THIESSEN =>VARIANTE METODO DEI PIANI INCLINATI
La superficie compresa tra le varie stazioni pluviometriche la suddividono in
tanti triangolini con segmenti che collegano le stazioni. Ogni segmento è la
proiezione di un piano inclinato nello spazio passante per 3 punti, in
corrispondenza di ogni stazione, le cui ordinate sono uguali all’altezza della
precipitazione nella stazione. Determino il centro di gravità, cioè la
precipitazione corrispondente che è quella dell’ordinata che interessa già il
piano inclinato. Questa precipitazione la assumo uniformemente distribuita su
tutta l’area triangolare di dominio della zona di ricerca, questo lo ripeto per
ogni triangolo.
RAPPRESENTAZIONE NEVI (COME PER PIOGGE) => congiungo con linee la
località che hanno avuto nella stessa stagione la stessa quantità di neve
espressa in cm o mm di acqua corrispondente.
ISOPLITE: linee che collegano la località con ugualnumero di giorni nevosi
ISODIAMENE: linee che collegano località con ugual durata di neve al suolo
TEMPORALI: fenomeni di grande instabilità dell’atmosfera dovuti a processi
connettivi molto intensi , caratterizzati da fenomeni elettrici. Possono esistere
anche senza precipitazioni quando l’altezza del livello di condensazione risulta
molto elevata al punto che le gocce che cadono evaporano prima di
raggiungere terra. La distanza max alla quale posso sentire i tuoni è 25 km.
Sono dovuti a forte aumento del gradiente termico verticale in una massa
d’aria molto umida, sono composti da diversi centri d’azione dette celle o
elementi, raggruppati insieme in un gruppo < 10. Ogni cella ha vita
indipendente rispetto all’altra che dipende da vapore acqueo in quota, dalla
quota di aria successivamente liberata, cioe dal trascinamento d’aria operato
nell’atmosfera adiacente.
STADI PRINCIPALI DELLA VITA DI UNA CELLA TEMPORALESCA =>
1) CUMULIFORME: solo movimenti ascendent
2) Di MATURAZIONE: la caduta delle gocce determina l’inizio di un forte
movimento verso il basso di una parte laterale della cella
3) DI DISSIPAZIONE: movimento discendente sulla parte inferiore della cella
sulla parte superiore il vento diventa molto debole.
Anche i fenomeni elettrici di ogni cella sono indipendenti, infatti le osservazioni
si limitano a contare solo fenomeni temporaleschi, li conto solo se c’è un tuono
nettamente percepito.
N° di giorni temporale, usato per tracciamento delle carte isocernautiche.
CARTE TOPOGRAFICHE: ci sono n° di quote riferite al livello del mare, di punti
singolari, sono tracciate le curve di livello o isoipse=> sono curve che
congiungono tutti i punti aventi lo stesso livello sul mare.
EQUIDISTANZA: differenza di quota tra curva di livello e quella adiacente, da
qui posso determinare la retta di max pendenza.
BACINO IDROGRAFICO: superficie raccolta tra 2 linee di displuvio che si
uniscono. Tutte le pendici convergono verso un alveo collettore.
COLLETTORE IMBRIFERO O DI DOMINIO: superficie dalla quale le acque di
pioggia defluendo alla superficie del suolo o per vie sotterranee si raccolgono in
uno stesso corso d’acqua detto collettore
ELEMENTI BACINO: 1) superficie; 2) altezza media; 3) pendenza media; 4)
fattore forma; 5) densità reticolo geografico
1) SUPERFICIE: è l’area della sua proiezione orizzontale. Si determina con:
PLANIMETRO: meccanismo che fornisce l’area attraverso una punta
o RETICOLA: carta millimetrara trasparente sovrapposto alla
o superficie
2) ALTEZZA MEDIA: divido l’area A in tante Ai, comprese tra 2 curve di livello
non troppo distanti, per buona approssimazione posso dire che hi altezza
media della fascia eguale alla media dei 2 valori delle curve di livello che
la limitano.
Hm= altezza media di bacino è la media ponderata della altezze medie
delle superfici parziali
CURVA IPSOGRAFICA: considero la successione dei valori delle superfici
poste al di sopra di prefissati valori di quota. Serve a determinare
l’estensione del bacino al di sopra di una certa quota. L’altezza del bacino
è data dall’area compresa tra la curva ipsometrica e gli assi coordinati
divisi per l’area bagnata.
3) PENDENZA MEDIA: considero del bacino di area A una striscia limitata da
2 linee di livello, d la distanza media fra le 2 linee di livello, li la
lunghezza media della linea di livello ( è poco diversa da quella delle 2
linee) quindi => Ai=li*di
4) FATTORE FORMA: bacino => forma allungata o raccolta
5) DENSITÀ RETE DI DRENAGGIO
EROSIONE
- NATURALE: processo di evoluzione morfologica del territorio
- ACCELLERATA: fenomeni erosivi dall’aspetto pericoloso
Le azioni geodinamiche (azioni degli agenti atmosferici), tenendo a livellare i
continenti portando diverse forme alla terra.
Per i bacini il 90% della Q solida di un corso d’acqua proviene da una piccola
parte del bacino. Bisognava usare opere e provvedimenti per controllare
l’erosione in alcune zone dove l’erosione è importante. Nei corsi d’acqua è
dannoso un eccessivo apporto di solido che provoca innalzamento del letto e
facilità di inondazioni, ma è anche dannoso depurare eccessivamente i corsi
d’acqua intaccando la naturalità del corso.
Le opere per evitare l’erosione devo svilupparle nel bacino imbrifero (di
raccolta) in cui l’erosione è più diffusa ma meno intensa e anche nei luoghi di
compluvio dove l’acqua si raccoglie creando fiumi e torrenti e c’è molta
erosione concentrata. Per combatterla si usano provvedimenti biologici e
ingegneristici.
AZIONI GEODINAMICHE:
- CHIMICO
- MECCANICO
AZIONE CHIMICA: lento processo d’alterazione, scomposizione e dissoluzione
degli elementi minerali costituenti la roccia. Essa è più presente nei climi caldo-
umidi. L’acqua agisce come solvente a causa di CO2 nella pioggia o come
ossidante per effetto dell’ossigeno. I gessi, i calcari, le dolomie sono le rocce
più facilmente attaccate.
AZIONE MECCANICA:
cause:
- Variazione di temperatura: formano screpolature, fessurazioni,
scheggiature. L’acqua che si infiltra si trasforma poi in ghiaccio,
aumentando di volume per favorire il distacco delle schegge di roccia.
Effetto presente nelle zone di montagna o in zone con grande variazione
termica,
- Ghiacciai: trasportano detriti di roccia che cadono sulla loro superficie
formando le MORENE (frammenti di rocce trasportati dai ghiacciai
accumulati), inoltre asportano dal letto per sfregamento del materiale
minutissimo=> LIMO GLACIALE
- Valanghe: possono sradicare alberi, favoriscono il cammino a valle dei
detriti.
- Vento:
- Acqua: quando si infiltra nel sottosuolo provoca danni.
AZIONI ANTROPICHE
L’uomo ha provocato, con la sua azione, imponenti fenomeni corrosivi o
aggravato quelli naturali già esistenti. L’uomo oggi distrugge boschi per
ampliarsi.
DISBOSCAMENTO: tramite incendio o altri metodi distruggendo ceppaie per
creare prati, pascoli o terreno coltivabile. I tagli del bosco non razionalmente
eseguiti. (ex taglio raso) sono dannosi per l’erosione del suolo. Per ex in
montagna alla scomparsa del bosco è venuta anche alla roccia madre nella
quale possono vivere molte forme vegetali e animali.
Altre reazioni antropiche pascolo ; strade: formando scarpate artificiali
causano frane; creazione serbatoi naturali
MECCANISMO EROSIONE IDRICA
L’acqua è la causa da erosione sia scorrendo superficialmente che al di sotto
che infiltrandosi favorisce la formazione di frane.
Acqua: appena caduta, scorre non incanalata sui versanti (acqua selvaggia) .
quando si raccoglie nei corsi d’acqua.
FATTORI CHE CONTRIBUISCONO AL PROCESSO DI EROSIONE
- Caratteristiche della pioggia
- Caratteristiche del suolo
- Copertura vegetale
- Pendenza del versante
- Lunghezza del versanre
EFFETTO BATTENTE: azione meccanica della pioggia sulla superficie del
terreno, l’azione dipende dall’intensità. Per intensità inferiori a 10mm/h l’azione
erosiva è minima.
Il tipo di suolo inlfuenza i processi d’erosione, l’acqua quando cade disintegra
piccole parti terrose e le trasporta nel velo d’acqua, questo effetto è più
frequente nei suoli sciolti e disgregati rispetto a quelli compatti.
La COPERTURA VEGETALE funge da funzione anti erosiva in diversi modi:
- Dissipa l’energia cinetica della pioggia grazie all’impatto con le piante
- Intercettazione di una modesta parte di pioggia
- Aumento coefficiente di scabrezza del terreno con diminuzione di di
velocità di ruscellamento
L’erosione del suolo aumenta sia con pendenza che con lunghezza del
versante. Aumentando la pendenza aumenta la velocità di ruscellamento. Più è
lungo il versante aumenta la Q di ruscellamento e l’altezza del tirante idrico del
velo.
L’acqua incanalata esercita un’azione molto più energetica rispetto alle acque
selvagge.
EFFETTO BOSCO: è importante per l’idrologia, attenuando le Q max delle Q
liquide => effetto regimante
In caso di forte pioggia=> dissipa l’energia cinetica delle gocce facendo
pendere alla pioggia l’effetto battente.
Il deflusso superficiale è rallentato dalla pendenza di tronchi, arbusti, ecc…
quindi il bosco crea un effetto antierosivo, inoltre crea una difesa dalla caduta
di massi e impedisce le valanghe. ( per eventi non gravi).
Per eventi maggiori in vele tipo frane profonde può aggravare la situazione.
L’azione regimante è massima in una foresta.
Le piogge più sono brevi più sono intense (acquazzoni), per un piccolo bacino le
condizioni critiche sono provocate dagli acquazzoni, per bacini grandi da
lunghe piogge la funzione del bosco è maggiore quindi contro gli acquazzoni. In
un bosco efficiente il deflusso superficiale è molto raro dato che io bosco è in
grado di sorbire tutta l’acqua, inoltre favorisce l’effetto regolatore nelle piene
primaverili, dato che ritarda lo scioglimento della neve.
PRATI E PASCOLI: ha meno potere del bosco perché ha minore capacità idrica,
anche perché presenta minore velocità di infiltrazione.
FRANE: movimenti di falde sia profonde che superficiali di terreno, ciò causa
cadute di terreno in parti grosse o piccole. Classificazione:
- Lame o frane di lavamento: causano colate di fango (piano campagna)
- Frane di cedimento: dovute all’appesantimento di un versante e poi al
crollo
- Frane per scivolamento: quando l’infiltrazione rende scivoloso uno strato
profondo
- Frane per rotolamento: per ammassi incoerenti in condi
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Appunti del corso di Idraulica fluviale per il superamento dell'esame scritto o orale
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Appunti per esame orale di Idraulica fluviale
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Idraulica Fluviale - Appunti
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Idraulica ambientale - Appunti del corso