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POSIZIONAMENTO:
il paziente deve stare fermo. È fondamentale un corretto posizionamento per riprendere buone
immagini dello scheletro appendicolare.
Necessario sedare o anestetizzare il paziente, in particolare quando sia necessario ottenere
proiezioni stressate o in caso il soggetto sia particolarmente agitato o addolorato.
Utilizzare i protocolli anestesiologici (spesso combinati) che consentono una rapida
eliminazione dei farmaci utilizzati.
L’anestesia del paziente va ricordato oltre a consentire l’ottenimento di immagini di buona
qualità consente anche di evitare l’esposizione del personale medico o paramedico ai raggi X
con semplici accorgimenti. Culle di gomma piuma, corde e sacchi di sabbia consentono di
posizonare il paziente correttamente.
Per evitare errori grossolani, ma che a volte possono diventare molto gravi, ottenere sempre
almeno due proiezioni ortogonali della struttura che vogliamo studiare.
In alcuni casi, è possibile non evidenziare lesioni grossolane sulla base di una sola proiezione
radiografica.
Sx del paziente è dx dell’immagine.
Proiezioni stressate:
In caso di traumi alle articolazioni o alle cartilagini di accrescimento (fisi) o in corso di
particolari patologie è indicato eseguire delle proiezioni stressate.
In particolare per le articolazioni si va a valutare lo stato dei tessuti molli che contengono
l’articolazione come ad esempio i legamenti collaterali o il legamento crociato craniale.
Tribial trast: apire se è fratturato o meno il carpo.
Indice di distrazione: quando riusciamo a togliere e separare le teste dei femori. Importante
perché dà le informazioni su un possibile sviluppo di displasia dell’anca.
Se si separano molto: molto lassi.
Per esame tarso: paziente decubito dorsale, si mette gomma piuma alla fine degli arti posteriori,
a 15°, astragalo (ossa tarso) sia visualizzabile.
Articolazione tarsocrurale, tra astragalo e tibia.
RADIOPROTEZIONE:
ionizzazione: radiazioni che trasportano energia sufficiente a produrre fenomeni di
ionizzazione nel mezzo attraversato con la formazione di una coppia di ioni mediante
allontanamento di un elettrone.
Ciò che ci interessa è l’espulsione dell’elettrone dal nostro atomo.
Radiazioni ionizzanti:
direttamente ionizzanti: dotate di carica e massa sufficiente a produrre coppie di ioni a seguito
di successive interazioni con gli atomi del mezzo attraversato: cessione progressiva dell’energia
fino ad essere completamente fermate;
indirettamente: cedono la propria energia vedi slides.
Alfa e beta ionizzanti non interessano noi, ci interessano raggi X e gamma.
Si propagano alla velocità del suono e trasportano energia sottoforma di fotoni.
Frequenza e lunghezza d’onda: indirettamente proporzionali.
Le radiazioni ionizzanti hanno potere di penetrazione diverso. Raggi x e gamma hanno natura
elettromagnetica e il potere di penetrazione è uguale. L’origine cambia: raggi x tubi radiogeni,
mentre raggi gamma nuclei di radioisotopi.
Alfa e gamma penetrano di meno, rimangono in superficie.
In merito alla radioprotezione si deve sottolineare che le macchine radiogene emettono solo
quando sono in funzionamento mentre i radioisotopi emettono sempre.
La radioattività o decadimento radioattivo è un insieme di processi fisico nucleari attraverso i
quali alcuni nuclei atomici instabili o radioattivi decadono in un certo lasso di tempo detto
tempo di decadimento in nuclei di energia inferiore raggiungendo uno stato di maggiore
stabilità con emissione di radiazioni ionizzanti in accordo ai principi di conservazione della
massa/energia e della quantità di moto.
Il processo continua più o meno velocemente nel tempo.
Tempo di vita e di dimezzamento cambia in base ai tipi di decadimento.
Le tre particelle, alfa beta e gamma hanno potere di penetrazione diverso, alfa minore con
energia più elevata, beta maggiore e gamma hanno invece insieme ai raggi x penetrazione
maggiore.
Coefficiente di attenuazione varia a seconda dell’energia incidente e dipende dalla densità e dal
numero atomico del materiale assorbente.
Effetti della radioattività ci dicono come interagiscono le radiazioni con la materia.
Entrano a contatto con la materia e trasferiscono la loro energia. Il trasferimento dell’energia
con la materia fa sì che avvengano delle ionizzazioni delle molecole e quindi la definizione di
radiazioni ionizzanti.
È un processo tramite il quale gli atomi acquistano o perdono il loro elettrone e diventano
carichi, quindi ioni.
La dose di energia assorbita dalla materia dà una caratterizzazione di questo trasferimento:
irrilevanti a molto dannosi in base a dose e tipo di radiazioni ricevuto.
Fonti naturali: raggi cosmici, radioattività del suolo, radioattività dell’aria e delle acque.
Mentre le fonti artificiali sono generatori di raggi x, isotopi radioattivi e rifiuti radioattivi.
Lavorazioni a rischio: anche il vet rientra.
Due tipi di irradiazioni: esterna: organismo o una parte di esso viene irradiato con una o più
sorgenti radianti che si trovano al di fuori di esso; interna: le sorgenti radianti sono state
introdotte e incorporate nell’organismo.
Ci sono modi per misurare questo tipo di esposizione e ci sono unità di misura specifiche: dose
assorbita, esposizione in Roentgen ma non si usa più, dose equivalente e dose efficace.
Quelle che ci importano sono le unità di misura del sistema internazionale;
dose assorbita in gray, dose equivalente ed efficace in sivert.
La dose assorbita cos’è?
È la misura della quantità di energia che la radiazione cede alla materia.
L’unità di misura nel S.I. è il gray che equivale all’assorbimento di 1 joule di energia per kg di
materia.
Dose equivalente: tiene conto del tipo di radiazione ed è data dal prodotto della dose assorbita
su un organismo o determinato tessuto moltiplicato per fattore che dipende dal tipo di
radiazione.
Sievert è l’unità di misura. Oltre a questo il millisievert.
Dose equivalente: dose assorbita moltiplicata per waiting factor.
La moltiplicazione ci dà la dose equivalente in sievert.
Dose efficace:
tiene conto anche dei tessuti che sono stati investiti dalla radiazione ed è la sommatoria su tutti
gli organi della dose equivalente relativa al singolo organo per il suo fattore di ponderazione
tissutale. Si tengono in considerazione i tessuti colpiti.
Sommatoria dose equivalente X fattore di ponderazione tessutale.
Si misura in sievert.
Danni: somatici o genetici.
Biologici:
- Stocastici (probabilistici)
- Non stocastico (graduati)
Non st: più aumento la dose più aumentano gli effetti.
Acuti, tardivi o cronici. Cambiano in base alla struttura che è colpita: dalla cute, eritemi cutanei
ad esempio.
Tardivi sul cristallino come lo sviluppo della cataratta o cronici come radiogremiti croniche.
Gli stocastici:
- Neoplasie
- Genetici
Superata una soglia si sviluppa una probabilità di ottenere patologie. Non è certa come cosa, ma
è altamente probabile.
Neoplasie:
- Leucemie
- K tiroide
- K mammella
- K polmone
- K cute
Mentre i genetici:
- Aborti spontanei
- Mortalità neonatale
- Malformazioni congenite e malattie nella prole.
Danni locali o generali:
somatici: locali cute midollo osseo mentre generali: depressione anoressia nausea e cefalea.
Attenzione ai danni genetici: sterilità, danni a cellule germinali con mutazioni genetiche e
aberrazioni cromosomiche.
Effetti chimico biologici: avviene un danno durante il ciclo di sintesi e di moltiplicazione, cioè
mitosi, metafase e a livello cellulare e molecolare ci sono effetti diversi. L’effetto indiretto perché
si formano probabilmente radicali, diretto invece quando c’è un danno a carico del dna.
Più grave se ci sono più danni in punti diversi.
Misure di radioprotezione che vedremo.ADDOME:
Dosi:
limiti delle esposizioni:
- lavoratori: un operatore non deve superare i 20 mSv/anno dose efficace
- Per il cristallino, per la dose equivalente, tenersi sotto i 150 mSv/anno
- Pelle ed estremità al di sotto di 500 mSv/anno.
Anche apprendisti e studenti sono regolamentati. Rientrano con la stessa classificazione
stabilita nei lavoratori.
- Zona controllata
- Sorvegliata
- Non classificata
Importante cercare di avere il più breve tempo di esposizione perché se riduci tempo riduce
quantità assorbita.
La distanza anche è importante perché la distanza anche se raddoppiata, l’intensità sarà di un
quarto.
Schermature fisse o mobili.
Dosimetri, scatole e guanti, cappe a decompressione d’aria, norme comportamentali e
segnaletica.
DPI: dispositivi di protezione individuali: indossati per proteggere da determinati rischi.
C’è l’obbligo di usarli sempre.
Spessore almeno 0.5 mm i camici.
Occhiali: non solo lenti davanti ma anche una porzione esterna che aumenta la protezione per
il cristallino.
Camici di piombo: danno protezione per ovaie soprattutto e gonadi nell’uomo.
Protezione tiroide c’è collare di piombo.
Guanti: anti raggi x.
Fondamentale: i nostri dispositivi di radio protezione ci difendono e proteggono dalle
radiazioni scarter: fascio primario e tutte le varie direzioni in cui sono dirette.
Se siamo con i guanti di piombo al di sotto del fascio primario e succede che esce il guanto di
piombo sopra il paziente, oltre che copro l’immagine e non va bene, l’altra cosa fondamentale è
che si devono le dita sotto, l’alone, perché il raggio primario passa, colpisce guanto, dita, ed esce
sotto. Le scarter che si formano una volta che le dita sono colpite, non solo non escono perché
protegge il guanto ma dalle IIarie prodotte. Rimbalzano ma all’interno, blocca l’uscita delle
IIarie, quindi è come se beccassi tripla dose.
STARE AL DI FUORI DEL FASCIO PRIMARIO.
Bisognerebbe andare ad usare dei guanti soprattutto per mani quando siamo a diretto contatto
col guanto di piombo, mettere quelli di lattice sotto, per ridurre contatto con la struttura, col
piombo, perché possono rilasciare.
Ovviamente è per reiterate esposizioni.
18-4-2024
Anatomia radiografica del torace.
Esame: mette radiografie e bisogna fare esame su quelle, descrivendole.
L’esame radiografico del torace fornisce informazioni diagnostiche importanti grazie all’elevato
contrasto fornito dal gas nel parenchima polmonare; il massimo del contrasto si ottiene con alti
kVp e bassi mAs; l’esame radiografico dovrebbe idealmente essere eseguito con il paziente al
picco dell’inspirazione per garantire il massimo de