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DIMENSIONI E STRUTTURA DEI QUOTIDIANI IN ITALIA
E’ evidente la trasformazione dell’editoria giornalistica con una riduzione elevata delle vendite cartacee, si è cercato quindi di coniugare mezzi tradizionali con la digitalizzazione, tenendo conto che il centro nevralgico resta l’informazione. Si cerca di governare positivamente il cambiamento anche perché questo ha permesso di aumentare la velocità dell’informazione, la sua diffusione territoriale, si supera il limite temporale, i media sono connessi e la crossmedialità genera continue informazioni alla portata di tutti. Si stravolge il ruolo giornalista-editore-lettore-spettatore e si supera l’esclusività editoriale.
Negli ultimi anni i periodici sembrano avere risentito maggiormente rispetto ai quotidiani a causa di problemi strutturali, tagli occupazionali e chiusura di testate storiche. Si sono integrate strategie multimediali puntando sui vari segmenti di
Pubblicoriguardanti design, moda, donna, infanzia, salute, cucina, per cui molte iniziative hanno avuto successo.
La televisione ha mantenuto un ruolo centrale nella dieta mediatica, tra 2012-2013 c'è stato un leggero calo ma fisiologico, per laradio è stato lo stesso.
I lettori dei siti web sono aumentati notevolmente (nelle stesse testate) ed è avvenuto di pari passo con la diffusione delle copiecartacee, nel 2007 c'è stato un grossi declino dei quotidiani ma è avvenuto anche all'estero.
Negli ultimi anni sono scesi moltissimo gli investimenti nel mercato pubblicitario producendo effetti gravi sugli investimenti incomunicazione, la spesa pubblicitaria si è bloccata dopo 10 anni di progressi.
Anche il crescente aumento dei prezzi ha contribuito a ridurre il fatturato delle aziende editoriali, per recuperare redditi devonotrovare nuovi bacini di guadagno con nuove iniziative per modificare le pratiche stagne che caratterizzano settori stampa.
radio, tv, web.
Riassunto Libro Richeri Agrò Manila Matricola: 1798HHHCLCMP
Realizza contenuti di dimensioni e formati diversi, nonostante differenze il libro passa attraverso produzione, confezione, distribuzione e ventita. Analizzeremo anche i comportamenti dei lettori, spesso le piccole imprese affidano le funzioni a fornitori esterne, altre sono più verticali.
PRODUZIONE DEL LIBRO
- L'editore: fa scelte editoriali
- Fa preventivo costi-ricavi
- Organizza il lavoro della redazione (ripetizioni, errori, terminologie improprie, cacofonie...)
- Sceglie aspetto del libro
- Fa scelte riguardanti la stampa
COSTI FISSI: Sono per la produzione del prototipo: redazione, collaboratori esteri, ufficio grafico, legali, commerciali, impianti per confezionamento, immobili, servizi.
COSTI VARIABILI: Riguardano la commercializzazione, variano per il numero di copie e % destinata a editore o agenti esterni.
CARATTERI DELLA PRODUZIONE IN ITALIA
Nel 2014 è cresciuta
l’editoria per ragazzi, il mercato digitale (ebook, +26%) e l’export. Diminuisce la vendita di libri cartacei evengono pubblicati meno titoli. Aumentano i piccoli editori ma si ha un aumento di nuovi titoli su carta 61000 + 52000 titoli ebooks.I titoli in prima edizione rimangono prediletti su carta, il digitale è piu libero e rappresenta il 9% del mercato (nel 2011 era 5%).Nonostante questo resta in discesa l’andamento del fatturato (97mln in meno di ricavi).Ora il mercato non è solo cartaceo ma vi sono anche file da scaricare, servono strumenti in piu (e-reader). Calano i prezzi dicopertina e cresce la lettura di ebook.Diminuiscono i deboli lettori, la popolazione femminile legge di piu ma meno rispetto al passato, anche i giovani leggono meno, icanali di vendita subiscono drastici ridimensionamento.L’export cresce soprattutto per i libri fisici, soprattutto le eccellenze di editoria, arte, architettura, romanzi, auto.CONFEZIONE E- DISTRIBUZIONE
- Si sceglie composizione fisica del prodotto (carta, stampa, rilegatura) e aspetto (copertina, grafica).
- Nel ciclo di vita possono essere presenti diverse confezioni e prezzi, se un libro ha successo può venire realizzato in materiali meno costosi per favorire più vendite, alcuni libri venduti in edizione economica possono essere venduti a metà prezzo dopo il ciclo di vita in bancarelle, remainder.
- CARATTERI DELLA PRODUZIONE IN ITALIA
- È compito dei promotori che raccolgono le prenotazioni presso i punti vendita, spesso le case editrici usano servizi esterni.
- VENDITA DEL LIBRO
- La libreria resta luogo privilegiato perché il valore dell'opera è deciso dal suo successo di vendite in libreria, ma possono essere venduti anche nei centri commerciali, edicole, posta, internet, abbonamento, porta a porta.
- FATTORI PER DETERMINARE RISULTATI COMMERCIALI LIBRERIE
- Competenza gestione
- Dimensione locali
- Posizione urbana
- Assortimento (ampiezza,
legge meno. Il 90% delle famiglie dichiara di avere librerie in casa con non più di 100 libri, moltissimi non hanno neppure un libro in casa. A livello geografico c'è differenza tra centro-nord e sud e isole, il comportamento di lettura dei genitori e la presenza dei libri in casa sono fattori che influiscono moltissimo.
Chi non legge?
- Chi ha bassa scolarizzazione
- Chi non ha interesse e preferisce altri svaghi
PRODUZIONE - TRASMISSIONE - VENDITA
L'impresa televisiva organizza il palinsesto secondo i suoi obiettivi ma oltre a programmare può produrre programmi, vendere spazi per le inserzioni, gestire le reti di telecomunicazione, analizzare gli spettatori.
La programmazione è il prodotto, e si definisce su 6 elementi principali:
- ESTENSIONE TEMPORALE (giornata, orario)
- TIPOLOGIA DEI CONTENUTI (generi): definisce l'ampiezza (n° di generi)
- VARIETA DEI CONTENUTI (canali generalisti o tematici): definisce la
profondità (n° di programmi)4.
MODALITÀ DI PROPOSTA DEI CONTENUTI (dipende dagli obiettivi dell'impresa)5.
CARATTERISTICA DEI GIORNI/STAGIONI (cioè come le persone guardano la tv)6.
COLLOCAZIONE TEMPORALE CONTENUTI (come variano nel corso della giornata)
Modello economico tv pubblica => si parte dal contenuto e in base agli obiettivi che si vogliono raggiungere si sceglie la fascia più adatta al contenuto
Modello economico tv commerciale => si sceglie il contenuto in base alla fascia oraria in cui può avere maggior successo
Fascia giornaliera 7:00 – 19:45 (MATTUTINA, MERIDIANA – maggior picco-, POMERIDIANA E PRESERALE)
Fascia serale 19:45 – 24:00 (PRIMA SERATA, SECONDA, TERZA)
Fascia notturna 24-7 DUE STRATEGIE DI PROGRAMMAZIONE
Usare una fascia dello stesso genere per lo stesso tipo di pubblico, molto costoso programmazione
Usare una fascia con un genere opposto per una contro-programmazione
Riassunto Libro Richeri Agrò Manila Matricola:
1798HHHCLCMPTRASMISSIONE
In contesto europeo avviene in 4 FASI:
ANNI 50 FASE INIZIALE
Tv usa reti terrestri, monodirezionale tramite spettro elettromagnetico che è una risorsa limitata, canali sono limitati
ANNI 70
Trasmissione via cavo, più canali nella stessa area geografica ma ogni tv deve essere connesso fisicamente alla rete, costi elevati, monodirezionale
ANNI 80
Trasmissione con satelliti artificiali che trasmettono segnali alla terra tramite antenne paraboliche, c'è più disponibilità di frequenza a costi più bassi ma il satellite ha ciclo di vita breve, trasmissione monodirezionale
ANNI RECENTI
Trasmissione tramite reti telecomunicazione digitali che offrono ampia gamma di servizi tra cui la tv. I canali sono molti e c'è possibilità di accesso tramite varie modalità, offerte integrate, bidirezionale, necessita di molti investimenti per essere accessibile a tutti
VENDITA
3 MODELLI TELEVISIVI A SECONDA DEL CLIENTE
PUBBLICO:
1) finanziato
principalmente dallo Stato, il cliente finanzia la programmazione e definisce alcune linee guida che l'impresa deve rispettare + alcuni obiettivi sociali e culturali da perseguire COMMERCIALE: 2) finanziata da imprese con scopo di usare l'attenzione dell'audience, c'è transazione economica tra impresa tv e impresa commerciale, la commerciale compra l'attenzione dei telespettatori A PAGAMENTO: 3) è finanziata da chi la vuole vedere, il fulcro qui è la programmazione televisiva. TV PUBBLICA E' in una condizione diversa per 4 motivi: • L'obiettivo non è economico e deve gestire bene le risorse dello stato • Deve confrontarsi con le tv private che hanno più competitività • Difficile misurare i risultati • Le risorse non dipendono dall'audience ma dallo stato Perché allora scegliere l'impresa tv pubblica? Lo stato raccoglie il canone che serve a finanziare le imprese tv pubbliche, altremodalità di finanziamento sono pubblicità o finanziamento pubblico. Lo stato quindi interviene nel finanziamento per alcuni motivi: - Tecnico: si crea un monopolio a causa dei pochi canali disponibili e va gestito per mantenere l'interesse generale - Ordine culturale: deve rispondere ai bisogni informativi dei cittadini, promuovere la cultura ecc... - Ordine politico: si vuole garantire partecipazione e pluralismo, informazione indipendente e equa - Ordine giuridico: si vuole garantire libertà d'espressione e informazione Non vi sono obiettivi economici anche se alcune imprese sono progressivamente andate verso modelli commerciali... Riassunto Libro Richeri Agrò Manila Matricola: 1798HHHCLCMP IL MERCATO TELEVISIVO IN ITALIA AGCOM rileva le caratteristiche del mercato tv italiano, la pubblicità ha ruolo fondamentale e le 3 principali forme di finanziamento sono: - CANONE: tassa che ogni persona che possiede una tv paga, la quantitàdipende da scelte politiche, aumentare il canone