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PATOLOGIE DELLA NEUROIPOFISI

Le disfunzioni della neuroipofisi causano una insufficienza nella regolazione dell'osmolarità del plasma. L'aumento di osmolarità può provocare la morte causata da Sindrome ipertonica, un repentino restringimento del volume cellulare del sistema nervoso centrale con conseguenze ipotermia, ipotensione, atassia (la perdita dei movimenti dei gruppi muscolari principali) e il coma.

Un esempio di patologia dell'ipofisi posteriore è il Diabete insipito. Viene chiamato diabete perché si verifica un abbondante perdita di liquidi attraverso le urine, che può portare a sintomi della ipertonicità, quali:

  • Disidratazione marcata che, se non diagnosticata e trattata, può causare il decesso
  • Ridotta o mancante sintesi di vasopressina causata dal mancato controllo della diuresi del dotto collaterale del rene, che porta alla perdita di ingenti quantità di liquidi
  • Iperosmolarità plasmatica (maggiore di 295)
milleOsm/ chilo ) con ridottaosmolarità urinaria- persistente poliuria e nicturia, vanno spesso in bagno soprattutto lanotte, con iper attivazione del senso di sete per compensare-DIAGNOSI-Attraverso dati di laboratorio, si nota aumento di sodio in circolo, con riduzionedel peso specifico delle urine (IPOSTENURIA). Il diabete insipido deve esseredistinto da altre cause di poliuria come più comune diabete mellito . e quindiimportante la misurazione dell' osmolarità urinaria di:- creatinina- glicemia- potassio/ sodio/ calcio-TEST-Il paziente viene privato dall' assunzione di liquidi la notte precedente al test.inseguito viene registrata al osmolarità urinaria il ,peso specifico ogni ora .Nei pazienti normali, l' osmolarità urinaria aumenta 2/ 4 volte rispetto a quellao plasmaticao nei pazienti con diabete insipido non hanno aumento dell' osmolarità urinariadurante il test, ma hanno aumento dell'osmolarità urinaria soltanto dopo l'amministrazione di vasopressina. TIROIDE Localizzata nella regione anteriore del collo, si divide in 2 lobi destro e sinistro collegati da un istmo ghiandolare, si trova anteriormente alla trachea. L'unità funzionale della ghiandola tiroidea sono i follicoli in cui si trovano gli elementi funzionali della tiroide: - Tireoglobulina - Tirosina - Iodio - Tiroxina (T4) - Triiodotironina (T3) T3 e T4 sono richiesti per l'omeostasi di tutte le cellule, infatti influenzano il differenziamento, la crescita e il metabolismo cellulare e sono considerati gli ormoni metabolici principali poiché influenzano virtualmente tutti i tessuti. TIREOTROPINA (TSH) La tiroide viene stimolata dal TSH, ormone che regola la produzione e secrezione degli ormoni tiroidei e la crescita della tiroide. Inoltre, la secrezione di TSH è regolata da un meccanismo a feedback negativo mediato dal T3/T4 ed è stimolata dal TRH. Il TSH è importante per la

Captazione di iodio che è un componente fondamentale per la sintesi di T4/T3. Oltre allo stimolare la funzione, è coinvolta nel trofismo delle cellule tiroidee. Essendo una glicoproteina interagisce col sito recettoriale posso sul plasmalemma e fa sì che il messaggio giunga al nucleo attraverso Messaggero intracellulare (cAMP/IP3) o Biosintesi T4/T3:

  1. Assorbimento di iodio con la dieta
  2. Trasporto attivo e captazione di iodio da parte dellaghiandola tiroidea
  3. Ossidazione dello iodio è l'unione di quest'ultimo con la tireoglobulina TG a livello dei residui di tirosina
  4. Accoppiamento dei residui iodio tirosina, - MIT (monoiodiotirosina) - DIT (diodiotirosina)
  5. Le cellule TG vengono conservate all'interno del colloide, quando TSH stimola la tiroide, al rilascio di T3/T4 che vengono richiamate
  6. Proteolisi della tireoglobulina con rilascio T4/T3 in circolazione (T4=80% - T3=20%)
  7. Queste azioni sono catalizzate dall'enzima TPO
(tireoperossidasi) che entra in gioco già dall'acquisizione di iodio. Trasporto ormonale Il T3 e il T4 rappresentano la maggior parte dello iodio in circolo. Il trasportatore del T3 e del T4 è una glicoproteina sintetizzata dal fegato, chiamata TBG (Tiroxin Bounding Globulin). Ci sono anche altre proteine di trasporto per il T3 e il T4, come l'albumina e la transretina. Quando si fa un prelievo, quello che si va a dosare è la quota di T3 e T4 associata alla TBG, ma ci sono anche la fT3 e la fT4. Concetto di ormone libero Soltanto gli ormoni liberi (fT3 e fT4) sono metabolicamente attivi e hanno effetti fisiologici, ma rappresentano una piccola quantità del totale dell'ormone (0,03% per il T4 e 0,3% per il T3). Le concentrazioni ormonali sono in proporzione alle concentrazioni di proteine trasportatrici, infatti è opportuno avere un livello costante e appropriato di concentrazione di ormoni liberi. Variazione concentrazione TBG L'aumento di TBG aumenta i livelli sierici di T3 e T4, ma la concentrazione degli ormoni liberi rimane invariata.

liberi fT3 fT4 rimangono invariate - la diminuzione di TBG diminuiscono i livelli sierici di T3 T4, ma le concentrazioni di fT3 fT4 non vengono modificate

Farmaci aumento t3/t4/tbg - Condizioni aumento t3/t4/tbg:

  • Contraccettivi orali / estrogeni
  • Gravidanza
  • Eroina
  • Fattori genetici
  • Metadone

Farmaci diminuzione t3/t4/tbg - Condizioni diminuzione t3/t4/tbg:

  • Glucocorticoidi
  • Fattori genetici
  • Androgeni
  • Malattie tessuto adiposo
  • Medicazioni epilettiche (carbamazepina)

Conversione T4 in T3: Nonostante la ghiandola produca in maggior quantità T4 (circa 80%) e il T3 (circa il 20%), soltanto il T3 è in grado di svolgere un'azione biologica, cioè interagire con il proprio sito recettoriale, stimolando una data funzione. Il T4 si può considerare un precursore che va incontro alla conversione in T3, che è derivato dai processi:

  • Il 20% è formato dalla secrezione della ghiandola tiroide
  • 80% del T3 circolante è ottenuto
dalla deionizzazione del T4 nei tessuti periferici – cioè la sottrazione di uno ione di iodio – quindi T4 → T3. Gli ormoni tiroidei esercitano un controllo su tutti i "principali apparati, sistemi e funzioni": - Crescita e differenziamento sessuale - Maturazione e accrescimento osseo - Sviluppo del sistema nervoso centrale - Fertilità - Termogenesi e la regolazione dell'attività mitocondriale e del consumo di ossigeno. Gli ormoni tiroidei influenzano anche l'emodinamica cardiaca: - Inotropo: capacità del cuore di variare la forza di contrazione in risposta a uno stimolo - Cronotropo: frequenza con cui il miocardio si contrae - Pressione arteriosa diastolica: pressione sanguigna fra due battiti cardiaci. Effetti metabolici della T3: - Stimola la lipolisi e il rilascio degli acidi grassi liberi e del glicerolo - Influenza il metabolismo del colesterolo, facilitando la captazione e la rimozione delle LDL dal sangue. Ipotiroidismo:

stimola il metabolismo dei carboidrati e la degradazione proteica

METABOLISMO CALCIO-FOSFORO

CALCIO

Il calcio totale presente nell'organismo ammonta circa 1 kg, il 99% nelloscheletro osseo, il calcio extracellulare rappresenta 1% del calcio totale e sidistribuisce in:

  • calcio ionizzato il 50% biologicamente attivo
  • calcio legato alle proteineplasmatiche il 40%
  • calcio legato ai fosfati ecarbonati e ci trovate al 10%

Azioni fisiologiche

  • È un componente strutturale del tessuto osseo
  • È un cofattore di alcune proteine a funzione enzimatica
  • È un attivatore nei processi di emostasi primaria, quindi nellaggregazione piastrinica
  • È necessario per il mantenimento della permeabilità al sodio
  • È fondamentale nel processo di contrazione delle cellule muscolarinel tessuto muscolare striato o liscio
  • funzione da Messaggero

Per alcuni ormoni, i valori di calcio sono:

  • Calcemia normale: da 8.5/10.5 mg/dl
  • Fabbisogno giornaliero nell'adulto: 12/15 mg/kg/die
  • Calcio ionizzato: 4.5/5.5 ml/dl

Il fabbisogno giornaliero di calcio aumenta nei bambini a 800/1200 mg perché è una componente strutturale del tessuto osseo. Negli anziani, il fabbisogno è di 1500 grammi poiché tendono a perdere calcio.

L'assorbimento di calcio avviene principalmente nel duodeno, a livello delle cellule che compongono questo tratto dell'intestino. Queste cellule possiedono meccanismi che consentono il passaggio del calcio in circolo. Una piccola parte dell'assorbimento è una diffusione passiva, ma la maggior parte è un assorbimento attivo. Infatti, partecipano proteine di trasporto del calcio che funzionano solo con ATP, quindi è necessaria una pompa calcio che si trova sulla superficie plasmatica di queste cellule. La vitamina D regola questo meccanismo con la sintesi intestinale delle proteine.

Il trasporto del calcio ha un ruolo nell'omeostasi del calcio. Lo scheletro oseo ha anche la funzione di serbatoio del calcio, che poi viene ripreso per rimetterlo in circolo e mantenere una normale calcemia. Il calcio non assorbito viene eliminato attraverso la diuresi.

Il fosforo totale presente nell'organismo è di circa 600 grammi, contro i 1000 grammi di calcio, di cui l'80% si trova nello scheletro osseo. Il fosforo libero, invece, è presente in forma organica e inorganica:

  • fosforo ionizzato, che è quello metabolicamente attivo e rappresenta il 50%;
  • fosforo legato alle proteine plasmatiche, che rappresenta il 15%;
  • fosforo legato al sodio, magnesio e calcio, che rappresenta il 35%.

Valori nutrizionali:

  • Fosforemia normale: 2.6/4.6 mg/dl
  • Fabbisogno giornaliero: 12/20 mg/kg/die nell'adulto

Azioni fisiologiche:

  • Svolge funzioni di sistema tampone all'interno della cellula, controllando il pH dei fluidi intracellulari;
  • Costituisce macromolecole come acidi nucleici e fosfolipidi.

efosfoproteine− è un componente della sostanza ossa extracellulare che è composta da cristalli di idrossiapatite. Il metabolismo del fosfato è in stretto contatto con quello del calcio, tanto che c'è un rapporto di concentrazione tra essi di 2:1. È importante che questo rapporto rimanga tale perché l'elevata fosfatemia ha un effetto negativo sulla calcemia, in quanto i fosfati legano nel calcio.

Componenti omeostasi C/FPARATORMONE (PTH) - VITAMINA D - CALCITONINA

❖ PARATORMONE (PTH)È un ormone calciotropo, responsabile del mantenimento del livello ematico di calcio. Viene codificata da un g

Dettagli
A.A. 2021-2022
40 pagine
SSD Scienze mediche MED/13 Endocrinologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher vice.infantino di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Nutrizione ed endocrinologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof De Nardis Paolo.