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PROCEDURA DELLA CERTIFICAZIONE VOLONTARIA DI
PRODOTTO
1. Il costruttore invia la domanda di certificazione all’Organismo accreditato
2. L’Organismo richiede il prototipo di prodotto su cui effettuare le prove
3. In caso di esito positivo delle prove l’organismo esprime parere favorevole all’apposizione del marchio
4. L’organismo effettua prove sui prodotti effettivi e, in caso positivo, concede la concessione del marchio per
lo specifico prodotto
5. Il costruttore appone il marchio
6. L’organismo effettua controlli periodici sul mercato e, a campione, sul processo produttivo del costruttore
VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DELLA CERTIFICAZIONE (esempio)
ENEC (European Norms Electrical Certification)
marchio europeo apparecchiatura per la tecnologia dell’informazione
Certifica che un prodotto è conforme alle norme EN ed è riconosciuto come equivalente ai
singoli marchi nazionali (22 enti europei) dei paesi aderenti.
La procedura per l’ottenimento del marchio prevede l’approvazione del costruttore che deve avere un Sistema
Qualità conforme alle norme ISO 9000, l’approvazione del singolo modello e la sorveglianza della produzione.
Per impianti solari è una forma di certificazione di prodotto ufficialmente riconosciuta a livello
europeo. Nel campo del solare termico, il marchio assicura il rispetto dei requisiti stabiliti dalla
normativa europea, ovvero:
■ Affidabilità e qualità di prodotto
■ Prestazioni di prodotto misurate con metodi validati
■ Conformità ai requisiti necessari per ricevere sussidi pubblici
ACCREDITAMENTO E CERTIFICAZIONE
SISTEMA DELL’ACCREDITAMENTO E DELLA CERTIFICAZIONE NEL MERCATO UNICO
1982 La Procedura di informazione (direttiva 83/122)
La Comunità, gli Stati membri e gli Enti normatori si tengono mutuamente informati delle iniziative che assumono in
campo normativo.
“La normazione costituisce un importante contributo per la libera circolazione dei prodotti industriali e, a maggior
ragione, per la creazione di un contesto unico comune a tutte le imprese; la normazione contribuisce alla
competitività industriale tanto sul mercato comunitario quanto sui mercati esterni, in particolare nelle nuove
tecnologie”.
1985 Nuova strategia in materia di armonizzazione tecnica e di normazione: il Libro Bianco
La U.E. presenta il Libro Bianco con i punti essenziali per la realizzazione del mercato unico (Mercato interno) :
unione dei mercati esistenti, realizzazione di un mercato in espansione e flessibile, realizzazione di un prodotto
“europeo” per i mercati internazionali.
La realizzazione del Mercato interno è subordinata alla eliminazione delle seguenti barriere:
• Fisiche, dovute ai posti di frontiera;
• Fiscali e di imposta sul valore aggiunto;
• Tecniche, per l’esistenza di norme e regolamenti nazionali.
1985 Il Nouvelle Approche *
In merito all’eliminazione delle barriere tecniche il Nouvelle Approche propone una nuova strategia in materia di
armonizzazione tecnica e di normazione, secondo cui:
1) ASPETTO NORMATIVO
Compete agli Organismi europei di normazione (ISO, CEN, CENELEC, ETSI, …) il compito di elaborare le
norme tecniche armonizzate necessarie per l’applicazione delle direttive;
norma (standard) è un documento (specifica tecnica) approvato da un organismo riconosciuto ad attività
normativa (Organismo di normazione) per applicazione ripetuta e continua, la cui osservanza non è
obbligatoria
Realizzazione “a regola d’arte”
La legge n° 186 del 1° marzo 1968 impone che “materiali, apparecchiature, macchine e impianti siano realizzati
secondo la regola dell’arte”.
Nel caso di apparecchiature elettriche (es. ambito biomedico) ci si deve accertare che siano conformi alle norme CEI.
2) ASPETTO LEGISLATIVO
Vengono adottati atti normativi comunitari – Le Direttive – che riportano i requisiti minimi (essenziali) di
sicurezza per i prodotti il cui impiego può risultare pericoloso per l’utilizzatore e/o dannoso per l’ambiente
► Viene, inoltre, rinviata a Norme tecniche armonizzate l’applicazione dei principi stessi.
► L’obiettivo delle direttive nuovo approccio è quello di realizzare il Mercato Unico, regolando l'immissione di
prodotti nel mercato della Comunità Europea e garantendo la libera circolazione di persone, merci, capitali e
servizi nel rispetto di: salute e sicurezza dei lavoratori; sicurezza e protezione dell’ambiente; sicurezza e protezione
dei consumatori.
L’armonizzazione legislativa si limita all’approvazione, mediante Direttive, dei requisiti essenziali di sicurezza (o di
altre esigenze di carattere collettivo) ai quali devono soddisfare i prodotti immessi sul mercato che, in tal caso,
possono circolare liberamente nella Comunità
3) Gli Stati membri possono, nel rispetto delle regole comunitarie e garantendo sempre la libera circolazione
delle merci, emanare particolari regole tecniche, la cui osservanza è obbligatoria, ai fini della salvaguardia
della sicurezza e della salute dei loro cittadini.
regola tecnica è un documento (specificazione tecnica), comprese le disposizioni che ad esso si applicano, emanato
dall’autorità pubblica sotto forma di legge, regolamento e regola amministrativa, la cui osservanza è obbligatoria de
iure o de facto, per la commercializzazione o l’utilizzazione in uno Stato.
La differenza fra una regola tecnica e una norma è che una regola tecnica è legalmente vincolante mentre la
conformità ad una norma è volontaria.
DIRETTIVA
La Direttiva è: un atto normativo che vincola gli stati membri dell’UE
Cosa stabilisce: fissa i risultati da raggiungere, ma lascia agli Stati la scelta delle forme e dei mezzi da adottare.
> Quindi la D. si configura come un atto normativi indirizzato agli Stati e non direttamente ai cittadini;
> Gli Stati devono emanare propri atti normativi che si adeguino al contenuto della direttiva.
-->la Direttiva Comunitaria diventa uno “strumento” per l’armonizzazione delle legislazioni nazionali
Alcuni esempi:
Direttiva Bassa tensione, Direttiva Dispositivi medici, Direttiva EMC, Direttiva Macchine, Direttiva ATEX, Direttiva
RoHS, …..
secondo le Direttive Comunitarie del Nuovo Approccio: Un prodotto che rispetta i requisiti essenziali, realizzato e
commercializzato in uno Stato membro può, a tutti gli effetti, essere commercializzato all’interno della Comunità
Esistono altri Contesti Nazionali/Regionali (es. Sanità) in cui si applicano “documenti cogenti” quali:
• Direttive regionali
• Regolamenti regionali
• Ordinanze
• oltre ad applicazione di Norme internazionali (ISO 9001, UNI ISO 17025, ecc.)
1989 Approccio globale alle Prove e alla Certificazione
Il documento contiene le condizioni necessarie per il mutuo riconoscimento delle prove e della certificazione, in
particolare:
➢ Impiego di un marchio comunitario (Marchio CE) per certificare la conformità alle direttive del Consiglio;
➢ Applicazione delle norme della famiglia EN 45000 (rif. 1989) relativa ai criteri di competenza per gli organismi
di certificazione e per i laboratori di prova; competenze dei laboratori di prova e taratura ISO 17025
➢ Applicazione delle norme della famiglia ISO 9000 relative alla gestione per la qualità ed assicurazione della
qualità;
➢ Introduzione di un “approccio modulare” alle attività di certificazione;
➢ Introduzione di un Sistema di Accreditamento e Certificazione per favorire il reciproco riconoscimento di
attività, prove e certificati all’interno della Comunità e con i Paesi Terzi.
ATTIVITA’ SVOLTE
1. ATTIVITA’ DI NORMAZIONE
Normazione - Attività svolta per stabilire, relativamente a problemi effettivi e potenziali, disposizioni per gli usi
comuni e ripetitivi, mirati ad ottenere l’ordine migliore in un determinato contesto.
Chi svolge l’attività e gli scopi
L’attività di normazione è svolta da Organismi (Organismi di normazione) riconosciuti a livello internazionale,
europea, nazionale.
Ha lo scopo di promuovere la normazione nel mondo, al fine di facilitare gli scambi di beni e servizi, nonché di
promuovere la collaborazione intellettuale, scientifica, tecnica ed economica.
Fa parte dell’attività di normazione la preparazione, l’approvazione, il recepimento e l’armonizzazione di norme
pubblicamente disponibili, nonché la relativa diffusione.
Come è strutturata
L’attività di normazione prevede una dimensione geografica (internazionale, europea, nazionale), una dimensione
merceologica ed una dimensione contenutale.
L’attività è suddivisa per settori di competenza (ambito elettrico, altri settori).
ISO, International Organization for Standardization
Fondata a Londra nel 1947 la sua sede è attualmente in Svizzera. L’attività dell’ISO, Organizzazione Internazionale per
la Normazione, si estende a tutti i settori merceologici ad eccezione di quello elettrico. Ai lavori dell'ISO prendono
parte tecnici di tutto il mondo organizzati in Comitati Tecnici (TC, Technical Committee), Sottocomitati , Gruppi di
lavoro e Gruppi di studio specifici.
Il Comitato tecnico TC 156, ad esempio, si occupa degli aspetti connessi con la Qualità, dalle norme di base, alle
norme relative ai Sistemi per la Gestione della Qualità (famiglia ISO 9000) e di Gestione ambientale (ISO 14000).
IEC, International Electrotechnical Committee
Il Comitato Elettrotecnico Internazionale è l'organismo mondiale preposto ad attività in campo elettrico. Le
pubblicazioni IEC, che trovano largo impiego nei paesi maggiormente industrializzati, anticipano le norme CEI che
spesso ne costituiscono semplicemente la traduzione in italiano: in questo caso si dice che la norma è recepita, a
livello nazionale, in maniera integrale.
UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione
Libera associazione di aziende sia industriali che commerciali, di associazioni di categoria e di tecnici, fondata nel
1921. Nell'ambito della direttiva CEE 83/189, l'UNI è stato riconosciuto, insieme al CEI, quale unico organo nazionale
per l'emanazione di norme tecniche in tutti i settori merceologici ad eccezione di quelli elettrotecnico ed elettronico.
CEI, Comitato Elettrotecnico Italiano
Si occupa della normazione e della unificazione nel settore elettrico. E' un Ente riconosciuto dallo Stato e dalla
Comunità Europea (direttiva CEE 83/189) che opera dal 1909 con lo scopo di stabilire i requisiti che devono avere
materiali, macchine, apparecchiature ed impianti elettrici perché rispondano alle regole della "buona elettrotecnica".
A tale proposito la leg