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LA RADICE

La radice è un organo generalmente sotterraneo, le cui principali funzioni sono l'assorbimento di acqua e sali minerali che vengono trasportati in tutti gli altri organi e tessuti della pianta e l'ancoraggio al suolo. Svolge due altre importanti funzioni: riserva di materiali nutritivi, ad esempio accumulo di carboidrati che derivano dalla fotosintesi clorofilliana, e conduzione, non solo di acqua e sali minerali assorbiti, ma anche di alcuni ormoni prodotti a livello della radice che segnano il forte legame tra lo sviluppo della radice e lo sviluppo del germoglio. Zone istologiche caratterizzate da diversi eventi, legati a zone di radice di natura meristematica (divisione cellulare) o superiori (distensione cellulare), che coinvolgono cellule in via di differenziamento. Partendo dal basso identifichiamo una cuffia radicale che protegge l'apice della radice e che contiene degli amiloplasti che fungono da recettori gravitazionali che innescano reazioni di crescita.segue una zona di differenziazione, a cui segue la zona distruttura primaria, e poi può essercene una secondaria. La zona distruttura primaria è formata da: (A) rizoderma, (B) cilindrocorticale (epidermide, corteccia e cilindro vascolare), (C) cilindro centrale. Da essa si forma in parte il cambio per l'accrescimento secondario della radice. È inoltre la sede della formazione delle radici secondarie che hanno quindi origine endogena. Con il passaggio alla struttura primaria si formano peli radicali a partire da cellule dell'epidermide radicale (rizoderma) che poi cadendo verranno sostituiti dall'esoderma, lo strato più esterno del parenchima corticale che suberifica assumendo funzione di protezione. Il limite fra cilindro corticale e cilindro centrale è costituito dall'endoderma, strato di cellule con pareti radiali e trasversali rese impermeabili da suberina o lignina (banda di Caspary) che ha la funzione di obbligare il passaggio di acqua.

soluti attraverso il plasmolemma e il citoplasma prima di raggiungere le parti più profonde (parziale selezione).

Actinostele: tipo di stele a forma di stella, a livello del cilindro centrale, caratterizzato da arche legnose alternate ad arche lliberiane. In posizione esarca troviamo il protoxilema caratterizzato da tracheidi che si differenziano per prime, al contrario degli elementi del metaxilema che occupano la posizione endarca (nel fusto avviene la cosa opposta, eustele, floema exilema sullo stesso raggio).

Nella zona di struttura primaria si formano anche le radici secondarie in seguito della proliferazione di un gruppo di cellule del periciclo che poi si allungano e iniziano ad organizzarsi secondo lo stesso schema della radice primaria. Anche nella radice il passaggio a struttura secondaria avviene a carico di cambio cribro-vascolare e fellogeno. Il cambio cribro vascolare si forma in parte sotto il periciclo in corrispondenza delle arche legnose, e in parte da cellule

parenchimaticheche si trovano fra le arche legnose e quelle liberiane. Da questa induzione si viene aformare un cambio di forma sinusoidale che presto si circolarizza producendosolamente legno all'interno, prima di cominciare l'attività dipleurica. In seguitol'attività del cambio schiaccia gli strati di xilema primario col nuovo xilema secondario,mentre esternamente il floema di origine primaria viene ricacciato verso il periciclo.Dopo l'inizio della produzione di floema secondario, il periciclo comincia a proliferare,formando vari strati di cellule: lo strato più esterno si dedifferenzia formando il cambiosubero-fellodermico, il quale produce sughero verso l'esterno (periderma) e fellodermaverso l'interno. Alcune regioni del periderma sono costituite da lenticelle, areespugnose di cellule suberificate con molti spazi intercellulari. In questo modo ilrizoderma dopo la caduta dei peli radicali viene sostituito inizialmente

danno origine a tessuti specializzati come l'epidermide, il mesofillo e i vasi conduttori. Struttura e funzioni: l'epidermide è il tessuto esterno della foglia, composto da cellule piatte e trasparenti che proteggono la foglia dagli agenti esterni. Il mesofillo è il tessuto interno della foglia, composto da cellule parenchimatiche che svolgono la fotosintesi. I vasi conduttori sono responsabili del trasporto dell'acqua e dei nutrienti all'interno della foglia. Adattamenti: le foglie possono presentare adattamenti specifici per svolgere diverse funzioni. Ad esempio, le foglie delle piante grasse sono spesse e carnose per conservare l'acqua, mentre le foglie delle piante acquatiche sono sottili e trasparenti per permettere il passaggio della luce. Alcune piante hanno foglie modificate in spine o peli per difendersi dagli erbivori. La foglia è quindi un organo fondamentale per la vita delle piante, poiché svolge la fotosintesi, permette lo scambio di gas con l'ambiente esterno e svolge funzioni di protezione e difesa.

Adattamenti delle foglie

Le foglie possono presentare diversi adattamenti in base all'ambiente in cui si trovano.

Sommersione

Quando l'apice del germoglio è ancora sommerso, le foglie che si formano sono sottili e con insenature molto profonde. Queste foglie hanno un parenchima aerifero che cattura i gas necessari per la fotosintesi e il metabolismo. Quando invece le foglie si formano in ambiente aereo, sono più spesse e meno lobate, con un parenchima fotosintetico.

Un esempio di adattamento alla sommersione si trova nelle foglie di ninfea, che presentano delle lacune a livello cellulare che favoriscono il galleggiamento.

In alcune piante, si osserva un dimorfismo fogliare, dove le prime foglie semplici che si sviluppano dopo i cotiledoni sono diverse da quelle che si sviluppano in seguito, essendo composte.

Xeromorfismo

Il xeromorfismo prevede la presenza di un parenchima acquifero che...

è caratterizzato da cellule con parete molto sottile e grande vacuolo che ingloba notevoli quantità d’acqua grazie amucillagini idrofiliche.

I cotiledoni sono le prime foglie della plantula e si formano allo stadio embrionale. L’embrione delle dicotiledoni possiede generalmente due cotiledoni, mentre quello delle monocotiledoni ne possiede generalmente uno. In alcune specie con semi privi di endosperma i cotiledoni sono carnosi e assumono la funzione di organi di riserva. In altre specie con abbondante endosperma nei semi, i cotiledoni sono membranosi e assolvono alla funzione di assorbimento dei nutrienti dell’endosperma, che vengono poi trasferiti alla plantula in via di sviluppo. I cotiledoni hanno, generalmente, morfologia e struttura molto diverse rispetto a quella delle vere foglie ed hanno una vita breve.

Struttura foglia dorsoventrale: Presenti nella maggior parte delle dicotiledoni, nel mesofilo delle foglie è possibile distinguere due

clorofilliano è il tessuto delle piante responsabile della fotosintesi. Esistono due tipologie di parenchima clorofilliano: il parenchima a palizzata e il parenchima spugnoso. Il parenchima a palizzata si trova sul lato superiore della foglia ed è il principale tessuto fotosintetico. È costituito da cellule con forma colonnare, il cui asse principale è ortogonale alla superficie dell'organo. Tra una cellula e l'altra si trovano spazi intercellulari di ridotta ampiezza, nei quali circolano le sostanze gassose. Di solito, il parenchima a palizzata è formato da un singolo strato cellulare, ma in piante adattate ad ambienti caratterizzati da elevata radiazione solare può essere pluristratificato. Il parenchima spugnoso, invece, si trova sul lato inferiore della foglia. È costituito da cellule con forma irregolare, tra le quali si trovano ampi spazi intercellulari. L'epidermide fogliare è diversa da quella delle monocotiledoni, poiché presenta stomi evidenti e disordinati, come le cellule epidermiche. Queste due tipologie di parenchima clorofilliano lavorano insieme per svolgere la fotosintesi, assorbendo la luce solare e convertendo l'anidride carbonica in zuccheri utilizzabili dalla pianta.

Il clorofilliano è pluristratificato: è presente una cuticola piuttosto spessa, poi parenchima a palizzata e sotto quello spugnoso, epidermide inferiore con cuticola meno spessa che converge per fare spazio a uno stoma.

Il sistema conduttore collega internamente la foglia con la pianta tramite nervature che contengono fasci conduttori, cioè minuscoli canali che trasportano liquidi e contemporaneamente sostengono la lamina. I tipi di nervatura dipendono dal tipo di foglia (monocotiledone o dicotiledone) che esaminiamo. Le nervature possono essere parallele o retinervie.

I tipi di foglie possono variare a seconda della ramificazione. Le foglie delle conifere (monocot) hanno morfologia aghiforme, mentre le foglie delle dicotiledoni possono essere piccole o squamiformi. La maggior parte delle conifere ha foglie persistenti, che vengono mantenute mediamente per 2-5 anni. Queste foglie presentano canali resiniferi, epidermide con cuticola spessa, stomi a vista, un ipoderma (tessuto meccanico) e mesofillo fogliare.

Uno strato di cellule che formano l'endoderma e subito dopo un parenchima con funzione di trasporto e poi nervature con due catene di diffusione.

Sclerofille: Rigide e coriacee, caratterizzate da un'abbondanza di tessuto meccanico (fibre e collenchima), una cuticola sulle cellule epidermiche con molte cere. Si trovano nelle foglie di olivo, mirto, in quelle piante dagli habitat aridi.

Abscissione fogliare e senescenza: Si ha una perdita di clorofilla, si formano dei metaboliti trasportati nel vacuolo che vengono processati, causando la caduta delle foglie. Questo fenomeno è mediato da ormoni, si forma la zona di abscissione fogliare che consente la separazione della foglia dalla pianta madre, le pareti vengono digerite e la foglia si stacca dal picciolo.

Modificazione fogliare nelle piante carnivore: Capacità di vivere in ambienti poveri dal punto di vista nutrizionale, in particolare di azoto, che viene così integrato dalla pianta attraverso la digestione delle proteine animali.

ssiamo trovare le seguenti parti del fiore: - Calice: è la parte esterna del fiore, composta da sepali che possono essere verdi o colorati. - Corolla: è la parte interna del fiore, composta da petali che possono essere colorati e profumati. - Androceo: è l'insieme degli organi maschili del fiore, chiamati stami. Ogni stame è composto da un filamento e da un'antena che contiene il polline. - Gineceo: è l'insieme degli organi femminili del fiore, chiamati pistilli. Ogni pistillo è composto da un ovario che contiene gli ovuli, uno stilo e uno stigma che riceve il polline. Impollinazione L'impollinazione è il processo attraverso il quale il polline viene trasferito dallo stame al pistillo. Può avvenire in diversi modi, come ad esempio attraverso il vento, gli insetti, gli uccelli o altri animali. Fertilizzazione La fertilizzazione è il processo attraverso il quale il gamete maschile contenuto nel polline si unisce al gamete femminile contenuto nell'ovulo. Questo processo porta alla formazione di un embrione, che darà origine ad una nuova pianta. Frutto Dopo la fertilizzazione, l'ovario si sviluppa e diventa il frutto. Il frutto contiene i semi, che sono le nuove piante in miniatura. Il frutto può avere diverse forme, dimensioni e colori, ed è spesso utilizzato come mezzo di dispersione dei semi. Seme Il seme è la struttura che contiene l'embrione e le riserve di nutrienti necessarie per la crescita della nuova pianta. Il seme può essere disperso dal vento, dagli animali o da altri mezzi, e quando trova le condizioni adatte, germina e dà origine ad una nuova pianta.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
14 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AndreaFere di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Botanica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Baldan Barbara.