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L'esempio tipico è la tassonomia biologica, ossia i criteri con cui si classificano gli organismi in
una gerarchia di taxa annidati con cui si può per esempio risalire alla loro evoluzione
La tassonomia definisce, descrive, nomina e poi classifica gruppi di organismi biologici
basati su caratteristiche comuni
Ha 2 funzioni: distinugere (differenze) e metterle insieme (similiarità)
Organizza i suoi oggetti in taxa in qualsiasi organismo, o gruppo di organismi, classificati in
un'unità, a qualsiasi livello di definizione
→ è il processo di ordine logico delle diversità delle piante
→ è il complesso di “regole” alla base della classificazione
Classificazione è l’applicazione della tassonomia
La categorizzazione si sviluppa applicando i criteri della tassonomia
Sistema gerarchico→Aristotele propose una prima classificazione delle differenti specie
(di animali), basata su criteri oggettivi acquisiti considerando gli oggetti raggruppati in un
contenitore più largo
Classificazione meccanica→ si basa su 1 o più caratteristiche. Linnaeus identificò l’organo
riproduttivo delle piante come il carattere principale della classificazione: il suo sistema
“sessuale” si basava sul numero degli stami dei fiori
Dopo Darwin la classificazione si basa su un approccio filogenetico
La “classificazione filogenetica” si basa su diverse caratteristiche associate. è più importante
dare un’affinità in base alla parentela, rispetto a delle somiglianze morfologiche di per sé
Una balena assomiglia molto di più ad un pesce se consideriamo la forma, ma
filogeneticamente parlando è molto più simile ad un umano essendo un mammifero
Un esempio di classificazione morfologica-filogenetica è stata sviluppata da Arthur
Cronquist che divise tutte le specie delle piante con fiori in 2 grandi gruppi: monocotiledoni
e dicotiledoni Species=specie
Genus=genere
Kingdom=regno
Questo sistema gerarchico è inclusivo.
partendo dal livello più basso (specie, genere,..)
ai più alti. ci sono inoltre ranghi e suffissi per i
nomi. ad esempio i nomi delle famiglie terminano
in -aceae. le specie sono l’unità elementare; il
genere ha più specie; la famiglia ha più generi e
così via. il livello più alto è il regno (ne esistono 7),
ed è il più grande
Si necessita dare nomi scientifici alle specie
perchè devono essere chiari a tutti
→ alcune specie di piante qualche volta possono anche avere nomi comuni
Ancora oggi il nome scientifico è basato sulla nomenclatura proposta da Linnaeus.
Genere + epiteto specifico + nome dell’autore (abbreviato) →Malus domestica (Borkh.)
è importante che il genere sia sempre scritto con l’iniziale maiuscola e l’epiteto minuscola, il nome dell’autore deve essere
sempre indicato ( è la persona che per primo descrive validamente la specie e le da il nome
Il Codice internazionale della nomenclatura di alghe, funghi e piante è un accordo
internazionale di un insieme di regole e raccomandazioni
Cosa comprende il codice?
- denominazione di nuove specie
- controllo se l’epiteto specifico è già in uso o ha già un nome
- scrivere un “protologue” per la nuova specie
- pubblicare il nuovo nome
*protologo* tutto il materiale associato al nome di una specie nella sua
pubblicazione,descrizione, diagnosi, illustrazione, riferimenti, sinonimi, dati geografici,
discussione,...
"Il codice decodificato" è una versione semplificata che aiuta a navigare
-Descrizione: diagnosi e caratterizzazione di ciascun taxon
-Classificazione: organizzazione in un sistema tassonomico basato su regole tassonomiche
-Nomenclatura: attribuzione di denominazioni secondo regole di nomenclatura
Esistono più definizioni applicabili al concetto di “specie”
→ tipologico/morfologico (linnaeus)
deriva da una statica visione di esseri viventi e basata su caratteri morfologici
individui della stessa specie sono correlati gli uni agli altri da somiglianze morfologiche
→biologico
una specie è un gruppo di organismi ibridi, riproduttivamente isolati dagli altri gruppi di
organismi. la specie corrisponde ad un “pool genetico” che non scambia i geni con altri pools
(ovvero con altre specie poichè non sarebbero vitali e fertili)
→ecologico
una specie è un gruppo di organismi simili che occupano la stessa specifica nicchia
ecologica
→filogenetico
concentra l’attenzione sulla storia genealogica e geografica di quella popolazione
Una possibile definizione di specie che riassume i vari approcci è quella data da
WALLACE(1895) e riproposta da SBORDONI (2009
Un gruppo di organismi viventi, separati da tutti gli altri tali gruppi da un insieme di
caratteristiche distintive, aventi relazione con l'ambiente non identiche a quelle di qualsiasi
altro gruppo di organismi, e aventi il potere di riprodurre continuamente la sua simile
Per essere trasmissibili, i caratteri devono essere codificati nel patrimonio genetico di ogni
individuo
Genoma= la totalità del materiale genetico contenuto in un organismo biologico
Ricombinazione genica= fusione di gameti materni e paterni, incrocio
Mutazione spontanea= cambiamenti casuali nel DNA
Ibridazione= unione di gameti di specie diverse
La speciazione è un processo evolutivo con cui nuove specie sono formate da quelle
esistenti. Questo concetto è stato sviluppato da Mayr
→allopatrico: la nuova popolazione ha origine dall'isolamento geografico (e riproduttivo) a
causa della presenza di barriere come oceani, montagne, deserti,.
→peripatrico: un piccolo numero di individui va a formare una nuova popolazione in una
nuova area (colonizzazione), questo provoca l'isolamento geografico (e quindi l'isolamento
riproduttivo)
→parapatrico: la popolazione che non è completamente isolata geograficamente,
→simpatrico: non c'è isolamento geografico, ma isolamento riproduttivo
principali tipi di isolamento riproduttivo nelle piante
Ci sono molte ragioni di isolamento riproduttivo, come:
-nel tempo, masse di terra hanno cambiato la loro posizione, forma e lato
-presenza di barriere (montagne, oceani, deserto,.)
-glaciazioni
NUOVE SPECIE DAL LABORATORIO→ IBRIDIZZAZIONE, POLIPLOIDI
- Poliploidi(presenza di kit di cromosomi multipli) è un fenomeno frequente nelle
piante, può essere anche generato in laboratorio
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INFORMAZIONI GENERALI DELLA RIPRODUZIONE DELLE PIANTE
L’esistenza degli organismi viventi dipende dalla loro abilità a riprodursi creando discendenti,
ciascuno capace di generare altri individui. questo fenomeno intrinseco della vita stessa,
della riproduzione da cui dipende la conservazione della specie
Nelle piante, il processo di riproduzione può essere:
vegetativo (agamico) → propagazione
❖ sessuale (gamico → riproduzione
❖
La modalità di riproduzione più semplice è quella Agamica o vegetativa: un nuovo individuo
nasce da un frammento dell'individuo genitore, con il quale condivide l'intero insieme
cromosomico.
La propagazione agamica si basa sul processo della mitosi: gli individui che hanno origine
dalla propagazione vegetativa, sono tutti geneticamente identici l'uno all'altro e al genitore
(cloni) - a meno che non avvengano mutazioni spontanee.
Nell Organismo unicellulare, la propagazione Agamica avviene solitamente per fissazione
diretta o per germogliamento
Negli organismi multicellulare, la propagazione Agamica avviene generalmente per
frammentazione: singole cellule o gruppi, porzioni di tessuti individuali, anche già
fortemente differenziati, possono originare nuovi individui di tessuti riparatori.
Alghe e funghi possono anche implementare sporulazione, cioè una produzione di mitosi di
spore vegetative da cui un individuo rigenera
La riproduzione sessuale è tipica degli organismi eucarioti, il cui materiale genetico è
organizzato in cromosomi.è un metodo riproduttivo che permette non solo di incrementare il
numero di individui, ma anche di aumentare la loro diversità, grazie alla possibilità di
comparsa di nuovi caratteri mediante ricombinazione genica. la riproduzione sessuale è
sempre segnata da 2 eventi fondamentali:
→ meiosi
→gamia
durante la meiosi, le cellule con un insieme DIPLOIDE di cromosomi (organizzati in coppie) subisconoo un
particlare tipo di divisione in 2 fasi, da cui hanno avuto origine le cellule HAPLOID, con patrimonio genetico
parzialmente ricombinato (fenomeno di crossing-over, che provoca lo scambio di porzioni tra cromosomi
omologhi)
le 4 cellule che hanno origine dalla meiosi da una cellula diploide (2n, cellula madre delle spore) sono chiamate
MEIOSPORA o semplicemente spore, hanno un numero cromosomico aploide e grazie all'incrocio sono
geneticamente diverse tra loro
→gamia durante la meiosi, le cellule con un set di cromosomi diploide subiscono un particolare tipo
di divisione, dal quale si formano le cellule aploidi. le 4 cellule originate dalla meiosi a partire da
cellule diploidi sono chiamate MEIOSPORE o semplicemente spore; queste hanno un cromosoma
aploide e grazie al crossing-ove sono geneticamente diversi l’uno dall’altro.
tutte le piante hanno 2 fasi durante il loro ciclo di vita (o ciclo ontogenetico), formate
dall'alternanza delle due generazioni: sporofite e gametofito
- sporofita (diplopita): deriva dagli zigoti, è diploide (2n),, produce spore (n) per
meiosi
- gametofito (haplophyte): deriva dalla meiospore, è aploide (n), produce gameti
(n) per mitosi
Ci sono 3 tipi di base di ciclo ontogenetico:
ciclo aplontico: (organismi primitivi) individuo aploide, sono dominati dal gametofito non c'è fase diploide; l'unica
cellula diploide è lo zigote, che subisce la meiosi, funzionando come cellula madre della spora. i cicli aplontici
sono presenti in molte alghe, sia unicellulari che multicellulari ed in alcuni funghi
ciclo diplontico: individuo diploide, non esiste fase aploide; le spore provenienti dalla meiosi sono le uniche
cellule aploidi e funzionano direttamente come gameti. cicli diplontici sono presenti in molte alghe, sia unicellulari
e multicellulari, e alcuni funghi
NB. tutti gli animali sono diplontici
ciclo haplo-diplontico: sono presenti sia un gametofito che uno sporofita; nei diversi gruppi tassonomici, le due
fasi possono corrispondere a 2 individui autonomi indipendenti. morfologicamente simili o diversi; oppure
possono essere collegati da relazioni di dipendenza, con dominanza di una o dell'altra fase. tutte le piante
terrestri o "piante vere" (reg