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TEORIE DELLA PERSONALITÀ

La teoria psicoanalitica di Freud (1923)

Secondo Freud siamo formati da 3 parti:

  • Es: la parte sommersa legata alle pulsioni; è il nostro serbatoio di energia, di spinta vitale. È la parte che ci consente di attivarci, in quanto risponde al principio di piacere, ovvero la gratificazione immediata e l’evitamento del dolore. Se non governato, l’es può provocare danni (es. muore un parente, l’es mi fa pensare all’eredità: gratificazione immediata, evitamento del dolore).
  • Io: la parte più consapevole governata dal principio di realtà. L’io ci fa interagire col mondo esterno tenendo a bada gli aspetti pulsionali dell’es; all’io appartengono coscienza e coscienziosità, quindi decide se attivare o meno gli impulsi dell’es (es. in una situazione in cui potrei rubare facilmente, l’es mi dice di farlo perché guadagnerei, ma l’io ci ferma).

perché ragiona).- la norma interna, la coscienza morale, i divieti sociali, provenienti dall'educazione che ciSuper-io:viene data (sviluppato da bambini); alcuni ce l'hanno più marcato e altri meno. Il super-io giudica,quindi, gli atti e i desideri istintivi dell'es, bloccando alcune nostre azioni.La classificazione dei tratti di Allport (1961)Allport attua un tentativo di individuare degli aspetti, dei tratti, che possano classificarci.I tratti sono proprietà neuropsicologiche che ci definiscono, sia dal punto di vista osservabile delcomportamento (→ se conosco qualcuno posso prevedere il suo comportamento), sia rispetto ai contesti;essi definiscono il nostro comportamento.Allport attua una ricerca psicolessicale su 18.000 parole per individuare quelle che si dividevano indeterminati cluster e che potevano indicare caratteristiche stabili di personalità, individuando così i tratti.Emergono, così, tre tipologie di

  • tratti: - tratti a cui riconduciamo le attività del soggetto; essi hanno un'influenza unificante
  • Tratti cardinali: sul comportamento talmente forte da far ricondurre tutti i comportamenti del soggetto a un unico tratto es. la compassione di Madre Teresa.
  • Tratti centrali: tratti essenziali che definiscono la personalità, differenziando un individuo da un altro; essi sono coerenti e costanti nel tempo es. intelligenza, onestà, timidezza, gentilezza.
  • Tratti secondari: tratti con un'influenza minore sulla coerenza comportamentale di un individuo, sono incoerenti nel tempo o di superficie, e quindi più difficili da osservare es. gusti, preferenze.
  • <16fattori>
  • Fattore = grande categoria specifica con determinate caratteristiche.
  • Cattel parte da Allport e identifica 16 dimensioni bipolari di tratti costituenti la personalità:
    1. Distaccato, freddo
    2. Superficiale, inintelligente
    3. Immaturo
    1. labile
    2. Deferente, mite
    3. Rigido, depresso
    4. Incostante, volubile
    5. Timido, impacciato
    6. Duro, realista
    7. Fiducioso, tollerante
    8. Convenzionale, pratico
    9. Ingenuo, sprovveduto
    10. Tranquillo, sicuro
    11. Conservatore, tradizionalista
    12. Dipendente, imitativo
    13. Indolente, incontrollato
    14. Rilassato, placido

    Questo ha aperto la porta a una serie di studi che si sono perfezionati fino ad arrivare ai Big Five.

    I Big Five

    Ognuno di noi è composto da questi 5 fattori, ma a livelli diversi.

    1. Estroversione: socievolezza, allegria, emozionalità positiva, socialità introversione.
    2. Amicalità: capacità di cooperare, essere gentili, cortesi, sensibili verso i bisogni dell'altro ≠ indifferenza, insensibilità, ostilità, egocentrismo.
    3. Coscienziosità: perseverare verso gli obiettivi o ideali in cui si crede, essere affidabile, iniziare e responsabile, autodisciplina.
    approssimazione, portare a termine i compiti, essere disattenzione, impulsività. (4) Nevroticismo: essere vulnerabili, insicuri, instabili emotivamente; più facile incorrere in tendenze depressive e ansiose. (5) Apertura alle esperienze: creatività, originalità, anticonformismo, nuove idee ed esperienze (es. assaggiare nuovi cibi o prendere strade diverse per andare in uno stesso posto), apertura verso il conformismo, mancanza di creatività e originalità. fatto di poter cambiare idea/posizione. COMUNICAZIONE INTERPERSONALE La comunicazione interpersonale coinvolge le caratteristiche psicologiche degli interlocutori. Ogni individuo reagisce al contenuto esplicito di quello che un'altra persona dice, ma cerca anche di "afferrare" il reale significato del messaggio, interpretando i vari indizi (linguaggio del corpo, tono della voce, intensità espressiva, momento scelto, forma utilizzata). Infatti,aggressiva. La persona assertiva è in grado di esprimere le proprie opinioni e sentimenti in modo chiaro e rispettoso, senza offendere gli altri. La persona passiva, al contrario, tende a evitare conflitti e a non esprimere le proprie opinioni, lasciando spazio agli altri. La persona aggressiva, invece, si impone sugli altri e non tiene conto dei loro sentimenti o punti di vista. La comunicazione assertiva è importante perché permette di stabilire relazioni sane e di esprimere se stessi in modo autentico. Essa implica l'ascolto attivo, la capacità di esprimere i propri bisogni e desideri in modo chiaro e rispettoso, e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo. Per diventare più assertivi, è possibile fare pratica nell'esprimere i propri pensieri e sentimenti in modo chiaro e rispettoso, imparare a dire "no" quando necessario, e sviluppare la consapevolezza di sé e degli altri. La comunicazione assertiva richiede anche la capacità di ascoltare gli altri in modo empatico e di rispondere in modo appropriato alle loro esigenze. In conclusione, la comunicazione assertiva è fondamentale per stabilire relazioni sane e per esprimere se stessi in modo autentico. Essa richiede pratica e consapevolezza di sé e degli altri, ma può portare a relazioni più soddisfacenti e a una maggiore fiducia in se stessi.

    aggressiva.– Ricevi una telefonata da un call center per un’offerta mentre sei occupato.Esempio− si arrabbia, insulta e/o sbatte il telefono in faccia all’operatore viola l’altro→La persona aggressivae non lo rispetta, attacca, è irosa, aggredisce senza giustificazione e si intromette nelle scelte altrui.23− →La persona passiva ascolta la telefonata senza riuscire a chiuderla lascia che vengano violati isuoi diritti e che altri scelgano per lei, si sente frustrata.− La persona assertiva risponde senza offendere, dice con gentilezza che non ha bisogno diun’offerta, raggiungendo, quindi, il suo obiettivo ma senza aggressività → protegge i propri diritti erispetta quelli degli altri, decide per se stessa e ha buona stima di sé.L’analisi transazionaleL’analisi transazionale (AT) è una tecnica psicoterapeuta messa a punto da Eric Berne (medico epsicoanalista di matrice freudiana) durante

    La WW2 per far emergere il bisogno inascoltato delle persone.

    L'AT è una teoria della personalità, perché ci dice come siamo strutturati dal punto di vista psicologico. È anche una teoria della comunicazione, perché ci fa capire come attiviamo la nostra strutturazione nello scambio. Inoltre, analizza il copione.

    Il copione durante la nostra infanzia scegliamo dei copioni di vita da attivare in varie situazioni, i quali manteniamo durante la nostra vita in quanto ci permettono di sopravvivere al meglio. Essi definiscono, quindi, come conduciamo la vita (es. copione della stanchezza quando dobbiamo studiare).

    I principi base dell'AT:

    • In ogni persona convivono e dialogano 3 stati dell'io: genitore, adulto e bambino.
    • La comunicazione interpersonale è data da una transazione: lo stimolo del mio io 'aggancia' l'io di un altro stimoli transazionali a cui fanno seguito.
    reazioni/risposte transazionali.
    • Gli stati dell'io dialogano internamente alla persona → dialogo interno.
    • Siamo condizionati dagli stati dell'io, sia propri che degli altri.

    Nelle comunicazioni tra stati dell'io:

    • I - GENITORE: comportamenti, pensieri ed emozioni copiati dalle figure genitoriali o di riferimento; in base alla figura che scegliamo di seguire, può essere più o meno:
      • Normativo: guida, critica, impone
      • Affettivo: protegge, dà affetto
    • ADULTO: comportamenti, pensieri ed emozioni risposta al qui e ora, quindi assertivi.
    • BAMBINO: comportamenti, pensieri ed emozioni riproposti dall'infanzia, quindi più creativi ed emotivi; può essere più o meno:
      • Adattato: buono, ubbidiente
      • Libero (/naturale): spontaneo, positivo, allegro, creativo, meno ubbidiente

    Un esempio di persone che esasperano il bambino libero sono le persone controdipendenti, ovvero sempre la loro per andare contro al gruppo.

    Dicono sempre "si, perché...". Quello che dicono è riconducibile agli stati dell'io: Caratteristiche - GENITORE: - Esterne: comportamenti autoritari - Verbali: uso di "sempre" e "mai", o giudizi non basati su dati oggettivi - ADULTO: - Esterne: franchezza e mobilità del volto - Verbali: uso di "perché", "cosa", "quando", "chi", "come" - indagine e relativizzazione - BAMBINO: - Esterne: pianti, lamenti, spallucce, occhi bassi, alzata di mano quando non è necessario, mordersi le unghie, dita nel naso, dimenarsi - Verbali: uso di "voglio" e "non so", e uso di comparativi e superlativi per descrivere se stessi o i propri attributi Degli stati dell'io: - Formazione - GENITORE: tra gli 0 e i 10 anni di vita (con possibili ulteriori registrazioni più avanti) - Formazione - ADULTO: nei primi mesi di vita (realizzazione dei

    propri bisogni), ma diventa funzionale dai 12 anni−

    BAMBINO: tra gli 0 e i 6 anni di vita (registrazione dei sentimenti provati dal bambino alle parole/comportamenti dei genitori) scambio attiviamo diversi stati dell’io.

    Durante uno stesso 24Ci sono contaminazioni tra i vari stati dell’io, le quali sviluppano un determinato dialogo interno.–Il bambino aggancia sempre il genitore es. il genitore dice che le decisioni prese da solo sono sbagliate e che bisogna dare il massimo, generando la spinta di essere perfetto; il bambino dice che non è in grado di scegliere da solo, che si pentirà delle sue scelte e che non può deludere, creando l’ingiunzione di non pensare in autonomia. Si forma, così, un copione per cui il soggetto si dice che è una persona che ha paura di deludere gli altri, che è inadeguato,

    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2022-2023
    49 pagine
    SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/01 Psicologia generale

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ge19 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof Salvini Livia.