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MICROFILAMENTI DI ACTINA
Sono proteine brose, abbastanza essibili con diametro tra 6-9 nm presenti in tutti i tipi cellulari e
la componente dinamica del citoscheletro
de niti come
Funzione
- Struttura e forma della cellula, dandole anche la possibilità di cambiare forma e i movimenti
cellulari
- Regolazione uidità del citosol
- Resistenza alla trazione come nella cintura di adesione
- Citodieresi
- Fagocitosi (inglobare altre cellule)
- Locomozione per strisciamento
- Contrazione muscolare
actina globulare
Sono lunghi polimeri di che prende il nome quindi di G-actina costituita da una
singola catena polipeptidica con 37 amminoacidi con un struttura terziaria che è detta globulare
tasca
bilobata asimmetrica, nella parte centrale presenta un incavo detto che può legare uno
ione magnesio e l’atp anche con attività ATPasica, la troviamo in 6 isoforme espresse in maniera
diversa nei diversi tessuti/cellule.
fi fl fl fl fi ff fl fl fl fl fi fl
Questa proteine è esternamente di usa nelle cellule rappresa il 5% del totale delle proteine totali
di una cellula in particolare il 50% di queste è in forma globulare monomerica e il restante in forma
di micro lmanti detti F-actina
F-actina è data da un legame (favorito dalla presenza di atp) tra testa e coda di due G-actine che
va a formare un proto lamento, quando vi è l’unione di due proto lamenti in senso destrorso
una polarizzazione
(elica) si forma e ettivamente la F-actina. Vi è anche in questo caso
l’estremità più in basso detta minus (punta freccia) è data dalle code della G-actina mentre
l’estremità plus (coda freccia) è data dalla testa che possono essere anche de nite
morfologicamente ad esempio se osservati al microscopio ottico.
instabilità dinamica
Troviamo un’ dovuta alla presenta delle due estremità, la proteina avendo
attività ATPasica andrà a idrolizzare Atp facendo cambiare conformazione alla G-actina
rendendola così meno a ne alle altre molecole della proteina no ad arrivare al punto in cui si
staccherà dalle altre G-actine portando ad una catastrofe nell’estremità minus mentre
nell’estremità plus avverà la fase di allungamento
Nella formazione/nucleazione della F-actina sono coinvolte delle proteine di nucleazione in
formina complesso ARP 2/3
particolare quelle date dalla e dal
formina
La va ad interagire legandosi all’estremità plus facilitando l’aggiunta di 2 monomeri di G-
actina per volta formando cosi lunghi lmati di actina che spesso si trovano in fasci grazie anche
ad altre proteine
fi ff fi ffi ff fi fi fi fi
complesso ARP 2/3
I lmanti di actina possono avere anche una forma reticolata data dal
(insieme di subunità proteiche)che si lega all’estremità minus di un nuovo lamento facendo in
modo che vengano unite 2 G-actina alla estremità plus, il complesso va ad appoggiarsi su un
persistente lamento di actina rendendo anche più stabile l’estremità minus che altrimenti si
depolarizzerebbe
Esistono per questi lamenti delle sostanze che possono interagire con la loro attività che sono
sintetizzati da funghi e dai poriferi con e etto che può stabilizzare in modo permanente l’actina o
a tagliare i lamenti e ciò comporta il blocco del movimento cellulare, della citodieresi e della
contrazione muscolare
Proteine ABP che legano G-actaina e F-actina funzioni:
- Regolazione della polimerizzazione: troviamo proteine che si legano alla G-actina che
inibiscono o favoriscono l’assemblaggio del lamento, velocizzano la catastrofe, stabilizzano i
micro lamenti e poi la formina e il complesso ARP
- Regolazione della stabilità per impedirne la catastrofe: i fasci di actina sono tenuti insieme da
mbrina villina
proteine come la e la che si lega ad un lmato e al suo parallelo formando cosi
alfa actina.
grossi fasci compatti se i fasci sono più lassi vi è l’azione dalla Un’ altra opzione è
la disposizione in reti che possono esser lasse o stretta e che hanno un e etto sulla viscosità
lamina e la spettrina,
del citosol (più stretta più viscoso) tra le proteine coinvolte troviamo la
le reti possono formare i lamellipodi, i llopodi e gli pseudopodi
fi fi fi fi fi fi fi ff fi fi fi ff fi
- Regolazione dell’organizzazione spaziale della F-actina: possiamo trovarla nei cortex, nella
cintura di adesione, nei microvilli (permanenti),nei pseudopodi, lamellipodi, llopodi, nei fasci
contrattili che consentono alla cellula di contrarsi e allungarsi e nel anello contrattile importante
nella citodieresi, F-actina è quindi presente in tutte le cellule con disposizione che può però
variare ed è concentrata in regioni speci che della cellula o distribuiti in tutto il citosol formando
cosi strutture speci che
cortex
Nel la spettrina organizza le reti di actina che a loro volta formano delle reti che vanno
insieme a formare il reticolo del cortex
giunzioni aderenti
Nelle le caderine tramite proteine ponte interagiscono con fasci di actina che
si allungano da una giunzione all’altra della stessa cellula e tramite le caderine sono in contatto
con le altre proteine formando un tessuto molto resistente
microvilli
Nei enterociti troviamo i lunghe estro essioni dalla membrana plasmatica che
aumentano la super cie di assorbimento che sono costituiti da fasci di 20-30 lamenti di F-actina
disposti con la stessa polarità stabilizzata dalla presenza della villina e mbrina
Il movimento a strisciamento è garantito da una deformazione della nostra cellula garantita a sua
volta dalla polimerizzazione/depolimerizzazione della F-actina del cortex ed è possibile se avviene
in contemporanea con le interazioni con la matrice cellulare (tramite le adesioni focali), vi è in
particolare il diassemblaggio dei lamenti nell’estremità minus con il trasporto di G-actina verso
l’estremità plus che rappresenta la direzione in cui la cellula si vuole spostare, con la
polimerizzazione dell’actina nell’estremità plus ma vi è anche il movimento della restante actina
nella stessa direzione, allo stesso tempo la cellula aderisce al substrato nella stessa direzione
creando cosi un nuovo lamellipodio. Mentre avviene ciò la parte posteriore del cortex subisce una
depolarizzazione che allunga la cellula facendosi che si stacchi da quella posizione e ciò
comporta il movimento della cellula
- miosina
Proteine motrici: tra queste la più importante è la presente in più forme che scorre
lunga i lamento F-actina da minus a plus il cui compito è il trasporto di vescicole e la
porzione globulare
contrazione muscolare. La miosina I è composta da 2 domani una che
una coda
interagisce con l’actina e ha una funzione ATPasica e che lega diverse componenti
cellulari (vescicole e organelli ma anche del cortex cellulare è dunque della membrana cellulare)
a secondo del tipo di miosina I, questa miosina idrolizzando atp può muoversi sui lamenti
fi fi fi fi fi fl fi fi fi fi
come se fossero rotaie di un treno. La miosina II è una molecola più complessa formata da due
catene pesanti unite con una spirale superavvolta e quattro catene leggere, la testa si lega con
l’actina e che può anche idrolizzare l’atp, spesso la miosina II è disposta in grossi fasci impilati
per la contrazione muscolare infatti i fasci sono in contatto con l’actina in entrambi i lati. Il
movimento della miosina tira i due lmanti di actina avviene in due direzioni opposte facendosi
che si avvicinino tra loro. La contrazione avviene in presenza dello ione calcio perché su questa
tropomiosina
interazione intervengono anche altre due ABP la che copre il punto di attacco
troponina
della miosina II e la che muovendosi può spostare la tropomiosina, questo
movimento avviene solo se si lega al calcio cambiando la conformazione della troponina che
quindi si sposta e ciò porta alla liberazione del sito di legame quindi la miosina può legarsi
dando origine alla contrazione
FILAMENTI INTERMEDI - SOLO ANIMALI
Hanno una struttura che ricorda delle corde e possono essere de niti come la componente
statistica del citoscheletro infatti non sono associati a proteine motrici quindi hanno solo
funzione strutturale, sono inoltre gli unici elementi del citoscheletro che non presentano una
polarizzazione
Sono composti da un' ampia famiglia di proteine localizzate sia nel nucleo che nel citoplasma e
vengono codi cate da circa 70 geni diversi per i tipi di lamenti.
nucleo citosol
Nel troviamo in particolare i lamenti intermedi detti lamine nucleari, nel troviamo
almeno tre tipi di lamenti:
- Filamenti di cheratina: presenti nelle cellule epiteliali
- Filamenti di vimentina e altre proteine: presente nel tessuto connettivo e nelle cellule
muscolari e gliari
- Neuro lamenti: presenti nelle cellule nervose
Troviamo un dominio a bastoncello ad alfa elica in ogni lamento mentre variano le estremità n-
monomeri
terminale e c-terminale (globulari). I vanno ad interagire l’uno con l’altro arrotolandosi
dimeri
in un’elica superavvolta dove è presente però ancora la polarizzazione, quando due
tetramero
interagiscono tra loro si forma un dato dallo sfalsamento dei due dimeri avvolti l’uno
con l’altro in un orientamento antiparallelo, il tetramero rappresenta il proto lamento e la
lamento intermedio.
combinazione di 8 tetrameri da il La struttura nale è tenuta insieme da
interazioni deboli tra amminoacidi idrofobi (nell’elica) e può essere disgregata tramite delle
proteine chinasi che vanno a fosforilizzare le due estremità scindendo i lamenti in dimeri questo
processo può essere fermato dalla fosfatasi che invece può sganciare il gruppo fosfato dai dimeri
unendoli tra loro
fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi
Possono essere organizzati in modo diverso nel citosol e nel nucleo:
citosol
Nel i lamenti possono essere in fasci o in lamenti singoli. La cheratina nel citosol si
• dispone a fasci formando cosi unghie e capelli se è una cheratina molto dura (con più punti di
solfuro) oppure l’epitelio della cute se abbiamo la citocheratina. Gli emidesmosomi (integrine-
proteine matrice-proteine ponte- lamenti intermedi) e i desmosi (caderine-proteine ponte-
lamento intermedio) sono strettamente connessi con i lamenti intermedi del citoslo e ciò
consenta la continuità meccanica fra le cellule, la distribuzione delle forze di trazione su tutto il
tessuto e dunque riescono a sopportare lo stiramento
nucleo
Sia all’esterno che all’interno del troviamo i lamenti intermedi, esternamente