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I FLUSSI MONETARI IN INGRESSO

Dobbiamo comprendere la prima riga dell'intero bilancio (documento di pagina prima, solo la prima riga). Si parla in questa riga di ricavi, sono tutte le entrate da un punto di vista operativo. Tutto ciò che è entrato è dato da prodotto venduto/prestazione venduta x prezzo del prodotto o della prestazione.

Prezzo x quantità nel mondo privato (fornitori, biotech, medtech, pharma) è lo stesso per ognuno e da il ricavo. Qui si ha una struttura di bilancio minima, che serve per registrare tutte le informazioni che riguardano i flussi finanziari in un'azienda o in un'istituzione:

L'obiettivo di una società è quello di avere profitto, se ho un ricavo con prezzo x quantità e ho una quantità ottenuta, per arrivare al profitto dovrei togliere tutto ciò che spendo, personale, bollette, affitto... quindi sottraggo tutte le perdite alle entrate acquisite. Facendo il calcolo

A-B+C+D+E se è positivo avrò profitti se è negativo sarò in perdita. C'è un esempio dell'azienda Recordati che è quotata in borsa e si vede tutto. Il conto economico (quello rappresentato nella foto sopra) può essere strutturato in modi diversi con voci e categorie diverse, ma alla fine quello che va fatto è sempre la stessa cosa. Nelle aziende private funziona così, prezzo x quantità tutti insieme togliendo le spese.

Nel mondo pubblico non funziona così, è tutto più complicato. Per esempio si vede all'ASST Papa Giovanni XXIII ci si focalizza sul ricavo. Prendendo le voci più importanti, parlo di flussi monetari non ricavi, sono tutti concetti di ricavi più particolari rispetto a prima, vengono smontati in tante sottocategorie, ho dei ricavi in base al DRG, il ricavo è dato dalla sommatoria di tutti i DRG x prestazione.

Se per esempio qualcuno si rompe una gamba va

In PS, fa tutte le visite ed è da operare. Per essere operato la regione deve fare dei costi per operarlo, personale, strumentazione, energia, farmaci, sala operatoria... ma a fronte di tutto questo come direttore dell'ospedale ci aspetteremmo il prezzo di vendita ma la persona qui non paga, c'è il SSN non si pagano le operazioni. Qui al posto del prezzo di vendita si ha il DRG, in funzione della prestazione effettuata, la regione, il SSN, fornisce un ammontare di risorse in base all'operazione effettuata. È un ammontare di risorse erogate in base alla prestazione fatta. Nel mondo sanitario, il concetto di ricavo, DG fa riferimento ai costi medi (vedremo poi). Nel contesto Italiano, quello che ci interessa è questa struttura composta da Stato, Regioni e Asl, dobbiamo comprendere nel dettaglio tutto questo ciclo, che normalmente cambia in funzione di dove ci si trova, in un National health service (Italia) in cui tutto proviene dalla tassazione.

generale, Social Insurance organization in cui c'è una partecipazione salariale da parte dei cittadini (Austria), se è Compulsory saving (Singapore) obbligati ad avere quote di previdenza in un conto e se succede qualcosa paga quel deposito e infine il Private healt insurance fund (Australia, US) in cui ci sono contributi volontari basati sul concetto di assicurazione. Dal grafico si vede la % di pazienti che ritornerebbero a fare una prestazione in base al prezzo. Dal grafico capiamo che il sistema americano è least equal che viene molto meno, c'è differenza amrcata tra chi ha reddito elevato o basso e loro non raccomanderebbero mai il servizio servito. Da FSN a FSR = Dobbiamo capire come generare la torta di tutti i miliardi complessivi del SSN. Come si vede dal circuito ci sono diversi blocchi, in cui tutto finisce agli erogatori. L'obiettivo è raccogliere delle risorse per arrivare agli erogatori. Il blocco si genera partendo da imprese e famiglie,tutte le voci che compongono il budget del SSN tra cui ticket, fiscalità generali, Irap, prezzi e premi assicurativi. Questi tre a sinistra sono i blocchi che creano il budget del SSN. Se cambiano le condizioni base, le imprese falliscono perché non ottengono un budget e va nutrito in un altro modo, non facilmente. Per arrivare al budget della sanità si hanno delle fonti: - Fiscalità generale delle regioni: imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) che arriva dalle imprese (eccezione che questo non sostiene solo la sanità, c'è IRAP per altri fini) e addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) a livello di persona fisica che si legge nella dichiarazione dei redditi. Queste imposte, 28%, compongono il budget totale; - Entrate proprie delle aziende: del servizio sanitario arrivanti da ticket e ricavi derivanti da attività intramoenia dei propri dipendenti (quando faccio una visita).

chepago al CUP e i soldi vanno a finire non nei DRG ma vanno allo specialista richiesto e una parte va al direttore generale dell'ambulatorio dato che lo specialista sta usando l'ospedale, per questo intramoenia, tra le mura), con intesa tra Stato e Regioni (11%);

Bilancio dello stato: finanzia il fabbisogno sanitario non coperto dalle altre fonti di finanziamento essenzialmente attraverso la compartecipazione all'imposta sul valore aggiunto (IVA), altro flusso che compartecipa alla generazione del budget (59%).

Fabbisogno sanitario dal 2002 al 2016, in blu si vede il CAGR, incremento percentuale medio negli anni dall'anno prima a quello dopo. Tra il 2001 e il 2016 c'è stato un aumento del 3%. Cambia molto il Fin SSN rispetto al PIL, tra 2008-2009 con crisi finanziaria il Fin SSN è sceso addirittura sotto al PIL, quindi tutte le risorse che aiutano il SSN sono andate a ridursi sempre di più. Durante il covid poi anche molto è

cambiato.Se il calo demografico continuerà a scendere peggiorerà tutto, tra 40 anni noi vedremo i problemi, perché non sapremmo da dove arrivano le risorse, con calo demografico ci saranno meno imprese e più crisi. Una soluzione potrebbe essere aumentare IRPEF, con aumento di aliquote a testa ma sarebbe insostenibile, oppure aumentare età pensionabile, ma il meglio di tutto sarebbe aumentare la base di tutto che non sarà solo di italiani, ma da tutti i cittadini italiani. Avendo tutte le fonti raccolte e tutti i miliardi, ora vanno distribuiti: Prendo quello che ha raccolto lo stato e lo diamo alle regioni e poi man mano scendiamo ancora. Per fare questo introduco il Livello Essenziale di Assistenza, LEA, servizi o prestazioni disciplinate grazie ad un decreto ministeriale con 3 blocchi (vedremo poi) che servono per erogare, garantire servizi dell’area sanitaria complessiva. I soldi servono per garantire la distribuzione. Ora devi vedere come avviene

la distribuzione di questi servizi da Stato a Regioni. Avendo due regioni, posso equiparare le regioni tra loro e vedere quanti abitanti ci sono ma non sono comparabili perché ci sono delle caratteristiche della popolazione da considerare, età demografica, componente epidemiologica, gente esterna che viene in quella regione e così via... e non possiamo fare finta di niente. Esistono quindi due modi di distribuzione dei fondi: - Semplice: basata sul numero di abitanti; - Ponderata: che considera composizione per età e sesso, mobilità attiva e passiva, malattie croniche; Devo usarle entrambe in base al livello essenziale di assistenza LEA. Per fare questo, garantire i LEA, introduco: - le regioni benchmark, vedo quali sono le regioni più efficienti, punti di riferimento che mi fanno capire in generale come suddividere tutto; - assegnazione guidata dei singoli sub-livelli (prevenzione, medicina di base, farmaceutica, specialistica, altra). Formattazione del testo

territoriale e ospedaliera).

11 28/2/2022

LEZIONE 3: i flussi monetari continuazione

Ci sono due principi visti sopra per vedere come pesare, tra questi ci sono le regioni Benchmark. Servono per qualcosa. Noi vogliamo distribuire le risorse, cerchiamo degli standard, un dato su cui fare riferimento, in questo caso sarà una regione o un insieme di risorse. Queste regioni di riferimento sono le benchmark: sono le regioni virtuose per diversi aspetti (soprattutto spesa pro-capite e finanziamento). Sono quindi quelle efficienti nella gestione delle risorse finanziarie, e concorrono anche altre caratteristiche tra cui la rappresentazione geografica.

Non si basa sulla quantità media, ma l'efficienza ha una definizione economica e finanziaria per capire chi ha sperperato meno nel tempo. In alcune regioni il finanziamento erogato e la spesa interna sono stati il più simili tra loro (finanziamento = spesa, definizione di regione benchmark) nel 2020 sono state Emilia Romagna, Umbria, Marche,

Lombardia e Veneto. Esempio: noi dobbiamo suddividere tot in un anno, il valore indistinto che non ha una specifica direzione. Ci concentriamo sulla divisione di questo indistinto e vedere quanto va a ciascuna regione: qualcosa considera la pesata e qualcosa no, i livelli di assistenza: Prendendo i livelli di assistenza, il finanziamento totale è dato dalla somma di tutte le colonnine dell'istogramma. Ora considero le regioni Benchmark e la spesa pro-capite pesata per ogni Regione, guardando sempre all'istogramma nelle slide sarà dato da un confronto tra benchmark e no. Tutto lo faccio in base a quanto è stato speso dalle regioni benchmark quindi la spesa pro-capite per regione benchmark b: Rimoltiplicando per il numero di abitanti trovo la spesa totale Fb. S sta per spesa e F sta per finanziamento e si considera quello perché è una regione benchmark (spesa = finanziamento). Parlando della popolazione, deve essere pesata, quindi lasommatoria ditutti gli abitanti da pesare nel modo scritto sotto. Considero però solo gli specialistici e ospedalieri, gli unici livelli di assistenza pesati. Usiamo i pesi e ricostruiamo la popolazione, ciò serve perché mi trasforma due regioni con ugual numero di persone, ma che magari hanno età diverse tra loro. Ora abbiamo trovato la spesa pro-capite, per andare a distribuirla faccio la media del parametro che deriva dalla definizione di regione benchmark, e ho una Spesa pro-capite media che si definisce costo standard: è la spesa che ciascuna regione avrebbe dovuto sopportare a livello medio per erogare questi servizi. La spesa media deve essere il target per il fondo totale. Per distribuirla ora prendo questa media e la moltiplico per la popolazione, formula inversa e trovo la Fi non più Fb. Ogni volta prendo a blocchi, prima Fm (con un livello di assistenza) con poi Fb che ha tutti sommati e poi arrivo a trovare il costo standard. Questa procedura Formattazione del testo

devo farla per macro

Dettagli
A.A. 2021-2022
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/09 Finanza aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher merelli.lucrezia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Healthcare Finance e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Paleari Stefano.