Estratto del documento

DESIGNAZIONE BULLONERIA:

Tipo di organo filettato e designazione filettatura

- Forma e lunghezza

- Riferimento tabelle UNI

-

+ simbolo della categoria di esecuzione

+ simbolo classi di resistenza

+ categoria A, B o C basata sulle tolleranze di lavorazione

Per le viti, si hanno 9 classi indicate con due cifre separate da un punto, la prima

indica il carico unitario di rottura (in centinaia di N/mm) e la seconda il rapporto

tra carico unitario di snervamento e carico unitario di rottura espresso come

frazione decimale.

Per i dadi si hanno 5-7

classi rappresentate

da una cifra e da una

lettera, corrispondenti

a determinati valori di

durezza (Vickers).

Rosette elastiche = assicurano una spinta elastica assiale, le

più comuni sono quelle spaccate o tagliate (“di Grower”)

che si comporta come una spira di una molla (possono

essere anche dentate;

(esistono particolari rosette di sicurezza che

presentato una sporgenza laterale simile a una

linguetta) Controdadi = è posto sopra il dado che già

blocca la vite ed è generalmente più alto di esso

dato che deve sopportare uno sforzo maggiore

Dadi a intagli + copiglia = dado esagonale con 6

intagli radiali nei quali si inserisce una copiglia che

a sua volta si inserisce in un foro diametrale

praticato sulla vite e impedisce la rotazione

reciproca fra vote e dado.

Problema principale: trasmettere il movimento a una coppia tra albero rotante e il

mozzo di una puleggia (ruota girevole) o di una ruota dentata

Modalità di collegamento per/con:

a) Forzamento

b) Estremità prismatica + codolo filettato per un dado di arresto

c) Estremità conica con dado e copiglia / ghiera

d) Chiavetta

e) Linguetta e dado si arresto

f) Spina trasversale (cilindrica o conica)

g) Grano di pressione

h) Accoppiamento scanalato

i) Brasatura o saldatura (non smontabile)

= prismi a sezione rettangolare a larghezza costante e spessore

decrescente (1:100) da una estremità all’altra (si comporta come

un cuneo);

Servono alla trasmissione di un momento torcente in entrambi i sensi

di rotazione;

Inserite in parte nel mozzo e in parte nell’albero in apposite scanalature dette

cave: Cava nel mozzo = la profondità è circa la metà di quella dell’albero, è

- passante per tutta la sua lunghezza,

Cava nell’albero = Forma B: è il doppio della lunghezza della chiavetta,

- Forma A: è grande quanto la chiavetta e con la stessa forma;

Nel caso ci fosse l’esigenza di utilizzare due chiavette, è preferibile non

posizionarle a 180° per problemi di indebolimento della sezione dell’albero e di

ovalizzazione del mozzo, ma a 120° o a 90°;

Non vengono mai rappresentate sezionate.

Come funzionano?

La trasmissione del moto avviene grazie

all’attrito nelle zone di contatto

diametralmente opposte, il

disassamento tra l’albero e il mozzo ne

sconsiglia però l’utilizzo in condizioni di

alta velocità. Classificazione:

-Chiavette (incassate) = possono essere dritte

(forma B) o con estremità arrotondate (forma A) e

per il loro alloggiamento sono previste cave sia sul

mozzo che sull’albero;

-Chiavette ribassate = hanno forma A o B e per il

loro alloggiamento è prevista la cava solo nel mozzo

mentre l’appoggio sull’albero è una spianatura;

-Chiavette concave = solo di forma B, presentano

una concavità in senso trasversale che permette

l’appoggio sull’albero mentre nel mozzo c’è una

cava.

Chiavette tangenziali = montate in coppia e collocate a 120°

- tra loro, sono usate per trasmettere grandi potenze a velocità

non elevate;

Chiavette con nasello = il nasello è un rialzo all’estremità

- maggiore in grado di fornire un

appoggio per rimuovere la chiavetta nel

caso in cui non sia possibile toglierla spingendo dalla

parte opposta all’inserimento, sarebbe

opportuno coprire il nasello con anelli di

protezioni per questioni di sicurezza;

Esiste anche una forma C in cui un’estremità è dritta e l’altra

arrotondata ed è utilizzata quando la cava si trova all’estremità dell’albero.

DESIGNAZIONE:

Forma + larghezza + altezza + lunghezza e riferimento alla norma (es: Chiavetta A

– b x h x l UNI6607)

= simili alle chiavette, ma hanno tutte le facce parallele

(sezione costante)

Possono anch’esse avere forma A, B o C e tutto ciò

specificato per le cave e la designazione delle chiavette

vale anche per le linguette;

Se sono necessarie due o più linguette, si dispongono a

180° per garantire miglior equilibratura.

Come funzionano?

La spinta viene trasmessa dal fianco della cava sull’albero

a quello della cava nel mozzo tramite la linguetta che è

soggetta a una forza di taglio, è consentito un gioco in

direzione radiale;

Non essendovi forzamento, consentono il movimento

assiale e devono essere utilizzati altri elementi se si preferisce

un bloccaggio.

Linguette a disco (americane o Woodruff) = elemento

semicircolare che si colloca nell’albero in una cava

anch’essa semicircolare longitudinalmente,

mentre sul mozzo c’è una cava consueta, rendono facili i montaggi poiché

assumono inclinazioni variabili.

Chiavette e linguette permettono di trasmettere momenti “piccoli” rispetto al

massimo momento torcente trasmissibile dall’albero utilizzo di profili scanalati

Alberi scanalati: alberi con un certo numero di

linguette che sporgono, le quali sono usate per

trasmettere forza e movimento a corrispondenti

scanalature presenti sul mozzo, mentre il nucleo

centrale dell’albero è usato per sopportare il

movimento torcente. Profili scanalati a fianchi rettilinei = sporgenze

-

(albero) e cave (mozzo) longitudinali diritte a sezione

rettangolare, l’accoppiamento è centrato sulla

superficie interna;

Profili scanalati con fianchi ad evolvente =

-

realizzano un ottimo centraggio sui fianchi stessi,

consentendo alte velocità di rotazione

DESIGNAZIONE:

L’elemento di accoppiamento scanalato è

indicato con il simbolo dell’apposita scanalatura

+ riferimento della norma + dimensioni

caratteristiche (+ tolleranze o finiture speciali)

Il pezzo si disegna come se non ci fossero

scanalature, ne viene indicato il fondo con linea

continua fine se in vista, grossa se in sezione e

come per le filettature è rappresentato con una

linea grossa la fine del tratto utile della

scanalatura e una obliqua che indica il tratto di

disimpegno dell’utensile.

= anelli elastici con diametro interno leggermente inferiore di quello dell’albero su

cui sono poi montati, in modo da subire una deformazione elastica che provoca

una reazione diretta radialmente in grado di bloccarli.

Anelli Seeger = sono i più comuni, hanno sezione rettangolare e

appositi appoggi per pinze destinate a divaricare gli anelli per

alberi per facilitarne montaggio e smontaggio (possono essere

utilizzati anche nei fori)

= parte di supporto a contatto con l’elemento

rotante costruita con materiale diverso che

riduce l’attrito a contatto, supportano le

reazioni generate dai carichi trasmessi

dall’albero, assorbono e/o recuperano

disassamenti e/o disallineamenti dei supporti

Supporti = elemento strutturale con all’interno

un cuscinetto Si possono classificare in base a:

- Direzione del carico: radiali, assiali

- Morfologia: boccole (in un solo pezzo), gusci o

bronzine (in due parti)

- Attrito al contatto tra le superfici: a secco, con

lubrificazione (parziale, idrodinamica, idrostatica)

,

Caratteristica è il basso coefficiente di attrito ma purtroppo hanno un alto

ingombro assiale e si usurano facilmente

Cuscinetti radenti idrodinamici = è lo strato di lubrificante che assume le funzioni di

cuscinetto

= costituiti da due anelli (esterno e interno) hanno elementi all’interno che ruotano

(corpi volventi) possono essere sfere o rulli tenuti distaccati tra loro da una gabbia

distanziatrice

A differenza di quelli radenti, presentano attrito

costante anche variando le velocità di rotazione,

minor usura ma hanno limiti di velocità.

Si possono classificare in base a:

- Direzione del carico: radiali, assiali e obliqui

- Rigidi o orientabili

- Numero e tipologia di elementi volventi

Sono assiemi, nella sezione si campiscono gli anelli e la gabbia, può cambiare il

verso della campitura (si può rappresentare con un quadrato eventualmente)

Il più noto è il cuscinetto volvente a sfere/rulli cilindrici (rulli supportano carico

maggiore) Cuscinetti radiali

= forza che si scarica il senso radiale

sull’elemento, più sono le forze più devo

aumentare i punti di scarico per diminuire

la pressione (a doppio giro di sfere ad

esempio)

garantire gioco assiale;

Nei cuscinetti rigido a rulli cilindrici l’anello

interno si può sfilare, quelli a rullini possono

non avere l’anello interno e gli elementi

poggiano direttamente sull’albero.

Cuscinetti orientabili = quando su un

albero ci sono più cuscinetti e non c’è più

assialità tra i due, questi hanno l’anello

esterno che dentro è curvo per le forze,

ruotano internamente, possono essere a

sfere o rulli.

Cuscinetti obliqui = presentano piste degli anelli interni ed esterni

spostate l'una rispetto all'altra, nella direzione dell'asse del

cuscinetto.

Data tale conformazione, questi

cuscinetti possono sopportare carichi

combinati, ovvero che agiscono

contemporaneamente in direzione

radiale e assiale si montano in coppia.

, Cuscinetti assiali = 3 elementi

poggiati uno sopra l’altro, una

ralla (=anello esterno e

interno) deve essere del

diametro dell’albero,

supportano le forze assiali

perché se ci sono anche

nell’altro verso si smontano,

l’anello interno del cuscinetto

assiale può essere bloccato

da un anello Seeger per

alberi/per fori. Dei cuscinetti

assiali fanno parte cuscinetti

“speciali” quali i cuscinetti

combinati e a rulli conici,

particolarmente indicati per i

carichi combinanti spinte sia

assiali e radiali).

Per i cuscinetti rigidi è necessario definire i vincoli in senso assiale: se ne monto

due, solo uno deve essere completamente bloccato assialmente, l’altro dovrà

essere libero di spostarsi per seguire eventuali dilatazioni o contrazioni longitudina

Anteprima
Vedrai una selezione di 8 pagine su 32
Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 1 Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 2
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 6
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 11
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 16
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 21
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 26
Anteprima di 8 pagg. su 32.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Metodi di rappresentazione tecnica Pag. 31
1 su 32
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/15 Disegno e metodi dell'ingegneria industriale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francesco__22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Metodi di rappresentazione tecnica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Panarotto Massimo.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community