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SOLUBILITA’ = concentrazione del SOLUTO nella soluzione SATURA (equilibrio dinamico)
= dipende dal bilancio tra due fattori
→ naturale tendenza al disordine (fattore entropico)
→ forze intermolecolari (fattore energetico)
= Molarità, molalità, percentuale in massa, frazione molare
● PROPRIETA’ COLLIGATIVE: proprietà fisiche delle soluzioni che dipendono dalla concentrazione
del soluto e NON dalla tipologia di soluto. Considerate per soluzioni
ideali (forze intermolec del soluto uguali a quelle del solvente)
1) ABBASSAMENTO TENSIONE DI VAPORE:
Legge di Raoult: la tensione di vapore del solvente in presenza di un soluto non volatile è
proporzionale alla frazione molare del solvente stesso. P = Xsolvente x P°
P = tensione di vapore del solvente nella soluzione
Xsolvente = frazione molare del solvente
P° = tensione di vapore del solvente puro
Le molecole del soluto “bloccano” parte della superficie, riducendo così la velocità con la quale le
molecole del solvente possono fuggire.
Se soluto e solvente sono sostanze SIMILI: pT =pA +pB = xApA ° + xBpB °
2) INNALZAMENTO
EBULLIOSCOPICO:
3) ABBASSAMENTO
CRIOSCOPICO:
4) PRESSIONE OSMOTICA
→ Osmosi: flusso di solvente dentro una soluzione attraverso una membrana semipermeabile.
→ Pressione osmotica: pressione occorrente per porre fine al flusso netto del solvente attraverso
una membrana semipermeabile. La pressione osmotica è proporzionale alla concentrazione
molare del soluto nella soluzione.
Legge di Van’t Hoffe: ( pigreco = pressione osmotica)
→
● SOLUTI 1) ELETTROLITI: si dissociano formando IONI (FORTI, si dissociano completamente,
DEBOLI, si dissociano parzialmente)
→ 2) NON ELETTROLITI: non si dissociano, non formano ioni
CAPITOLO 7: termochimica
● ENERGIA CHIMICA = energia associata alla formazione e trasformazione dei composti
= capacità di compiere lavoro, trasferimento di energia dovuto all’azione di
forze MACROSCOPICHE (osservabili)
oppure
capacità di fornire calore, trasferimento di energia dovuto all’azione di
forze a livello MOLECOLARE
= caloria: quantità di energia necessaria per alzare di 1 C la T di 1 g di H20
alla pressione standard (1 cal = 4,186 Joule)
= potere calorifero: quantità di energia liberata dalla combustione
completa di una massa unitaria di combustibile ( J/Kg ,
J/m3 )
● CALORIMETRIA: misura del flusso di calore
→ CAPACITA’ TERMICA = quantità di calore richiesto per aumentare la temperatura di 1 °C
(proprietà estensiva)
→ CAPACITA’ TERMICA MOLARE = capacità termica di una mole di una sostanza pura
(proprietà intensiva)
→ CALORE SPECIFICO = capacità termica di 1 grammo di sostanza (proprietà intensiva)
● FUNZIONE DI STATO = proprietà del sistema che dipende esclusivamente dallo stato
termodinamico in cui questo si trova. (V, T, P, Energia, Altezza).
La variazione di una qualsiasi funzione di stato è indipendente dal cammino
percorso.
● TERMOCHIMICA = studia calore emesso/assorbito nel corso delle reazioni.
→
= sistema ASSORBE calore reazione ENDOtermica
→
sistema PRODUCE calore reazione ESOtermica
= il calore scambiato è uguale alla variazione della funzione di stato ENTALPIA
● ENTALPIA = funzione di stato, proprietà estensiva (dipende da quantità di sostanza)
= dipende dallo stato di aggr. di reagenti e prodotti (entalpia reazione inversa ha
stesso valore MA segno opposto)
NB: l’energia interna è funzione di stato!
CALORE E LAVORO NO !
● ENTALPIE DI REAZIONE
1) se l’equazione è moltiplicata per un fattore (es X2) anche l’entalpia va moltiplicata
2) se si inverte l’equazione, il valore di entalpia cambia di segno
● PREVISIONE ENTALPIE DI REAZIONE
→
1) rottura di un legame assorbimento di energia
→
2) formazione di legame produzione di energia
3) legame sigma più forte del pi-greco
● ENTALPIA STANDARD DI FORMAZIONE = entalpia standard di reazione relativa alla formazione di
una sostanza a partire dai suoi elementi considerati
nella fase STABILE
= si esprime in KJ/mole
= entalpia di formazione nella fase stabile in condizioni
standard è ZERO (es: C, grafite ZERO)
● LEGGE DI HESS = deltaH della reazione è uguale alla somma dei deltaH nei singoli steps
CAPITOLO 8: equilibri
LEZIONE 12: Equilibrio chimico
● NON sempre le reazioni avvengono completamente
→ 1) inizialmente si ha una diminuzione dei reagenti e un aumento dei prodotti
→ 2) dopo un certo tempo le moli dei componenti raggiungono dei valori costanti
● VELOCITA’ DI REAZIONE = il cambiamento della concentrazione di una specie chimica nel tempo
→ derivate cambiano repentinamente perché i reagenti inizialmente devono collidere,
più reagenti = più collisioni = più velocità di reazione, poi reagenti si consumano
e la velocità diminuisce fino a raggiungere l’EQUILIBRIO (v1 = v1-)
Perciò all’equilibrio: 1) le concentrazioni di reagenti e prodotti rimangono invariate
2) la velocità della reazione in un senso e la velocità della
reazione nel senso opposto sono uguali
●
LEGGE DI AZIONE D MASSA = Al numeratore vi è il prodotto delle concentrazioni dei “prodotti”
elevate a potenza pari al coefficiente stechiometrico
= Al denominatore vi è il prodotto delle concentrazioni dei “reagenti” elevate a
potenza pari al coefficiente stechiometrico
➔ La costante di equilibrio indica il verso in cui procederà la reazione
• Kc > 10^3 = l’equilibrio favorisce nettamente i prodotti
•Kc < 10^-3 = l’equilibrio favorisce nettamente i reagenti
•10^-3 < Kc < 10^3 = l’equilibrio non favorisce fortemente né i prodotti, né i reagenti
● KP = per gli equilibri in fase gassosa è spesso utile scrivere la costante di equilibrio in termini
delle pressioni parziali dei gas invece che delle concentrazioni
● Qc = se una reazione non è all’equilibrio, si può determinare in che verso debba procedere per
raggiungere l’equilibrio, attraverso il calcolo del quoziente di reazione Qc
.
● PRINCIPIO DI DE CHATELLIER = quando un sistema all’equilibrio chimico viene perturbato
mediante una variazione delle condizioni di reazione esso
modifica la propria composizione all’equilibrio in modo da
opporsi a tale variazione
1) VARIAZIONE CONCENTRAZIONE
* aggiungo PRODOTTO = equilibrio si sposta verso reagenti
* aggiungo REAGENTI = equilibrio si sposta verso prodotti
* tolgo PRODOTTO = equilibrio si sposta verso prodotto
* tolgo REAGENTI = equilibrio si sposta verso reagenti
2) VARIAZIONE PRESSIONE
* AUMENTO di pressione = equilibrio si sposta verso DIMINUZIONE DI MOLI
* DIMINUZIONE di pressione = equilibrio si sposta verso AUMENTO DI MOLI
3) VARIAZIONE TEMPERATURA
* se T viene AUMENTATA = esotermica si sposta a SINISTRA
= endotermica si sposta a DESTRA
* se T viene DIMINUITA = esotermica si sposta a DESTRA
= endotermica si sposta a SINISTRA
( Se l’equilibrio interessa liquidi o solidi puri, la loro concentrazione si può inglobare nella costante )
● AUTOPROLISI ACQUA = in acqua è sempre presente l’equilibrio di dissociazione/associazione
delle molecole di acqua
● REAZ DI PRECIPITAZIONE ( KPS ) = i solidi si sciolgono in
acqua quando gli ioni o le molecole che li compongono sono individualmente attratti dalle
molecole di acqua e si allontanano dal solido ● SOLUBILITA’
1) EFFETTO DELLA STRUTTURA SULLA SOLUBILITA’: “il simile scioglie il simile”
* SOLVENTE POLARE = L’acqua può partecipare a legami determinati :
- da interazioni dipolo-dipolo indotto (es. gas atmosferici)
- da interazioni dipolo-dipolo
- da interazioni ione-dipolo (composti ionici)
- da legami a H (è un fattore primario per sciogliere composti organici)
* SOLVENTE APOLARE = solvente e soluto sono legati da forze di dispersione deboli e di
entità confrontabile: si instaurano forze di attrazione tra le
molecole di entrambi
2) EFFETTO DELLA TEMPERATURA SULLA SOLUBILITA’
* SOLIDI ionici e molecolari sono PIU’ solubili all’AUMENTARE della temperatura
* GAS diventano MENO solubili all’aumentare della temperatura
3) EFFETTO DELLA PRESSIONE SULLA SOLUBILITA’
la solubilità di un gas in un liquido è direttamente proporzionale alla pressione parziale
esercitata dal gas sulla soluzione ( Legge di Henry )
● Soluzioni conducono corrente elettrica ?
→ SOLUTI IONICI CONDUCONO (energia liberata da legami ione-dipolo, ioni non riescono
→
a ricostruire il solido corrente passa)
→ SOLUTI MOLECOLARI NON CONDUCONO (energia liberata dai legami H compensata,
molecole intatte, non passa corrente)
LEZIONE 13: Acidi e basi
ARRHENIUS
1) → composti neutri che dissociandosi in acqua danno ioni idrogeno sono acidi
→ composti neutri che dissociandosi in acqua danno ioni idrossido sono basici
BRONSTED-LOWRY
2) → acido = sostanza che è capace di donare uno ione idrogeno (protone)
→ base = sostanza che è capace di accettare uno ione idrogeno
CONIUGATI
● = questa definizione non è vincolata alla presenza del solvente perciò la presenza di
acidi implica la presenza di basi e viceversa
ACQUA
● pH = - log [H3O+]
●
pOH = - log [OH-]
NEUTRALIZZAZIONE
● = reazione acido-base che produce una soluzione di un sale e acqua
COSTANTI ACIDI E BASI
● = la costante di acidità Ka misura l’attitudine di un acido a cedere
protoni
= la costante di basicità Kb misura l’attitudine di una base ad
accettare protoni
→ quanto più un acido è forte tanto più la sua base coniugata è debole, e viceversa
(Ka x Kb = Kw)
→ ANFOTERI: una sostanza che può comportarsi SIA da acido che da base (ACQUA)
LEWIS
3) → acido = specie che può formare un legame covalente accettando una coppia di e-
→ base = specie che può formare un legame covalente donando una coppia di e-
STRUTTURE e ACIDITA’/BASICITA’
1) IDRURI NON METALLICI = un composto risulta un acido forte quanto più la differenza di
elettronegatività tra X e H è elevata
= un acido è forte se il legame X-H diventa più debole e ciò si verifica
quando le dimensioni atomiche aumentano
2) OSSIACIDI = l’acidità degli ossiacidi aumenta all’aumentare del numero di atomi di ossigeno
legati all’atomo centrale
3) SALI = a) provenienti da acidi e basi FORTI NaCl (pH=7)
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