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T
fluorescenza di un campione interseca e supera la
soglia. È inversamente proporzionale alla quantità di
templato iniziale: quantità maggiori di templato
daranno origine a C più bassi. Se il campione A ha Ct
T
= 20 e il campione B ha Ct = 25, il campione A rappresenta una quantità di stampo maggiore rispetto al
campione B.
Durante la fase esponenziale, la quantità di prodotto in teoria raddoppia ad ogni ciclo, qualora l’efficienza della
ΔCt
reazione sia del 100%. In questo caso, l’equazione 2 misura la differenza tra due campioni in funzione del
5
materiale di partenza con (ΔC =1 corrisponde al doppio del materiale di partenza). Nel campione A ci sono 2 =32
q 32
volte più stampo che nel campione B.
In realtà, l’efficienza non è del 100%, e di solito si confronta l’amplificazione con una curva standard di concentrazioni
di stampo note, per essere sicuri di effettuare una quantificazione accurata.
● Normalized reporter (R ): un valore normalizzato della fluorescenza, dato dal rapporto dell’intensità di
n
fluorescenza del fluorocromo e l’intensità di fluorescenza del passive reference dye (ROX™).
ΔR = entità del segnale generato, nelle condizioni di reazione specificate. ΔR =R – baseline.
n n n
Le principali differenze tra qPCR e PCR convenzionale sono:
● Possibilità di monitorare la reazione in corso;
● Il fatto di essere quantitativa;
● La qPCR ha un elevato dynamic detection range, il che permette un ampio range di applicazioni;
● Una maggiore sensibilità, in quanto permette di identificare differenze anche dell’ordine del 2X; quindi
richiede limitate quantità di campione di partenza.
● L’amplificazione e la detection avvengono in un unico tubo, perciò si elimina il post-processamento (calcolo
della Tm), si aumenta il throughput (no gel) e si riduce il rischio di “carry over contaminations”.
Le componenti della reazione di qPCR sono le seguenti:
1. Templato: gDNA, cDNA…
2. DNA polimerasi hot-start
3. dNTPs
4. MgCl
2
5. Primers
6. Passive reference dye (ROX™): molecola fluorescente che si aggiunge alla reazione per ridurre la
variabilità intrinseca del sistema, in quanto permette di correggere in maniera automatica il valore di
fluorescenza emesso dal reporter attraverso il parametro R .
n
7. Reporter fluorescente: si possono distinguere due categorie di molecole fluorescenti:
a. DNA-binding dyes: molecole che diventano fluorescenti quando legano DNA a doppio filamento,
come SYBR green.
b. Sonde e primer di PCR fluorescenti, di diverso tipo: molecular beacons, scorpions PCR primers,
TaqMan (hydrolysis probes), dual hybridization probes, eclipse probes…
SYBR green
Il metodo più semplice per ottenere la quantificazione in tempo reale è quello di aggiungere alla miscela un
colorante come SYBR green, che diventa fluorescente quando si lega a dsDNA.
SYBR green è una molecola fluorescente non specifica, che si lega al solco minore del DNA a doppio filamento.
Quando risulta legato al DNA, si eccita ed emette una fluorescenza molto più intensa rispetto a quella emessa in
forma non legata. Si lega soltanto al dsDNA, per cui solo durante la fase di estensione di ciascun ciclo; all’inizio, lo
stampo è a singolo filamento, per cui non vi è alcun segnale (baseline orizzontale). Con il procedere
dell’amplificazione, si forma un prodotto a doppio filamento, e ad un certo punto viene prodotta una quantità di
amplificato sufficiente affinché la fluorescenza sia misurabile dallo strumento. Dopo un certo numero di cicli, il
livello della fluorescenza aumenta, ed estrapolando a zero la curva risultante si può determinare il numero di cicli
necessari per la formazione di una quantità misurabile di prodotto (C ).
T
Essendo una molecola non specifica, è possibile utilizzare gli stessi primer che si utilizzerebbero in una reazione
di PCR di routine. Tuttavia, questa strategia può dare origine a degli artefatti: non vi è alcuna garanzia, a parte la
specificità dei primer, che la fluorescenza rilevata sia dovuta alla formazione del prodotto specifico; se viene
amplificato un prodotto sbagliato non è possibile distinguerlo da quello corretto.
È possibile superare questo problema programmando il termociclatore in modo tale da generare una curva di
33
melting del prodotto al termine dell’amplificazione. Dato che la T di un frammento di DNA dipende
m
esclusivamente dalla sua lunghezza e dalla sua sequenza, l’analisi del punto di melting può essere usata per
stabilire il numero di prodotti di amplificazione di una reazione. Se da questa analisi si ottiene una sola curva,
significa che durante la PCR si è formato un solo prodotto, presumibilmente quello specifico. Se invece compaiono
più curve, significa che si è verificata dell’amplificazione aspecifica, riducendo la natura quantitativa della PCR. In
tali circostanze, è necessario ottimizzare ulteriormente le condizioni di PCR o utilizzare nuovi primer.
TaqMan
La sonda di tipo TaqMan è un oligonucleotide
che, come i primer della PCR, viene disegnato
per essere complementare alla sequenza
bersaglio da amplificare. La sonda è disegnata
in modo tale da ibridarsi all’interno del
frammento amplificato nella reazione (NB: non sostituisce i primer). Questa sonda è marcata in modo tale da
emettere fluorescenza soltanto in conseguenza della reazione di PCR:
- 5’-Reporter (R): al 5’ della sonda, fluorocromo ad alta energia che emette fluorescenza.
- 3’-Quencher (Q): fluorocromo a bassa energia che maschera la fluorescenza del reporter.
Se Q e R si trovano contemporaneamente legati alla sonda, Q spegne l’effetto di R poiché assorbe i fotoni di
quest’ultimo. FRET (Fluorescent Resonance Energy Transfer) = fenomeno di trasferimento energetico tra
fluorofori; quando un fluorocromo ad alta energia è in prossimità di uno a bassa energia, vi è trasferimento di
elettroni dal primo al secondo.
NB: Le condizioni essenziali affinché avvenga il FRET sono:
a. l’energia persa per il ritorno allo stato basale della molecola donatrice deve essere uguale all’energia
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richiesta per eccitare l’accettore. Lo spettro di assorbimento delle due molecole deve quindi sovrapporsi.
b. Donatore ed accettore devono essere molto vicini, tipicamente 10-100 Å. È un trasferimento di energia
distanza-dipendente tra stati elettronici eccitati di due fluorocromi. La ρ (ro) è la distanza alla quale il
trasferimento di energia è efficiente al 50%, e quindi alla quale il 50% delle molecole donatrici attivate
sono deattivate dal FRET.
Quindi, all’inizio della reazione, quando i due fluorocromi sono vicini tra loro, non vi è emissione di fluorescenza.
Con il procedere della reazione, l’oligonucleotide e i primer si legano progressivamente al numero in aumento dei
filamenti neosintetizzati. Quando il filamento complementare alla sonda si duplica, l’attività exo 5’-3’ intrinseca
della polimerasi taglia via prima il gruppo 5’-R dalla sonda; in questo modo, il fluoroforo viene allontanato dal
quencer, permettendogli di emettere la fluorescenza. Quindi, l’intensità della fluorescenza emessa rappresenta
una misura direttamente proporzionale alla quantità di prodotto formato.
Poiché la sequenza oligonucleotidica dela sonda è complementare ad una regione interna dell’amplificato,
indipendente dai primer, il sistema offre una grande specificità.
Molecular beacons
Anche un altro metodo, chiamato “molecular beacon”, sfrutta una
sonda contenente un fluoroforo ed un quencer. In questo caso però
la sonda non è lineare come per il metodo TaqMan, bensì con
estremità complementari tra loro, che permettono la formazione di
una struttura a forcina quando non è ibridata alla sequenza target. In
questa conformazione, il loop contiene una sequenza
complementare ad una regione interna del target, ed il fluoroforo ed
il quencher sono tra loro vicini, perciò il reporter non emette
fluorescenza.
Con l’appaiamento della sonda alla sequenza di DNA, il molecular
beacon si ibrida in forma lineare: fluoroforo e quencher si
allontanano, e l’emissione fluorescente del reporter, quando eccitato
con luce UV, può essere rilevata. Anche in questo caso la DNA polimerasi rimuove la sonda: il molecular beacon
assume nuovamente la conformazione a forcina ed il reporter torna inattivo.
I valori di fluorescenza durante la reazione sono una misura del numero di molecole amplificate. 35
Scorpions
Le sonde scorpions sono costituite da una sequenza di DNA a singolo filamento in una confermazione a forcina,
dotata di un 5’-R ed un 3’-Q. il quencher risulta legato direttamente all’estremità 5’ del primer della reazione di
PCR, grazie alla mediazione di un blocker.
All’inizio della reazione, la polimerasi estende il primer e sintetizza il filamento complementare della sequenza
target. Durante il ciclo successivo, la forcina si apre, e la regione interna della sonda si ibrida intramolecolarmente
alla sequenza appena sintetizzata, liberando il reporter. In questa situazione, si verifica un’emissione di
fluorescenza che può essere rilevata, e che risulta direttamente proporzionale al numero di molecole di DNA
prodotte.
Pro e contro dell’uso di SYBR green:
- PRO: metodica semplice, versatile e a basso costo.
- CONTRO: aspecifica, in quanto la molecola fluorescente si lega random a tutte le doppie eliche, inclusi i
dimeri di primer; è necessario ottimizzare la metodica per evitare la formazione di prodotti aspecifici;
richiede la costruzione di una retta standard e l’analisi della curva di melting.
Pro e contro dell’utilizzo di sonde:
- PRO: metodica semplice, elevata specificità, quantificazione attraverso ΔΔCt e maggiore facilità di
multiplexing.
- CONTRO: molto costoso e non versatile.
Quantificazione
Esistono due strategie di quantificazione dei prodotti della qPCR:
1. Quantificazione assoluta: si esegue attraverso l’absolute standard curve method, che richiede l’utilizzo di
curve standard di campioni di cui si conosce a priori la quantità.
2. Quantificazione relativa: metodo comparativo, che richiede una referenza, la quale è valutata nella stessa
maniera del target e risulta, quindi, una referenza attiva. Si esegue attraverso due metodi:
a. Relative standard curve method: la quantità relativa del target oggetto di studio si stabilisce in
relazione alla curva costruita sullo standard e alla misura della referenza.
b. Comparative Ct method (&Delta