TEOREMA DELLE PROBABILITÀ COMPOSTE
Il teorema delle probabilità composte deriva dal teorema delle probabilità condizionate, per cui
P(A B) = P(A) * P(B|A) = P(B) * P(A|B)
∩
15.11.2018
VARIABILE CAUSUALE
È una funzione definita su Ω che associa ad ogni elemento di Ω un numero reale.
∶ (Ω) →
VARIABILE CAUSUALE DI BERNOULLI
Dato Ω, dobbiamo suddividerlo in due sottoinsiemi che siano tra loro incompatibili:
1. S =
S̅
∩ ∅
2. S = Ω
S̅
∪
3. P(S) = π ; P(S̅
) = 1 – π con questo metodo otteniamo φ(S) = 1 ; φ(S) = 0
Otteniamo 1−
(1
() = − )
Dove x = 0;1
MEDIA E VARIANZA
1=0 0 1−0 1 1−1
∑ (1 (1
() = ∗ () = 0 ∗ − ) + 1 ∗ ∗ − ) =
2
() = − = (1 − ) 20
VARIABILE CAUSUALE UNIFORME DISCRETA
Ω = {w ; w ; …; w }
1 2 n
1
)
P(w =
i n
1
P(x) = n
MEDIA E VARIANZA 1 1 1 (+1) +1
=1 =1 =1
∑ ∑ ∑
() = ∗ () = ∗ = = ∗ =
2 2
2 2
(+1)(2+1) (+1) −1
() = − =
6 4 12
x E
1 S
2 ; S
S̅
3 ; ; S
S̅ S̅
4 ; ; ; S
S̅ S̅ S̅
… …
VARIABILE CAUSUALE GEOMETRICA (ha un’infinità di valori)
1. S =
S̅
∩ ∅
2. S = Ω
S̅
∪
3. P(S) = π ; P(S̅
) = 1 – π
Indichiamo con x quante volte bisogna ripetere l’esperimento per osservare il successo per la prima volta. In
questo caso le prove si fermeranno appena ottenuto il successo, quindi:
−1
(1
() = − ) −
NORMALIZZAZIONE:
∞
∑ (1
() = 1 → lim 1 − − ) = 1
=1 ℎ→∞
MEDIA E VARIANZA
1
() =
1−
() = 2
20.11.2018
VARIABILE CAUSUALE BINOMIALE
Supponendo di avere n oggetti, si vuole determinare il numero di modo per i quali si possono disporre gli oggetti,
in modo tale che ogni disposizione sia diversa solo per l’ordine degli oggetti.
n! dove n! = n*(n-1)*(n-2)*(n-3)*…*1
Bisogna considerare
- n come il numero delle prove (non si devono influenzare tra loro)
- x come il numero di successi sulle n prove
!
( )= (
! − )!
ESEMPIO
n = 3 x = 0 ; 1 ; 2 ; 3
x E x p(x)
0 Le costanti
S̅ S̅ S̅
∩ ∩
S
1 coincidono al
S̅ S̅
∩ ∩
S numero dei
S̅ S̅
∩ ∩ −
(1
( ) ∗ ∗ − )
S modi con i
S̅ S̅
∩ ∩
S S
2 quali si possono
S̅
∩ ∩
S S distribuire gli n
S̅
∩ ∩
S S eventi negli x
S̅ ∩ ∩
S S S
3 modi
∩ ∩
MEDIA E VARIANZA
() = ∗ (1
() = ∗ ∗ − ) 21
VARIABILE DI POISSON
È una generalizzazione della variabile binomiale poiché dimostra che essa in determinate condizioni coincide
con la variabile di Poisson. È calcolabile solo su numeri grandi.
Considerando che n * π = λ
Otteniamo −
∗
() = !
MEDIA E VARIANZA
() = () =
NORMALIZZAZIONE:
∞
∑ () = 1
=0
∞ − − ∞ −
∑ ∑
= = ∗ = 1
=0 =0
! ! 21.11.2018
VARIABILI CONTINUE
Tutte quelle il cui supporto è contenuto e coincide con l’asse dei reali: Ω ≤ ℝ
La legge associa alla variabile una funzione che deve rispettare due requisiti:
1. () ≥ 0
2. () = 1
∫
Ω
Tale f(x) prende il nome di densità della probabilità.
Un’altra caratteristica importante riguardante la probabilità è che:
1. Se abbiamo P(x ≥ a) = ()
∫
2. Se abbiamo a < b allora P(a ≤ x ≤ b) = ()
∫
Ovviamente P(a ≤ x ≤ b) = P(a < x ≤ b) = P(a ≤ x < b) = P(a < x < b)
Questa legge quindi dice che a valori puntuali, la probabilità assegnata è nulla:
P(x = a) = () = 0
∫
All’evento impossibile assegniamo probabilità nulla; ma se la probabilità è nulla non vuol dire che
l’evento sia impossibile.
La densità di probabilità ha questo significato:
Prendendo un qualsiasi valore x0 e allora un suo intorno: I(x ; ε) vuol dire:
0
x -ε x x +ε
0 0 0
allora: ( − ≤ ≤ + )
0 0
)
( =
0 2
→0
Può succedere che:
f(a) > f(b) f(a) < f(b) f(a) = f(b)
Esistono diverse tipologie di variabili continue:
VARIABILI CASUALE UNIFORME CONTINUA
Per ogni elemento del supporto, tali densità assume sempre lo stesso valore.
1
() = ≤ ≤
−
MEDIA E VARIANZA
2 2 2 (−)(−) (−)
1 1 −
() = ∗ () = ∗ = ∗ | = = =
∫ ∫
− 2 − 2(−) 2(−) 2
2
(−)
2 2 2
)
() = ( − () () = 12 22
VARIABILE CASUALE ESPONENZIALE NEGATIVA
Abbiamo x ≥ 0 1
−
() = ∗ Θ
Θ
MEDIA E VARIANZA
() = Θ
2
() = Θ
CONDIZIONE DI NORMALIZZAZIONE
0
∞ 1
∞ − − − − −
() = 1 →
1. ∗ = 1 − | = 1 − − 1 + = 1 −
∫
∫ Θ Θ Θ Θ Θ
0
0
0 Θ
−
2. lim () → lim 1 − = 1
∫ Θ
0
→∞ →∞
VARIABILE CASUALE NORMALE 2
(−)
1 − 2
() = ∗ 2σ
∗ √2
Dove -∞ ≤ x ≤ +∞
- π: assume un altro significato dalla precedente ma vale comunque (ovviamente) 3.14
- e: 2.178
- questa curva ha le media, la moda e mediana coincidenti con il punto massimo
(−ℎ−)2 ℎ2
1 1
− − si dimostra che sia con +h che con -h
( + ℎ) = ∗ = ∗
2σ2 2σ2
∗√2 ∗√2
(−ℎ−)2 ℎ2
1 1
− − la curva è simmetrica
( − ℎ) = ∗ = ∗
2σ2 2
2σ
∗√2 ∗√2
1. se σ e σ crescono, questa curva tende ad abbassarsi e ad allargarsi, ingrassando
2
2. se σ e σ diminuiscono, la curva tende ad alzarsi e a stringersi, dimagrendo
2
Per vedere se la concavità è verso l’alto o verso il basso:
(−)2 (−)2 (−)2 (−) (−)
−
− − −
′ ()
= 0 ∗ + − 2( ) = ∗ [− ] = () ∗ [− ]
2σ2 2σ2 2σ2
2 2 2
2 σ σ
(−)
Essendo f’(x) e due modalità che per definizione devono essere ≥ 0, allora dipende tutto dal segno del
[− ]
2
σ
numeratore:
1. x > μ -> f’(x) > 0 <- -(x + μ) -> curva decrescente
2. x < μ -> f’(x) < 0 <- +(x + μ) -> curva crescente
3. x = μ -> f’(x) = 0 <- se x = μ -> derivata I nulla 22.11.2018
Considerando la derivata seconda:
(−) (−) 1
′′ ()
= () ∗ [− ] [− ] + () [− ] =
2 2 2
σ σ σ
2
(−) 1
= () ∗ [ ] − () + =
4 2
σ
2
(−)
1
= () ∗ ∗[ ]−1=
2 2
σ 2
(−)
1
= () ∗ ∗[ − 1]
2 2
σ
2 2
(−) (−)
1. se > 0 -> 2 2
(
− 1 > 1 = − ) > = ±( − ) >
2 2
σ σ
2 2
(−) (−)
2. se < 0 -> 2 2
(
− 1 < 1 = − ) < = ±( − ) <
2 2
σ σ
±( − ) < → +( − ) < = < +
−( − ) < = < −
STANDARDIZZAZIONE DELLA VARIABILE X
Abbiamo una variabile X ~ N(μ ; σ) con P(a < x < b)
(−)2
1 −
() = ∗
2σ2
∫
∗√2
Una variabile x, di definisce standardizzata se ogni volta che si prende una variabile e si toglie la sua media,
essa avrà E(x) = 0 e V(x) = 1 23
−
= → ∗ = ∗ → ∗ +
=
−
L’estremo inferiore si ottiene trasformando
= → =
−
L’estremo superiore si ottiene trasformando
= → =
Quindi riprendendo l’integrale 2
(−)2 2
( )
+−
1 1 1
− − −
∗ ∗ ∗ ∗ = ∗ → ( < < )
2σ2 2σ2
∫ &int
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