Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
ENERGIA RETICOLARE
Un concetto correlato al legame ionico è l'energia reticolare, che rappresenta
l'energia necessaria per separare un mole di un composto ionico nei suoi ioni
costituenti nel loro stato gassoso. L'energia reticolare dipende dalla grandezza delle
−¿
+¿ Q
cariche degli ioni e dalla distanza tra di essi. ed r che rappresenta la distanza
¿
Q ¿
tra gli ioni.
Più sono grandi le cariche e più sono vicini gli ioni, maggiore sarà l'energia reticolare.
Infatti l’energia reticolare (E) aumenta all’aumentare delle cariche e/o al
diminuire di r.
Possiamo calcolarla utilizzando la legge di Coulomb
La quale enuncia che l’energia potenziale tra due ioni è
Direttamente proporzionale al prodotto della loro carica
E=k
E inversamente proporzionale alla loro distanza. Q −¿
+¿ r
Il punto di fusione rappresenta Q
proprio la temperatura alla quale il reticolo ¿
¿
cristallino si rompe e il composto passa dallo
stato solido a quello liquido. Poiché l’energia reticolare
rappresenta l’energia necessaria per rompere il reticolo:
-Maggiore è l'energia reticolare, maggiore sarà l'energia necessaria per rompere il
reticolo cristallino, quindi più elevato sarà il punto di fusione.
-Viceversa, minor è l'energia reticolare, minore sarà l'energia necessaria per rompere il
reticolo cristallino e il punto di fusione sarà più basso.
IL LEGAME COVALENTE
Il legame covalente è un tipo di legame chimico in cui due atomi condividono una o
più coppie di elettroni tra loro. Questo tipo di legame si forma quando gli atomi
hanno la stessa elettronegatività o poca differenza di elettronegatività e desiderano
condividere gli elettroni per raggiungere una configurazione elettronica stabile.
Per quanto riguarda gli atomi polielettronici, il legame covalente coinvolge solo gli
elettroni di valenza.
Per rappresentare il legame covalente, si utilizza un formalismo definito “STRUTTURA
DI LEWIS”.
STRUTTURA DI LEWIS
Con il formalismo di Lewis
-rappresentiamo gli elettroni di valenza
-consiste nel simbolo chimico dell’elemento più un puntino per
ogni elettrone di valenza
N.B. gli elettroni di valenza corrispondono al gruppo di appartenenza nella tavola
periodica degli elementi.
Gli elettroni spaiati sono quelli che si mettono in comune tra gli atomi e portano alla
formazione del legame.
Gli elettroni che formano coppie solitarie , sono quelle che non sono coinvolte nel
legame Elettroni spaiati dei due atomi di fluoro che
sono coinvolti nel legame Che differenza c’è tra questi legami?
La differenza sta nella forza del
legame che comporta anche una
diversa distanza di legame.
Poiché il legame triplo coinvolge una
maggiore condivisione di elettroni
rispetto al legame singolo o doppio,
richiede un'affinità elettronica
maggiore e un'energia di ionizzazione
maggiore per rompere il legame. Di
conseguenza, il legame triplo è
generalmente il più forte tra i tre tipi di
legami covalenti.
REGOLA DELL’OTTETTO
Un atomo diverso dall’idrogeno tende a formare legami fino ad essere circondato da 8
elettroni di valenza. La regola dell’ottetto è valida principalmente per gli elementi del
secondo periodo della tavola periodica.
Questi elementi hanno sottolivelli 2s e 2p che possono ospitare un totale di otto
elettroni. Quando un atomo di uno di questi elementi forma un legame covalente, può
raggiungere la configurazione elettronica del gas nobile.
Inoltre questa regola non è rispettata da alcuni elementi, o per difetto , cioè ci sono
composti in cui l’ottetto non viene raggiunto (ci sono meno di 8 elettroni di valenza)
oppure per eccesso, cioè ci sono composti in cui ci sono più di 8 elettroni.
ECCEZIONI ALLA REGOLA DELL’OTTETTO
Le eccezioni alla regola dell’ottetto cadono in tre categorie caratterizzate da un ottetto
incompleto, un numero dispari di elettroni oppure più di otto elettroni di valenza
attorno all’atomo centrale:
Ottetto incompleto
In alcuni composti il numero di elettroni che circondano l’atomo centrale in una
molecola stabile è minore di otto. Alcuni atomi o ioni non seguono la regola dell'ottetto
poiché non hanno abbastanza elettroni per raggiungere un guscio esterno completo di
otto elettroni. Questo può verificarsi principalmente nei metalli di transizione e nei
metalli del blocco p. Ad esempio, il catione alluminio (Al^3+) ha solo sei elettroni di
valenza, quindi non può formare un ottetto completo.
Molecole con elettroni dispari
Alcuni composti chimici, soprattutto quelli contenenti atomi con un numero dispari di
elettroni di valenza, non riescono a raggiungere l'ottetto. In questi casi, l'atomo non
riesce a condividere o acquisire abbastanza elettroni per raggiungere una
configurazione elettronica stabile di otto elettroni nel guscio esterno. Es. NO e NO2
Molecole con l’ottetto espanso
Gli atomi per gli elementi del terzo periodo e di quelli successivi della tavola periodica
formano alcuni composti in cui l'atomo centrale è circondato da più di 8 elettroni. Oltre
3s e 3p 3d
agli orbitali gli elementi del terzo periodo hanno anche orbitali che possono
essere usati per formare i legami. Questi orbitali permettono a un atomo di formare un
ottetto espanso.
Un composto in cui è presente un ottetto espanso è l’esafluoruro di zolfo, un composto
molto stabile.
REGOLE PER SCRIVERE LA STRUTTURA DI LEWIS
1. Scrivere la struttura di base del composto mostrando come gli atomi sono legati
gli uni agli altri. Disponi al centro l’elemento meno elettronegativo.
2. Conta il numero totale di elettroni di valenza. Aggiungi 1 per ogni carica
negativa. Sottrai 1 per ogni carica positiva.
3. Completa l’ottetto per tutti gli atomi tranne che per l’idrogeno .
4. Possibilità di formare doppi o tripli legami con l’atomo centrale.
STRUTTURE DI RISONANZA
Viene indicato con il termine risonanza il fenomeno che permette di rappresentare
una molecola con più strutture che differiscono tra loro solo per la diversa
disposizione degli elettroni all’interno della molecola. Nessuna di esse rappresenta
la struttura reale della molecola.
5. IL LEGAME CHIMICO : GEOMETRIA MOLECOLARE
La geometria molecolare si riferisce alla disposizione tridimensionale
degli atomi in una molecola. Per le molecole relativamente piccole, nelle
quali l’atomo centrale contiene da due a sei legami, le geometrie
possono essere previste utilizzando il modello VSEPR (valence shell
electron pair repulsion) ovvero repulsione delle coppie di elettroni del
livello di valenza.
In un legame covalente una coppia di elettroni chiamata “coppia di
legame”, è responsabile dell’unione di due atomi. In una molecola
poliatomica dove ci sono due o più legami tra l’atomo centrale e gli atomi
circostanti, la repulsione tra gli elettroni delle diverse coppie di legame fa
sì che esse si dispongono il più lontano possibile le une dalle altre. La
geometria finale assunta dalla molecola è tale da minimizzare queste
repulsioni. tiene conto della disposizione geometrica delle
VSEPR:
coppie di elettroni attorno all’atomo centrale in termini di
repulsione elettrostatica tra le coppie di elettroni stesse.
Due sono le regole che stanno alla base del modello VSEPR:
I doppi e i tripli legami possono essere trattati come singoli legami.
Se una molecola ha due o più strutture di risonanza, possiamo applicare il
modello solo ad una di esse.
GEOMETRIA MOLECOLARE DI MOLECOLE IN CUI L’ATOMO CENTRALE E’ PRIVO DI
COPPIE SOLITARIE:
Quando l'atomo centrale di una molecola è privo di coppie solitarie, la
geometria molecolare è determinata principalmente dal numero di legami che
l'atomo centrale forma con gli atomi circostanti. In questo caso, la geometria
molecolare sarà principalmente influenzata dal numero di legami elettronici (o
coppie di elettroni di legame) attorno all'atomo centrale. Es. BeCl2 , BF3, CH4,
PCl5.
GEOMETRIA MOLECOLARE DI MOLECOLE IN CUI L’ATOMO CENTRALE PRESENTA
UNA O PIU’ COPPIE SOLITARIE:
Quando l'atomo centrale di una molecola ha una o più coppie solitarie, queste
coppie solitarie influenzano la geometria molecolare. Le coppie solitarie
occupano uno spazio maggiore rispetto ai legami elettronici, causando una
distorsione nella disposizione degli atomi circostanti. Di conseguenza, la
presenza di coppie solitarie può portare a una variazione nella geometria
molecolare rispetto a quella prevista solo considerando i legami elettronici.
Es.H2O, SO2, NH3, SF4.
Una differenza sostanziale tra le coppie solitarie e quelle di legame, sta nella
repulsione. Le coppie solitarie presenti sull’atomo centrale tendono ad essere
più vicine all’atomo centrale e di conseguenza tendono ad esercitare una
repulsione maggiore sulle coppie di legame, portandole ad avvicinarsi e a far
restringere l’angolo interno.
MOMENTI DI DIPOLO E MOLECOLE POLARI
Un proprietà che ci permette di distinguere tra un legame covalente polare e non
polare è proprio l’elettronegatività.
Legame ionico si forma quando la differenza di elettronegatività tra i due
elementi va da 1.7 a 2.0;
Legame covalente polare si forma quando la differenza di elettronegatività tra
gli atomi è compresa tra 0.5 – 1.6;
Legame covalente non polare, quando la differenza di elettronegatività è
inferiore a 0.5
Il momento di dipolo di una molecola è una misura della sua polarità. Si verifica
quando c'è una distribuzione asimmetrica di carica all'interno della molecola, con
una parte della molecola che ha una carica leggermente positiva e un'altra parte
che ha una carica leggermente negativa. Questa asimmetria di carica può essere
causata da differenze di elettronegatività tra gli atomi legati o dalla disposizione
spaziale degli atomi e delle coppie di elettroni nella molecola. Il momento di dipolo
è rappresentato da una freccia (vettore) che punta dalla parte positiva a quella
negativa della molecola, che sono rispettivamente rappresentate con delta+ e
delta-. Le molecole biatomiche omeopolari
(H2,02,N2) sono apolari.
Le molecole biatomiche contenenti
atomi diversi (HCl,CO,NO) sono polari
perché in questo caso ho un elemento
che è più elettronegativo dell’altro, si
genera perciò un momento