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ALCOOL ETILICO CH CH OH

3 2

Liquido incolore, limpido, di odore forte e caratteristico, si ottiene dalla

fermentazione degli zuccheri oppure per sintesi. È un prodotto di largo

consumo, può essere considerato un alimento perché una volta introdotto

nell'organismo l’alcool produce energia7 Kcal/g.

Le calorie dell’alcool sono cosiddette “calorie pronte” in quanto

rapidissimamente disponibili, ma “vuote” poiché producono solo energia senza

apportare alcun principio nutritivo necessario per la vita. Inoltre non è vero che

l’alcool scalda infatti, sebbene crei una temporanea sensazione di calore,

questa sostanza è un vasodilatatore e quindi determina la dispersione del

calore corporeo. Per questo motivo è sbagliato bere alcoolici quando si è

esposti al freddo per lunghi periodi di tempo, in quanto si andrebbe incontro al

rischio di assideramento.

19

L’alcool dà origine ad un’abitudine che può portare alla dipendenza e quindi

all’abuso.

L’intossicazione acuta può essere accidentale per effetto di una notevole

inalazione di

vapori (esposizione nell’ambiente lavorativo) oppure voluttuaria. Difficilmente

porta a exitus.

L’abuso di bevande alcooliche rappresenta un serio motivo di allarme sociale

anche per la diffusione che ha avuto negli ultimi tempi nella popolazione

giovanile. Questo problema deve essere prioritario per la società sia per la sua

funzione di rischio nella genesi di patologie gravi sia per la capacità di

determinare eventi a carattere accidentale e violento e per i costi sociali che

comporta.

DISTRIBUZIONE: L’etanolo si distribuisce uniformemente in tutti i tessuti e fluidi

del corpo. A livello encefalico, grazie ad una notevole irrorazione ematica, la

concentrazione alcoolica può raggiungere quella ematica. Può superare la

barriera emato-encefalica e placentare.

METABOLISMO: Il 90-98% dell’alcool etilico assunto viene trasformato a livello

epatico in aldeide acetica Solo il 10-2% viene eliminato tale e quale dai reni e

polmoni.

Il metabolismo è influenzato da diversi fattori quali digiuno, carenza nutritiva,

processi patologici del fegato e farmaci come il pirazolo.

La curva alcoolemica, ovvero la curva della concentrazione ematica dell’alcool

in funzione del tempo, vede all’inizio un incremento in fase di assorbimento che

dura solitamente 30-60 min, una fase di equilibrio nella quale assorbimento ed

eliminazione si equivalgono ed una fase di eliminazione che NON è influenzata

da livelli ematici ma è funzione lineare del tempo.

20

Infatti la concentrazione ematica di alcool nel tratto discendente della curva

diminuisce in maniera costante nell’uomo di un valore compreso tra 0.15-0.18

g/L per ora.

La Costante oraria di Widmark b60 = 0.15÷0.18 esprime l’abbassamento della

conc. di etanolo (g/L) nel sangue all’ora.

La costante oraria di Widmark b60 è caratteristica e può permettere di

calcolare con buona approssimazione le concentrazioni ematiche di alcool

anche in tempi antecedenti a quello relativo al prelievo di sangue, risultando

pertanto di notevole interesse medico- legale.

La CURVA DI WIDMARK indica la variazione nel tempo della concentrazione

ematica dall’assunzione (t0), al picco ematico, fino a 6 ore dopo l’assunzione.

Tramite questa curva è possibile capire, conoscendo una determinata

concentrazione emetica e il tempo intercorso tra l’assunzione e il prelievo,

quale è la concentrazione agli altri tempi dall’assunzione.

EFFETTI: Spesso si considerano le bevande alcooliche come stimolanti, ma

l’etanolo è invece principalmente un DEPRIMENTE CENTRALE.

La concentrazione di etanolo nel sangue è in costante equilibrio con l’alcool

presente nell’encefalo responsabile degli effetti sulla persona e rappresenta

quindi il più valido indicatore dell’ intossicazione. Esiste per altro, un rapporto

diretto tra l’incidenza dell’alcool sul comportamento e la concentrazione

ematica. I primi processi mentali ad essere modificati sono sono quelli che

dipendono dall’addestramento e da esperienze precedenti: memoria,

concentrazione e discernimento sono inizialmente intorpiditi e in seguito persi.

Si ha fiducia in se stessi, personalità espansiva e vivace, si alterna umore

incontrollato e possono evidenziarsi scatti emozionali. Questi cambiamenti

psichici sono accompagnati da disturbi sensori e motori. Con intossicazione più

grave, si verifica indebolimento generalizzato della funzione nervosa e prevale

infine una condizione ANESTETICA GENERALE. Il margine tra la completa dose

anestetica per chirurgia e quella pericolosa per la respirazione è limitato 

basso indice terapeutico.

Circa il presunto effetto STIMOLANTE si afferma che questo è dovuto alla

disinibizione dell’attività di alcuni centri nervosi, a causa della depressione dei

21

centri nervosi più elevati, deputati al controllo inibitorio. L’effetto inibitorio è

sempre una conseguenza di un’azione primaria che è sempre DEPRESSIVA.

“NISTAGMO DA POSIZIONE”  effetto tipico da assunzione di alcool: quando la

testa è piegata da un lato, gli occhi deviano leggermente verso l’alto e tale

deviazione è seguita da rapide scosse compensatorie verso il basso.

Il rilievo analitico si basa su tecniche

indirette: non differenziano l’alcool etilico dagli altri alcooli

- Metodo di Winnick: Si impiegano le celle Conway nel cui settore esterno

viene deposto 1 mL di sangue con aggiunta di acqua, mentre nel

compartimento interno una soluzione di bicromato di potassio in

ambiente acido a titolo noto e si sigilla con il coperchio di vetro.

Parallelamente si esegue anche una prova “bianco”. Incubazione per 1

ora a 37°C o a temperatura ambiente per 24 ore. Si ha la liberazione

dell’alcool etilico dal sangue e riduzione del bicromato. Il bicromato in

eccesso viene fatto reagire con KI e lo iodio formatosi si titola con

tiosolfato di sodio usando la salda d’amido come indicatore.

- Metodo di Widmark: Il metodo si basa sullo stesso principio di quello di

Winnick. L’apparecchiatura usata consiste in una beuta di Widmark e si

opera come segue: si pesa il sangue in esame in una capsula di stagnola

in tre quantità da 80 a 120 mg. Le capsule vengono poste negli appositi

contenitori in tre beute di Widmark contenenti sul fondo 1 mL di

soluzione reattiva di bicromato di potassio. Le beute vengono messe in

stufa a 60°C per due ore insieme a tre beute a vaschetta vuota

contenenti solo il bicromato sul fondo, che costituiscono le prove di

bianco. Al termine del periodo suddetto le beute vengono prelevate e in

esse vengono aggiunti 25 mL di acqua e 0,5 mL di soluzione di ioduro di

potassio al 5%. Si procede poi a titolare con una soluzione di tiosolfato di

sodio usando come indicatore la salda d’amido.

- Metodo enzimatico: Questo metodo impiega l’alcool deidrogenasi (ADH)

che funziona da catalizzatore in una reazione con trasporto dell’idrogeno,

durante la quale l’alcool etilico si trasforma in aldeide acetica, mentre

contemporaneamente si riduce in NAD. La quantità di NAD ridotto è

equivalente alla quantità di etanolo.

22 Il NADH è quindi la grandezza di misura e si può misurare il suo

assorbimento a 366, 340 e 334 nm.

Dirette:

- Gas cromatografia in spazio di testa: La fase campione contiene il

composto di interesse (analita volatile) e può esere solida oppure liquida.

Il campione da analizzare viene introdotto nel vial, che viene chiuso,

termostatato ad una adeguata temperatura e posto sotto agitazione.

In questo modo il componente volatile diffonde nella fase gassosa fino a

quando non viene raggiunto un equilibrio dinamico, in cui la

concentrazione dell’analita nella fase gassosa è proporzionale a quella

nel campione. Con una apposita siringa viene prelevata la fase gassosa

che viene iniettata nel sistema gas cromatografico.

Crisi di astinenza: In generale la sindrome d’astinenza dipende dall’entità della

dose giornaliera e di solito si risolve con l’assunzione di alcool.

Il sintomo tipico è il delirium tremens: grave agitazione, confusione,

allucinazioni visive, febre, sudorazione abbondante, tachicardia, nausea,

diarrea, pupille dilatate.

I sintomi atipici sono: desiderio incoercibile di alcool, tremore, irritabilità,

nausea, disturbi del sonno, tachicardia, ipertensione, sudorazione, distorsioni

percettive, attacchi convulsivi.

Trattamento terapeutico dell’alcolismo: l trattamento terapeutico non può

iniziare se non dopo 12-24 ore dopo l’ultima assunzione di bevande alcooliche

con il disulfidram che è un farmaco he deve essere somministrato in ambito

ospedaliero o sotto stretto controllo medico.

E’ rimasto ancora il farmaco primario; sono stati eseguiti degli studi con

antidepressivi triciclici ed ansiolitici. Più efficaci gli ansiolitici.

23

Meccanismo d’azione del disulfidram: Sostanza relativamente NON tossica.

Altera in modo marcato il metabolismo intermedio dell’etanolo e provoca

concentrazioni ematiche di acetaldeide da 5 a 10 volte superiori ai valori che si

ottengono quando l’etanolo viene assunto da un individuo non trattato con

disulfiram. In seguito a somministrazione di disulfiram, sia la forma citosolica

che mitocondriale dell’ALDEIDE DEIDROGENASI, vengono inattivate in modo

IRREVERSIBILE. Aumenta la concentrazione di acetaldeide.

Alcool + disulfiram SINDROME DA ACETALDEIDE: Dopo soli 5-10 min

compaiono: sensazione di calore al volto accompagnato dopo da arrossamento;

vasodilatazione propagata a tutto il corpo che può portare a intense pulsazioni

alla testa e al collo; mal di testa pulsante, difficoltà respiratorie, nausea,

vomito, sudorazione, sete, dolore al petto, ipotensione, sincope ortostatica,

marcato disagio, debolezza, vertigini, visione annebbiata e confusione. Dopo

che i sintomi scompaiono, il paziente è esausto e può addormentarsi per ore.

Metabolismo: Dopo somministrazione orale viene rapidamente convertito nello

stomaco e nel sangue in dietilditiocarbammato (DDC). Questo composto si lega

alle proteine nel sangue e nei tessuti, inoltre è un forte complessante dei

metalli in genere e in particolare del rame e e quindi inibisce l’attività di

metallo-enzimi tra cui la ADH. Il dietilditiocarbammato viene ulteriormente

metabolizzato nel fegato per coniugazione con acido glucuronico, ma viene

anche convertito a metil-DDC. Dopo sei giorni da una singola dose orale il 63%

viene escreto nelle urine come ione solfato, 6% come CS2 (eliminato per via

Dettagli
A.A. 2024-2025
84 pagine
SSD Scienze chimiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulia.veterano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica tossicologica e laboratorio di analisi chimico-tossicologica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Roda Gabriella.