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CALORIMETRO
Zampieri Andrea Il calorimetro è lo strumento per misurare il trasferimento di calore
ENTALPIA (H)
Grandezza utilizzata per seguire le variazioni di energia durante le reazioni chimiche.
Variazione di entalpia, ΔH.
Calore che il sistema libera o assorbe a P costante
A P costante, se il sistema assorbe calore, H si innalza (foto)
Se il sistema libera calore, H diminuisce (foto).
L’entalpia è una proprietà o grandezza di stato.
L’entalpia dipende dallo stato iniziale e finale del sistema. Il percorso fatto (es. Le
trasformazioni) è
indifferente.
Variazione di entalpia = ΔH = H – H
finale iniziale
• Reazione endotermica => ΔH > 0
• Reazione esotermica => ΔH < 0
Vaporizzazione liq → gas
È necessario fornire calore (processo endotermico) ΔH > 0
Entalpia molare di vaporizzazione ΔHvap
Differenza di entalpia in una mole di molecole tra stato liquido e stato vapore
ΔHvap = H – H
vapore liquido
Fusione sol -> liquido
È necessario fornire calore (processo endotermico) ΔH > 0
Entalpia molare di fusione ΔHfus
Differenza di entalpia di una mole di molecole tra stato solido e stato liquido
ΔHfus = H - H
liquido solido
La differenza di entalpia di un processo e quello opposto è la stessa (foto). Cambia solo il
segno.
L’energia di un processo più ampio è data dalla somma della differenza di entalpia dei
singoli processi.
Curva di riscaldamento
Una curva di riscaldamento rende graficamente come varia la temperatura di un campione
mentre forniamo del calore a velocità costante.
Foto
Nei passaggi di stato, la temperatura rimane sempre costante, non varia fornendo energia.
Zampieri Andrea
ENTALPIA DI REAZIONE
Variazione di entalpia che accompagna ad una reazione chimica
Entalpia = calore liberato o assunto durante una reazione chimica dipende da:
- stato fisico dei reagenti e dei prodotti
- pressione
Esempio reazione di combustione del metano
CH + 2O → CO + 2H O
4 2 2
E’ indipendente dalla reazione
Queste reazioni è equivalente alle moli, doppie moli sarà doppio il risultato
0
Entalpia di reazione standard ΔH
Riferita alla reazione con reagente e prodotti nello stato standard:
Nella formula pura;
➢ Alla pressione di 1 atmosfera;
➢ Nel caso di specie chimiche in soluzione, alla concentrazione 1 M.
➢
I dati termodinamici sono riferiti generalmente alla temperatura di 25°C(298,15K)
Se una reazione è esotermica al contrario sarà endotermica
esempio: 0
C H O + 6O → 6CO + 6H O ΔH = - 2808 kJ esotermica
6 12 6 2 2 2 0
6CO + 6H O → C H O + 6O ΔH = + 2808 kJ endotermica
2 2 6 12 6 2
Come calcolare l’entalpia di reazione?
0 0f 0f
1. ΔH = ΣnΔH (prodotti) - ΣnΔH (reagenti) Σ=sommatoria
entalpia dei prodotti - entalpia reagenti (tutto tenendo conto dei coeff. stechiometrici)
0f
2. ΔH (elemento nella forma stabile) = 0 (per convenzione l’entalpia degli elementi è 0)
3. Legge di Hess*
*LEGGE DI HESS
L’entalpia di reazione complessiva è la somma delle entalpie di reazione dei singoli stadi nei
quali la reazione può essere suddivisa (anche teoricamente)
Zampieri Andrea
RIASSUMENDO
0f
ΔH di una sostanza: calore scambiato (a pressione costante) nella formazione di quella
sostanza, a partire dagli elementi nello stato standard.
0f
A un elemento nello stato standard, si attribuisce ΔH = 0
Stato standard
- Solidi e liquidi: sostanza pura (a=1) nella forma più stabile a p esterna = 1 bar(=1atm)
- Soluto in una soluzione liquida: soluzione ideale, a= 1 (1 M), p esterna = 1 atm
- Gas: ideale puro, f = 1 (1 atm)
or of 0f
ΔH = (Σ c ΔH ) - (Σ c ΔH )
prodotti reagenti
or
• Reazione endotermica => ΔH > 0: assorbito calore
or
• Reazione esotermica => ΔH < 0: ceduto calore
Segno algebrico di ΔH come criterio di spontaneità di un processo?
L’entalpia non basta per farci capire se una reazione è spontanea o no, ci serve l’entropia.
ENTROPIA(S)
Misura di disordine di un sistema, materia che tende al livello minimo di energia.
Piccola parte di energia che risulta sempre non utilizzabile per fare un lavoro.
L’energia interna fa riferimento alla quantità di energia del sistema.
L’entropia fa riferimento al modo in cui l’energia accumulata nel sistema.
l’entropia tende ad aumentare nel corso di un processo spontaneo.
Bassa entropia → scarso disordine
Elevata entropia → grande disordine
Zampieri Andrea
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
L’entropia tende ad aumentare nel corso di un processo spontaneo.
ENTROPIA(S)
S dipende dalla temperatura:
S°= 0 per un cristallo perfetto a T= 0K (terzo principio termodinamica)
a 298 K: S° > 0
or o o
ΔS = (Σ c S ) - (Σ c S )
prodotti reagenti
si calcola come l’entalpia
ΔS di una reazione rappresenta la variazione del grado di disordine del sistema e può
essere maggiore o minore di 0.
Se in una reazione chimica vengono prodotte specie gassose, o se i è un aumento della
quantità di gas rispetto ai reagenti, si avrà AUMENTO DI ENTROPIA (ΔS maggiore di 0).
Reazioni che hanno sempre aumento di entropia: nelle specie gassose.
Se in una reazione chimica vengono consumate specie gassose, o se vi è una diminuzione
della quantità di gas rispetto ai reagenti, si avrà DIMINUZIONE DI ENTROPIA (ΔS minore di
0).
Quando invece vengono consumate le specie gassose: diminuzione di entropia: reazione di
haber
Anche da stato liquido a solido abbiamo diminuzione di entropia(aumento dell’ordine).
es.
N + H →← NH
2(g) 2(g) 3(g)
N + 3H →← 3NH Diminuzione di entropia
2(g) 2(g) 3(g)
Noi esseri umani per essere ordinati dobbiamo cedere calore all’ambiente.
L’entropia è stata utilizzata anche per capire se la teoria evoluzionistica di darwin fosse vera.
● Perchè sotto i 0°C l’acqua congela spontaneamente?
ΔS + ΔS > 0
sistema ambiente
Quando l’acqua congela, diminuisce l’entropia del sistema(solido più ordinato del liquido),
ma aumenta l’entropia dell’ambiente(cessione di calore all’ambiente).
SECONDO PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA
Ogni cambiamento spontaneo si accompagna ad un aumento dell’entropia complessiva (
sistema + ambiente). Il secondo processo della termodinamica ci permette di fare previsioni
sulla spontaneità di un processo o di una reazione chimica ma non completamente.
Zampieri Andrea
La grandezza che tiene conto dell’entropia del sistema e dell’ambiente utilizzando solo dati
relativi del sistema è l’energia libera del sistema (o energia libera di Gibbs, G)
ΔG = ΔH - TΔS
ΔH = variazione di entalpia
ΔS = variazione di entropia
T = temperatura(?)
A P e T costanti, un processo spontaneo si svolge nel verso che comporta una libera
diminuzione di energia.
ΔG < 0 PROCESSO SPONTANEO
Questa equazione mette bene in evidenza l’importanza sia della variazione di entropia che
di quella di entalpia in una trasformazione, ed anche il fatto che l’entropia diventi sempre più
importante all’aumentare della temperatura
● Attenzione
Processo spontaneo= processo che ha tutte le qualità per avvenire ma non è detto
che avvenga
ΔG = ΔH - TΔS
Processo esotermico con aumento di entropia
❖ ΔH < 0 ΔS > 0
Spontaneo ΔG < 0
(Combustione)
Processo esotermico con diminuzione di entropia
❖ ΔH < 0 ΔS < 0
Spontaneo solo se |TΔS| < |ΔH|
(a basse T, es. liquefazione di un gas)
Processo endotermico, aumento di entropia
❖ ΔH > 0 ΔS > 0
Spontaneo solo se TΔS > ΔH
(ad alte T, es. vaporizzazione liquido)
Processo endotermico, diminuzione di entropia
❖ ΔH > 0 ΔS < 0
Non spontaneo ΔG > 0
Zampieri Andrea Riassunto
Reazioni SPONTANEE che non avvengono?!
Termodinamica indica se una reazione può avvenire ma senza dire niente sulla velocità con
cui la reazione ha luogo. In molti casi, una reazione spontanea avviene così lentamente che
la sua
velocità non è misurabile (cioè non avviene affatto).
-1
O (g) + 2 H (g) → 2 H O ΔG= - 474 kJ mol
2 2 2
La reazione è ha un ΔG fortemente negativo, e quindi è spontanea. Tuttavia a temperatura
ambiente è lentissima, e miscele di idrogeno ed ossigeno possono rimanere inalterate per
anni.
Questo ci spiega anche perché possano esistere composti con energia libera di formazione
positiva (termodinamicamente instabili), come il benzene, che altrimenti dovrebbero
immediatamente decomporsi negli elementi. Questi composti, che sono
termodinamicamente instabili, ma non si decompongono, sono detti inerti.
STRUTTURA DELL’ATOMO
↓
Materia costituita da atomi (100 elementi conosciuti)
120 considerando la tavola periodica attuale
● ATOMO: la più piccola particella di un elemento che conserva le proprietà
caratteristiche
dell’elemento stesso.
● ELEMENTO: specie chimica costituita da un solo tipo di atomi.
● COMPOSTO: specie chimica costituita da due o più tipi di atomi differenti secondo
una proporzione fissa e costante (es. NaCl). Atomi legati mediante legame
chimico.
PARTICELLE SUBATOMICHE
Sono fiorite ipotesi diverse sulla struttura dell’atomo dal ‘800.
1807: Dalton con ipotesi atomica (atomo indivisibile)
➔ Il primo modello che tiene conto che l’atomo è composto da particelle subatomiche è
quello di Dalton
Zampieri Andrea
Fine 1800/inizi ‘900: idea delle particelle subatomiche (protoni, neutroni, elettroni)
➔ Poi venne modificato da Thomson (idea che i protoni e neutroni sono dispersi come
➔ l’uvetta e canditi nel panettone)
1908: Rutherford con l’idea di atomo nucleare
➔ Rutherford ha immaginato un nucleo interno (con la carica positiva e la parte della
massa) e degli elettroni che circolassero intorno al nucleo, tipo sistema
solare.(modello planetario)
MODELLO DI RUTHERFORD E I SUOI LIMITI
Raggi-x passavano per la maggior parte oltre la lamina d’oro, pochi venivano deviati e
pochissimi tornavano indietro, questa esperienza gli fece capire che l’atomo non poteva
e