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PATOLOGIE DELLA NEUROIPOFISI
Le disfunzioni della neuroipofisi causano una insufficienza nella regolazione dell'osmolarità del plasma. L'aumento di osmolarità può provocare la morte causata da Sindrome ipertonica, un repentino restringimento del volume cellulare del sistema nervoso centrale con conseguenze ipotermia, ipotensione, atassia (la perdita dei movimenti dei gruppi muscolari principali) e il coma.
Un esempio di patologia dell'ipofisi posteriore è il Diabete insipito. Viene chiamato diabete perché si verifica un abbondante perdita di liquidi attraverso le urine, che può portare a sintomi della ipertonicità, quali:
- Disidratazione marcata che, se non diagnosticata e trattata, può causare il decesso
- Ridotta o mancante sintesi di vasopressina causata dal mancato controllo della diuresi del dotto collaterale del rene, che porta alla perdita di ingenti quantità di liquidi
- Iperosmolarità plasmatica (maggiore di 295)
Captazione di iodio che è un componente fondamentale per la sintesi di T4/T3. Oltre allo stimolare la funzione, è coinvolta nel trofismo delle cellule tiroidee. Essendo una glicoproteina interagisce col sito recettoriale posso sul plasmalemma e fa sì che il messaggio giunga al nucleo attraverso Messaggero intracellulare (cAMP/IP3) o Biosintesi T4/T3:
- Assorbimento di iodio con la dieta
- Trasporto attivo e captazione di iodio da parte dellaghiandola tiroidea
- Ossidazione dello iodio è l'unione di quest'ultimo con la tireoglobulina TG a livello dei residui di tirosina
- Accoppiamento dei residui iodio tirosina, - MIT (monoiodiotirosina) - DIT (diodiotirosina)
- Le cellule TG vengono conservate all'interno del colloide, quando TSH stimola la tiroide, al rilascio di T3/T4 che vengono richiamate
- Proteolisi della tireoglobulina con rilascio T4/T3 in circolazione (T4=80% - T3=20%)
- Queste azioni sono catalizzate dall'enzima TPO
liberi fT3 fT4 rimangono invariate - la diminuzione di TBG diminuiscono i livelli sierici di T3 T4, ma le concentrazioni di fT3 fT4 non vengono modificate
Farmaci aumento t3/t4/tbg - Condizioni aumento t3/t4/tbg:
- Contraccettivi orali / estrogeni
- Gravidanza
- Eroina
- Fattori genetici
- Metadone
Farmaci diminuzione t3/t4/tbg - Condizioni diminuzione t3/t4/tbg:
- Glucocorticoidi
- Fattori genetici
- Androgeni
- Malattie tessuto adiposo
- Medicazioni epilettiche (carbamazepina)
Conversione T4 in T3: Nonostante la ghiandola produca in maggior quantità T4 (circa 80%) e il T3 (circa il 20%), soltanto il T3 è in grado di svolgere un'azione biologica, cioè interagire con il proprio sito recettoriale, stimolando una data funzione. Il T4 si può considerare un precursore che va incontro alla conversione in T3, che è derivato dai processi:
- Il 20% è formato dalla secrezione della ghiandola tiroide
- 80% del T3 circolante è ottenuto
stimola il metabolismo dei carboidrati e la degradazione proteica
METABOLISMO CALCIO-FOSFORO
CALCIO
Il calcio totale presente nell'organismo ammonta circa 1 kg, il 99% nelloscheletro osseo, il calcio extracellulare rappresenta 1% del calcio totale e sidistribuisce in:
- calcio ionizzato il 50% biologicamente attivo
- calcio legato alle proteineplasmatiche il 40%
- calcio legato ai fosfati ecarbonati e ci trovate al 10%
Azioni fisiologiche
- È un componente strutturale del tessuto osseo
- È un cofattore di alcune proteine a funzione enzimatica
- È un attivatore nei processi di emostasi primaria, quindi nellaggregazione piastrinica
- È necessario per il mantenimento della permeabilità al sodio
- È fondamentale nel processo di contrazione delle cellule muscolarinel tessuto muscolare striato o liscio
- funzione da Messaggero
Per alcuni ormoni, i valori di calcio sono:
- Calcemia normale: da 8.5/10.5 mg/dl
- Fabbisogno giornaliero nell'adulto: 12/15 mg/kg/die
- Calcio ionizzato: 4.5/5.5 ml/dl
Il fabbisogno giornaliero di calcio aumenta nei bambini a 800/1200 mg perché è una componente strutturale del tessuto osseo. Negli anziani, il fabbisogno è di 1500 grammi poiché tendono a perdere calcio.
L'assorbimento di calcio avviene principalmente nel duodeno, a livello delle cellule che compongono questo tratto dell'intestino. Queste cellule possiedono meccanismi che consentono il passaggio del calcio in circolo. Una piccola parte dell'assorbimento è una diffusione passiva, ma la maggior parte è un assorbimento attivo. Infatti, partecipano proteine di trasporto del calcio che funzionano solo con ATP, quindi è necessaria una pompa calcio che si trova sulla superficie plasmatica di queste cellule. La vitamina D regola questo meccanismo con la sintesi intestinale delle proteine.
Il trasporto del calcio ha un ruolo nell'omeostasi del calcio. Lo scheletro oseo ha anche la funzione di serbatoio del calcio, che poi viene ripreso per rimetterlo in circolo e mantenere una normale calcemia. Il calcio non assorbito viene eliminato attraverso la diuresi.
Il fosforo totale presente nell'organismo è di circa 600 grammi, contro i 1000 grammi di calcio, di cui l'80% si trova nello scheletro osseo. Il fosforo libero, invece, è presente in forma organica e inorganica:
- fosforo ionizzato, che è quello metabolicamente attivo e rappresenta il 50%;
- fosforo legato alle proteine plasmatiche, che rappresenta il 15%;
- fosforo legato al sodio, magnesio e calcio, che rappresenta il 35%.
Valori nutrizionali:
- Fosforemia normale: 2.6/4.6 mg/dl
- Fabbisogno giornaliero: 12/20 mg/kg/die nell'adulto
Azioni fisiologiche:
- Svolge funzioni di sistema tampone all'interno della cellula, controllando il pH dei fluidi intracellulari;
- Costituisce macromolecole come acidi nucleici e fosfolipidi.
efosfoproteine− è un componente della sostanza ossa extracellulare che è composta da cristalli di idrossiapatite. Il metabolismo del fosfato è in stretto contatto con quello del calcio, tanto che c'è un rapporto di concentrazione tra essi di 2:1. È importante che questo rapporto rimanga tale perché l'elevata fosfatemia ha un effetto negativo sulla calcemia, in quanto i fosfati legano nel calcio.
Componenti omeostasi C/FPARATORMONE (PTH) - VITAMINA D - CALCITONINA
❖ PARATORMONE (PTH)È un ormone calciotropo, responsabile del mantenimento del livello ematico di calcio. Viene codificata da un g