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EFFETTO COMBINATO
Ad un miglioramento delle condizioni di domanda (più richiesta) migliora anche l’offerta (più produttori).
Prima della pandemia le mascherine si pagavano di più e si avevano in quantità minori. A causa della pandemia, oggi molte aziende producono mascherine e quindi un aumento delle condizioni di domanda ha avuto un miglioramento anche sulle condizioni di offerta.
Nel tempo molte aziende hanno convertito la propria produzione in mascherine. Così facendo, grazie anche alla maggiore reperibilità delle materie prime ed all’aumento della tecnologia disponibile, è aumentata l’offerta spostamento della curva di offerta nuovo equilibrio in cui la quantità è aumentata ma il prezzo si è abbassato.
Prima del prezzo calmierato, i prezzi sono aumentati (aprile), perché erano finite le scorte. Prima della pandemia molte aziende producevano con scorte ma quando sono terminate si è
registrato un peggioramento delle condizioni di offerta che ha reso più difficile reperire mascherine (meno quantità) ed aumento dei prezzi. A volte le reazioni di breve periodo (non è legato al tempo ma si riferisce a quando non si riesce ad aggiustare la tecnologia ed i numero di acquirenti e quindi non si è in grado di spostare la curva della offerta) e di lungo periodo (quando le imprese possono cambiare la propria capacità produttiva in base alle condizioni di mercato), possono essere il frutto di processi combinati tra l'offerta e la domanda che variano nel tempo.
SPOSTAMENTO DELLA CURVA DI OFFERTA
I monopattini elettrici ora vengono prodotti a prezzi più bassi, sono più efficienti grazie alle nuove tecniche di produzione e quindi ci sono più players che offrono questo prodotto sul mercato. In questo caso, se la quantità domandata non cambia ma migliorano le condizioni di offerta, il prezzo di equilibrio sul mercato cambia e
corrisponderà ad un prezzo inferiore e quantità maggiori.aumento curva di offerta → diminuzione curva di offerta
EFFETTO COMBINATO
Se le condizioni di offerta peggiorano, ad esempio nel mercato del petrolio, l'equilibrio si colloca su un aumento del prezzo mentre la quantità diminuisce.
In questo caso, si può contenere un aumento dei prezzi in due modi: riportando verso l'alto l'offerta (negoziando con paesi fornitori di petrolio come USA e Medio Oriente) o portando la domanda verso il basso (abbassando i consumi energetici). Dato uno shock che ha spostato la curva di offerta, aumentando i prezzi e abbassando le quantità domandate, una politica dal lato dell'offerta tenta di contenere la diminuzione della quantità e dei prezzi mentre una politica dal lato della domanda tenta di abbassare la curva della domanda verso il basso.
La microeconomia cerca di prevedere il mercato di un certo bene. E si può capire l'effetto diunapolitica economica (economia normativa) di natura aziendale o politica. Lezione 6 e 7→Se migliorano le condizioni dell’offerta ci sarà sicuramente un beneficio per la domandaaumentano le quantità scambiate e diminuisce il prezzo (nuovo equilibrio). Inoltre, aumenta ilsurplus del consumatore.Al contrario, il peggioramento delle condizioni di offerta porta ad un peggioramento della curva didomanda perché aumentano i prezzi e diminuisce la quantità scambiata.→ →- Surplus del produttore prezzo di vendita - valore di vendita area tra la linea del prezzo e lacurva dell’offerta. → →- Surplus del consumatore valore d’acquisto - prezzo di vendita aera tra la linea del prezzo e lacurva di domanda.N.B.: Surplus (non tiene conto dei costi fissi) ≠ profitto.Un forte aumento delle condizioni di offerta sul mercato (esempio del mercato del pesce da 1 a 3pesci), comporta uno spostamento dell’equilibrio. Il consumatore
ci guadagna molto mentre il surplus del produttore si riduce: vende di più ma a prezzi più bassi. Un miglioramento della domanda, muovendoci sulla curva di offerta, porta ad un aumento della quantità ma i prezzi aumentano (scenario ambiguo). In conclusione, quando avviene un cambiamento su un certo lato del mercato si conosce cosa succede sull'altro lato del mercato ma non si sanno le conseguenze sul lato stesso. Per esempio, se un prodotto va di moda chi vende migliora sicuramente le proprie condizioni d'offerta (perché aumenta la domanda) ma non si conosce come reagisce realmente la domanda.
Surplus del consumatore se migliorano le condizioni di offerta, surplus del venditore se migliorano le condizioni della domanda.
ELASTICITÀ
Per determinare l'inclinazione delle curve si utilizza l'elasticità (la reazione della curva data una sollecitazione). L'elasticità della domanda indica quanto reagisce la domanda.
rispetto al prezzo. In alte parole, quanto varia la quantità domandata al variare del prezzo. Si tratta di un concetto relativo, un'ipotesi (se il prezzo aumenta del 20% la quantità domandata come varia?). Data: y=f(x) Variazione assolute: Derivata: Variazioni relative: Elasticità: Elasticità relativa: la variazione dei prezzi dipende dalle variazioni di quantità e dal rapporto tra il prezzo iniziale e finale. La variazione della quantità dipende dalla variazione di prezzo e dal rapporto tra quantità iniziale e finale. ELASTICITÀ DELLA DOMANDA RISPETTO AL PREZZO Variazioni percentuale della quantità domandata di un bene prodotta da un aumento dell'1% del prezzo. E>1 = elastica (la domanda varia molto al variare del prezzo, in negativo o positivo); E<1 = rigida (se i prezzi aumentano l'effetto sulle quantità non è troppo forte ma i prezzi aumentano); E=1 = unitaria. Es: P= 10 - Q Q=10 - P (quantitàin funzione del prezzo ((-1/(4/6)) = 3/2.((-1)/(8/2)) = ¼. L'elasticità della domanda rispetto al prezzo dipende non solo dalla pendenza della curva di domanda, ma anche dal prezzo e dalla quantità. L'elasticità, quindi, varia quando ci si sposta lungo la curva, al variare del prezzo e della quantità. Per questa curva di domanda lineare, la pendenza è costante. In prossimità dell'intercetta verticale, dove il prezzo è alto e la quantità bassa, l'elasticità è grande in valore assoluto, mentre si riduce a mano a mano che ci si sposta verso il basso lungo la curva. Elasticità ad arco = si calcola la media, non si prende in considerazione un punto specifico. ELASTICITÀ COSTANTE PARI A 1. Il rapporto tra la variazione relativa del prezzo e della quantità è pari a 1. La curva è costante quindi per ogni coppia di valori l'elasticità risulta sempre pari a 1.valore (p*q) è costante = l'area è sempre la stessa. Questo significa, in termini di spesa complessiva, che spendo sempre lo stesso.
La variazione della quantità è minore di quella del prezzo. Tutti i beni che creano una dipendenza hanno una domanda rigida.
Es: P= 9/Q Q PQ= 9/PP.to = (3;3) 1 9→Derivata di 1/x -1/x^2 9 13 9E= -9/P^2 = ((-9/9)/(3/3)) = 1
DOMANDA COMPLETAMENTE ANAELASTICA
In questo caso la domanda è rigida al massimo. Se cambia il prezzo la quantità è sempre la stessa. Situazione in cui i consumatori acquistano una quantità fissa di un bene indipendentemente dal prezzo. Per una curva di domanda verticale, ∆Q/ ∆P è zero.
Dato che la quantità domandata è sempre la stessa indipendentemente dal prezzo, l'elasticità della domanda è zero.
DOMANDA INFINITIVAMENTE ELASTICA
Situazione in cui i consumatori acquistano la maggior quantità possibile di un bene a un determinato prezzo.
ma per ogni prezzo superiore la domanda scende a zero e per ogni prezzo inferiore la quantità domandata sale senza limite. Per una curva di domanda orizzontale, ∆Q/∆P è infinito. Dato che una piccola variazione del prezzo comporta un'enorme variazione della domanda, l'elasticità della domanda è infinita. Graficamente, più una curva è piatta e più è elastica.
ELASTICITÀ INCROCIATA
L'elasticità incrociata della domanda è un concetto microeconomico che misura il modo in cui la variazione di prezzo in un prodotto influisce sulla variazione della domanda di un altro. Questo numero viene raggiunto dividendo la variazione percentuale del prezzo in un prodotto nella variazione percentuale della domanda per l'altro.
Ep2 = (dQ /Q)/(dp2 / p2 )
ELASTICITÀ DI BREVE E LUNGO PERIODO
Se raddoppia il prezzo di tutti posti che fanno da mangiare, inizialmente diminuiamo il consumo ma successivamente si
Inizia a portare il pranzo da casa e ci si abitua. Nel breve periodo, un aumento del prezzo ha effetti modesti sulla quantità di benzina domandata. Gli automobilisti guidano meno, ma non cambiano rapidamente tipo di auto. Nel lungo periodo, invece, passeranno ad auto più piccole ed efficienti, e l'effetto dell'aumento del prezzo sarà maggiore. La domanda, quindi, è più elastica nel lungo periodo che nel breve periodo. Nel lungo periodo possiamo adottare i nostri consumi. Quindi, la domanda è più elastica nel lungo periodo rispetto al breve. Al contrario, nei beni durevoli, l'elasticità della domanda è più ampia nel breve periodo rispetto al lungo periodo. Per la domanda di beni durevoli, come le automobili, vale l'opposto: se il prezzo aumenta, i consumatori inizialmente rimandano l'acquisto di nuove auto e la quantità annua domandata diminuisce nettamente. Nel lungo periodo, invece, le vecchie
auto si usurano edevono essere sostituite: la quantità annua domandata di autorisale. La domanda, quindi, è meno elastica nel lungo periodo che nel breve periodo.
ELASTICITÀ DELL’OFFERTA RISPETTO AL PREZZO
L’elasticità dell’offerta esprime la relazione relativa alla quantità offerta in rapporto alla variazione relativa dei prezzi, ossia quanto varia l’offerta data la variazione del prezzo.
Se il risultato è 1, quando raddoppiano i prezzi raddoppia anche l’offerta.
Come la curva di domanda anche la curva di offerta, è assolutamente rigida (<1) quando è completamente verticale ed è assolutamente elastica (>1) quando è completamente orizzontale.
Lezione 8
LE PREFERENZE DEL CONSUMATORE
INTRODUZIONE
La teoria del comportamento del consumato