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CONVERSIONE ANOLOGICO-DIGITALE
Perchè le sequenze digitali:
● facilmente elaborabili
● facilmente memorizzabili
● facilmente trasmissibili
Conversione anologico-digitale
● campionamento
○ fc >= 2 fmax
■ se non rispettata abbiamo la sovrapposizione degli spettri
ALIASING
○ ricostruzione del segnale tramite funzioni interpolanti
■ fc/fmax > 20 → nessuna interpolazione
■ 20 > fc/fmax >10 → interpolazione lineare
■ 10 > fc/fmax >2.5 → interpolazione sync
● quantizzazione
○ campo di misura ( tutto l’asse x ) è detto full range
○ un gradino ha ampiezza Vq = Vfr / 2^Nb
○
● codifica
● errori
○ errore di quantizzazione:
■ vale 0.5 * Vq
■ l’incertezza relativa = 0.5 * Vq / Vin aumenta all’aumentare di
Vin dunque conviene lavorare vicino alla portata del convertitore
○ errore di fuori zero (offset):
■ il costruttore fornisce l’errore di fuori zero massimo E0max, di
conseguenza l’incertezza vale Vq * E0max
○ errore di guadagno:
■ è dovuto dalla differenza tra l’intervallo di quantizzazione reale e
nominale → retta con pendenza diversa
■ il costruttore fornisce l’errore di guadagno massimo Egmax, di
conseguenza l’incertezza vale:
● Egmax*Vq*n/2^Nb (campo di misura unipolare)
● Egmax*Vq*n/2^Nb-1 (campo di misura bipolare)
○ errore di linearità:
■ differenziale: indica lo scostamento della linearità di un
particolare gradino
■ integrale: rappresenta la somma degli errori di linearità
differenziale
● il costruttore fornisce l’errore di linearità massimo Eimax,
di conseguenza l’incertezza vale: Vq * Eimax
○ Il numero di livelli effettivi che il convertitore riesce a distinguere è dato
da Nliv = 2^Nb / sommaErrori
○ Il numero di bit effettivi che il convertitore riesce a distinguere è dato
da: log2 ( 2^Nb/2*sommaErrori) = Nb - log2 ( 2*sommaErrori)
● tempo di conversione: intervallo che intercorre tra l’istante in cui si preleva un
campione e l’istante in cui il codice numerico associato al campione è
disponibile all’uscita del convertitore. Durante il tempo di conversione il
segnale d’ingresso deve rimanere costante, in pratica non deve variare più di
0.5 * Vq
○ esempio: dato un convertitore con Vq = 2.5 e v(t) = Asen(omega*t) →
noi sappiamo che al massimo può variare di 0.5*Vq = 1.25 dunque la
derivata di v(t) rispetto al tempo calcolata nel max moltiplicata per delta
t deve essere <= di 1.25
○ per garantire che i campioni si mantengano entro il range si ricorre al
circuito di Sample and Hold, è composto all’entrata e all’uscita da un
amplificatore di tensione con guadagno 1 che serve a minimizzare il
carico/scarico del condensatore, da un interruttore che si chiude fino a
che il condensatore non si carica e poi si apre così il condensatore
mantiene la tensione
● Per portare da % a LSB dobbiamo dividere per 100 e moltiplicare per la metà
del full range calcolato come 2 elevato ai bit di risoluzione
ARCHITETTURA ADC
● Prima generazione:
○ osserva il segnale in alcuni intervalli temporali ed è cieco in altri ( nei
tempi di acquisizione e processamento dati) questo parametro è detto
waveform capture rate
○ tutti i dispositivi di I/O hanno un’interfaccia di comunicazione
○ due sezioni distinte dal punto di vista della velocità
■ prima sezione da cui dipendono:
● banda passante ( rappresenta il campo di frequenza
entro cui l’oscilloscopio ha un comportamento ben
definito)
● incertezza delle misure d’ampiezza
● frequenza di campionamento
● profondità di memoria ( che deve essere scritta alla
frequenza dell’ADC)
■ seconda sezione da cui dipendono:
● elaborazione
● visualizzazione
● in/out
○ Prima sezione:
■ I circuiti analogici d’ingresso adattano l’ampiezza del segnale a
quella dell’ADC
● è fornita la banda a -3dB, cioè l’ampiezza di una
sinusoide di frequenza B è attenuata del 30%
● volendo ridurre tale effetto si applica la regola del 5x
ossia B = 5 fmax
● la banda passante limita il tempo di salita
dell’oscilloscopio t = K/B
● Componenti:
○ il selettore d’ingresso permette di regolare
l’attenuatore tarato, le sue modalità sono: ground
(applico 0v all’ingresso), coupling DC ( passa tutto
il segnale), coupling AC (la risposta in frequenza
taglia la componente continua e le basse
frequenza → passaBanda)
○ ADC: fornisce una versione discreta del segnale nel dominio del tempo
(campionamento) e nel dominio dell’ampiezza (quantizzazione). I suoi
parametri fondamentali sono:
■ frequenza di campionamento
■ numero di bit di codifica
○ Processo di acquisizione
■ in corrispondenza dell’evento di trigger è avviata la conversione
A/D, con una frequenza impostata, e acquisisce un numero di
campioni predefinito
■ i campioni acquisiti sono trasferiti in una memoria di
acquisizione che è organizzata come una FIFO
● il tempo di scrittura deve essere minore a tc → memorie
veloci e costo elevato
■ i campioni vengono conservati per un tempo indefinito fino al
prossimo evento di trigger
● lo schermo viene aggiornato continuamente anche nel
caso di segnali non ripetitivi
■ nel caso di casi ripetitivi è possibile procurarsi i campioni
necessari dalla successive ripetizioni del segnale questo
metodo è detto campionamento in tempo equivalente:
● ogni volta che si verifica l’evento di trigger l’acquisizione è
avviata con un ritardo delta t
● una volta acquisiti tutti i campioni si procede ad ordinarli
sull’asse dei tempi ( è nota la loro posizione rispetto
all’evento di trigger )
● questa tecnica garantisce di prelevare campioni diversi
ad ogni evento di trigger
○ DSO a multicanale:
■ tutti i canali di ingresso condividono lo stesso ADC attraverso un
multiplexer
● i campioni dei vari canali non sono simultanei
● ciascun canale è campionato alla frequenza fc/N
■ Un ADC per ciascun canale d’ingresso
● evita gli inconvenienti del punto precedente ma ha costi
elevati
■ Posso mettere due condizioni di trigger una su ogni canale →
and delle 2 condizioni
○ Seconda sezione
■ il micro-processore gestisce l’intero sistema ed esegue
l’elaborazione, esegue gli algoritmi di interpolazione
■ i dati dell’uscita dell’algoritmo di elaborazione, ossia i punti
dell’oscillogramma sono trasferiti alla memoria video
■ E’ possibile controllare il modo in cui sono creati i punti
dell’oscillogramma (waveform points) a partire dai campioni
dall’ADC
● Sample mode: è la modalità più semplice che prevede la
costruzione dei waveform points a partire dai sample
points ottenuti con un periodo di campionamento tc
● Average mode: la frequenza di campionamento dell’ADC
è fissata come precedentemente tc=tw. L’oscillogramma
è costruito mediando i waveform points di acquisizioni
successive
● Peak-detect mode: la frequenza di campionamento è
mantenuta sempre al massimo indipendentemente
dall’impostazione time/div, tc < tw. Sto dunque sopra
campionando, i waveform point sono scelti come minimo
e massimo valore durante due waveform interval
● Envelop mode: modalità simile alla precedente
● High resolution mode: tc < tw, ciascun waveform point è
ottenuto come valor medio dei sample points in un
waveform interval
○ riduciamo rumore e migliora la risoluzione nel caso
di segnali con variazioni lente rispetto alla fc
● Seconda generazione
○ L’evoluzione dei DSO ha riguardato soprattutto il processo di
acquisizione
○ il convertitore ADC opera sempre alla massima frequenza di
campionamento
○ a valle dell’ADC c’è un blocco di decimazione che permette di ridurre il
numero di sample points
○ l’avvio del processo di acquisizione non è più determinato dal trigger
○ il puntatore in scrittura nel buffer circolare avanza alla velocità dell’ADC
eventualmente ridotta dal fattore di decimazione
○ l’evento di trigger determina l’avvio del ciclo di lettura nel buffer
○ la memoria di acquisizione contiene anche i sample points che
precedono l’evento di trigger che possono essere trasferiti alla
memoria interna posizionando opportunamente il puntatore in lettura →
pre trigger
○ è possibile un approccio intermedio ottenendo una visualizzazione di
una porzione di segnale antecedente al trigger e una porzione di
segnale seguente all’evento di trigger
○ Non è possibile impiegare la tecnica del campionamento sequenziale,
in questo caso si adotta la tecnica del campionamento casuale
■ questa tecnica non garantisce l’acquisizione di campioni diversi
nelle varie ripetizioni del segnale, se il periodo del mio segnale è
uguale al periodo di campionamento acquisisco sempre gli
stessi campioni
Modalità di collegamento dell’oscilloscopio
● Collegamento con cavo coassiale:
○ la capacità distribuita del cavo non è trascurabile e si comporta come
un filtro passa basso
○ la frequenza di taglio è 1/[2piR(Cd + Cin)]
● Collegamento con sonda compensata
○ principio del partitore compensato
○ si comporta anche in questo caso come un filtro passa basso
○ si dimostra che la frequenza di taglio in questo caso è maggiore
rispetto alla precedente
○ estende per 10 il campo di misura dell’oscilloscopio e di 10 volte la
frequenza con il cavo
Nozioni di base sulla valutazione dell’incertezza
Terminologia:
● Errore: indica la differenza tra una misura ed un valore di riferimento
● Precisione: indica la capacità di un sistema di misurazione di fornire misure
simili in condizioni specificate
● Accuratezza: indica la capacità di un sistema di misurazione di fornire misure
vicine al valore effettivo del misurando
● Incertezza: indica l’indeterminazione del misurando
● Risoluzione: minima variazione dell’ingresso che provoca una variazione
dell’uscita
● Sensibilità: rapporto tra la variazione dell’uscita e la corrispondente variazione
dell’ingresso
● Effetto sistematico: effetto che in misure ripetute rimane costante o varia in
modo prevedibile
Principali contributi di incertezza:
● gli strumenti non sono ideali
● la misura