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Elementi di progettazione organizzativa
La progettazione organizzativa è il percorso attraverso cui i manager selezionano e gestiscono i vari aspetti della struttura e della cultura, l'organizzazione è in grado di controllare le attività necessarie per raggiungere gli obiettivi.
La progettazione organizzazione fornisce gli strumenti per valutare e comprendere perché alcune organizzazioni hanno successo e altre no.
La figura del manager è molto importante; è chiamato a selezionare, gestire le dimensioni, dare ordini e controllare le attività, raggiungimento degli obiettivi ecc. tutto al fine di raggiungere gli obiettivi.
Bisogna comprendere ciò che l'organizzazione vuole raggiungere e capire le caratteristiche specifiche per individuare la struttura più idonea; individuiamo due tipologie di dimensioni organizzative: strutturali, descrivono le caratteristiche interne dell'organizzazione e permettono un confronto.
con altre organizzazioni, e contingenti, riguardano l'organizzazione nella sua totalità e l'ambiente organizzativo che influenza la sua struttura. Le dimensioni strutturali: - Formalizzazione: quantità di documentazione scritta riguardante l'organizzazione, documenti che descrivono comportamenti e attività (es. ciò che nella formalizzazione ha una forma scritta come manuali, linee guida ecc.). Le grandi organizzazioni tendono ad avere un elevato livello di formalizzazione mentre una piccola organizzazione può operare quasi in assenza di regole scritte e si parla di informalità. - Specializzazione: è il grado in cui i compiti organizzativi vengono suddivisi tra le posizioni lavorative, si collega alla divisione del lavoro. Un'alta specializzazione quando ogni dipendente svolge pochi compiti, se la specializzazione è bassa i compiti sono più generalisti e ogni dipendente svolge una varietà di compiti.I dipendenti svolgono numerosi compiti. Il mondo in cui i compiti assegnati alle mansioni possono determinare il numero e la verità dei compiti: un numero ridotto può incidere sulla significatività dello stesso lavoro, un aumento della verità può ridurre la monotonia. Può determinare anche il grado di autonomia, l'attribuzione o meno di compiti con contenuti decisionali, di regolazione e controllo.
Una volta definiti i contenuti della mansione in termini formali si ha la Job Description, cioè una descrizione analitica della stessa mansione in termini di:
- denominazione/inquadramento;
- contesto (dove si svolge l'attività);
- attività da svolgere (descrizione dei compiti);
- collocazione nell'organizzazione.
Le diverse Job Description formano il mansionario proprio di quella data organizzazione e forniscono informazioni che sono utili supporti alla gestione del personale (acquisizione dello stesso personale,
attività di formazione, valutazione, incentivazione).
- gerarchia; descrive "chi riporta a chi" nell'ambito del controllo e consente di individuare:
- le linee di dipendenza gerarchica;
- il numero dei livelli gerarchici;
- l'ampiezza del controllo (numero di dipendenti che riportano a un superiore).
Nell'organigramma la gerarchia si individua con le linee verticali e si collega all'ambito del controllo. Più alto è il numero dei livelli gerarchici e più si presenta il rischio che le informazioni subiscano distorsioni man mano che fluiscono lungo la gerarchia; può aumentare la possibilità che un soggetto eluda la responsabilità "passando" il problema al superiore; sono elevati i costi di gestione e di operatività dell'organizzazione.
La riduzione del numero dei livelli organizzativi determina una redistribuzione dei poteri decisionali, l'assegnazione
diuna maggiore autonomie alle persone interessate, favorendone un loro sviluppo professionale.
- complessità: il numero delle unità presenti all’interno dell’organizzazione; la complessità si può misurare in tredimensioni: verticale (riporta il numero di livelli presenti nella gerarchi), orizzontale (numero di unità/specializzazionilavorative) e spaziale (dispersione geografica di unità di personale di un’organizzazione).
- centralizzazione: livello gerarchico che ha l’autorità di prendere decisione; l’organizzazione è centralizzata quandole decisioni vengono prese ai livelli superiori mentre è decentralizzata quando la decisione vengono prese a livelliorganizzativi e ciò è possibile attraverso la delega.
I fattori contingenti: comprendono gli elementi più ampi che influiscono sulle dimensioni strutturali. Ne sono unesempio:
- La dimensione
- La
L'individuazione del problema e la soluzione. Non esiste uno stile di direzione universalmente valido ma il manager è chiamato ad adattare il comportamento in base alla situazione che si presenta. Esistono alcune variabili situazionali che possono influenzare il comportamento direzionale:
- il tempo a disposizione per decidere;
- il livello di maturità dei collaboratori.
Il sistema di elaborazione e gestione delle informazioni permette alle unità connesse di migliorare i processi decisionali, di rafforzare le relazioni reciproche, di agevolare il coordinamento ed il controllo delle attività svolte. Affinché le informazioni siano veramente utili è importante che soddisfino determinati requisiti e che quindi siano:
- tempestive (disponibilità temporale);
- chiare (forma e linguaggio);
- attendibili (corrispondenti alla realtà);
- rilevanti (utili per il soggetto interessato);
- selettive (tali da
del personale in termini di posizioni, prestazioni, potenziali;
politiche di incentivazione;
gestione delle relazioni sindacali;
amministrazione del personale;
comunicazione interna;
analisi del clima organizzativo;
corretta attuazione di quanto definito a livello contrattuale.