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W(
Dividiamo le due derivate seguendo una volta il volume materiale e poi il volume di
controllo
1.
⃑⃑⃑⃑
= = + ( ∙ ̂)
∫ ∫ ∮ ⃑ = à )
(
()
0 0
2.
= = + (
⃑⃑⃑⃑ ∙ ̂)
∫ ∫ ∮ ⃑⃑⃑⃑ = à )
(
()
0 0
Dalla 1. Ricaviamo
⃑⃑⃑⃑
∫ ∫ ∮
= − ( ∙ ̂)
0 0
()
Sostituendo quello appena ricavato nella 2. Si ottiene
⃑⃑⃑⃑ ( ̂)
∫ ∫ ∮ ∮
= − ( ∙ ̂) + ⃑⃑⃑⃑
∙ =
0 0
() ()
∫ ∮
= + (
⃑⃑⃑⃑ −
⃑ ) ∙ ̂
0
() ( ̂)
∫ ∫ ∮
= + ⃑⃑⃑⃑
∙
0
() ()
(u = velocità relativa)
r
Ovviamente se la velocità relativa è zero allora i due volumi coincidono, come nel
caso iniziale
Limiti forma integrale
Le forme integrali sono utili per determinare effetti globali, ma tramite quest’ultime
non è possibile ottenere conoscenze sul campo di moto all’interno del volume di
controllo, per questo vengono introdotte equazioni differenziali
Conservazione della massa
Si parte dal trasporto di Reynolds
⃑⃑⃑
∫ ∮
= + ̂
()( ∙
)
0
Ricordiamo ora il teorema della divergenza che ci permette di scrivere l’integrale di
volume della divergenza in un integrale di superficie che delimita il volume in esame
Teorema della divergenza
Per scrivere l’equazione di conservazione della massa consideriamo (B = m) e ( = 1),
sapendo inoltre che la massa non varia nel tempo perciò la sua derivata sarà nulla
⃑⃑⃑
∫ ∮ ∫ ∫
=0 + ̂ + ⃑
( ∙
) ∇ = 0
0
Perciò
∫ ( )
+ ⃑ = 0
∇
Affinchè questo integrale sia nullo qualsiasi volume sia preso è necessario che
( )
+ ⃑
∇ =0
Forma conservativa dell’equazione di continuità
La conservazione della massa viene usata per
Stabilire se il campo di velocità è quello di un fluido incomprimibile
Trovare le componenti della velocità
Introdurre funzioni di corrente
Funzione di corrente
Partiamo dall’equazione di continuità per un flusso incomprimibile
+ =0
(, )
Ora alla seguente equazione sostituiamo la funzione
= =−
(, )
Per una qualsiasi funzione derivabile che soddisfi la definizione data,
automaticamente l’equazione di conservazione della massa sarà soddisfatta
È notevolmente più comodo usare in quanto si dispone di una sola variabile
invece che due e una volta nota possiamo risalire a ‘’u’’ e ‘’v’’
Significato fisico
1.
= − = 0
Linee di corrente velocità
= ∇ = + = − + = 0
Dato che è nullo allora lungo la linea di corrente possiamo dire che la funzione
è costante
2.
La variazione in tra linee di corrente è pari alla portata
volumetrica
Ciò vuol dire che la portata volumetrica tra due linee di corrente
deve rimanere costante
3.
Un valore specifico di identificherà una specifica linea di corrente
Dim della 2. Definiamo
allora 2 2 ̂
∆ = ∇ = ∇ = ̂)
∫ ∫ =
(
1 1
2 2
)(− )
∫ ∫ (−
= − + = + =
1 1
2
=∫
⃑ ∙ ̂
1
sono costanti lungo la linea perciò l’integrale non cambia al variare della
1 2
linea su cui è calcolato e per definizione l’ultimo integrale è proprio la portata
volumetrica
4. Velocità in funzione delle linee di corrente Linea di corrente
+ veloce - veloce
Nella parte frontale dove le linee di corrente si avvicinano la velocità aumenterà in
quanto la portata tra le 2 linee deve rimanere costante mentre quando si arriva nella
parte finale la velocità tende a diminuire
Conservazione quantità di moto Dove per un volume di
fluido la quantità di moto
può essere espressa
Utilizzando Reynold si ottiene
⃑
(
⃑ )
∫ ∫ ∮ ∑ ∑ ∑
=
⃑ = +
⃑ (
⃑ ∙ ̂) = = +
()
(Reynolds) (forze di superficie) (forze di volume)
̂
è una forza applicata ad un tratto di superficie con normale
Le forze superficiali però non sono dirette come la normale in
quanto sono presenti anche forze viscose, ma nel solo caso nostro
considereremo un caso inviscido in cui esistono solo sforzi di
pressione ⃑⃑⃑
= ̂[]
- caso generale
⃑⃑⃑
= −̂
- caso inviscido
forze di Volume
⃑⃑⃑⃑
=
-
Quindi
(
⃑ )
∫ ∮ ∮ ∫
+
⃑ (
⃑ ∙ ̂) = −̂ +
−̂
=
Andiamo ad analizzare l’equazione lungo la direzione z (ricordando che )
()
∫ ∮ ∮ ∫
+ (
⃑ ∙ ̂) = − ̂ −
⃑⃑⃑⃑⃑
( Utilizziamo il teorema della divergenza )
∙ ̂ = ∇
∮ ∫
∇( )
(
⃑ ∙ ̂) = ⃑
1. ∮ ∫
̂ =
2. ∮ ∫
Riscrivendo
()
∇( )
∫ ∫ ∫ ∫
+ ⃑ = − −
()
∇( )
∫ ∫ ∫ ∫
+ ⃑ + + = 0
()
∇( )+
∫ + ⃑ + = 0
Dato che deve valere per qualsiasi volume possiamo scrivere che
()
∇( )+
+ ⃑ + = 0
()
∇( )=−
+ ⃑ −
Riscrivendo in maniera analoga anche lungo la componente x e y si ottiene
() lungo x e y scompare il termine della
∇( )=−
+ ⃑
forza peso perché abbiamo supposto che
la gravità agisca solo in direzione z
()
∇( )=−
+ ⃑
()
∇( )=−
+ ⃑ −
Riscrivendo in forma compatta Forma conservativa della quantità di moto
chiama anche equazione di Eulero
Spiegazione della formula Prodotto tensoriale del vettore
velocità con se stesso
Ora unendo le due cose si può riscrivere come
Forma primitiva della quantità di moto
()
∇( )=−
+ ⃑ −
( ) ( ) ( )
+ + + + = − −
() () ( ) ( ) ()
+ + + + + +
( )
+ =− −
Raccogliendo e semplificando si ottiene
( )=
+ + +
1.
() ( ) ( ))
(
+ + + = 0
2. (conservazione della massa = 0)
Quindi si ottiene che
=− −
In maniera analoga si ottiene
=−
⃑ Forma primitive dell’equazione di
= −∇p −
Eulero
=−
=− −
⃑
= −∇p −
Massa accelerazione Forze di superficie forze di volume
=
si noti come sia analoga a
rappresentazione tensoriale dello sforzo relazione che lega le faccie
∆
del tetraedro; dove è la
superficie inclinata del
tetraedro
-