APPLICAZIONI CZE IN LABORATORIO CLINICO
- Separazione proteine - Separazione piccoli ioni
- Separazione emoglobine - Monitoraggio farmaci
- Separazione proteine urinarie - Monitoraggio droghe d’abuso
- Separazione proteine liquidi biologici - Analisi cellulare
La separazione con elettroforesi capillare è una
separazione splendida con quantizzazioni
perfette. La risoluzione rispetto all’HPLC non è
paragonabile, perché l’elettroforesi capillare
ovviamente è migliore. L’HPLC è infatti una tecnica
più grossolana rispetto alla separazione
elettroforetica.
Possiamo utilizzarla anche per separare le varanti
emoglobiniche: le separazioni sono perfette.
Guardare la differenza con l’HPLC in basso a
destra.
L’elettroforesi capillare è usata per la diagnosi di
talassemia. Oppure si può sequenziare, ma
bisogna conoscere il gene mutato; quindi,
quando c’è un sospetto di talassemia si fa prima
la ricerca del profilo elettroforetico e poi,
eventualmente, il sequenziamento. In a vediamo
il soggetto normale, in b il pz con tratto beta-
talassemico. 46
Un aspetto rivoluzionante è l’uso dell’elettroforesi
dosare l’emoglobina glicata.
capillare per
Il glucosio nell’arco della giornata varia, quinid farne il
monitoraggio è complicato, quindi a volte si trova normale
anche in un pz diabetico, quindi sotto la soglia renale.
Quindi si deve misurare più volte durante la giornata, ma
non è una cosa pratica. Si trova la soluzione grazie a un
medico di laboratorio
Un ricercatore in un lab sospettava che un pz diabetico avesse una
variante di Hb, ovvero l’Hb fetale, non presente nell’adulto. Ha fatto
l’elettroforesi e ha caricato l’Hb fetale, il campione normale e quello
diabetico. Ha subito visto un comportamento anomalo: nel terzo ci
sono 2 bande separate da una piccola parte. Ma in alto non abbiamo
due bande, ma una grande con una specie si cappuccio. Nel normale
anche qui c’è un’ombra, un cappuccio ma più sbiadito. Quindi c’è
qualcosa presente sia nel campione diabetico che nel normale. Non
ha trovato quindi la variante emoglobinica fetale. Tutte le proteine vanno incontro a glicosilazione, anche nel
soggetto normale. Il cappuccio che vediamo nell’elettroforesi
è perché le proteine circolanti si glicosilano. Il campione
diabetico aveva la glicemia troppo alta, quindi aveva tantissimi
Hb glicata → un cappuccio maggiore di quello presente
normalmente.
Questa diagnosi è diventata fondamentale per
stabilire un pz diabetico. 47
Perché proprio l’Hb? La glicazione avviene in tutte le
proteine ma, per poterla quantificarla bene in un certo
arco di tempo, non può essere una cosa occasionale, ma
deve stare lì per tanto tempo: l’Hb ha un’emivita di 6-12
settimane → posso monitorare i livelli del glucosio in 2-3
mesi. Non sempre, infatti, trovo glicosuria con le urine,
magari dipende dall’orario in cui le ha raccolte. Quindi,
l’unico modo per un nefrologo di stabilire se un pz ha una
giusta compliance con la terapia è stabilire l’Hb glicata. In
questo modo sa quanto il pz ha mangiato negli ultimi 3
mesi. Se il pz è sicuro di aver seguito la dieta, allora
occorrerà cambiare stile di vita e dieta → altrimenti si può perdere la vista, problemi
ad arti inferiori ecc.
La tabella mostra che i livelli di Hb glicata sono sempre presenti, anche nei sani. Ma
tra il 6 e il 7% vieni considerato a rischio di diabete.
L’uso di tecniche come quella dell’elettroforesi capillare
per quantificare l’Hb glicata è importante, perché ho tanti
campioni da analizzare. Esistono anche sistemi POCT così
che la valutazione viene fatta a casa. La riproducibilità del
POCT sull’Hb glicata non è a livello della riproducibilità e
dell’attendibilità della valutazione in elettroforesi
capillare in lab.
DETERMINAZIONE DELLA TRANSFERRINA CARENTE IN CARBOIDRATI
Il dosaggio della sialo è fondamentale per capire se il pz sta abusando di alcol. La mancanza di acido silico, dovuto alle
aldeidi che vengono prodotte dal catabolismo dell’alcol impediscono all’acido sialico di attaccarsi → aumento di asilo,
disialo e tetrasialo.
L’acido sialico non si attacca alla transferrine, quindi aumentano le transferrine che non hanno attaccate l’acido sialico
nei soggetti che abusano di alcol. 48
Si evidenziano benissimo le separazioni con l’elettroforesi
capillare.
I tecnici preferiscono l’HPLC perché lo conoscono meglio,
ma non c’è paragone tra la precisione dei due metodi.
ESEMPIO DELL’ELETTROFORESI DELLE PROTEINE PLASMATICHE.
Nonostante la risoluzione è buonissima, si vedono 10
proteine, ma noi ne abbiamo 100 mila nel sangue.
Stiamo cercando di aumentare le informazioni che ci
provengono da un analisi delle proteine plasmatiche.
Posso usare metodi antigene-anticorpo, ma gli ELISA a
volte danno tanti risultati che non sono stabili e
riproducibili → la proteina è grande; quindi, le
interazioni possono venire in punti diversi, tante
proteine si assomigliano (certi anticorpi possono
riconoscerne altre).
Quindi un anticorpo reagisce prima con la mia banda,
ma poi con altre bande. Nonostante a volte è necessario
tenere l’anticorpo per più tempo per vedere meglio il
risultato e questo porta a ibridazioni non specifiche. Queste analisi in elettroforesi capillare hanno tempi più brevi, un
minor lavoro, ma non si adattano ad un lab di ricerca, ma a quelli di
routine. 49
L’elettroforesi capillare può fare anche separazioni
di peptidi. Se faccio un digerito triptico (digerisco le
proteine con tripsina) e ho tanti frammenti triptici,
questi vengono visualizzati in elettroforesi capillare.
Quando i frammenti di proteina vengono analizzati
in elettroforesi capillare, per poi riconoscerli e dire
che appartengono ad una proteina devo ionizzare il
campione e posso metterli in uno spettrometro di
massa, che mi da la sequenza dei peptidi nel
campione. Devo però creare degli adattamenti: i tamponi che uso
per le proteine sono ionici, nell’HPLC uso acetometile,
etanolo, ecc più compatibili con lo spettrometro di
massa. Quindi l’interfaccia elettroforesi capillare-
spettrometro di massa non è usata perché è difficile
rendere compatibile i due strumenti: uno usa solventi
ionici, altri solventi organici.
A sx elettroforesi capillare a dx spettrometro di massa. Sono piccoli.
È una tecnica ad alta sensibilità, risoluzione, velocità di analisi
elevate ma c’è il problema dei tamponi, necessari per separare
in elettroforesi capillare. C’è molta più cultura sull’HPLC
piuttosto che sull’elettroforesi capillare, quindi viene
comunque fatta più la prima tecnica. 50
HPLC (HIGH PRESSURE LIQUID CHROMATOGRAPHY) LEZIONE 5 – 31. 10
filtro pre-colonna,
Il e la sono le cose fondamentali di un
HPLC, perché svolgono una funzione protettiva, evitando
danneggiamenti della colonna analitica, per l’eventuale
presenza di solidi sospesi nel solvente.
Solvente e sostanza in esame vengono iniettati ad un alta
pressione, che serve per farli passare dall’iniettore alla
precolonna e poi alla colonna di separazione. C’è quindi
bisogno di una pompa che pompi i solventi e il campione.
I componenti separati vengono quindi convogliati nella zona
di misura del rivelatore e quindi in un recipiente di raccolta
degli scarti.
Il segnale prodotto dal rivelatore, opportunamente elaborato, viene registrato.
Processi applicabili:
Cromatografia di ripartizione,
- utile per determinare specie molecolari con PM < 10 Da, polari, non ioniche).
3
Cromatografia di adsorbimento,
- per determinare specie molecolari con PM < 10 Da, non polari).
3
Cromatografia a scambio ionico,
- per determinare specie molecolari con PM < 10 Da, ioniche).
3
Cromatografia di permeazione gel,
- per determinare specie molecolari con PM > 10 Da, non polari).
4
Cromatografia di gel filtrazione,
- per determinare specie molecolari con PM > 10 Da, polari).
4
Come scegliamo le colonne?
polarità
La è una proprietà delle molecole per cui una molecola presenta una carica parziale positiva su una parte della
molecola e una carica parziale negativa sulla parte opposta di essa. Le molecole che non presentano il fenomeno di
polarità sono dette apolari o non polari.
Esempi di molecole polari: acqua, ammoniaca, anidride solforosa, acido solfidrico, etanolo, NaCl.
Esempi di molecole apolari: metano, etilene, toluene, la
maggior parte delle molecole organiche.
Il grafico porta a comprendere come scegliere le colonne per
separare ciò che voglio andare a vedere, a cercare nel mio
campione. Avrò le sostanze messe in un grafico in questo
senso, con polarità crescente. Avrò da un lato le molecole
insolubili in acqua da portare in soluzione per un solvente, e
sono sostanze non polari, mentre dall’altro lato avrò le
sostanze solubili in acqua e ioniche. Al centro avrò tutte le
sostanze che sono polari ma che non sono ioniche. Queste
aree vengono coperte da colonne e cromatografie diverse.
Tutte le sostanze non polari potranno essere separate per
adsorbimento oppure in parte per ripartizione.
Tutte le sostanze solubili in acqua per lo scambio ionico e per
ripartizione. 51
Al centro tutte le sostanze polari ma non sono ioniche, potranno essere separate utilizzando una cromatografia di
ripartizione. Le cromatografie in gel permeazione si usano per separare le sostanze non polari, mentre quelle gel
filtrazioni per separare le sostanze grosse polari.
Abbiamo la possibilità di separare utilizzando tecniche di colonne che abbiano come principio l’adsorbimento,
ripartizione, scambio ionico, esclusione o affinità.
Meccanismi della separazione:
Questo avviene perché sfruttiamo le interazioni dei nostri elementi da separare con elementi strutturali della colonna.
Le interazioni che si verificano tra le sostanze da separare e le due fasi (mobile e stazionaria) sono deboli: se così non
fosse non ci sarebbe ritenzione nella fase stazionaria oppure, al contrario, eluizione. Sono sfruttate a scopo separativo
le seguenti interazioni: i legami a idrogeno, le interazioni dipolo-dipolo, le forze di van der Waals, formazione di composti
di interazione e interazioni steriche. In tutte queste interazioni svolge un ruolo decisivo la polarità delle due fasi. Spesso
possono essere presenti p
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Esercitazione Biotecnologie nella diagnostica di laboratorio e fondamenti di statistica
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Appunti Biotecnologie nella diagnostica di laboratorio e fondamenti di statistica
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Appunti Statistica