizzare dati quantitativi e qualitativi, concentrandosi su

indicatori cruciali quali tassi di occupazione, investimenti privati, efficienza energetica e progressi

in termini di inclusione sociale. Condividere tali risultati con tutti gli attori coinvolti è essenziale

per informare i decision maker e supportare un processo decisionale più informato e strategico.

Queste informazioni possono essere utilizzate per definire aree di successo e individuare ambiti

che richiedono interventi correttivi o una revisione delle politiche attuate. 9

4. Raccolta e Utilizzo dei Dati sulle Politiche di Coesione

4.1 Fonti di dati: introduzione:

▪ La raccolta e l'analisi di una varietà di dati sono essenziali per comprendere e valutare l'impatto

delle politiche di coesione. Le fonti di dati possono includere dati statistici generati da istituti di

ricerca, rapporti ufficiali dei fondi europei, valutazioni delle politiche, indagini tra gli utenti e

studi accademici. È fondamentale che tali informazioni siano di alta qualità e accurate, poiché la

loro robustezza determina l'attendibilità delle valutazioni e delle decisioni politiche a valle.

▪ Inoltre, la raccolta di dati a lungo termine permette di monitorare le tendenze nel tempo,

identificando le aree di successo, ma anche quelle che necessitano di attenzione particolare,

contribuendo così a una pianificazione strategica e informata.

4.2 Utilizzo del portale www.opencoesione.gov.it:

▪ Il portale www.opencoesione.gov.it rappresenta uno strumento innovativo e di grande valore,

fornendo accesso a informazioni dettagliate sugli interventi finanziati dalla coesione. La

piattaforma è progettata per garantire la massima trasparenza, consentendo ai cittadini di avere

una visione chiara di come sono stati impiegati i fondi e quali risultati sono stati conseguiti.

▪ Attraverso la navigazione di questo portale, gli utenti possono esplorare progetti specifici,

monitorare in tempo reale i risultati e interagire con i dati statistici. Questo accesso diretto non

solo promuove una maggior consapevolezza sulla spesa pubblica, ma fa anche da catalizzatore

per un coinvolgimento più attivo della società civile nel monitoraggio delle politiche, stimolando

così il potenziale per una democrazia più informata e partecipativa.

4.3 Modalità di accesso

Dettagli
A.A. 2023-2024
14 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessioamore88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Mirra Donato.