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Adattamenti anatomici per la locomozione degli arti superiori e inferiori

La scapola è collocata dorsalmente perché gli arti devono potersi muovere in tutte le direzioni. Il processo olecranico è breve perché l'estensione del gomito è importante ma non deve essere potente, non conta la forza. Le dita sono lunghe e ricurve per potersi aggrappare. Le giunture a livello del bacino sono mobili, caratteristica incrementata dalla sfericità del femore, che permette una grande mobilità degli arti posteriori. Le giunture del polso sono sferoidali per favorire la rotazione del polso. Le giunture del ginocchio hanno condili femorali ampi e piatti per lo stesso motivo. Le giunture della caviglia hanno un rilievo osseo molto ridotto sul tallone, sempre per permettere un ampio movimento. La brachiazione è modificata, tipica degli oranghi. Anche gli arti posteriori sono specializzati per la brachiazione e i piedi hanno ampia libertà di movimento. Anche le grandi antropomorfe africane (scimpanzé e gorilla) hanno adattamenti alla brachiazione, pur operandola occasionalmente.

(50% del tempo al suolo): lunghe braccia, mani a uncino, petto largo. Al suolo effettuano la camminata sulle nocche: il peso della parte anteriore del corpo è poggiato sulla parte dorsale delle dita, perché le mani sono ricurve. Dato che le braccia sono più lunghe delle gambe, la postura è semi-verticale. Possono anche usare il bipedismo per brevi tratti. Saltazione: Permette alle specie arboricole di muoversi tra supporti discontinui. Quando sono a riposo, questi animali hanno postura verticale. Hanno gambe lunghe, incurvate a livello del bacino, e piedi prensili per aggrapparsi anche a supporti verticali (tronco), su cui atterrano prima con gli arti posteriori. Al suolo si muovono con hopping bipede perché usano solo gli arti posteriori per saltare. La forza propulsiva arriva da una singola rapida estensione degli arti posteriori, con contributo minimo o assente di quelli anteriori. Le braccia sono usate solo per mantenere.

L'equilibrio. La regione lombare è più corta e rigida rispetto a quella dei quadrupedi. I condili femorali vanno in profondità nelle giunture del ginocchio per consentire un intervallo ampio di capacità flessoria ed estensoria. La tibia è lunga e stretta per consentire movimenti antero-posteriori.

Sistemi sociali

Organizzazione sociale: composizione demografica dei gruppi; taglia, età e sessualità. → Sistemi riproduttivi: es. pair living monogamia/copule extra-pair

Struttura sociale: pattern di interazioni. es. maschi/femmine dominanti, scala gerarchica

Si possono trovare casi di pair living, poliandria, gruppi multifemmine/multimaschi, gruppi one-male, gruppi di soli maschi, società a fissione-fusione (sottogruppi fluidi), multilivelli (unioni di più gruppi sul territorio).

Confronto tra taxa

Antropoidi vs proscimmie

Proscimmie

Osso frontale non fuso, sinfisi mandibolare non fusa. Manca la chiusura della barra

postorbitaria.Artiglio del grooming sul secondo dito posteriore.Solitarie o in coppia.Notturne.In particolare, strepsirrine:Incisivi superiori ridotti. Incisivi e canini inferioriformano un pettine.Ci può essere l'artiglio del grooming.→Lungo dotto naso-lacrimale muso allungato.Turbinati: estroflessioni del naso che potenzianol'olfatto.Rinario umido.I tarsi non hanno questa morfologia nasale.

AntropoidiDiurne, maggiori dimensioni.Trasportano la prole.Minore capacità olfattiva, maggiore capacità visiva (complessa socialità).→Più alto rapporto volume cervello / volume corpo migliori capacità cognitive.Dimorfismo sessuale. Gruppi misti.TarsiCondividono con le aplorrine: presenza della fovea retinica, no tappeto lucidum, barrapostorbitaria parzialmente chiusa, turbinati in numero ridotto, mancanza del dotto rinario.Condividono con le proscimmie: sinfisi mandibolare non fusa, alte cuspidi nei denti molari,artiglio del grooming,

Formattazione del testo

capezzoli multipli, utero bicornuto. Caratteristiche uniche: formula dentale, gambe lunghe, mani e piedi grandi, occhi enormi.

Platirrine vs catarrine→ Platirrine scimmie del nuovo mondo. → Catarrine antropomorfe e scimmie del vecchio mondo.

Platirrine: Naso ampio, tre premolari, manca il dotto acustico. Contatto tra l'osso zigomatico e parietale. Cinque generi hanno la coda prensile. Arboricole, frugivore (mangiano frutta).

Catarrine: Due premolari, dotto acustico presente, contatto tra l'osso sfenoide e frontale. No coda prensile. Spesso terricole. Dimorfismo sessuale più evidente. Taglia più grande. Più spesso visione tricromatrica. No marcature olfattive, poco affidamento sull'olfatto. → Maggiore ritenzione del cibo nello stomaco. Miglior capacità di digerire fibre (foglivore). Gruppi più ampi.

Scimmie del vecchio mondo vs antropomorfe:

  • Scimmie del vecchio mondo: cercopitecoidei e colobine
  • Antropomorfe: ilobatidi

ominoidei(grandi antropomorfe e uomo)

Antropomorfe

Ampio naso, ampio palato. Molari semplici.

Cervello più grande in rapporto alle dimensioni corporee.

Braccia più lunghe brachiatori.

Busto compatto. Coda assente.

Capacità cognitive più complesse: riconoscimento allo specchio, teoria dellamente, migliore utilizzo degli oggetti.

Sviluppo ontogenetico più lento.

Costruzione di nidi per la notte.

Colobine: hanno stomaco compartimentalizzato che permette una migliore digestione della cellulosa.

Cercopitecine: tasche guanciali.

Gli ominoidei si dividono in:

  • pongine orango
  • omininae gorillini (gorilla e scimpanzé) e ominini

Evoluzione dei primati

Era Mesozoica, dominano i dinosauri, compaiono i mammiferi (triassico).

I placentati in particolare compaiono nel giurassico (160 m.a.).

Caratterizzati da taglia piccola, stile di vita criptico e dieta insettivora.

Purgatorius compare intorno ai 70 m.a., viveva in Nord America ed Europa.

Formattazione del testo

→Molari con trigonide bassa e secondi molari inferiori e superiori relativamente lunghi dietainsettivora e frugivora.Siamo nella fase di transizione K-T, c'è l'estionzione dei dinosauri e di quasi tutti i gruppi digimnosperme. Avviene quindi la radiazione dei mammiferi e delle angiosperme (piante a fiore,con frutto, a ciclo rapido, con riproduzione in grande numero). →Era Cenozoica – nel Paleocene (65-55 m.a.) avviene la tropicalizzazione foreste pluviali,clima favorevole per la diffusione dell'habitat dei primati.Pleasiadapiformi, mammiferi simili ai primati.Si trovano in Asia, Europa e Nord America.Radiazione via macro- e micro-evoluzione di più di 50 generi→e 135 specie boom di espansioneGrandi incisivi, presenza del diastema. Artigli.Bolla petrosa. No barra post-orbitaria. Muso allungato.→Fine dell'era Mesozoica: deriva dei continentispeciazione allopatrica.→Eocene (54-34 m.a.) prime proscimmie.Ritrovamenti in Nord America,

Asia, Africa, Europa. Breve periodo di abbassamento delle temperature seguito da un innalzamento. Espansione delle foreste ancora favorita e quindi la prima radiazione di primati. Compare l'opponibilità di pollice ed alluce. Unghie al posto degli artigli. Barra post-orbitaria. Bolla petrosa. Muso più appiattito.

Dividi in quattro gruppi tassonomici:

  • Adapoidei – potrebbero essere i lemuri ancestrali. Diffusi in Nord America, Europa (un po' anche in Asia e Africa), almeno 116 specie. Dai 100 ai 6900g.
    • Occhi piccoli diurni. Muso allungato.
    • Piccoli incisivi, grandi canini fogli-vori e frugivori. Artiglio del grooming. No barra post-orbitale, anello acustico. Gambe lunghe, corpo allungato, coda lunga. Da quadrupedi a saltatori.
  • Omomioidei – forse tarsi ancestrali. Diffusi in Asia, Europa e soprattutto Nord America. Dai 45 ai 2500g, generalmente più piccoli degli adapoidei.
    • Occhi grandi vita notturna. Muso accorciato.

depotenziamento canale olfattivo.

Insettivori (i più piccoli), frugivori e/o foglivori (i più grandi).

Arborei, saltatori e quadrupedi.

Vero e proprio dotto acustico.

Alcune specie mostrano tibia e fibula parzialmente fuse, come nei tarsi attuali.

• Eosimidi e Oligopitecidi – aplorrine ancestrali?

Frammenti di eosimidi ritrovati in Cina; frammenti di Oligopitecidi in Egitto.

◦ Eosimidi: taglia piccola: circa 100g. Caratteristiche dentali e craniali simili a quelle delle scimmie: incisivi a spatola, canini grandi, molari bassi, mandibola come quella delle antropoidi.

◦ Oligopitecidi: più grandi, 900-1500g. Morfologia craniale simile a quella delle catarrine, in particolare la bolla acustica. Dieta composta da insetti e vegetali.

Oligocene (33-23 m.a.) - prima radiazione delle antropoidi.

Il clima si raffredda a causa della separazione tra Sud America e Antartide che crea correnti profonde intorno al Polo Sud.

Si riducono le foreste e l'habitat dei primati.

è ridotto alla fascia tropicale. I primati quindiscompaiono dall'emisfero nord.Scompaiono gli adapoidi e si evolvono nuovi taxa in Asia, Africa e Sud America.

Tre gruppi tassonomici:

  • Parapitecidi – caratteristiche simili a platirrine e tarsi, come tibia e fibula fuse.
  • Propliopitecidi – morfologia dentale simile a quella delle scimmie cercopitecoidee: nomolari bilopodonti. Alcune caratteristiche erano simili a quelle delle antropoidi: sinfisimandibolare fusa, chiusura post-orbitale. Altre caratteristiche simili alle platirrine.
  • Platirrine

Nuove tendenze nell'Oligocene: aumento della taglia, ingrandimento cervello (rispetto allamassa corporea), passaggio alla frugivoria, dimorfismo sessuale (femmine più piccole).

Possibile passaggio alla vita diurna nella maggior parte delle specie.

Chiusura post-orbitale; fovea e convergenza delle orbite.

Accrescimento porzione frontale del cervello.

Miglioramento delle capacità visive (due coni)

g "Miocene" si ha la radiazione delle catarrine e la nascita del bipedismo. Cambiamenti geo-climatici: riscaldamento e poi raffreddamento e clima secco. Formazione dell'Himalaya (collisione India-Asia); formazione della Rift Valley dal Golfo di Aden.
Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/08 Antropologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sopsop di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia e genetica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Boano Rosa.