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Equazione dell'erosione del suolo
E = R * K * L * S * C * P
E = quantità di terreno erosa
R = fattore di erosività della pioggia
K = fattore di erodibilità del suolo
L = fattore di lunghezza (adimensionale)
S = fattore di pendenza (adimensionale)
C = fattore di coltivazione (adimensionale)
P = fattore di pratica colturale e/o antierosiva (adimensionale)
La formula vale a livello locale (mesoscala) e su lunghi periodi: non può essere usata per stimare il prodotto di sedimento da un bacino o la perdita di suolo relativa a un singolo evento.
Uso del suolo:
- Cavalcapoggio
- Girapoggio
- Rittochino
- Terrazzamenti
Trasporto solido dei fiumi:
Il materiale eroso può accumularsi ai piedi del versante oppure può raggiungere il reticolo idrografico. Ogni corso d'acqua trasporta anche sedimenti. Ogni cambiamento di uso del suolo o eventi come incendi o disboscamenti incontrollati possono avere un impatto enorme sull'erosione e sul trasporto solido.
può verificarsi un effetto domino su ecosistemi fluviali o funzionalità di opere idrauliche. Erosione dei suoli: campi di applicazione - Misurazione e/o monitoraggio del suolo - Modellazione dei tassi medio - Modellazione dell'evoluzione spazio-temporale (eventualmente in connessione con cambi di uso del suolo e/o con cambiamenti climatici) - Analisi dell'interazione con altri processi - Interventi di mitigazione e sistemazione Geomorfologia strutturale ed erosione Se una zona è costituita da materiale disomogeneo (es. rocce con caratteristiche molto diverse) l'azione erosiva produrrà risultati diversi e potrà dar luogo a forme particolari: - Erosione selettiva - Inversione del rilievo Capitolo 3: FRANE Definizioni generali - Trasporto in massa: movimenti di masse di materiale che avvengono prevalentemente in seguito all'azione delle acque correnti superficiali. - Carattere selettivo (condizionato dalla granulometria) - Trasporto perdistanze anche rilevanti Esempi: piene fluviali, piene di detrito N.B. Alcuni tipi di frane hanno caratteristiche intermedie fra movimenti in massa e trasporto in massa (es. colate di detrito) Movimenti in massa: movimenti di masse di materiale sulla superficie della terra che avvengono prevalentemente in seguito all'azione della gravità Hanno carattere non selettivo La distanza di trasporto di norma è ridotta (zona di erosione e di deposito a breve distanza) Esempi: frane, sprofondamenti, valanghe, subsidenza Sprofondamento Subsidenza Frana: Movimento di una massa di suolo, roccia o detrito lungo un versante, sotto l'influenza diretta della forza di gravità Frane in Italia A livello nazionale abbiamo come organo competente l'IFFI (Inventario dei fenomeni franosi in Italia) Ha lo scopo di archiviare le informazioni sui fenomeni franosi per una corretta pianificazione territoriale È un importante strumento conoscitivo di base utilizzatoIl tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html.
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per: la valutazione della pericolosità da frana dei Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) la progettazione preliminare di interventi di difesa del suolo e di reti infrastrutturali la redazione dei Piani di Protezione Civile
Fisionomia di una frana 1) coronamento 2) scarpata principale 3) punto sommitale 4) testata 5) scarpata 6) corpo principale 7) piede 8) punto inferiore 9) unghia 10) superficie di rottura 11) unghia della superficie di rottura 12) superficie di separazione 13) materiale spostato (o franato) 14) zona di distacco (o di abbassamento) 15) zona di accumulo 16) distacco 17) massa distaccata (o abbassata) 18) accumulo 19) fianco 20) superficie originaria del versante
Morfometria di una frana 1) larghezza della massa spostata 2) larghezza della superficie di rottura 3) lunghezza totale 4) lunghezza della massa spostata 5) lunghezza della superficie di rottura 6) profondità della massa spostata 7) profondità della superficie di rottura
Caratterizzazione delle frane
“Frana” è un termine estremamente generico. Il geomorfologo e l’ingegnere hanno bisogno di più dettagli per capire di quale fenomeno si tratta, quali sono le cause, le conseguenze ed i possibili rimedi attraverso:
- Tipo di movimento
- Tipo di materiale
- Contenuto di acqua
- Velocità
- Attività
- Distanza di propagazione
Tipi di movimento:
Frane per crollo: Distacco e conseguente caduta di una massa di materiale da un pendio molto ripido. Il materiale si muove in caduta libera poi (raggiunto il versante) per rimbalzo ed infine per rotolamento.
Caratteristiche principali:
- Cinematica veloce
- Elevata capacità distruttiva
- Le traiettorie di caduta dipendono da molti fattori, quali la velocità iniziale, la forma, le dimensioni e la litologia del blocco; la geometria del pendio e le sue caratteristiche litologiche incidono sulla quantità di energia dissipata per effetto degli urti.
Cause predisponenti più comuni: assetto
geologico-strutturale e litologia
Cause d'innesco più comuni:
- pressione idrostatica all'interno delle discontinuità
- crioclastismo (gelo-disgelo)
- bioclastismo (radici)
- erosione al piede (sotto escavazione, scalzamento al piede da parte di corsi d'acqua o moto ondoso, azione eolica)
Frane per ribaltamento:
Rotazione in avanti verso l'esterno del versante, attorno a un punto, di un blocco di roccia o di detrito, sotto l'azione della gravità, di pressioni esercitate da blocchi adiacenti e/o dell'acqua nelle fratture
Sono frequenti in ammassi rocciosi
Si possono evolvere in crollo (o scorrimento)
Cause predisponenti più comuni: assetto geologico-strutturale e litologia
Cause d'innesco più comuni:
- pressione idrostatica all'interno delle discontinuità
- crioclastismo (gelo-disgelo)
- bioclastismo (radici delle piante)
- scalzamento al piede (corsi d'acqua o moto ondoso)
- Ribaltamento di blocchi
Ribaltamento fessurale 42Frane per scorrimento o scivolamento: Movimento verso la base del versante di una massa di terra o roccia che avviene in gran parte lungo una (o più di una) superficie di rottura o entro una fascia, relativamente sottile, di intensa deformazione di taglio.
In funzione della geometria della superficie di scivolamento si distinguono, in:
- Rotazionale
- Traslativo
- Composto
Frane per scorrimento rotazionale:
- la massa si muove lungo una superficie di rottura curva
- il movimento comporta la rotazione all'indietro dei blocchi in cui la massa viene smembrata → possibile formazione di una contropendenza
- interessa terreni omogenei, terre compattate artificialmente e ammassi rocciosi intensamente fratturati
- sono generalmente movimenti lenti
Frane per scorrimento traslativo:
- La massa scivola lungo una o più superfici piane
- Il movimento è controllato dall'andamento di superfici di discontinuità (faglie, superfici di stratificazione, etc.)
- il movimento avviene su una superficie composta da elementi planari e curvi
- la superficie di rottura è condizionata da discontinuità di vario tipo
- presenza di deformazione interna (formazione di trincee, graben, controscarpate)
- Si verificano nel caso di un materiale a comportamento "rigido" (competente) (roccia, terra parzialmente cementata) sovrapposto a materiale a comportamento plastico (meno competente)
- Si verifica una estensione e conseguente fratturazione del materiale rigido in seguito al flusso plastico del materiale sottostante (argilla, argillite, gesso, ecc.)
- in ammassi rocciosi fratturati sovrapposti a materiali meno competenti (es. argilliti)
- il contrasto di competenza fra ammasso roccioso e substrato determina l'apertura di fratture nell'ammasso roccioso e l'estrusione dei materiali del substrato
substrato
Tipiche evidenze: fratture, trincee
Espansione in terreni: indicate anche come espansione per liquefazione in quanto causate dalla liquefazione di terreni poco competenti
Materiale coinvolto: rocce o terre compatte, sovrapposte a materiale plastico
Cinematismo: il meccanismo di rottura è complesso (rotazioni, traslazioni e colamenti), con movimenti di estensione e conseguente fratturazione dei materiali a comportamento rigido, in seguito al flusso del materiale plastico sottostante
Caratteri diagnostici: Si individuano diversi meccanismi di rottura. Nella roccia: crollo, scorrimento, ribaltamento. Nei livelli plastici: scivolamenti, colamenti
Cause predisponenti: Sovrapposizione di materiale a comportamento rigido (es: roccia) su materiale a comportamento plastico (argilliti)
Cause scatenanti: Fluidificazione del materiale plastico a causa di piogge intense o sollecitazioni sismiche
Frane per colamenti: Movimento distribuito in maniera continua
all'interno della massa spostata. Le superfici di taglio, se presenti, sono multiple e generalmente temporanee (non vengono conservate). La distribuzione delle velocità nella massa spostata è analoga a quella all'interno di un fluido viscoso. Si distinguono ulteriormente, in funzione del materiale coinvolto, in: - Frane per colamento in roccia: fenomeni lenti, spazialmente continui, più o meno costanti nel tempo, simili a movimento di un fluido viscoso ("creep" - deformazione continua nel tempo sotto sforzo costante inferiore al limite di rottura della roccia). - Frane per colamento in terreni e in detriti: sono caratterizzate da contenuti d'acqua e velocità estremamente variabili (colamenti di terreni) oppure fenomeni rapidi, innescati da precipitazioni intense e che si muovono per lunghe distanze entro aste torrentizie (colate di detrito incanalate). - Colate di terra: Movimento a forma di colata generalmente lento (talvolta fino arapido)e intermittente, su pendenze modeste, in terre coesive plastiche 45
Colate di fango/detrito:
- Colate di fango: sono miscele dense, viscose di sedimenti e acqua nel quale il volume del sedimento eccede quello dell'acqua
- Sono composte di masse liquefatte di fango che si muovono lungo i pendi sotto la forza di gravità
- La presenza di una rilevante componente argillosa ritarda il drenaggio determinando distanze di propagazione molto elevate
Se queste colate prendono in carico detriti di grandi dimensioni, vengono chiamate colate di detrito
Valanghe di detrito: Colate di detrito con solidi prevalenti, di grandi