Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 48
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 1 Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 48.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Nuove tecnologie per la comunicazione Pag. 46
1 su 48
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

H

La codifica binaria (base due):

È la codifica usata nei calcolatori

Viene usata una notazione binaria posizionale, i bit 0 e 1 vengono moltiplicati per le potenze di 2

• 10010101 = 1·2 +0·2 +0·2 +1·2 + +0·2 +1·2 +0·2 +1·2 = 149 in decimale

7 6 5 4 3 2 1 0

2

• NB: se finisce con 0 la sequenza è pari il numero corrispondente mentre se è 1 è dispari il

numero corrispondente

Con n bit si possono esprimere 2 numeri naturali (da 0 a 2 − 1)

n n

Con 8 bit, un byte, si possono esprimere 2 = 256 numeri naturali

8

Con 4 bit, un nibble (mezzo byte), si possono esprimere 2 = 16 numeri naturali

4

Come si fa la trasformazione inversa (cioè da decimale a binario)?

• al primo passo il dividendo è il numero da convertire; dunque, si divide sempre per due

• ai passi successivi il dividendo è dato dal quoziente della divisione precedente

• il processo termina quando il dividendo è nullo

• al termine, la sequenza dei resti delle divisioni, trascritti in ordine inverso rispetto a come

sono stati generati, costituisce il numero binario

In realtà l’approccio che deve essere seguito è quello di definire delle sequenze di bit che possono

rappresentare un qualsisia tipo di informazione, dandogli un significato. Passando dal mondo analogico

al digitale ci sono una serie di complicazioni

-l’informazione quantitativa:

codifica analogica

• richiede l’individuazione di una grandezza analoga

• ad ogni variazione della prima deve corrispondere una variazione della seconda

• Es orologio con lancette

• pro e contro: contiene meta-informazioni

codifica digitale

• richiede l’introduzione di un alfabeto di simboli

• richiede regole di codifica per associare una grandezza a una sequenza di simboli

• Es sveglia digitale

• pro e contro: è più compatto

dal mondo reale a quello digitale oltre a dover introdurre la codifica digitale da quella analogica, devo

tener contro che le grandezze non sono continue ma discrete

grandezze discrete -> valori appartenenti all’insieme dei numeri naturali (es termometro digitale)

grandezze continue -> valori appartenenti all’insieme dei numeri reali (es termometro mercurio)

Quando io digitalizzo un'informazione nel mondo reale devo avere un metodo che fa le operazioni di

quantizzazione e campionamento, che servono per poter rendere rappresentabile sul calcolatore il

valore che voglio rappresentare (es discretizzare approssimando l’informazione) -> entrambi portano

a un’approssimazione

quantizzazione:

• Se un valore continuo viene rappresentato con una codifica digitale allora è necessario

discretizzarlo

• La rappresentazione discreta (a gradini) prevede un processo di quantizzazione, caratteristica

intrinseca di tutte le codifiche digitali

• La quantizzazione prevede l’individuazione di un numero finito di intervalli e tutti i diversi valori

all’interno dello stesso intervallo vengono rappresentati con la stessa sequenza di simboli

Nella rappresentazione della temperatura fino ai decimi di grado le temperature 37,51 e 37,54

vengono rappresentate con la stessa sequenza di simboli 37,5

campionamento:

• Per rappresentare l’andamento nel tempo di una grandezza continua, usando una codifica

digitale, è necessario effettuare un campionamento

• Si divide l’intervallo di osservazione del fenomeno in sotto-intervalli

• Il valore viene rilevato in un istante predefinito (ad es. all’inizio del sotto-intervallo)

• La frequenza di campionamento è definita come numero di campioni per unità di tempo

Una frequenza di 7Hz indica che ogni secondo vengono rilevati 7 campioni

o

-la trasmissione dell’informazione digitale

La codifica digitale ha avuto un grande successo grazie all’avvento dei calcolatori.

I messaggi digitali sono più facili da trasmettere rispetto a quelli analogici

• Se la codifica è binaria, avendo solo due valori ammissibili, è facile capire se ci sono errori di

trasmissione (scostamento dai valori 0 e 1 causati dal rumore)

• Per individuare gli errori, trasmettitore e ricevitore possono concordare meccanismi di

ridondanza

-schemi di ripetizione

Ogni bit viene trasmesso più volte:

• il messaggio viene scomposto in blocchi di bit (byte o nibble) ogni blocco viene ripetuto più

volte

• Il messaggio binario 011011101100 può essere scomposto nei blocchi 0110 0111 1100

Il messaggio verrà inviato come segue: 0110 0110 0111 0111 1100 1100

Se viene ricevuta la sequenza 0110 0111 0111 0111 1000 1100

Vengono individuati 2 errori MA non possono essere corretti, quindi il messaggio deve essere inviato

di nuovo

-controllo di parità

Viene contato il numero di bit 1 presenti nei blocchi del messaggio

• se il blocco contiene un numero dispari di 1, viene aggiunto un bit di

parità a 1

• se il blocco contiene un numero pari di 1, viene aggiunto un bit di

parità a 0

Per trasmettere il messaggio 0110111011001010, dopo ogni byte viene

aggiunto il bit di parità

01101110 seguito da un bit di parità a 1 (perché il numero di bit a 1 nel byte è dispari)

11001010 seguito da un bit di parità a 0 (perché il numero di bit a 1 nel byte è pari)

e gli errori di trasmissione? gli errori singoli vengono identificati, MA se cambiano 2 bit nello stesso byte,

il messaggio risulta corretto. In ogni caso gli errori non possono essere corretti dal ricevente

-rappresentazione dell’informazione non numerica

Lo si fa mediante il codice: sequenza di simboli impiegati per rappresentare sinteticamente oggetti del

mondo reale. Es:

• numero di matricola (cifre decimali - lunghezza variabile)

• codice fiscale (alfanumerico - 16 caratteri)

• codice catastale (alfanumerico - 4 caratteri)

• partita IVA (11 cifre)

• codice ISBN – International Standard Book Number (11 cifre) numero di telefono

• codice IBAN – International Bank Account Number (alfanumerico - 27 caratteri)

La comunicazione di informazioni codificate però è possibile solo se mittente e destinatario

concordano il tipo di codifica

Nei calcolatori tutti i codici sono costituiti da sequenze di bit

Es: Quanti bit servono per codificare i giorni della settimana?

3 bit → 23 = 8 sequenze (una resta inutilizzata)

• lunedì = 000

• martedì = 001

• mercoledì = 010

• giovedì = 011

• venerdì = 100

• sabato = 101

• domenica = 110

-rappresentazione del testo

La codifica del testo viene realizzata associando un codice binario ad ogni singolo carattere ->

abbiamo vari tipi di codifica:

• ASCII - American Standard Code for Information Interchange

Ogni carattere è rappresentato da una sequenza di 7 bit

o È stato adottato dall’ISO - International Organization for Standardization

o

• ASCII esteso

usa una codifica a 8 bit

o ISO ha rilasciato diverse versioni di ASCII esteso

o ISO 8859-1 (detto Latin1) che contiene i caratteri dei linguaggi dell’Europa

▪ occidentale

ISO 8859-2 che contiene i caratteri dei linguaggi dell’Europa orientale ISO

▪ 8859-5 che contiene i caratteri cirillici

• Unicode

usa una codifica a 21 bit - 2 milioni di caratteri

o comprende ASCII esteso (Latin1), caratteri di lingue vive e morte, ideogrammi, Braille,

o simboli matematici, chimici, cartografici

È necessario distinguere i file memorizzati nella memoria del calcolatore a seconda del tipo di

codifica utilizzato (lo si nota nell’estensione del file di che formato è il file):

• File txt (SO Windows)- contiene esclusivamente caratteri

• File doc (Microsoft Word o OpenOffice Writer)- contengono il testo e le informazioni sulla

formattazione come:

font

o allineamento

o dimensione delle pagine

o intestazioni e piè di pagina

o sommario

o

• File scritti con linguaggi di marcatura (markup language)

HTML- pagine ipertestuali (in Internet costituiscono il World Wide Web)

o ODT e DOCX- documenti di testo basati su XML

o

• RTF (SO Windows)- sviluppato per supportare lo scambio di testo tra sistemi e applicazioni

(contiene codici di controllo)

• PostScript- linguaggio di programmazione che consente di descrivere l’impaginazione (diffuso

in editoria)

• PDF (Portable Document Format)- sviluppato da Adobe System Incorporated è diventato

standard ISO. Indipendentemente da schermo, periferica, dispositivo ecc il file è sempre lo

stesso e non si modifica (problema che hanno gli altri formati invece)

molto comune per la diffusione di documenti su Internet

o Non è direttamente modificabile (non facilmente)

o

qui vengono usati anche metodi di campionamento e di quantizzazione per rappresentare le

immagini, per la loro digitalizzazione.

Campionamento-> i dispositivi di acquisizione delle immagini effettuano una codifica

campionando l’immagine in una bitmap, che è una matrice di pixel (struttura che ha l’immagine

divisa in tutti i pixel come un mosaico) e ognuno di essi assume un colore specificato dalla

codifica. La qualità dipende dalla dimensione del pixel (grossi-> immagine sgranata, piccoli->

immagine fedele all’originale)

Quantizzazione-> usata per rappresentare i colori. La profondità di colore (color depth) è il

numero di bit usato per rappresentare il colore dei pixel (es per un’immagine in bianco e nero

viene usato 1 bit con: 0->nero e 1->bianco)

Per rappresentare i colori vengono combinati alcuni colori di base su vari livelli di

intensità:

• Modelli sottrattivi- a partire dal colore bianco

CMYK (Cyan, Magenta, Yellow and Key)- il nero è stato aggiunto perchè

o combinando ciano, magenta e giallo si ottiene il marrone

• Modelli additivi- a partire dal colore nero

RGB (Red, Green, Blue-> detto truecolor)- usato nel video del calcolatore. Non

o è propriamente additivo perché ogni pixel è diviso in 3 parti, e la combinazione

di rosso, verde e blu dà il colore desiderato

È chiaro che codifiche diverse portano ad ottenere immagini di dimensione diverse

Formato dei file delle immagini:

• formato raster -> come quadratini colorati, pixel. Fanno riferimenti alla bitmap

JPEG (Joint Photographic Experts Group): truecolor, compressione lossy,

o qualità migliore di tutte

GIF (Graphics Interchange Format): massimo 256 colori, compressione

o lossless

BMP (Windows Bitmap): l’unico formato non compresso di Windows

o TIFF (Tagged Image Fil

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
48 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche INF/01 Informatica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Ale_z di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Nuove tecnologie per la comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Cazzaniga Paolo.