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GEMMAZIONE
↪ La gemmazione è il meccanismo di riproduzione tipico dei poriferi (spugne di
mare) e dell’Hydra (uno cnidario, come ad esempio anche le meduse). L’Hydra è un
organismo molto semplice: è formata da una struttura chiamata piede, che si ancora
al substrato (quindi al fondale dell'ambiente acquatico dove vive), nella parte apicale
invece è possibile riconoscere una struttura che presenta una serie di tentacoli che si
aprono su una bocca, su un orifizio orale, che sostanzialmente prosegue con un
intestino posizionato all'interno del corpo dell'animale a fondo chiuso, intestino che in
pratica occupa tutto l'interno del corpo dell'animale. All'interno del foglietto di cellule
che divide l’intestino dell'Hydra dall'esterno sono presenti delle cellule staminali,
cellule capaci di proliferare producendo una massa di cellule indifferenziate: lungo il
corpo dell’Hydra queste cellule proliferano per divisione mitotica e vanno quindi a
formare una protuberanza sulla superficie del corpo dell'Hydra, formata inizialmente
da cellule assolutamente indifferenziate, detta gemma; all'interno della gemma dopo
del tempo iniziano i processi di differenziamento cellulare e di morfogenesi tissutale, di
organogenesi, che portano alla formazione di una piccola Hydra che si trova ancora
connessa con l’Hydra madre. Nel momento in cui questa nuova piccola Hydra è
completamente differenziata, si stacca attraverso costrizione dall’Hydra madre e va a
depositarsi nel substrato vicino all’Hydra madre. Quindi la nuova Hydra che si è
formata ovviamente è un clone genetico dell’Hydra madre, perché prodotta
semplicemente dalla proliferazione per divisione mitotica di cellule staminali
dell’Hydra madre, cellule che poi sono andate incontro a un processo di
differenziamento.
FRAMMENTAZIONE
↪ La frammentazione è una modalità riproduttiva che va di pari passo e sfrutta
una straordinaria proprietà che hanno alcuni organismi, che è la cosiddetta capacità
rigenerativa, cioè la capacità di andare a ricostruire parti del corpo che sono state
amputate o che sono state danneggiate. Questa capacità rigenerativa permette a
questi organismi di essere molto resilienti ai danni che vengono prodotti al loro corpo
da predatori o da eventi accidentali. Ad esempio negli echinodermi, e in modo
specifico nella stella di mare, se si taglia un braccio, questa è in grado di riformare il
braccio mancante (e questo è l'evento tipicamente rigenerativo per cui la struttura
amputata viene costruita), ma molto importante, anche il braccio mancante è in grado
di riprodurre l'intera stella, quindi l'intera parte del corpo, e a questo punto si ha un
evento che non è più semplicemente rigenerativo, ma è un evento riproduttivo vero e
proprio in quanto partendo da una stella marina a cui stacchiamo un braccio, questa,
privata del braccio, ricostruirà il braccio mancante, ma al tempo stesso anche il
braccio staccato ricostruirà la stella mancante: per cui si è partiti da un solo organismo
e se ne sono prodotti due, che saranno due cloni genetici (la ricostruzione del braccio
mancante o dell'intera stella avverrà sempre grazie a cellule di tipo staminale che,
andando a proliferare, producono un nuovo organismo). Tra tutti gli organismi quello
che presenta le capacità rigenerative più spiccate è la planaria di acqua dolce,
appartenente ai vermi piatti, del phylum dei platelminti tricladi. Le planarie di acqua
dolce sono dei vermi piatti che possono essere tagliati in molti pezzi, ciascuno dei
quali è in grado di riformare un intero organismo. Quindi tagliando una planaria in tre
parti si otterrà una testa che sarà in grado di riformare la coda, una coda che sarà in
grado di riformare la testa, e anche un pezzo centrale che sarà in grado di riformare
contemporaneamente sia una coda che una testa nel posto giusto. Le potenzialità
rigenerative sono così spiccate in questi organismi che alcune specie di planaria
utilizzano questo meccanismo come meccanismo riproduttivo, per cui vanno incontro
ad auto-amputazione, cioè si tagliano spontaneamente la parte della coda,
generalmente proprio la parte terminale di essa, in modo che si generino due pezzi:
una testa che riformerà la coda e una coda che riformerà la testa.
PARTENOGENESI
↪ L'ultimo meccanismo di riproduzione asessuata è la partenogenesi che in realtà
si trova localizzato a metà strada tra la riproduzione sessuata e quella asessuata, in
quanto comunque non prevede mescolamento dei patrimoni genetici, quindi non ci
sarà un momento dove patrimoni genetici provenienti da genitori diversi andranno a
mescolarsi, non comporta fecondazione (e in questo assomiglia a una riproduzione di
tipo asessuato), ma allo stesso tempo è una riproduzione gamica poiché ha bisogno
della produzione dei gameti, quindi implica un processo meiotico e conseguente
sviluppo di unità riproduttive aploidi, nello specifico quasi sempre del gamete
femminile, e proprio per questo molti biologi la definiscono come “riproduzione
unisessuale”. La partenogenesi in pratica è una particolare strategia riproduttiva che
presentano molte specie animali (anche vertebrati) e vegetali, che consiste nello
sviluppo di un nuovo organismo a partire da una cellula uovo non fecondata, quindi
una cellula uovo che contiene esclusivamente il patrimonio genetico femminile che va
incontro a un processo di divisioni cellulari (si comporta come se fosse uno zigote,
produce un nuovo organismo senza avere bisogno del patrimonio genetico maschile);
in realtà gli spermatozoi non sono completamente inutili perché in alcuni casi di
partenogenesi lo spermatozoo è comunque necessario per attivare il processo come
se stimolasse la cellula uovo ad andare incontro a un processo di differenziamento e
quindi di produzione di un nuovo organismo, non partecipando in ogni caso con il
proprio patrimonio genetico. Quindi l’organismo che si verrà a formare sarà un
organismo che presenterà solamente il patrimonio genetico femminile derivante dalla
madre, tuttavia, non necessariamente sarà un clone della madre: durante il processo
di gametogenesi (la produzione di gameti) osserveremo dei meccanismi che vanno a
produrre una variabilità genetica, in quanto il gamete prodotto non contiene tutte le
informazioni genetiche della cellula germinale dell'individuo che sta producendo il
gamete, ma conterrà solamente parte di questo patrimonio genetico. Non solo, ma
durante questo processo attraverso il quale si andrà a produrre un gamete esistono
anche dei meccanismi di ricombinazione per cui il patrimonio genetico che si viene a
creare nel gamete è diverso sicuramente dal patrimonio genetico del genitore. Ecco
che quindi il clone non sarà un clone totale ma sarà generalmente un clone parziale,
per cui si tratta di un organismo che conterrà parte delle informazioni e comunque
ricombinate in modo tale da essere diverse da quelle della cellula che le ha prodotte.
Esistono vari tipi di partenogenesi, infatti nelle diverse specie che vanno incontro a
questo meccanismo è possibile riscontrare processi diversi: ad esempio esiste una
partenogenesi che consente di avere un clone completo poiché la cellula uovo si
origina dalla cellula germinale attraverso mitosi, quindi un processo di divisione
cellulare completamente conservativo, anche se nella maggior parte dei casi si ha una
semplice meiosi che comporta ricombinazione o riduzione del patrimonio genetico.
Esistono anche diversi organismi che si riproducono attraverso partenogenesi, ad
esempio il maschio della formica, oppure lo squalo, il maschio dell'ape (fuco). Quindi,
in alcuni casi, per varie ragioni evolutive, si è ottenuto questo particolare meccanismo
riproduttivo e in ogni caso in realtà la strategia non è sempre uguale, ci sono
combinazioni diverse per cui a volte si forma un individuo aploide, a volte l'individuo
diventa diploide, perché in natura c'è una grande diversificazione nel modo in cui
questa partenogenesi viene operata. *
I meccanismi di riproduzione asessuata quindi possono essere:
- una riproduzione puramente asessuata di tipo agamico
- una riproduzione “speciale” rappresentata dalla partenogenesi, dove sarà la cellula
uovo a generare un nuovo organismo, nuovo organismo che può essere un clone
completo della madre oppure un clone parziale, a seconda della modalità attraverso la
quale viene prodotta questa cellula uovo.
1.1.3. Vantaggi e svantaggi tra le modalità di riproduzione
La riproduzione asessuata presenta dei grossi vantaggi: il primo è un vantaggio sotto il
punto di vista energetico, infatti la riproduzione asessuata è energicamente più
vantaggiosa perché durante lo sviluppo embrionale di un organismo che si riproduce
in maniera asessuata non vi è la necessità di sviluppare delle gonadi e
nemmeno un apparato riproduttore, quindi cellule specifiche deputate alla
trasmissione del materiale ereditario (i gameti). Questo significa che tutte quelle
energie che sarebbero utilizzate per sviluppare e per mantenere un apparato
riproduttore possono invece essere utilizzate da questi organismi per ottimizzare altri
tipi di processi. Non solo c'è un grande risparmio energetico durante lo sviluppo
embrionale, perché anche l'individuo adulto presenterà un apparato in meno, avendo
così la possibilità di utilizzare meglio le proprie energie per tutti gli altri apparati e
sistemi. Un altro vantaggio sempre sotto il punto di vista energetico è la ricerca del
partner (si potrebbe pensare a specie che vivono nell'oceano con una densità di
popolazione di 1 animale ogni 10 km² di oceano, per cui questi organismi per
riprodursi in modalità sessuata dovrebbero incontrarsi fisicamente per operare la
riproduzione). Un organismo che si riproduce in maniera asessuata è quindi un
organismo che, nel caso in cui le condizioni ambientali siano favorevoli e si
mantengano stabili, e la densità di popolazione sia bassa, riesce a colonizzare con
grande facilità e rapidità un ecosistema, una nicchia ecologica nella quale si trova
localizzato (consuma poca energia, non ha bisogno di trovare il partner, l’organismo
quindi andrà a riprodursi popolando l’ambiente in maniera molto rapida). E’ anche
vero però che se per una qualsiasi ragione le condizioni ambientali cambiano (un
aumento o un abbassamento della temperatura, un cambiamento nella catena
alimentare per cui si ha l'estinzione o la riduzione di una preda o l