Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
PREVENZIONE E CONTROLLO:
a. Introduzione di animali e uova sicuramente indenni da infezioni da Salmonella
b. Individuazione ed eliminazione degli animali portatori
c. Igiene e disinfezione dei locali
d. Alimenti pellettati e acqua clorata
e. Ambienti protetti da uccelli selvatici, roditori, insetti e altri animali potenziali portatori
f. Attenzione ai vettori meccanici (attrezzature, veicoli, personale, visitatori)
PIANO NAZIONALE DI CONTROLLO SALMONELLOSI AVICOLI:
Lo scopo del presente piano è quello di garantire che siano adottate misure adeguate ed
efficaci di individuazione e di controllo delle salmonelle potenzialmente responsabili di
zoonosi a livello di produzione primaria, ai fini della riduzione della prevalenza e del pericolo
per la sanità pubblica.
Obiettivo comunitario di riduzione della prevalenza dei sierotipi di Salmonella rilevanti per la
salute pubblica
- All’1% o meno per i gruppi di riproduttori e di polli da carne Gallus gallus e per i tacchini
da riproduzione e da ingrasso;
- Al 2 % o meno per i gruppi di ovaiole in deposizione
Il PNCS è obbligatorio, su tutto il territorio nazionale, per i gruppi degli allevamenti avicoli a
carattere commerciale delle seguenti specie e orientamenti produttivi:
Riproduttori Gallus gallus;
Ovaiole Gallus gallus;
Polli da carne Gallus gallus;
Tacchini da riproduzione Meleagris gallopavo;
Tacchini da ingrasso Meleagris gallopavo
Gli allevamenti con capacità strutturale uguale o superiore ai 250 capi devono applicare il piano
integralmente.
Sono esentati dall’obbligo di applicazione del PNCS solo gli allevamenti familiari
Gli allevamenti con capacità strutturale inferiore a 250 capi che movimentano gli avicoli ed
effettuano attività commerciale possono applicare un piano semplificato
L’uso di antimicrobici per il controllo delle salmonelle nel pollame è vietato
Isolamento di salmonelle da campioni prelevati nell’ambito dei controlli ufficiali con
sierotipizzazione completa
Isolamento di salmonelle da campioni prelevati nell’ambito di autocontrollo con sierotipizzazione
completa per i riproduttori o che consenta di escludere S. Enteritidis e Typhimurium.
CAMPIONAMENTO DI ROUTINE UFFICIALE / AUTOCONTROLLO RIPRODUTTORI E
TACCHINI:
Soprascarpe e/o campioni di polvere
- 5 paia di soprascarpe, rappresentanti ciascun paio il 20% circa della superficie occupata
dal gruppo in esame organizzati in 2 pool o singolarmente
- 1 paio di soprascarpe rappresentante l’intera superficie del capannone ed 1 campione di
polvere prelevato in più punti del capannone su cui la polvere sia visibile. Per campionare
la polvere sono utilizzati uno o più tamponi di tessuto, con superficie totale di almeno 900
cmq
Oppure:
Nei gruppi in gabbia il campione è costituito da 2 pool di feci fresche di 150 grammi l’uno,
prelevate dopo aver fatto azionare il sistema di rimozione della pollina per qualche minuto o due
campioni di feci fresche, ognuno di 150 grammi, nelle fosse di deiezione al di sotto delle gabbie.
CAMPIONAMENTO DI ROUTINE UFFICIALE INCUBATOIO:
Rivestimenti interni, visibilmente sporchi di feci, di scatole trasporto pulcini
Uno o più tamponi di tessuto umidi sull’intera superficie del fondo di almeno cinque ceste
dell'incubatoio o sul piumino raccolto in cinque punti
250 grammi di gusci d’uovo rotti totali
CAMPIONAMENTO DI ROUTINE OVAIOLE:
Controllo ufficiale:
- Nei gruppi in gabbia -tre pool di feci fresche di 150 grammi l’uno
- Nei gruppi allevati a terra - almeno tre paia di soprascarpe per gruppo
Autocontrollo:
- Nei gruppi in gabbia - due pool di feci fresche di 150 grammi l’uno
- Nei gruppi allevati a terra - almeno due paia di soprascarpe per gruppo.
CAMPIONAMENTO DI ROUTINE POLLI E TACCHINI DA CARNE/INGRASSO
Almeno da due paia di sovrascarpe
Si può sostituire un paio di soprascarpe con un campione di polvere
Nel caso di allevamenti “free range” i campioni devono essere prelevati solo nell’area
all’interno del capannone.
FLUSSO INFORMATIVO DEGLI ESITI DEI CAMPIONAMENTI:
Misure in caso di risultati positivi:
Riscontro di sierotipi non rilevanti:
- Indagine epidemiologica
- Modifiche/integrazioni biosicurezza
• Riscontro di Salmonella Enteritidis e/o Typhimurium
- Vincolo sanitario
- Abbattimento e distruzione
- Macellazione in vincolo sanitario e trattamento termico delle carni
- I gruppi di ovaiole possono essere portate a fine ciclo
- Le uova non sono destinabili al consumo umano ma distrutte
- In incubatoio le uova sono distrutte
- Campionamento nei riproduttori di provenienza
- Indagine epidemiologica
֎ I capannoni in cui erano stabulati i gruppi di animali positivi per sierotipi rilevanti devono
essere sottoposti ad un’accurata pulizia, disinfezione e disinfestazione, compiute sotto
controllo ufficiale
֎ Controllo microbiologico ambientale, con 5 tamponi ambientali, almeno10 gg prima della
nuova introduzione.
VACCINAZIONI:
La vaccinazione, nei confronti del sierotipo isolato nel ciclo precedente è obbligatoria solo
per i riproduttori e le ovaiole utilizzate per ripopolare un capannone che ospitava durante il
ciclo precedente un gruppo positivo per S. Enteritidis e/o Typhimurium
È vietato l’utilizzo di vaccini vivi non distinguibili dai ceppi di campo
Non si possono utilizzare vaccini vivi nelle galline ovaiole in fase di deposizione
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA:
a. Determinare le possibili origini e vie di diffusione dell’agente eziologico, attraverso l’esame
delle movimentazioni in entrata e uscita degli animali, alimenti, attrezzature;
b. Evidenziare eventuali correlazioni di altri allevamenti con quello del gruppo positivo;
c. Verificare l’idoneità delle misure di biosicurezza presenti;
d. Raccogliere informazioni relative ad eventuali vaccinazioni, con indicazione del tipo di
vaccino utilizzato
e. Possono essere prelevati campioni di mangime
18-10-2023
COLERA AVIARE.
Malattia batterica contagiosa dei volatili domestici e selvatici causata da Pasteurella multocida,
caratterizzata generalmente da setticemia ad alta morbilità e mortalità anche se sono possibili forme
croniche e asintomatiche.
- Isolato per la prima volta nel 1880 come causa del “choléra des poules”
- Agente causale di molte infezioni in animali e uomo
- P. multocida componente del normale microbiota orofaringeo di molti animali e volatili
- Tre sottospecie P. multocida subsp. multocida, subsp. gallicida, subsp. Septica
Bacillo Gram negativo, non mobile, non sporigeno, aerobio facoltativo, ossidasi e catalasi positivo.
Tende a diventare pleomorfo in seguito a ripetute subcolture e nei tessuti e nelle colture fresche
mostra una caratteristica colorazione bipolare. Aspetto grigiastro, filamentoso.
Coltura molto ricca.
Questa forma è dovuta alla capsula che è un
importante elemento virulento. Resistono alla
fagocitosi anche per questa presenza di capsula.
Agar cioccolato si chiama così perché è un agar
sangue ma viene cotto sostanzialmente e prende la
colorazione brunastra.
• Tryptic soy agar, chocolate agar, or brain heart infusion agar, con 5-10% SFB, sangue di
cavallo o pecora, in aerobiosi a 37°C;
• P. multocida subsp. multocida
– Dulcitolo – /Sorbitolo +
• P. multocida subsp. gallicida
– Dulcitolo + /Sorbitolo –
• P. multocida subsp. septica
– Dulcitolo – /Sorbitolo –
– Genotipizzazione MLST (Multilocus Sequence Typing)
– Basato su regioni conservate di 7 housekeeping genes: adk, est, gdh, mdh, pgi, pmi,
and zwf
– 365 Genotipi (ST)
CAPSULA:
Struttura simile in molte specie batteriche
Polisaccaridi legati alla superficie cellulare da fosfolipide A
Responsabile di importanti funzioni cellulari:
Resistenza all’essiccamento
Aderenza alla superficie cellulare (macrofagi dei sacchi aerei e alveolari)
Attività antifagocitaria e anti-complemento
ALTRI FATTORI DI VIRULENZA:
• Endotoxin
• Outer membrane proteins
• Iron binding systems (per accaparrarsi il ferro dall’ospite)
• Heat shock proteins
• Neuraminidase production (catabolismo enzimatico, enzimi che degradano le componenti
cellulari dell’ospite)
• Antibody cleaving enzymes
• Fimbrie e adesine
EPIDEMIOLOGIA:
• Tacchini, polli, anatre, oche, volatili da gabbia e selvatici
• Gli animali giovani (<16 sett.) sono più resistenti
• Tra i fattori anche clima, alimentazione, malattie concomitanti
• Mortalità tra 0 e 20%
• Conigli e topi sensibili
• Cavalli, bovini, ovini, suini e cani sono refrattari in seguito a inoculazione orale e per via
sottocutanea sviluppano ascessi localizzati
TRASMISSIONE:
• Animali asintomatici con infezione cronica
• Eliminazione attraverso secrezioni oronasali, congiuntivali, più raramente attraverso le feci
• Trasmissione indiretta per contaminazione di acqua, alimenti, ambienti e attrezzature
• Altre specie presenti in allevamento possono fungere da carriers (suini, ovini, bovini, altri
volatili, uomo)
• Ruolo degli insetti (mosche, zecche) dimostrato ma in condizioni naturali poco comune
VIE DI INFEZIONE:
• Via oculo-nasale la più probabile e frequente
• Via orale possibile, con invasione intestinale
• Via cutanea attraverso ferite
• In seguito a batteriemia localizzazione a livello epatico, splenico
• Morte per effetto delle tossine
SINTOMATOLOGIA:
Nelle forme acute morte improvvisa
Febbre, anoressia, penne arruffate, scolo orale mucoso, diarrea dapprima acquosa in seguito
mucosa e aumento della frequenza respiratoria
Cianosi delle aree glabre della testa, della cresta e dei bargigli
Morte per debilitazione e disidratazione
Forme croniche da ceppi a bassa virulenza o come evoluzione delle forme acute
Rigonfiamento dei seni orbitali, dei bargigli, delle articolazioni dell’ala, (differenziale con
salmonellosi) dei cuscinetti plantari e della borsa sternale
Congiuntivite essudativa, faringite e torcicollo
Rantoli e dispnea
Cianosi in diagnosi differenziale con la corizza (rimane nell’apparato respiratorio)= attenta a domanda
sul test.
Cianosi e lesioni a livello enterico, splenico, epatico più ascrivibile a Pasteurella.
Localizzazione articolare può anche bloccare il collo dell’animale.
Essudato denso e giallastro. Se è virale l’essudato è più trasparente, più sieroso, se c’è coinvolgimento
batterico si trasfor