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ATTIVITÀ ACCESSORIE…IL FLUSSO DI CASSA DELL’AREA OPERATIVA
Inserisco qui la variazione del fondo TFR se non l’ho già considerato nel CCC.
Per passare dal flusso monetario riferibile all’area operativa LORDO al flusso NETTO dovrò considerare le imposte sul RO e l’IRAP.
FLUSSO LORDO – IMPOSTE RO – IRAP = FCFO 22
IL FLUSSO DI CASSA DELL’AREA FINANZIARIA
Manca l’incasso dei dividendi (è presente solo la distribuzione dei dividendi): il motivo risiede nel fatto che gli investimenti in partecipazioni/acquisti di partecipazione di altre aziende sono generalmente parte dell’area accessoria; quindi, mi aspetto di trovare l’incasso dei dividendi nel flusso dell’area operativa.
Distribuzione dei dividendi ha segno negativo perché è un cash out flow
IL FLUSSO DI CASSA DELL’AREA ACCESSORIA
+ incasso di redditi da attività accessoria (es. incasso dividendi,
rendite derivanti dall'affitto di un terreno) - Investimenti negli asset accessori + disinvestimenti negli asset accessori
ESEMPIO FLUSSO DI CASSA AREA OPERATIVA/FLUSSO MONETARIO GESTIONE CORRENTE
- Nell'anno 2019, l'azienda ha conseguito ricavi = 1000€
- Al 1/1/19, crediti v/clienti = 500€
- Al 31/12/19, crediti v/clienti = 800€
A queste condizioni, possiamo dire che il CASH FLOW IN (flusso in entrata) è pari a 1000€? No, siccome non è detto che tutto quello che abbiamo registrato come ricavi sia stato effettivamente incassato. Per vedere quello che abbiamo incassato dobbiamo pertanto dobbiamo vedere come si sono movimentati i crediti v/clienti: in questo caso, si sono incrementati da 500€ a 800€, ovvero l'incremento è stato di 300€.
Allora, CASH FLOW IN = RICAVI + (CREDITI 1/1 - CREDITI 13/12) = 1000 + (- 300) = 700€
L'azienda sta assorbendo liquidità aziendale >>
dal punto di vista finanziario, l'aumento dei crediti non è una cosa positiva (va ad assorbire liquidità).- Consideriamo ora i costi monetari del venduto. Supponiamo che, nel 2019, i costi = 500€
- Debiti v/fornitori al 1/1/19 = 400€
- Debiti v/fornitori al 31/12/19 = 300€
Allora, CASH FLOW OUT = - COSTI + (DEBITI 31/12 - DEBITI 1/1) = - 500 + (-100) = - 600€
Ricapitolando:
Se le attività operative aumentano >> ASSORBIMENTO DI CASSA (EFFETTO NEGATIVO SULLA CASSA).
Infatti, abbiamo visto che l'aumento di crediti v/clienti ha assorbito cassa.
Se le passività operative si incrementano >> LIBERAZIONE DI CASSA (EFFETTO POSITIVO SULLA CASSA).
... ORA VEDIAMO QUANTO
APPENA VISTO IN TERMINI GENERALI (considerando non solo costi e ricavi):
- Ebitda 2019 = 1500€
- CCC al 1/1/2019 = 600€ CCC si può anche scrivere NWC
- CCC al 31/12/2019 = 800€
Con questi dati, FLUSSO DI CASSA = 1500 + (CCC 1/1 – CCC 31/12) = 1500 – 200 = 1300€
Questo risultato appena trovato mi fa capire che se aumenta il CCC si assorbe liquidità.
L’aumento del CCC ha EFFETTI NEGATIVI sulla CASSA quindi l’aumento del CCC va considerato con il segno negativo.
La riduzione del CCC ha EFFETTI POSITIVI sulla CASSA la riduzione del CCC va considerata con segno positivo.
Quindi capito questo proseguiamo con la formula: MOL +/- CCC +/- VARIAZIONE TFR
La variazione TFR determina un ingresso di liquidità o un’uscita di liquidità? Il ragionamento è lo stesso fatto per i debiti: se il fondo TFR si riduce, la liquidità aziendale diminuisce (si assorbe liquidità aziendale).
segno negativo; se il fondoàTFR aumenta, la liquidità aziendale aumenta segno positivo.àCapito questo proseguiamo con la formula: MOL +/- CCC +/- variazione TFR - INVESTIMENTIèSe si investe si crea un’uscita di cassa, quindi un assorbimento di risorse (ecco perché è con segno meno)Capito questo proseguiamo con la formula: MOL +/- CCC +/- variazione TFR - investimenti + DISINVESTIMENTIèSe si disinveste si crea un recupero di risorse, un ingresso di risorse (ecco perché è con segno positivo)!! INVESTIMENTI – DISINVESTIMENTI = CAPEXCapito tutto questo, possiamo vedere che il FCFO può essere riscritto così (devo rettificare per le imposte):FCFO = ebitda +/- var. CCC +/- CAPEX – (ebit * tc) (ora non consideriamo il TFR)• Siccome EBITDA = (ebit + da), scriveremo:FCFO = (ebit+da) +/- var. CCC +/- CAPEX – (ebit * tc)!! In riferimento all’EBITDA, il DA (= deprezzamento eammortamento) fa riferimento/è collegato alle immobilizzazioni, di conseguenza, è collegato al CAPEX. Di conseguenza, possiamo dire che il DA è collegato al CAPEX.24• Raccolgo l’EBIT FCFO = ebit * (1-tc) +/- var. CCC +/- (CAPEX – DA)
LA RAPPRESENTAZIONE DELLA DINAMICA FINANZIARIA
La tabella rappresenta i 3 flussi messi insieme.
I FLUSSI RILEVANTI NEL CONTESTO DELLE VALUTAZIONI
Mentre l’FCFO non considera il lato finanziamenti, invece l’FCFE considera anche il lato finanziamenti.
BUSINESS PLAN E PROIEZIONE DEI FLUSSI
In realtà, noi abbiamo considerato il passato per calcolare l’FCFO e l’FCFE. In realtà, occorre considerare il futuro!
Per poter considerare il futuro, l’unica cosa da fare è PREDISPORRE IL BUSINESS PLAN, che permette di fare delle previsioni per il futuro.
Come per ogni previsione, occorre fare delle previsioni (ASSUMPTION). Le ipotesi di base che facciamo sono tre:
1. Ipotesi (assumption) che
riguardano il contesto generale (= il contesto economico-finanziario). Bisogna fare delle assumption sua.
- PIL
- Tassi di scambio
- Tassi di interesse e inflazione
Ipotesi (assumption) che riguardano il settore
- Tasso di sviluppo del mercato
- Politiche della concorrenza
- Tariffe e normativi
Ipotesi (assumption) di carattere specifico (che riguardano la nostra azienda)
- La struttura prezzo-costo-ricavi
- Tasso di crescita
- Struttura finanziaria
PROIEZIONE E VALUTAZIONE "FACILE E DIFFICILE"
Le previsioni del futuro possono essere facili o difficili...
- FACILI QUANDO...
- Le assumption sono controllabili e di fonti attendibili
- Correlazione tra risultati dell'impresa e l'andamento generale e del settore
- DIFFICILI QUANDO...
- Non esiste correlazione tra assumption e risultati dell'impresa e quelle generale
- Le assumption specifiche non possono essere controllate con quelle generale
26CAP. 3 - SCELTA DELLA PROSPETTIVA DI
quindi se si facesse finanziare esclusivamente dall'equity e non da debito, non avremmo il problema della scelta divalutare l'azienda in una prospettiva asset side o in una prospettiva equity side. Andremo a risolvere tre problemi legati all'indebitamento:VALUTAZIONE
Nel corso della lezione, approfondiremo la relazione tra "leverage-costo del capitale-valore".
Leverage = riguarda la leva finanziaria, quindi riguarda il livello di indebitamento dell'azienda.
Andremo a vedere se più l'azienda è indebitata e se questo avrà conseguenze sul valore dell'azienda (W). Per fare ciò bisogna osservare se il leverage va ad influire sul costo del capitale, e di conseguenza se il costo del capitale (modificato in base all'indebitamento) va ad influire sul valore dell'azienda.
Andremo ad analizzare tale situazione sia in un contesto statico (steady state), sia nel prossimo capitolo in un contesto dinamico (steady growth).
- Steady state = flussi di cassa costanti (= sono una rendita) e debito costante.
- Steady growth = crescita costante dei flussi di cassa.
I problemi che discuteremo esistono perché le imprese sono indebitate: infatti, se l'impresa non fosse indebitata,
- In quale misura la presenza di debito (D) crea valore per gli azionisti? Il debito non crea valore se non in presenza di imposte.
- Individuare i procedimenti per presentare il valore con debito (D). Esistono due procedimenti: procedimento aggregato (consideriamo i benefici fiscali insieme al valore dell'azienda) e procedimento disaggregato (suddividiamo tra situazione con le imposte e situazione senza imposte). Quindi, nella seconda problematica considereremo le IMPOSTE.
- Se si tratta di un problema di valutazione di un progetto di investimento, allora è preferibile utilizzare il metodo aggregato.
- Se si tratta di un problema di valutazione di un'azienda indebitata, allora è
preferibile utilizzare il metodo disaggregato.
3) Individuare la prospettiva più efficace per il procedimento: asset side o equity side?
INDEBITAMENTO E VALORE
Come già detto precedentemente, il problema nasce dal debito: se l'azienda non fosse indebitata, la scelta della prospettiva non avrebbe importanza.
Il vero problema è l'impatto del debito sul valore, e non è la valutazione di esso. Infatti, più avanti, scopriremo che valutare il debito non è così semplice: il valore contabile del debito (che risulta dal passivo SP) non sempre coincide con il valore corrente del debito!
Esistono tre teorie sul debito, e in particolare riguardo le scelte che vengono compiute dall'azienda in riferimento al debito.
• TRADE OFF THEORY = mi dice che il debito è positivo per l'azienda, ma fino ad un certo punto. Infatti, l'azienda tenderà ad aumentare il debito, ma lo farà fino ad un certo livello. Ciò siccome,
'interno dell'azienda) e solo successivamente alle fonti esterne (es. prestiti bancari o emissione di titoli di debito). Questo perché le fonti interne sono considerate meno costose e meno rischiose rispetto alle fonti esterne. Inoltre, la teoria della pecking order sostiene che le aziende preferiscono finanziarsi con debito anziché con capitale proprio, in quanto il debito offre vantaggi fiscali (es. deducibilità degli interessi) e non diluisce la proprietà dell'azienda. Tuttavia, è importante sottolineare che l'utilizzo eccessivo del debito può comportare dei rischi per l'azienda. Oltre agli oneri impliciti del debito già menzionati, un alto livello di indebitamento può aumentare il rischio di insolvenza e limitare la capacità dell'azienda di ottenere ulteriori finanziamenti. In conclusione, la gestione del debito è un elemento cruciale per le aziende. È necessario trovare un equilibrio tra i benefici e i costi del debito, considerando anche la teoria della pecking order e valutando attentamente le fonti di finanziamento disponibili.