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LE FIERE

La Fiera era un grande mercato che si svolgeva in un borgo conosciuto, spesso all’esterno

delle città murate o in città specifiche, dove venivano comprate e vendute merci spesso a

livello internazionale. Essere sede della fiera era il modo in cui le città ottenevano diritti e

garanzie da parte dei detentori del potere politico.

Tradizionalmente le fiere erano legate a momenti importanti della vita di allora, come le

ricorrenze dei Santi, la fine della raccolta del grano o la transumanza del bestiame.

I Signori locali per lo svolgimento delle Fiere concedevano l'esenzione dai dazi e altri

privilegi, rendendo così più convenienti i prezzi delle merci. Questo privilegio creava un

notevole afflusso di compratori, anche dai paesi vicini.

6 marzo 2023

Le fiere erano importanti per ragioni fiscali, i prodotti scambiati alle fiere erano prive di

dazi e quindi costavano meno. Le fiere erano grandi momenti di scambio. Oggi esistono

le fiere? È una grande vetrina. In fiera ci sono i modelli nuovi in genere, quindi servono per

informare il pubblico in generale e sopratutto informare quelli che poi a loro volta li

acquisteranno per andare a rivederli (i rivenditori).

Perché la città ha avuto questo grande ritorno sui cambiamenti dei costumi?

Jane Jacobs (autrice americana) scrive un libro sulle grandi città americane cercando di

spiegare l’ecologia di queste città, che son diverse dalle città italiane dell’800 ma che

hanno comunque delle caratteristiche in comune.

specie di diversità suscitata dall’ambiente urbano, poggia sul fatto che nelle città

“Ogni

vengono a trovarsi a stretto contatto tra loro un grand numero di persone rappresentanti

una vastissima gamma di gusti, capacità, esigenze, produzioni, manie e desideri” - Jane

Jacobs—> questa frase ci dice che la città è un luogo in cui si aggregano persone

diverse, però Jacobs ci dice anche che le diversità sono create dall’ambiente urbano,

perché? Cosa manca in ambienti + piccoli, nelle campagne ad esempio? Manca la

capacità di diventare una massa sufficiente a richiamare l’offerta. Manca qualcuno che

chiede quel bene o servizio.

Es. Animali domestici: Milano è invasa di offerta per animali domestici, di fianco

all’Esselunga c’è Arcaplanet che è grosso + o - come Esselunga; in Arcaplanet ci sono

cappottini, giocattoli, cibo per gli animali… Perché abbiamo tutti questi negozi per

animali, perché abbiamo + animali domestici di quanti ce ne siano mai stati, ci sono

anche delle professioni legate agli animali domestici; dogsitter o catsitter, che sono dei

lavori inimmaginabili in un contesto che non sia urbano. Questo genere di domanda per

essere soddisfatto ha bisogno di una certa quantità di offerta che fuori dalla città non c’è.

Es. La moda: alcuni accessori oggi noi li consideriamo necessari, da avere. Come le

cover dei cellulari, noi siamo circondati da questi negozi per le cover.

Es. Mercato della ristorazione

Non tutti i prodotti devono piacere a tutti, non c’è mai la rincorsa al gusto universale, ma

la maggior parte dei prodotti incontrano un certo numero di persone e perché la

produzione sia sostenibile, ci deve però essere una certa quantità di richiesta, di

domanda, da parte del target di riferimento. La città quindi è il luogo del desiderio, la città

è il luogo dove ci si organizza per rispondere ai desideri crescenti dei consumatori.

Dialogo Re Lear con le sue figlie

Per un re le questioni di status sono importanti per non finire ad essere alla mercé delle

sue figlie. Le figlie le chiedono a che cosa gli servono i servi e lui dice: se tutti dovessero

limitarsi al bisogno, cioè a quello che ci serve per vivere, per stare al mondo, allora le

necessità delle persone sarebbero poche (questa è di sostanza la base del lusso). Lui

dice che anche il mendicante si porta dietro qualcosa di superfluo, qualcosa che non

serve alla sua sopravvivenza come il cane, dei libri, le sigarette (oggi). Senza cose

superflue dice Re Lear, la vita degli esseri umani sarebbe come quella delle bestie. Le

bestie, allo stato brado non quelle domestiche, non hanno cose superflue, vivono

cercando ciò di cui hanno bisogno. Lear dice alle figlie che quelle vesti bellissime che loro

hanno addosso, non servono per soddisfare un bisogno, perché per coprirsi dal freddo

basterebbe un sacco.

Questo discorso rientra nel dibattito storico sul lusso e su quello che effettivamente è

lusso.

Qualche anno dopo un medico olandese che si trasferisce in Inghilterra, Bernard

Mandeville, scrive un poema il cui scopo è dimostrare che “comportamenti”/esigenze

private hanno delle ripercussioni positive sulla società e che cercare di eliminare lusso,

vanità potrebbe portare anche alla fine della crescita economica e prosperità.

IL LUSSO SECONDO BERNARD MANDEVILLE

La posizione di partenza sul lusso è quella degli antichi: il fatto che l’uomo trova la sua

virtù nel contenimento dei suoi desideri rifiutando gli acquisti inutili ed esagerati ad

esempio ecc.

Il lusso di solito è considerato qualcosa di negativo.

Il lusso è aggiungere un qualcosa in +, una merce, un servizio.

Rapporto città e campagna: in campagna si produce il cibo che non si produce in città, in

città c’è la domanda necessaria per far vivere la produzione di determinati beni e servizi.

Idea di inversione città - campagna—> le campagne hanno un regime di divisione della

terra per cui la loro produzione è inefficiente perché le terre sono proprietà di pochi grandi

proprietari che però non sono in grado di lavorare effettivamente le terre ed estrarre la

loro massima capacità. Storicamente le terre diventano + produttive perché prima si

sviluppano le città e quando si sviluppano le città accadono due cose:

• Nasce la grande classe mercantile che desidera comprarsi una casa in campagna per

trascorrere le vacanze lì però anche se vanno lì per quello si portano dietro la loro

mentalità che tende all’efficienza, alla ricerca di migliorie

• Ma se le terre erano dei proprietari terrieri, come fa la classe mercantile ad averle? Ad

Le città importano beni di lusso

ottenerle? vedono un evoluzione costante dei

consumi e siccome anche i grandi proprietari terrieri sono tentati da questi beni di

lusso, per poterli acquistare dovranno cedere pezzi delle loro proprietà terriere.

Quindi prima la città e poi la campagna: inversione rispetto al pensiero di prima

I COMUNI

I comuni si sviluppano dopo l’anno 1000 a partire da alcuni fattori:

1) Necessità di protezione

2) Opposizione al sistema feudale

3) Debolezza del sistema feudale che permette la nascita degli auto-governi

4) Presenza di un vescovo

5) Nascita associazioni per la difesa dei diritti comuni

6) Compilazione delle relazioni commerciali e sociali

LA MODA IN CITTA’

Una delle forme + evidenti di consumo di lusso è la MODA. La moda ha bisogno di nuove

opzioni e idee ed è qualcosa che nasce in città. Una delle prime cose che accade è la

differenziazione tra abbigliamento maschile e femminile, si abbandona l’idea della tunica

lunga come vestito che va bene sia per l’uomo che per la donna. Gli abiti eleganti di quel

periodo.

Abbigliamento dell’ 300 In Italia nel 300 comincia ad esserci questa costante

differenziazione

Guardando gli abiti ci si può accorgere anche dello

status delle persone, che poi è la caratteristica dei vestiti

anche oggi. Nascono diversi tipi di abiti a seconda delle

necessità: necessità di lavorare esempio e quindi ci si

sporca di +.

Questo genere di oggetti nasce in un ambiente urbano.

—> Cos’altro avviene negli ambienti urbani di

quell’epoca? Avviene un cambiamento innanzitutto ovvero la condanna degli interessi nei

prestiti economici (pratica usata nel mondo ebraico). Condanna = non prestare con

interessi

Importanza degli interessi sta nel fatto che senza di quelli potrebbero investire solo

persone che le risorse già le hanno e comunque possono investire solo le risorse che

hanno a disposizione. Gli interessi permettono di avere un guadagno e quindi una ragione

per investire, per prestare denaro. Il mondo senza interessi sarebbe + stazionario. In un

mondo in cui la vita finanziaria è vista come un qualcosa di peccaminoso e sanzionata

dalla religione, questa attività funzionaria sarà molto inusuale, non ci sono le grandi

banche ma gli strozzini a cui le persone si rivolgono per chiedere prestiti.

iniziano a nascere le grandi banche,

Negli ambienti urbani invece i banchieri, mercanti

cambiamento

su lunga distanza, finanzieri ecc. quello che avviene in quegli anno è un

della prospettiva sui prestiti con interesse e sul prezzo (sul valore dei beni scambiati).

Queste intuizioni risalgono ad un francese il cui nome italianizzato è Pietro di Giovanni

Olivi il quale è il primo a sviluppare intuizioni di questo tipo che poi saranno portate avanti

da altri religiosi (monaci, sacerdoti…).

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ESERCITAZIONE

Nota design di James Hansen

Inserire le fonti delle informazioni

Cosa mettere?

- Who

- What

- When

- Where

- Why

Di cosa stiamo parlando e perché ne stiamo parlando, perché è da considerare un

elemento iconico del made in Italy, spiegare il perché della nostra scelta.

Chi l’ha progettato, chi l’ha disegnato, chi l’ha costruito.

—> Chiarire subito: di cosa stiamo parlando, WHO, e perché rientra nello stile

Italiano. Valentino es. perché è un colore che non esisteva, lo crea Valentino e poi

diventa un colore anche copiato ecc. mettila giù un po’ così, è un idea.

Altro lato del chi/WHO: i consumatori , chi è il mercato a cui si rivolge, che lo

compra.

QUANDO E DOVE—> contesto in cui nasce e si diffonde. Non perdere di vista

inserire i numeri

l’economia, dobbiamo per spiegare la nascita e il successo di

quel prodotto.

Materiali utilizzati per creare, perché si usa quel materiale lì, come si realizza,

produce e consuma quell’oggetto—> rosso Valentino usato su tutti i tipi di tessuto,

è un colore, usato sugli abiti di haute couture ma anche

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
40 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SerenaT03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia e cultura del made in Italy e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Mingardi Alberto.