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COORDINATE
Se sono in 1 dimensione 1 etichetta
Se sono in 2 dimensioni 2 etichette
Se sono in 3 dimensioni 3 etichette
Il metodo delle coordinate sostituisce ai punti i numeri, e lo studio delle proprietà
geometriche delle figure viene trasportato nel dominio del calcolo algebrico; in altre parole,
si studia la geometria mediante l'algebra (geometria analitica).
La definizione generale ": un sistema di coordinate nello spazio 1D, 2D o 3D " identificato
tramite un numero, una coppia o una terna di numeri che garantiscano la definizione
univoca del punto P.
La scelta di un sistema di coordinate piuttosto che un altro " del tutto irrilevante, dato che
sono note le trasformazioni analitiche tra i diversi sistemi.
Coordinate geografiche: latitudine e longitudine
Sistemi di coordinate
70
Sistemi di coordinate - cartesiane
93
Relazione tra coordinate cartesiane ed ellissoidiche
RN = raggio normale di curvatura
94
Trasformazioni tra sistemi di riferimento: caso 2D
In due dimensioni si fissano:
origine
orientamento
scala
La trasformazione generale " quindi una
rototraslazione con variazione di scala
x ' x y sinα
=λ [cosα + ]+x
y '= λ – x α+ y cos α]+ y
[sin
E’ determinata quando si conoscono i 4 parametri : x , y , a, λ
0 0
95
Per calcolare le coordinate " necessario:
definire e materializzare un sistema di riferimento
misurare grandezze
esprimere le coordinate in funzione delle misure
NB: le coordinate dipendono dal sistema di riferimento, mentre le grandezze geometriche
no!
Per ogni oggetto in teoria posso definire un sistema di riferimento (sistema di riferimento
locale).
Per una rappresentazione unica si deve definire un sistema unico (sistema di riferimento
globale).
RILIEVO ALTIMETRICO
Schema del rilevamento topografico tradizionale: componente verticale
96 -3 -3 2
1mGal = 10 Gal = 10 cm/s 2
(gravità terrestre 1000 Gal 9.81 m/s circa)
≈ ≈
Per definire il geoide " necessario introdurre i concetti di campo gravitazionale e
accelerazione centripeta che determinano le principali forze agenti su masse a riposo sulla
superficie terrestre.
97
Il potenziale della gravità terrestre " dato da:
Il campo gravitazionale ":
La direzione di questo vettore definisce la direzione della verticale.
Il campo di gravità " un campo conservativo, perciò, si possono definire le superfici
equipotenziali e le linee di forza.
Superfici equipotenziali S: W(P) = potenziale della gravità = costante; NON sono tra loro
parallele.
Linee di forza = linee perpendicolari alle superfici equipotenziali (sono linee a doppia
curvatura).
Il geoide " una delle superfici equipotenziali del potenziale di gravità (livello medio dei mari).
Viene stimato da dati di gravità (a terra o da satellite). In particolare, viene calcolata
l’ondulazione del geoide = altezza del geoide rispetto ad un ellissoide di riferimento lungo la
perpendicolare all’ellissoide stesso.
Quota ortometrica
Quota ortometrica H = lunghezza dell’arco (lungo la linea di forza) dal punto P al geoide (non
" una linea retta) = coordinata altimetrica del punto P.
98 Non " possibile misurare direttamente le quote dei
punti, ma tramite operazioni di livellazione vengono
misurati i dislivelli cio" le differenze di quote; a tale
scopo " necessario conoscere almeno la quota di un
punto per poter derivare la quota di altri punti.
Questo punto di quota nota rispetto al geoide " definito
tramite un mareografo; il mareografo " posto all'interno
di un porto e alloggiato in una piccola costruzione.
Mareografo: identifica un punto sul geoide = punto di derivazione delle quote
In Italia ci sono 3 mareografi ufficiali.
Rete livellazione nazionale
Rete altimetrica 1D
Realizzata dall’IGM
Si sviluppa lungo le arterie stradali (circa 18000 km)
E’ continuamente aggiornata (monitoraggio subsidenze, ...)
Lungo questa rete sono posizionati i punti di quota nota
detti capisaldi:
– Caposaldi fondamentali (disposti alla distanza di 25km)
– Caposaldi principali (disposti alla distanza di 3km)
– Caposaldi di linea (disposti alla distanza di 1 km)
99 T
N = h H =
− γ
N = ondulazione del geoide
Deviazione della verticale = deviazione della verticale = n-n’ = (ξ,η)
ε ε
Rappresentazione geoide: espansione in armoniche sferiche
100
I modelli di geoide
Modelli globali: in termini di serie di armoniche sferiche
Modelli regionali: in termini di quote geoidiche grigliate
Risoluzione spaziale dei modelli
globali
Risoluzione spaziale =[180 / L]
101
Rilievo altimetrico
Misura di dislivelli
La quota di un punto " riferita a una superficie fisica (GEOIDE) e non a una superficie
geometrica (ellissoide)
Nel “campo topografico” il geoide " approssimato con un piano a lui tangente, la linea di
forza " approssimata con un segmento.
Dislivello ortometrico
La misura diretta di una quota non " possibile. Definito un punto di quota nulla, si misurano i
dislivelli.
Si realizza un piano “orizzontale”. Si misura la distanza tra questo piano e il punto A tA e la
distanza tB, la loro differenza " il dislivello tra
102 (t -t ) = dH
A B AB
LIVELLAZIONE
La misura avviene mediante le letture fatte su due stadie graduate verticali (battuta di
livellazione).
Si misura la differenza tra i segmenti individuati sulle stadie dall’asse di collimazione (che
individua una visuale orizzontale).
indipendente dalla distanza:
geometrica
o idrostatica
o barometrica
o
dipendente dalla distanza
tacheometrica o distanziometrica (teodolite + distanziometro)
o trigonometrica (teodolite + distanziometro di grande portata, stima rifrazione)
o
IL LIVELLO
Si utilizza un livello a cannocchiale che realizza una visuale orizzontale.
Cannocchiale topografico
Traversa che può ruotare attorno all’asse a1
Basamento dotato di viti calanti livella sferica
103
Il livello permette di materializzare un asse di collimazione orizzontale.
Le stadie (aste centimetrate) sono messe in verticale (mediante bolla sferica) sui punti di cui
si vuole valutare la quota.
Messa in stazione = rendere verticale l’asse a dello strumento
1
Condizione di messa in stazione:
• centramento della livella sferica (basamento)
• centramento della livella torica (se esiste " sul cannocchiale)
Messa in stazione simile alla messa in stazione del teodolite (verticalità di un asse =
orizzontalità di un piano)
LE LIVELLE
Strumento per valutare la VERTICALITA’ di un ASSE (o l’ORIZZONTALITA’ del piano a esso
perpendicolare).
Sono fiale di vetro riempite parzialmente di liquido volatile (alcool) per cui nella parte alta si
forma una bolla di vapori saturi.
La superficie del liquido che delimita i vapori si dispone sempre orizzontalmente.
Livella sferica: la superficie interna superiore della fiala " a forma di calotta sferica.
Livella torica: la superficie interna della fiala " a forma di toro.
Livella sferica: " una fiala a tronco di cilindro che termina con una
calottina sferica contenente fluido in parte allo stato gassoso.
La livella " centrata quando la bolla " inscritta nel cerchietto iscritto sulla
livella.
Sensibilità: " l’angolo n al centro della sfera corrispondente allo
spostamento della bolla di 1 mm. Più " basso più " sensibile la livella.
10’’ per livelli di buona qualità.
104
Per equilibrio idrostatico la tangente nel punto di mezzo della bolla si dispone su un piano
orizzontale.
Per rendere orizzontale il piano di appoggio basta centrare la bolla rispetto alla graduazione
della calotta.
Livella torica: analogamente alla livella sferica contiene fluido (alcool) in parte allo stato
gassoso. Permette di rendere orizzontale un asse. E’ 50 volte più precisa di una livella sferica.
Sulla fiala " incisa una graduazione simmetrica rispetto a uno zero centrale.
Tangente nel punto di mezzo della graduazione " la tangente centrale della livella.
Quando la bolla " simmetrica rispetto allo 0 si ha che la custodia " su un piano orizzontale.
Deve essere centrale anche dopo una rotazione di 180°.
Verticalizzazione = rendere un piano orizzontale
1. Si orienta la livella torica in direzione di due viti calanti (u1 e
u2) e si centra la bolla con il movimento simultaneo ed inverso
di queste ultime (una sale, l’altra scende della stessa quantità).
2. Si dispone la livella torica in direzione della terza vite e si
centra la bolla ruotando solo questa vite.
105
Non sempre i livelli sono dotati di livella torica.
Autolivello: il cannocchiale " legato rigidamente alla traversa, ma l’asse di collimazione "
mantenuto in posizione orizzontale, mediante un sistema pendolare (compensatore),
indipendente dalla posizione del cannocchiale. Raggiunge l’orizzontalità con un s.q.m. che
varia da ± 0.1” a ± 0.2” (0.5 mm su 1000 m).
Condizione di rettifica: il compensatore rende orizzontale l’asse di collimazione.
Classificazione dei livelli: σ ≥
1. livelli di bassa precisione o da cantiere: 5 mm
k ≤ σ ≤5 mm
2. livelli da ingegneria 2 mm k
≤ σ ≤ 2mm
3. livelli di precisione 1 mm k
σ 1mm
4. livelli di alta precisione (*)
<
k
= sqm chilometrico (errore quadratico medio su un tratto di 1 km). I punti tra cui si calcola
σ k
il dislivello con una battuta di livellazione devono essere ad una distanza limitata.
(*) Sono strumenti con: livella torica o sistema autolivellante di alta sensibilità:
cannocchiale con alto ingrandimento luminosità
lamina piano parallela
stadia graduata in nastro di invar
LE STADIE
Sono aste centimetrate (o mezze-centimetrate) lunghe 2-4 metri.
Per livelli di precisione le stadie sono custodie di acciaio o legno, contenente un nastro di
acciaio di invar centimetrato (la dilatazione termica influisce sul risultato). L’acciaio invar ha
una dilatazione di 0.1 mm per una escursione termica di 20°.
Hanno una LIVELLA SFERICA per poterle rendere verticali. Possono avere un treppiede. Nella
parte inferiore hanno una testa emisferica per poter essere posizionate sul punto in esame.
Errore legato alla LETTURA della misura: σ
a stima (distanza massima= 40-50 m) » ± 1,5 mm
L
microme