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considerarli, sono un errore del prof!!). Per il progetto sarebbe meglio se consideriamo i controventi solo
sulle due campate laterali e in mezzo lasciamo libero:
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Come si fa a risolverla? Facciamo il caso più facile che è il caso più semplice dal punto di vista statico risolverla,
facciamo finta che il carico sia tutto costante, abbiamo il diagramma del momento e il diagramma del taglio:
Abbiamo una reticolare che ha un’altezza “i” che è l’interasse, avrò una forza di compressione “C” e una forza
di trazione “H”, in cui T = C = m/i. Poi a noi interessa il dettaglio asteriscato, in cui il taglio deve essere
scomposto nel cavalletto:
Noi dovremo dimensionare il k tenendo in conto di questa scomposizione,
tipicamente possiamo considerare anche uno schema isostatico, cioè far finta che
lavora solo un k quello che lavora a compressione o se no li facciamo lavorare tutti e
2, chiaramente il cavalletto più sollecitato è quello vicino all’appoggio perché il taglio
è massimo. dato dall’instabilità
E’ chiaro che questo schema fatto è più verosimile per le azioni di facciata rispetto al q
d
flesso-torsionale, perché sarebbe significativo per l’instabilità flesso-torsionale se avessimo sempre la parte
superiore compressa però come abbiamo detto le scorse volte, abbiamo un andamento particolare del
diagramma dei momenti, per cui addirittura nella zona centrale la parte tesa è sopra e la parte compressa è
sotto, quindi in realtà o con un sistema di tirantini portiamo su questa forza oppure mettiamo un sistema di
controvento sopra e poi eventualmente la trave c’è la dimensioniamo che in questa zona non ha bisogno di
controventamento.
Nel nostro progetto ogni concio di trave che studiamo deve essere stabilizzato torsionalmente, perciò nella
nostra trave non deve girare, chiaro che non posso pensare di avere un ritegno torsionale solo in queste due
zone cerchiate:
Potrei pensare anche che siano in queste due zone cerchiate i ritegni torsionali, però succede che la sella
gerber deve farmi passare la torsione, cioè deve essere rigida torsionalmente, cosa che non è detto sia così
facile da realizzare. In ogni caso dovrò fare una sella gerber che sia rigida torsionalmente, mi conviene sempre
stabilizzare la struttura in modo che non ruoti, così mi isolo i problemi. Per quanto riguarda il discorso vento
conviene controventare tutto sopra perché come abbiamo visto in progetti di strutture per le strutture
253
prefabbricate, che tutte le travi si ribaltono, quindi questo problema ce l’ho, perché se ho una trave alta 1.5
m in cima al pilastro, se lungo l’allineamento in verde non sono stabilizzate, queste travi ruotano, quindi è
opportuno avere questi allineamenti verdi con una trave sottile ma alta.
Molto spesso queste travi verdi possono essere anche a loro volta delle piccole reticolari, cioè possono essere
fatte in questo modo:
Abbiamo le due travi principali (elementi verticali), abbiamo due arcarecci (direzione orizzontale) e possiamo
mettergli un k nella seguente direzione. Perché si è fatto nel modo rappresentato con le linee rosse e non nel
modo rappresentato con le linee gialle?
Perché se faccio nel modo evidenziato con le linee gialle ci dà un appoggio intermedio, quindi poi i puntoni
non sono più funzionali a stabilizzare la trave principale ma portano giù il carico statico.
Tornando al discorso precedente attenzione a questo:
Perché se ho una trazione, vuol dire che questa trazione mi va dentro la trave principale e quindi vuol dire
che questa trazione deve passare attraverso la sella gerber:
Cioè lo schema a mensola che ho fatto fa si che abbia una trazione dentro la trave principale perché questa
diventa il corrente, teso o compresso, della reticolare di falda, perciò questa trazione o compressione che
gira all’interno della trave principale la devo gestire anche attraverso la sella gerber.
Bisogna far in modo che questo grande triangolo in due campate diventi rigido, quindi controventiamo sia
sopra che sotto la prima e l’ultima campata. 254
Comportamento sismico di strutture intelaiate in legno
Ora andiamo a vedere le tipologie di strutture che possiamo incontrare, chiaramente una struttura di
copertura o anche tridimensionale, è una struttura assolutamente non dissipativa e se invece incominciamo
ad avere delle strutture a telaio un minimo di capacità dissipativa c’è. Per strutture realizzate con elementi
lineari, assemblati mediante connettori (bulloni o spinotti) anche se di diametro non superiore a 12 mm, è
da assumere comunque un comportamento scarsamente dissipativo:
• Reticolari e archi q=1.5
• A telaio isostatiche: q=2.0
• A telaio iperstatiche: q=2.5 (fino a 4)
Per diametri dei connettori maggiori diventano sempre strutture fragili con q=1.5.
Esempio di struttura a telaio scarsamente dissipativa: portale a tre cerniere – giunti con connessioni a gambo
cilindrico
E’ ammessa la realizzazione di strutture a comportamento di misto secondo le due direzioni principali, ad
esempio:
• A telaio dissipativo in senso trasversale (iso o iperstatiche)
• Controventate in senso longitudinale (con il fattore di struttura dato per strutture in acciaio in quanto la
dissipazione è affidata ai controventi metallici, mentre la struttura in legno deve rimane in campo
elastico: le connessioni legno-acciaio dovranno essere adeguatamente sovradimensionate).
Ora vediamo i sistemi a parete: Sostanzialmente abbiamo gli edifici con
parete massiccia , qui abbiamo il sistema
blockbau o crosslam, mentre dall’altra parte
abbiamo i sistemi a telaio che sono dei
traversi controventati con dei pannelli e dei
puntoni. Qual è la differenza tra i due?
E’ che gli edifici massicci assomigliano molto
al mondo della muratura, perciò la parete
porta i carichi verticali e fa anche da
controvento, mentre negli edifici a telaio
leggero abbiamo una suddivisione di
compiti, abbiamo un sistema pendolare di
montanti e traversi che assorbe i carichi
verticali e poi si ha un tamponamento
strutturale che possono essere dei pannelli di controvento che vanno a controventare la struttura.
255
Negli edifici in crosslam, quali sono le connessioni che utilizziamo?
Possono essere anche realizzate connessioni diverse da quelle standard, con connettori anche di diametro
più grosso e in questo caso andiamo anche a ridurre ulteriormente la capacità dissipativa:
256
In generale nei dettagli tipici di un edificio, che sono il collegamento a terra e il collegamento interpiano,
dobbiamo sempre aver cura ad assicurare un corretto flusso dello sforzo di taglio, quindi dobbiamo collegare
la parete superiore al solaio, il solaio alla parete inferiore in modo tale da garantire questo flusso di taglio:
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Strutture a parete non dissipative – sistema blockbau o loghouse
• La dissipazione energetica è garantita essenzialmente dall’attrito fra gli elementi
• Fragilità fuori piano delle porzioni di pareti interrotte dalle aperture
• Legno caricato ortogonalmente alle fibre (ritiro/rigonf.)
• Si devono evitare elementi portanti verticali adiacenti alle pareti
• Attenzione all’esecuzione degli impianti
Il sistema blockbau è un sistema fatto di tavole sovrapposte, in cui le porzioni comprese tra due finestre sono
fortemente instabili nei confronti delle azioni fuori piano, chiaro che poi questi sistemi vivono di
comportamento scatolare. Quindi a sinistra e destra delle aperture bisogna sempre prevedere dei montanti
verticali che ci nervano e impediscono le rotture fuori piano, poi questi sistemi hanno un grosso problema
ovvero le tavole che costituiscono il fabbricato sono disposte orizzontalmente, perciò hanno un problema di
schiacciamento perpendicolare per le fibre (per questo non possiamo fare tanti piani), ma c’è anche un
problema di ritiro e rigonfiamento, questo implica dei problemi a livello impiantistico, tante che spesso su
queste pareti quando dobbiamo montare un impianto, facciamo un pezzo verticale poi andiamo per
orizzontale e poi risaliamo verticalmente, in modo tale che un eventuale ritiro o rigonfiamento si sfoga su
questa deviazione, se facessi un tubo dritto o andrebbe in trazione o in instabilità.
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Sistema a telaio leggero
Questo sistema può essere usato con dei limiti in altezza, stiamo parlando di una struttura fatta con montanti
e traversi, dove i montanti vengono disposti ad un passo di 60 cm o 1.2 m, poi viene tutto controventato con
dei pannelli OSB. Ci sono due modi per realizzare questo tipo di fabbricato, ma in generale tutti i fabbricati in
legno, che sono il sistema platform frame in cui si sale piano per piano o sistemi balloon frame in cui si sale
con più piani insieme, chiaro che il sistema balloon frame è limitato dalla lunghezza di trasporto.
Il fatto che i pannelli siano chiodati a questa struttura di montanti e traversi, fa sì che io abbia una marea di
chiodini tipicamente di piccolo diametro, quindi qui, soprattutto se anche il solaio è realizzato allo stesso
modo, ho effettivamente un’ottima capacità dissipativa. Chiaro che poi tutti i particolari di questo sistema
devono essere progettati correttamente:
In America la maggior parte delle case è fatta con sistema a telaio leggero perché c’è meno materiale a
differenza di una parete massiva. 259
Teniamo conto che questo è il sistema costruttivo da dove è partito tutto, cioè gli edifici a legno sono partiti
dagli edifici a telaio leggero, poi da qui è iniziato l’XLAM e via dicendo, questo comporta che anche tutto il
sistema delle connessioni nasce da questo tipo di fabbricati, ed è per questo che le piastrine viste in
precedenza di 1.5-3 mm servono, per questo tipo di connessioni:
Il problema grosso è stato che si è presa questa ferramenta ed è stata trasposta nel crosslam, dove sia per il
fatto che è meno dissipativo e sia per il fatto che comunque è un edificio più pesante, le forze in ballo dal
punto di vista sismico sono molto più grandi, quindi questo sistema di connessione si è verificato non essere
proprio efficace, o è troppo deformabile o addirittura affetto da rotture di tipo fragile.
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Capitolo 12 – Modellazione edifici in Xlam
Il limite superiore per un edificio a telaio leggero è 5 piani, mentre il limite superiore per un edificio in Xlam
è 8/10 piani, ottimale sarebbe per edifici a telaio leggero 3 piani e per Xlam 3-4 piani. Il campo di applicazione
in Italia per un sistema in Xlam sono le scuole, tutto sommato è un metodo costruttivo che va molto anche
per la