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Fisiologia

Fanno parte della fisiologia anche la fotosintesi e il movimento della linfa, argomenti già affrontati.

Ormoni vegetali e fitoregolatori

Durante la sua vita, la pianta organica molti prodotti. Alcuni sono catabolizzati per mezzo di respirazione e fermentazione; altri sono utilizzati per i processi di accrescimento e sviluppo della pianta, processi influenzati dagli ormoni vegetali. La pianta, non avendo un sistema nervoso centrale, risponde a stimoli esterni (luce e temperatura) e a stimoli interni grazie agli ormoni vegetali. Negli animali, la crescita e la riproduzione sono le funzioni più importanti degli ormoni. Sia gli ormoni animali che quelli vegetali sono regolatori della crescita ed entrambi agiscono a basse concentrazioni. Tuttavia, ormoni animali e ormoni vegetali sono chimicamente diversi: più complessi negli animali, più semplici nelle piante. Inoltre, gli ormoni vegetali sono sintetizzati da tessuti non specializzati, mentre quelli animali.vita. Gli ormoni della vita sono responsabili della crescita e dello sviluppo delle piante, mentre gli ormoni della vita regolano i processi fisiologici come la fioritura, la maturazione dei frutti e la caduta delle foglie. Gli ormoni vegetali più comuni includono: - Auxine: promuovono la crescita delle piante, stimolando l'allungamento delle cellule e la formazione delle radici. - Gibberelline: favoriscono la crescita del fusto e la germinazione dei semi. - Citochinine: stimolano la divisione cellulare e la formazione di nuovi tessuti. - Acido abscissico: regola la dormienza dei semi e la chiusura degli stomi. - Etilene: favorisce la maturazione dei frutti e la caduta delle foglie. Questi ormoni vegetali interagiscono tra loro e con fattori ambientali per regolare il crescimento e lo sviluppo delle piante. La loro presenza e concentrazione influenzano direttamente la fisiologia delle piante e la loro risposta agli stimoli esterni. In conclusione, gli ormoni sono molecole segnale che regolano una serie di processi fisiologici sia negli animali che nelle piante. Sono prodotti in specifiche zone del corpo e trasportati verso gli organi bersaglio, dove modulano una risposta specifica. Nelle piante, gli ormoni vegetali sono responsabili della crescita, dello sviluppo e della risposta agli stimoli ambientali.

morte.Ormoni della vita• Auxine. Le auxine (acido indol-3-acetico) sono prodotte nell’apice vegetativo e influenzano la distensionecellulare, prolungandola e incrementarla anche di dieci volte. Le auxine sono importanti nella produzionedi nuovi organi e nel far diventare le cellule meristematiche cellule specializzate. Sono trasportate per viafloematica e parenchimatica, legate a proteine. Agiscono sugli apici vegetativi apicali (fogliare e fruttifero)e inibiscono la crescita delle radici. L’auxina viene sintetizzata in massima parte in primavera quando lavegetazione è ancora in accrescimento e i germogli sono molto giovani, quindi erbacei; in estate, invece,si ha una progressiva diminuzione della sintesi di auxina. Le auxine sono chimicamente semplici, dunquesi possono sintetizzare facilmente in laboratorio. Se si irrora un frutto con le auxine appena sintetizzate,queste saranno in eccesso (perché il frutto già le contiene di per sé) e di

conseguenza il frutto cresce molto più velocemente. La parete cellulare si distende, indice che la cellulosa è aumentata e che quindi è stato prodotto molto glucosio dalla fotosintesi (quindi in primavera/estate, essendoci tanta luce, è più facile produrre cellulosa e ingrandire gli organi). Tuttavia, il citoplasma non cresce con la stessa velocità e quindi, per evitare spazi vuoti, le cellule si riempiono di acqua. Quindi, irrorando un frutto con le auxine, otterremo sì un frutto più grande, ma pieno di acqua (perciò con meno sapore). Le auxine sono ormoni tossici, quindi non hanno conseguenze sul metabolismo animale. Come avviene l'aumento della distensione cellulare? La cellulosa si unisce a formare fibre, legate da legami idrogeno. L'auxina aumenta la plasticità della parete cellulare perché, secondo l'ipotesi della "crescita acida", essa induce la crescita attivando una pompa.

protonica del plasmalemma che include protoni nella parete, acidificandola. Come conseguenza dell'acidificazione, i legami idrogeno che tengono legate le catene polisaccaridiche potrebbero essere indeboliti da proteine di parete, dette espansine; la parete diventa quindi più elastica.

Quando irrorata artificialmente, l'auxina può anche indurre la maturazione dei frutti senza che essa sia preceduta dalla fecondazione, di conseguenza il frutto sarà senza semi (partenocarpia).

È chiamato geotropismo l'accrescimento per distensione in rapporto alla direzione della forza gravitazionale terrestre: si dice positivo se procede in direzione del centro della terra, seguendo la forza di gravità (radici primarie); si dice negativo nel caso contrario, come per esempio nella maggior parte dei fusti. Si chiama fototropismo, invece, l'accrescimento per distensione ad uno stimolo di luce: se si illumina lateralmente un apice di una qualsiasi pianta,

questa crescerà ruotandosi verso la fonte di luce; se invece si taglia via quest'apice, o se lo si copre in modo che non riceva luce, tale fenomeno non ha luogo. Le auxine, prodotte nell'estremità apicale, determinano questa crescita direzionale verso la luce, sono quindi responsabili del fenomeno del fototropismo.

  • Gibberelline. Le gibberelline (acido gibberellico) influenzano prima la divisione e poi la distensione cellulare e vengono usate assieme alle auxine. Vengono trasportate per via floematica e agiscono su:
    • Meristemi apicali (crescita rapida)
    • Foglie e frutti (crescita rapida e dimensioni maggiori)
    • Gestione delle coltivazioni da frutto (se somministrate insieme alle auxine, i frutti raddoppiano di dimensioni).
  • Le gibberelline nelle piante superiori sono prodotte dai meristemi apicali e subapicali del fusto, da quelli delle giovani foglioline, dall'embrione e dal seme.

Originariamente la gibberellina è stata trovata in un fungo, Gibberella fujikuroi.

Che ha causato alle pianticelle di riso contaminate, una crescita alta e filiforme, causando la caduta delle piante, divenute troppo alte e troppo sottili. Le gibberelline, infatti, inducono l'allungamento degli internodi e inibiscono la formazione delle radici. Per la gibberellina, a differenza dell'auxina, non esiste un movimento polare definito, ma si muove in tutte le direzioni.

  • Citochinine (o citochine). Sono composti adenino-simili, derivanti dalla chinetina. Sono prodotte nell'apice vegetativo e influenzano solo la divisione cellulare. Sono trasportate per via floematica e soprattutto xilematica e agiscono su:
    • Meristemi apicali (crescita rapida, soprattutto nella radice che è il principale sito di sintesi)
    • Foglie e frutti (ne velocizzano la crescita e ne impediscono la caduta)
    • Tessuti (li proteggono dall'invecchiamento).
  • Sono sintetizzate nel meristema radicale e poi trasferite tramite xilema nei tessuti con attiva divisione cellulare (foglie e

frutti giovani, apice radicale e semi in germogliazione). Specificatamente intervengono nella crescita e nella differenziazione cellulare. In agricoltura le citochine sono utilizzate per la capacità di aumentare la dimensione dei frutti e la crioconservazione di uva, cocomeri e kiwi. Tutti questi ormoni sono trasportati dai vasi linfatici (xilema e floema), quindi ce ne sono tanti in primavera e zero in inverno.

Ormoni del sonno e della morte

  • Acido abscissico (ABA). L'acido abscissico è un antagonista degli ormoni della vita e si trova in abbondanza negli organi in riposo come i semi (infatti possono germogliare anche dopo 100 o 1000 anni). Provoca la caduta di foglie, fiori e frutti e la chiusura degli stomi al tramonto. Viene trasportato per via floematica, xilematica e parenchimatica. Il nome di acido abscissico fa pensare già di per sé alla caduta delle foglie, perché abscissione vuol dire distacco. Per alcuni è preferibile il nome "dormina".

Nel senso che in qualchemodo questo ormone rallenta tutte le attività metaboliche della pianta e favorisce la dormienza delle gemme e quella dei semi. Viene sintetizzato nei tessuti maturi delle foglie e dei fusti, nei frutti, ma soprattutto nei semi e nelle gemme in fase di passaggio allo stato di riposo dell'attività biologica, cioè che stanno andando verso l'inverno. La caduta delle foglie, dei fiori e dei frutti è dovuta anche alla cellulasi, che scinde la cellulosa facendo morire la cellula. Quando giunge il momento di far cadere una foglia, l'AB stimola la produzione di cellulasi, che verrà poi ingabbiata nel vacuolo, nelle cellule che collegano la foglia al ramo. Queste cellule moriranno e la foglia si staccherà. Dunque, gli effetti dell'ABA sono molteplici:

  • Inibitore di crescita
  • Agisce da regolatore negativo della crescita e dell'apertura stomatica in condizioni di stress ambientali
  • Regola la dormienza dei

Semi; funge da antagonista con le auxine, le gibberelline e le citochinine- Promuove la senescenza e l'abscissione fogliare.

Per quanto riguarda il meccanismo di azione, sebbene non ancora identificato, si è certi dell'esistenza di un recettore proteico dell'ABA sulla superficie esterna della membrana plasmatica.

Etilene. L'etilene è un gas che si sposta negli spazi intercellulari (e non nei vasi linfatici). È sintetizzato in tutti i tessuti della pianta, ma soprattutto nei frutti maturi. Provoca l'abscissione fogliare insieme all'ABA, ma il suo scopo principale è la maturazione dei frutti. Dopo 6-9 giorni dalla maturazione del frutto, si ha il picco di etilene. A seguito di tale picco, si ha un aumento della respirazione cellulare e, dunque, un aumento della produzione di anidride carbonica (in generale, invece, si ha più fotosintesi che respirazione, quindi l'anidride carbonica è più consumata).

che prodotta).
L'etilene, quindi, stimola la respirazione cellulare del frutto, producendo energia che sarà necessaria per completare la maturazione. Infatti, affinché avvenga la maturazione, i cloroplasti devono trasformarsi in cromoplasti (frutto da verde a rosso) e per farlo la clorofilla deve degradarsi e si devono produrre flavonoidi e carotenoidi. Per attuare questa trasformazione c'è bisogno di enzimi detti idrolasi, la cui sintesi ha bisogno di energia che verrà fornita dalla respirazione (aumento della respirazione = aumento della sintesi proteica). Inoltre, il frutto immaturo è acido per la presenza di acidi organici, i quali devono essere neutralizzati, e tale neutralizzazione avviene grazie a enzimi detti chinasi. Il frutto maturo è dolce, dunque si devono produrre zuccheri negli amiloplasti (da amido a saccarosio e fruttosio) e ciò avviene grazie all'enzima amilasi. Il frutto immaturo è duro, mentre quello maturo è morbido.maturo è più tenero: la cellulasi scindela cellulosa e ammorbidisce la parete, la pectinasi ammorbidisce le pectine. Tutti questi enzimi vengono prodotti grazie a
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Publisher
A.A. 2021-2022
144 pagine
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SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher xlalax di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Biologia vegetale e farmacognosia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Siena o del prof Miraldi Elisabetta.