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Organizzazione e Sistemi Informativi
L'assetto organizzativo contribuisce all'economicità dell'azienda.
- Struttura Organizzativa: distribuzione dei compiti e delle responsabilità tra i vari reparti aziendali.
- Sistemi Operativi: meccanismi che regolano l'assegnazione ai vari organi aziendali di obiettivi e risorse.
Esistono diverse teorie, visioni e tecniche che servono per riuscire a dar forma agli assetti organizzativi aziendali.
Teorie Organizzative
Esistono varie teorie che differenziano l'una dall'altra.
Visione Meccanica
- L'organizzazione come una macchina.
- Secondo lo studio dell'organizzazione scientifica del lavoro a cura di Taylor (1900) esprime la necessità di individuare le modalità ottime di lavoro per massimizzare le produttività.
- divisione del lavoro;
- standardizzazione di utensili e operazioni;
- selezione e addestramento;
- collaborazione tra capi e lavoratori;
Modello organizzativo ottimale:
- L'organizzazione burocratica
- La burocrazia è l'apparato amministrativo per l'esercizio dell'autorità legale-razionale.
- netta separazione di compiti e funzioni;
- un'accurata formulazione di compiti e obiettivi ben stabiliti;
- norme e regole di obbedienza ai superiori;
- indipendenza dell'organizzazione dall'ambiente esterno.
Quali sono i limiti di questo modello meccanico?
- resistenza nell'adattarsi a un ambiente mutevole;
- effetti disumanizzanti e demotivanti sui dipendenti;
- comportamenti avversi all'innovazione;
- effetti e reazioni non previsti e non desiderati.
- RELAZIONI UMANE
Nel 1932 Elton Mayo conclude uno studio in merito alle relazioni umane che vengono ad instaurarsi tra i lavoratori di un’azienda:
- motivazione del lavoratore
- i sentimenti del lavoratore
- appartenenza al gruppo
AIUTA AD AUMENTARE IL RENDIMENTO DEI LAVORATORI E RIDUCE L’ASSENTEISMO
I lavoratori spesso agiscono come membri di un gruppo a causa di alcuni bisogni sociali che inevitabilmente si hanno. Appartenenza ad un gruppo, a volte avvengono infrazioni delle regole sociali. Tutto ciò fa prendere il titolo dei gruppi spesso si affermano LEADER INFORMALI
- TEORIE CONTINGENTI
Secondo le teorie contingenti: non esiste una soluzione ottimale di un solo tipo per ogni circostanza, bensì ogni volta bisogna scegliere in base alle variabili:
- Stabilità
- ASSETTO MECCANICO
qui bisogna trovare la soluzione
- ASSETTO ORGANICO
Problemi del rapporto tra COMUNICAZIONE FORMALE e INFORMALE
- NEOISTITUZIONALISMO
L'organizzazione è vista come il risultato dell'adattamento all'ambiente istituzionale.
Il funzionamento si basa su regole che orientano il comportamento dei soggetti: RESISTENZA AL CAMBIAMENTO
ASSETTO ISTITUZIONALE – ASSETTO TECNICO + ASSETTO SOCIALE L’organizzazione è una combinazione dell’assetto tecnico e di quello sociale che vengono influenzati dalle istituzioni.
Schemi funzionali modificati
Si cerca di trovare le soluzioni più convenienti per le diverse parti dell'organizzazione, differenziazione mediante una gamma ampia di strumenti di coordinamento e controllo (integrazione).
- superamento di assetti uniformi e rigidi
PRODUCT MANAGER
- responsabile dei risultati economici del prodotto che deve controllare; sviluppo e strategie commerciali relative a un prodotto e formula piani di marketing.
Il PM si occupa di tutte le fasi riguardanti un unico articolo.
- Versione debole
Direttore
- Personale e organizzazione
- Amministrazione e finanza
- Marketing
- Produzione
- R&S
- PM prodotto A
- PM prodotto B
- PM prodotto N
Direttore
- Personale e organizzazione
- Amministrazione e finanza
- Marketing
- Produzione
- R&S
- Product Managers (autonomi)
- PM prodotto A
- PM prodotto B
- PM prodotto N
PROJECT MANAGER
Organico che coordina un gruppo per la redazione di un progetto. Il project manager gestisce risorse umane e tecniche con un obiettivo ben preciso.
Il gruppo verrà poi sciolto al termine del progetto (situazione temporanea)
- Unicità del prodotto
- Temporalità pianificata
- Integrazione multidisciplinare
Attenzione: il personale dovrà rispondere a due capi, ovvero al capo progetto, ma anche al responsabile generale.
STRUTTURA
- Direttore
- Personale e organizzazione
- Amministrazione e finanza
- TSH
- Produzione
- Marketing
- R&S
- PM 1
- PM 2
- PM 3
Qualità dei risultati
- coordinamento
- tempi di realizzazione
- costi/erogazione
- conoscenza comportamenti
Modello di Greiner
Secondo questo modello, l'evoluzione dipende da 5 stadi, ovvero età dell'azienda, dimensioni, periodi di evoluzione, periodi di rivoluzione e il tasso di sviluppo nel settore aziendale. L'evoluzione aziendale vive portato di crisi.
- Crisi di leadership → CRESCITA DI CREATIVITÀ
- L'azienda cresce e con essa anche la produzione, le relazioni e i problemi. Serve ancora la vitalità imprenditoriale e la creatività per sviluppare nuove idee.
- Crisi di autonomia → CRESCITA DI MANAGEMENT
- Le regole cominciano ad essere insufficienti, nascono conflitti e si usa spesso l'autorit. Bisogna creare una gerarchia aziendale, serve un direttore e bisogna riportare le funzioni.
- Crisi di controllo → CRESCITA DI DELEGA
- I dirigenti perdono il controllo, c'è inoltre "troppa libertà". La soluzione avviene tramite una forte divisione in team e/o lo sbloccamento.
- Crisi di burocrazia → CRESCITA IN COORDINAMENTO
- Lo sviluppo aziendale porta a problemi organizzativi e ad una crisi di burocrazia. Serve il coordinamento, migliorare il lavoro grazie alla pianificazione e alla gestione produttiva.
- Crisi di crescita → CRESCITA DI COOPERAZIONE
- Si crea una forte saturazione del personale interno all'impresa. Serve cooperazione fra i reparti grazie al autodisciplina e gestione in team.
- Crisi di identità → CRESCITA PER ALLEANZE
- Si vive una perdita di direzione, visione e corporate identity. La crisi va risolta tramite fusioni, network organization e contatti con l'ambiente.