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CATEGORIE DI ROCK TERMS
In parallelo alla classificazione basata suglistructural root name, la SCMR
ha esaminato la pletora di termini esistenti nella nomenclatura
metamorfica categorizzandoli in tre contenitori:
- recommended terms
- restricted terms
- unnecessary terms
I recommended specific names variano da termini molto usati e
ormai stabilizzati nel linguaggio scientifico (ad esempio anfibolite,
eclogite, marmo, ecc.) a termini cge descrivono rocce poco comuni (ad
esempio arterite, mesocataclasite, ecc.).
Questi termini possono essere ampiamente usati in sostituzione dei
structural root name, ad esempio: marmo al posto di calcite
granofels.
Studiamo il flow chart passo dopo passo: 92
STEP 1
La roccia metamorfica presenta una evidente meso- o microstruttura
metamorfica ? Oppure è ancora evidente la struttura del protolite
sedimentario, magmatico?
Nel caso di risposta positiva, la struttura del protolite è ancora evidente →
la SCMR consiglia l’uso del Protolith-based name + prefisso meta.
Esempi: metagranito, metabasalto, metarenite, metagabbro, ecc.
STEP 2
E’ il caso di usare uno specific name per le seguenti ragioni:
a) La roccia è costituita per oltre il 75% da una specie mineralogica
modale; In questo caso si pone il suffisso «ite» al nome del minerale presente
oltre il 75%. Ad esempio: biotitite, garnetite, ecc 93
b) La roccia incontra uno dei «specific name» ad esempio: anfibolite,
eclogite, marmo, ecc. In questo caso, anche se non esiste una regola ben
precisa, è preferibile utilizzare il termine specifico, se questo però è di uso
comune. Ad esempio, è preferibile utilizzare il termine fillade al posto di
muscovite-clorite schist.
c) Nel caso in cui il processo genetico (cioè, dire il processo metamorfico
che ha prodotto la roccia) è noto oppure se si desidera enfatizzare o
fornire informazioni sul processo genetico la SCMR consiglia nomi
specifici. Esempio: milonite, migmatite, ecc
STEP 3
La roccia presenta scistosità?
NO →Granofelsic structure
SI → esaminare l’anisotropia
assenza di scistosità:
• Utilizzare i minerali come prefisso per il granofels.
• Esempio: diopside-olivine granofel 94
Uso dei minerali come prefissi
I termini scisto, gneiss e granofels possono essere aggettivati con nomi di
minerali; la SCMR indica alcune linee guida per anteporre al root name i
nomi dei minerali: I major mineral constituents vanno anteposti al root name
in ordine di abbondanza crescente; ad esempio biotite-quartzplagioclase
gneiss, indica uno gneiss con più plagioclasio che quarzo e più quarzo che
biotite. I minerali la cui presenza è implicita nella definizione, gli essential
constituents, non vengono utilizzati come prefissi. I minor constituent vanno
anteposti al nome della roccia con il termine – bearing; ad esempio rutile-
ilmenite-bearing biotite-quartz-plagioclase gneiss. Per la stessa regola
suddetta l’ilmenite è più abbondante del rutilo.
La presenza dei minor constituent non è obbligatoria, ma è raccomandata
quando essi rappresentano critical mineral constituents, cioè fasi la cui
presenza è importante per indicare particolari condizioni di metamorfismo.
Quando un minerale non è presente in tutta la compagine rocciosa si può
utilizzare il simbolo ± posto alla fine dell’elenco dei minerali, ad esempio:
biotite-quartz-plagioclase ± muscovite gneiss. Dal momento che i root name
sono esclusivamente strutturali, la SCMR non pone limiti al numero dei
minerali da utilizzare come prefissi. E’ possibile utilizzare le abbreviazioni
secondo le indicazioni di Siivola & Schmidt (2007).
Termini come acido, basico, ultrabasico ecc., denotano una connotazione
chimica, così come i termini felsico, mafico, ultramafico sono indicativi
della presenza di minerali flessici o mafici.
La SCMR sconsiglia l’uso di termini come metaflesite, metamafite ecc.,
piuttosto suggerisce di utilizzare una terminologia composta, ad esempio:
mafic metamorphic rock, felsic metamorprhic rock.
Vecchi termini ancora in uso
• Meta-: prefisso che associato ad una roccia sia magmatica che sedimentaria
indica l’avvenuta trasformazione metamorfica
• Orto- : prefisso usato per indicare una provenienza da prodotti magmatici
(sia intrusivi che effusivi): esempio: orto-gneiss.
• Para- : prefisso usato per indicare una provenienza da un protolito
sedimentario
• Fels : termine usato per indicare una roccia del tutto priva di anisotropie
planari 95
METAMORFISMO DI ROCCE PELITICHE
Usiamo sempre il metamorfismo barroviano, ovvero quello che considera un
gradiente geotermico medio (30°C/Km). Consideriamo un protolite pelitico.
La sua composizione mineralogica è composta da una componente autigena
(che si forma in loco, soprattutto per idrolisi) e da una parte detritica che
dona il bacino (non è prevedibile).
FACIES SUB-GREENSCHIST (Zeolite/Prehnite-Pumpellyte)
Questa facies comprende le rocce che subiscono una temperatura dai 100°C
ai 300°C circa. Tale condizioni si trovano in ambiente anchimetamorfico,
ovvero quella zona di transizione tra il sedimentario e il primo processo di
metamorfismo. In tale luogo, i fillosilicati argillosi (Montmorillonite,
Illite…) non sono ben cristallizzati, quindi tendono ad essere raffinati e
decomposti dalla circolazione di fluidi e dall’aumento di T.
Il prodotto metamorfico è lo SLATE = Illite, Quarzo e Clorite.
Nel metamorfismo la grana dei minerali aumenta. Nello slate la temperatura
è ancora troppo bassa e la grana argillosa è aumentata di poco, rendendo
impossibile lo studio con un microscopio ottico. Lo slate è il primissimo
stadio di metamorfismo di una pelite. È tipico che mostri una struttura a
pencil per il clivaggio che diventa sempre più fitto. In tal caso viene
chiamato slate clivage. La struttura inizia a diventare scistosa.
GREENSCHIST FACIES
Gli scisti in questa facies presentano dei minerali più avanzati. Quello
fondamentale è la muscovite, che deriva dalla ricristallizzazione metamorfica
dell’Illite. Dall’anchizona qui arriviamo al basso grado metamorfico e
compare la lustrous surface. Le rocce tipiche di questa facies sono le filladi
(scisto a muscovite-clorite).
PARAGENESI GENERALE:
• clorite + muscovite + quarzo + albite ± biotite ± granato
LOW AMPHIBOLITIC FACIES
I minerali indice di questa facies sono la staurolite e la biotite, le quali
derivano dalla reazione metamorfica tra la clorite e la muscovite. È l’inizio 96
del medio grado metamorfico. Aumentando la biotite a discapito della
clorite, incrementa la cristallinità della roccia. Se la clorite è poco ferrifera
difficilmente si forma staurolite, piuttosto si ha l’incremento della biotite.
clorite + muscovite → staurolite + biotite + quarzo + H2O
In condizioni di bassa P invece della staurolite si forma la cordierite dalla
seguente reazione:
clorite + muscovite + quarzo → cordierite + biotite + Al2SiO5 + H2O
In questa facies si formano i micascisti, classificato come scisto a muscovite-
biotite.
Bassa P
• Cordierite + Andalusite/Sillimanite + Biotite + Muscovite + Quarzo +
Plagioclasio
Alta P
• Staurolite + Cianite/Sillimanite + Biotite + Muscovite + Quarzo +
Plagioclasio
HIGH AMPHIBOLITE FACIES (Alto grado metamorfico)
L’inizio dell’alto grado metamorfico è segnato dalle seguenti reazioni:
a) per PH2O < 3.5 Kb dalla scomparsa della muscovite
• muscovite + quarzo → Sillimanite + K-feldspato + H2O
Ed è qui che inizia la comparsa della sillimanite, il polimorfo di alta
temperatura dell’andalusite. La scomparsa della muscovite e la comparsa del
feldspato alcalino determina un abbassamento dell’anisotropia, creando la
gneissosità. 97
b) per PH2O > 3.5 Kb dall’anatessi delle rocce metapelitiche
muscovite + quarzo + albite + H2O → sillimanite + granitic melt
Si formano le migmatiti:
- Melanosoma: porzione scura con caratteristiche strutturali di roccia
metamorfica, denominata anche restite. Una roccia gneissica
interessante sono le Kinzigiti (gneiss restitici) e rappresentano la base
della crosta terrestre.
- Leucosoma: fuso granitico con struttura subolocristallina
- Paleosoma: metamorfiti non affette da migmatizzazione
FACIES GRANULITICA (Alto grado metamorfico)
A gradi ancora più alti le rocce pelitiche sviluppano la seguente
paragenesi:
• Biotite + sillimanite + quarzo → K-feldspato + cordierite (+ granato)
+ liquido
I minerali mafici perdono completamente l’acqua per le altissime
temperature. Si formano minerali come i pirosseni e il granato.
Per temperature ancora più alte:
• cordierite + granato → ortopirosseno + sillimanite
• ortopirosseno + sillimanite → saffirina + quarzo
Questa rappresenta la paragenesi di più alta temperatura ritrovata in
rocce pelitiche. 98
ANATESSI CROSTALE E GENESI DEI GRANITI
All’interno dei comuni intervalli di P e T tipici delle facies HT
anfibolitica e granulitica la maggior parte di rocce crostali si trova in
condizioni favorevoli per una fusione parziale. I fusi prodotti possono o
restare all’interno delle rocce creando delle migmatiti, oppure possono
fuggire creando dei plutoni/batoliti granitici. Il criterio che stabilisce la
quantità minima affinché il fuso fugga è stabilito dalla RCMP
(Reologically critic melt percentage). Alcuni autori stabiliscono che per
i magmi granitici tale valore è compreso tra il 20 e il 35%.
A 665°C inizia sia il breakdown della muscovite che la prima fusione
granitica, però si forma una piccola quantità di fuso creando una
migmatite. Ms + Qtz + Pl = Kfs + Als + Grt/Crd + L
A 850°C abbiamo il breakdown della biotite, si forma un fuso che si
somma al precedente e si supera il limite RCMP, dando al fuso la
possibilità di fuggire creando dei plutoni granitici nei livelli superiori
della crosta.
I graniti sono le uniche rocce ad avere duplice origine, magmatica e
metamorfica: o si formano con la differenziazione magmatica o con la
fusione parziale di rocce metapelitiche.
C-type Granite: prodotti da fusione parziale di sorgente crostale
M-type Granite: prodotti da fusione parziale di sorgente mantellica e
differenziazione magmatica
METAMORFISMO DI ROCCE BASICHE
Consideriamo ora i protoliti basici (rocce intrusive/effusive basiche e
ceneri di composizione basica).
SUB-GREENSCHIST FACIES
Se gli effetti deformativi non sono stati molto intensi, la struttura ignea
viene conservata anche se ha già dei segni d