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UN SOGGETTO CHE GIA’ STAVA SVILUPPANDO UN RUOLO NEGATIVO.

Il soggetto rinchiuso in queste strutture segregative consapevolizzava che la sua

identità personale era connotata in maniera deviante. E’ grazie a lui se da quel

momento iniziarono i primi movimenti d’opinione che guardavano con diffidenza

prima e sfavore poi questi luoghi di reclusione. Iniziò la crociata che terminò con la

chiusura dei manicomi. Tuttavia, questo diede il via ad effetti collaterali, come una

eccessiva tolleranza nei confronti della criminalità minorile. Le intenzioni erano nobili,

ma alcune istituzioni sono indispensabili purtroppo in ogni contesto sociale. Se è

giusto il costrutto avente come oggetti il ruolo, l’identità personale, è anche vero che

non si possono colpevolizzare gli altri per la propria condotta, o si rischia di cadere

nella

trappola della deresponsabilizzazione. Quindi, chi è ospite delle istituzioni totali, lo è non

per un incidente, ma perché ha commesso delle azioni che la società considera illecita.

Le azioni illecite di questi individui sono state compiute in scienza e coscienza, con

piena consapevolezza. C’è una libera scelta nonostante le pressioni subite dal contesto

sociale.

CAP. 24 I CONCETTI DI DEVIANZA, MARGINALITA’ ED

EMARGINAZIONE

Franco Basaglia fu uno dei massimi esponenti della lotta alla devianza, alla marginalità e

all’emarginazione nei confronti dei malati di mente.

Ci sono 3 super concetti della psicologia sociale: DEVIANZA,

MARGINALITA’ ed EMARGINAZIONE.

1-DEVIANZA: concetto introdotto dalla sociologia, specie quella criminale. E’ un

INSIEME DI COMPORTAMENTI POSTI IN ESSERE DA ALCUNI SOGGETI

CHE SI DISCOSTANO PROFONDAMENTE, DAL PUNTO DI VISTA

STATISTICO, DA QUELLI DELLA MAGGIOR PARTE DI CONSOCIATI,

SOPRATTUTT RISPETTO LE NORME SOCIALI E MORALI. Il

discrimine è il comportamento anomalo dal punto di vista statistico, ma nel tempo il

novero dei devianti si è esteso sempre di più, anche troppo. Progressivamente, tra i

devianti sono sati inseriti non solo disadattati ed emarginati, ma anche coloro che

delinquevano e venivano considerati “vittime della società ingiusta”. Devianza non è

sinonimo di delinquenza.

Occorre procedere ad una distinzione nella devianza:

1- Esiste un primo tipo di devianza che comprende le condotte umane

che non suscitano disapprovazione, o reazioni sociali, poiché

queste azioni non producono giudizi negativi e non vengono mossi

rimproveri (Es. vagabondi) non violano norme giuridiche, ma regole di

condotta sociale.

2- Esiste un secondo tipo di devianza che suscita intensi sentimenti

di riprovazione, disapprovazione e sdegno, si invoca la condanna

per questi soggetti in quanto viene loro attribuita la responsabilità

di ciò che commettono, compiono azioni proibite (es.

tossicodipendenti)

I parametri discriminatori tra questi due tipi sono la veemente disapprovazione ed

una richiesta di sanzione.

è una valutazione di valore morale di tipo negativo che

In definitiva

connota un comportamento come espressione di devianza. La devianza

è un concetto sociologico e non giuridico.

-MARGINALITA’ : CONDIZIONE STATICA DI SOGGETTI

esprime una

CHE VIVONO AI CONFINI DELLA SOCIETA’

-EMARGINAZIONE: FENOMENO DINAMICO,

è un attivato dal contesto sociale

nei confronti del singolo individuo a causa di un meccanismo socio istituzionale che li

estromette, escludendoli dalla vita sociale. Il soggetto emarginato è in condizione di

svantaggio nel contesto n cui è inserito.

MARGINALITA’

Circa la occorre precisare che:

- si riscontra in riferimento a particolari status collettivi, vi rientrano

individui appartenenti a categorie sociali con precarie condizioni

esistenziali (Es. anziani, extra comunitari…)

- è prodotta dalla società, permeata dalla logica del profitto, nei

confronti di chi non è più in condizione di essere produttivo (es.

pensionati, disoccupati di lungo corso…)

- rientrano in questo paradigma quei soggetti colpiti da sventure

fisiche a carattere permanente (es. malati cronici)

- vi rientrano anche i deviati e i delinquenti

Si è creato un mix promiscuo foriero di pesanti anomalie valutative, per cui nel

paradigma di marginale ci finiscono diversi tipi di soggetti, è una inaccettabile

promiscuità, un calderone aspecifico che genera distonie valutative.

soggetti MARGINALI:

La psicologia sociale afferma che esistono

- PER LA LORO CONDIZIONE sono senza colpa

- PER LA LORO CONDOTTA

Quindi esistono marginali SENZA COLPA e CON COLPA

EMARGINAZIONE= processo dinamico condotto da singoli individui nei riguardi

di altri con la finalità di escluderli (appunto, emarginarli) dalle normali relazioni

sociali. In questo modo si mettono in moto meccanismi di riduzione delle

aspettative. E’ un cane che si morde la coda perché questo meccanismo scatta

a causa del comportamento di questi soggetti.

L’emarginazione è un meccanismo di difesa sociale nei confronti dei soggetti

emarginati, al fine di evitare contatti potenzialmente pericolosi, è una specie di

barriera sociale di difesa.

Nacquero solidarietà parallele, dell’atteggiamento vittimistico usufruirono le

categorie pù disparate: dal malato di mente (che è comprensibile) si passa al

delinquente, unificando assurdamente i comportamenti incongrui del malato di

mente con quelli criminosi del delinquente. Occorre tenere conto delle diversità

tra le diverse categorie di emarginati.

CAP. 25 ULTERIORI CONTRIBUTI PSICOLOGICI

Lo studioso Karl Jaspers fu il massimo studioso della FENOMENOLOGIA,

una scuola di pensiero per la quale NON BISOGNA SFORZARSI DI

SPIEGARE I CORRETTI MECCANISMI PSICOLOGICI, MA BISOGNA

COMPRENDERE LA REALTA’, UNICA PER OGNI ESSERE UMANO.

Questi studiosi sostengono che sia un errore epistemologico cercare di conoscere

il

l’essere umano all’esterno (metodo classico delle altre correnti psicologiche) ma

metodo vincente è LA CONOSCENZA DELL’INDIVIDUO DALL’INTERNO,

PER CAPIRE LE RAGIONI DEL SUO

COMPORTAMENTO. Per conoscere davvero un individuo occorre rapportarsi con lui

così come è nella realtà, è solo tramite l’analisi fenomenologica che si può

raggiungere la comprensione dell’essere umano nell’unicità del suo modo di essere

. E’ con la FENOMENOLOGICA, con la

nella realtà concreta (quindi fenomenica)

verità che appare, che si può indagare per capire l’universo interiore del

soggetto. Concetto fondamentale è che NON ESISTE UNA REALTA’

NEUTRA A PRESCINDERE DAL SOGGETTO, ma ogni individuo

CREA UNA

REALTA’, LA SUA. LA differenza apparente tra condotta e realtà è illusoria.

L’unica realtà esistente è quella cui l’individuo dà vita creandola con il suo

comportamento (realtà fenomenica) ogni individuo ha una sua realtà che

è l’epifenomeno della sua personalità è costituita dalla condotta.

L’episodio criminoso viene interpretato come profondamente espressivo del

comportamento del soggetto

TEORIA DEL CAMPO e DEI SISTEMI mutuano i loro concetti dalle scienze

esatte, come la fisica, la cibernetica.

La TEORIA DEL CAMPO di LEWIN nasce agli studi fisici, in quanto ogni

elemento nel sistema (definito CAMPO) influisce su tutti gli altri elementi

presenti nel sistema, venendone a sua volta influenzato. Ogni individuo

influisce gli altri e ne è influenzato, influenza verso l’ambiente e

dall’ambiente. Non si può studiare il comportamento di un soggetto in modo

atomistico. Lewin esporta questi concetti al campo delle sottoculture criminose, in

criminologia. MA è stato il Prof. Balloni, noto criminologo, ad affermare che pure per

gli individui si piò parlare di CAMPO in una visione sincretistica, dove ognuno agisce

con un altro, dal più vicino al più lontano. La condotta di un soggetto delinquenziale è

in funzione della persona e dell’ambiente in cui si trova.

La TEORIA DEI SISTEMI di BATESON si rifà alla cibernetica. Ogni

elemento è CAUSA ED EFFETTO CONTEMPORANEAMENTE secondo un

modello di CAUSALITA’ CIRCOLARE. Un

fattore A è causa e allo stesso tempo effetto del fattore B. Questa teoria ha

soppiantato la causalità lineare con la causalità circolare (meccanismo di

retroazione o feedback) . I concetti di causa ed effetto perdono la loro distinzione.

Tale complessa realtà non racchiude in sé solo gli attori e gli elementi di

fatto, ma anche le relazioni tra i soggetti e tra soggetti e oggetti,

costituendo una sorta di COMPLESSITA’ ORGANIZZATA di tipo

sintetico. La sintesi NON è la somma delle componenti.

I postulati della teoria dei sistemi si possono applicare al campo criminologico in alcuni

ambiti. Es le dinamiche personali e relazionali fra reo e vittima dove a causa della pre

esistenza di una rete di rapporti, diventa difficile enucleare la genuinità della realtà

sottostante.

Si deve molto ai contributi aventi per oggetto la COMUNICAZIONE, tra

cui spicca HALEY, per cui la comunicazione umana può avere una

ambivalenza di fondo in alcuni contesti. LE modalità alterate di

comunicazione possono dar luogo ad incomprensioni e cattive

interpretazioni dando luogo ad alterchi o anche crimini.

COMUNICAZIONE VERBALE e NON VERBALE (circa l’80%, è più genuina perché

esprime i pensieri reconditi, più profondi). Parlando di comunicazione, occorre parlare

PSICOLOGIA DELLA TESTIMONIANZA.

della Esistono dei disturbi di

comprensione, definiti patologia della comunicazione, del tutto involontari, per cui la

prova principe è quella più vulnerabile, può essere inficiata da moltissimi fattori.

Occorre tenere presente gli errori di osservazione, i falsi ricordi, i meccanismi di

disturbo della memoria…

CAP. 26 IL COMPORTAMENTISMO

Nell’ambito dei contributi di matrice psicologica che stiamo esaminando, è utile

COMPORTAMENTISMO O BEHAVIORISMO O

analizzare la scuola del

PISOCLOGIA DELLO STIMOLO- RISPOSTA.

E’ una teoretica dirompente, perché pure essendo di matrice psicologica è avvicinabile

più al modello delle scienze naturali. Joh Watson è padre del comportamentismo, che

nasce negli Usa nel 1914 con una sua pubblicazione.

Il comportamentismo NON CONSIDERA I COMPLESSI MECCANISMI

PSICOLOGICI PROFONDI, ESCLUDE L’INCONSCIO E L’ANALISI DELLE

RELAZIONI CON ALTRI MEMBRI DELLO STESSO CONTESTO SOCIALE,

EMERGE LA CONDOTTA DELL’UOMO

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Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher bestappuntiepanieri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Criminologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Sorrentino Marco.
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