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SCHELETRO CARDIACO
Lo scheletro cardiaco è il tessuto connettivo sul quale è costruito il cuore. Esso
sostiene e rinforza il cuore, distribuisce le contrazioni del muscolo cardiaco,
isola cardiomiociti atriali e ventricolari e conferisce elasticità al cuore. Questi
strati di tessuto connettivo (elastico, reticolare e collagene) sono continui con
le bande di tessuto connettivo denso che (1) circondano le origini del tronco
polmonare e dell'aorta, (2) costituiscono la base di impianto per le valvole
cardiache, (3) collegano gli anelli fibrosi che circondano le aperture delle
valvole cardiache e (4) si estendono nel muscolo cardiaco che separa atri e
ventricoli. Tale impalcatura di tessuto connettivo viene definita scheletro
cardiaco o scheletro fibroso del cuore. Lo scheletro cardiaco permette lo
svolgimento delle seguenti funzioni:
- Stabilizzare la posizione dei cardiomiociti e delle valvole;
- Assicurare sostegno fisico ai cardiomiociti, ai vasi e ai nervi;
- Distribuire le forze di contrazione;
- Fornire elasticità necessaria perché il cuore, al termine della contrazione,
ritorni alla forma originaria; ORIENTAMENTO E
ANATOMIA DI
SUPERFICIE DEL CUORE
Il cuore (1) è leggermente
spostato a sinistra rispetto
alla linea mediana, (2)
forma un angolo con l'asse
longitudinale del corpo ed
(3) è lievemente ruotato
verso il lato sinistro. Il
cuore si trova nel
mediastino, tra i due
polmoni. Proprio per
questo motivo l'impronta
cardiaca lasciata sulla
superficie mediale del
polmone sinistro è
maggiore rispetto a quella
presente sul polmone destro. La base corrisponde alla porzione più ampia del
cuore, da cui emergono i grossi vasi delle circolazioni sistemica e polmonare ed
è localizzata approssimativamente a livello della terza cartilagine costale.
L'apice corrisponde all'estremità inferiore appuntita del cuore ed è formato
principalmente dal ventricolo sinistro. Esso è diretto lateralmente, raggiunge il
quinto spazio intercostale e si estende a sinistra della linea mediana. Poiché il
cuore è leggermente ruotato verso sinistra, la base forma il margine superiore
del cuore. L'atrio destro forma il margine destro, mentre il margine sinistro è
costituito dal ventricolo sinistro e da una piccola porzione di atrio sinistro. Il
margine sinistro prosegue fino all'apice, dove incontra il margine inferiore,
costituito principalmente dalla porzione inferiore del ventricolo destro.
La faccia anteriore del cuore è posta di fronte alla parete toracica anteriore e
risulta costituita principalmente dalla parete del ventricolo destro e da parte
del ventricolo sinistro. La faccia posteriore, a livello della base del cuore, è
formata dall'atrio sinistro e da una piccola porzione dell'atrio destro. La faccia
diaframmatica, compresa tra la base e l'apice del cuore, è costituita
principalmente dalle superfici posteriori e inferiori dei ventricoli destro e
sinistro. Un solco interatriale poco profondo separa i due atri, mentre il più
profondo solco coronario segna il limite tra atri e ventricoli. I confini tra i
ventricoli sinistro e destro sono segnati dal solco interventricolare anteriore
sulla superficie anteriore e dal solco interventricolare posteriore sulla superficie
posteriore. Gli atri e i ventricoli svolgono funzioni molto diverse: gli atri
ricevono il sangue diretto al ventricoli, mentre i ventricoli spingono il sangue
all'interno dei vasi che danno inizio alle circolazioni polmonare e sistemica.
Queste differenze funzionali sono correlate a differenze strutturali, visibili sia
esternamente sia internamente, tra i lati destro e sinistro I cuore. Entrambi gli
atri hanno una parete muscolare sottile. Quando l’atrio non è pieno di sangue,
la parete esterna appare sgonfia e raggrinzita. Tale porzione è detta auricolare,
perché ai primi anatomisti ricordava l’orecchio esterno.
CONFIGURAZIONE INTERNA E ORGANIZZAZIONE DEL CUORE
I due atri sono separati dal setto interatriale, mentre il setto interventricolare
divide i due ventricoli. Il sangue fluisce da ciascun atrio al ventricolo dello
stesso lato. Le valvole sono pieghe di endocardio che si inseriscono a livello
degli orifizi di comunicazione tra gli atri e i ventricoli. Esse si chiudono al fine di
impedire il reflusso di sangue e mantenere l’unidirezionalità del flusso dagli atri
verso i ventricoli.
ATRIO
DESTRO
L'atrio destro
riceve il
sangue
povero di
ossigeno
(deossigenato) dalla circola zione sistemica attraverso due grosse vene: la
vena cava superiore e la vena cava inferiore. La vena cava superiore, riporta al
cuore il sangue proveniente dalla testa, dal collo, dagli arti superiori e dal
torace. La vena cava inferiore, riporta all'atrio destro il sangue proveniente dai
tessuti e dagli organi delle cavità addominale e pelvica e dagli arti inferiori.
Le vene reflue dal cuore stesso, dette vene cardiache, raccolgono il sangue
dalla parete cardiaca e lo riversano nel seno coronario che si apre anch'esso
nella parte posteriore dell'atrio destro, poco al di sotto dell'orifizio di sbocco
della vena cava inferiore.
I muscoli pettinati si estendono dalla superficie interna dell'auricola destra fino
alla parete atriale anteriore. Il setto Interatriale separa l’atrio destro dall'atrio
sinistro. A partire dalla quinta settimana di sviluppo embrionale fino alla
nascita, ritroviamo il foro ovale, che consente al sangue di passare
direttamente dall'atrio destro all'atrio sinistro, mentre i polmoni sono ancora in
via di sviluppo.
VENTRICOLO DESTRO
Il sangue venoso povero di ossigeno scorre dall'atrio destro al ventricolo destro
attraverso un apertura, in corrispondenza della quale si inseriscono tre lembi
fibrosi, o cuspidi, che formano la valvola atrioventricolare (AV) destra, detta
anche tricuspide. Da un lato, le cuspidi sono attaccate allo scheletro cardiaco.
Le loro estremità libere forniscono siti di inserzione a fibre di tessuto
connettivo, le corde tendinee, che originano da estroflessioni muscolari
coniformi, i muscoli papillari, che si dipartono dalla superficie interna del
ventricolo destro. La superficie interna del ventricolo destro presenta inoltre
una serie di creste muscolari irregolari, le trabecole carnee.
La porzione superiore del ventricolo destro è rilevata a formare una tasca
coniforme a pareti lisce, il cono arterioso, che termina a livello della valvola
polmonare. Una volta all'interno del tronco polmonare, il sangue prosegue
verso le arterie polmonari destra e sinistra, destinate a dividersi ripetutamente
all'in terno del rispettivo polmone per dare infine origine ai capillari.
ATRIO SINISTRO
L'ossigeno entra nel torrente circolatorio a livello dei capillari polmonari. Dai
capillari polmonari, il sangue ricco di ossigeno (ossigenato) viene raccolto
dapprima in piccole vene, che via via confluiscono a formare le quattro vene
polmonari, solitamente due per ciascun polmone. L'atrio sinistro differisce
dall'atrio destro in quanto (1) ha una forma più cubica, (2) la sua auricola è più
lunga, più stretta e più uncinata, (3) tutti i suoi muscoli pettinati sono contenuti
nell'auricola. Il sangue che fluisce dall'atrio sinistro al ventricolo sinistro passa
attraverso la valvola atrioventricolare (AV) sinistra, nota come valvola mitrale.
La valvola atrioventricolare sinistra è in effetti costituita da due cuspidi, e
consente il passaggio di sangue ricco di ossigeno dall'atrio sinistro al ventricolo
sinistro, impedendo il reflusso nella direzione opposta.
VENTRICOLO SINISTRO
La parete del ventricolo
sinistro è
approssimativamente tre
volte più spessa di quella
del ventricolo destro. Le
contrazioni del ventricolo
sinistro devono produrre
una pressione sufficiente a
spingere il sangue
nell'intera circolazione
sistemica. L'organizzazione
interna del ventricolo
sinistro è molto simile a
quella del ventricolo
destro. Tuttavia, (1) le sue
trabecole carnee sono più
robuste e prominenti
rispetto alle trabecole del
ventricolo destro, (2) non
esiste un fascio
moderatore, e (3) sono
presenti due grossi muscoli papillari anziché tre.
Dal ventricolo sinistro, il sangue raggiunge l'aorta ascendente passando
attraverso la valvola aortica (valvola semilunare aortica). Alla radice dell’aorta
ascendente ritroviamo i seni aortici, i quali evitano che i lembi della valvola
aderiscano alla parete dell’aorta durante l’apertura valvolare. Dall’aorta
ascendente, il sangue prosegue poi nell’arco aortico e nell’aorta discendente.
DIFFERENZE ANATOMICHE TRA I VENTRICOLI DESTRO E SINISTRO
Le differenze anatomiche tra i ventricoli destro e sinistro riflettono le loro
differenze funzionali.
Il ventricolo destro non ha bisogno di imprimere una pressione elevata al
sangue diretto nella circolazione polmonare. La parete del ventricolo destro è
piuttosto sottile, rispetto a quella del ventricolo sinistro. Quando il ventricolo
destro si contrae, si muove verso la spessa parete del ventricolo sinistro, che
comprime il sangue entro il ventricolo destro e la pressione generata spinge il
sangue nel tronco polmonare attraverso la valvola semilunare polmonare. La
differenza tra i due sta anche nei meccanismi di pompaggio, il ventricolo
sinistro deve imprimere una pressione da quattro a sei volte maggiore alla
massa ematica da espellere nella circolazione sistematica.
STRUTTURA E FUNZIONE
DELLE VALVOLE
CARDIACHE
Le valvole atrioventricolari
(AV) sono situate tra gli atri
e i ventricoli. Ciascuna
valvola AV presenta quattro
componenti:
1- un anello di tessuto
connettivo che entra
nella costituzione
dello scheletro
cardiaco;
2- cuspidi di tessuto
connettivo che hanno
il compito di
interrompere la
comunicazione tra le
camere cardia che;
3- corde tendinee che
ancorano i margini
delle cuspidi ai
muscoli papillari;
4- muscoli papillari che tendono le corde tendinee.
La valvola polmonare è localizzata alla giunzione tra il ventricolo destro e
l'arteria polmonare, mentre la
valvola aortica (valvola semilunare
aortica) è posta a livello della
giunzione tra il ventri colo sinistro
e l'aorta ascendente.
VASI CORONARICI
Il cuore lavora continuamente, e i
cardiomiociti richiedono una notevole quantità di ossigeno e di sostanze
nutritizie. La circolazione coronarica fornisce sangue alla muscolatura cardiaca.
La circolazione coronarica comprende una estesa rete di vasi.
Le arterie coronarie destra e sinistra